Territorialità e governance

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Territorialità e governance Territorialità e governance. Prospettive per lo sviluppo locale e analisi dei progetti integrati Dr. Nunzia Borrelli

Governance: definizione di partenza La governance indica le pratiche di governo che si basano sulla costruzione di reti attoriali che non prevedono l’intervento solo dell’attore pubblico – self-organizing networks – (Rhodes, 1996).

Definizioni di governance urbana e territoriale Le Gales (1998): la governance è la CAPACITA’ di ATTORI 1) di agire, 2) di definire progetti collettivi per il perseguimento di obiettivi condivisi, 3) di creare integrazione interna e esterna. Cars, Healey (2002): la governance indica i NUOVI MODI DI FARE PIANIFICAZIONE territoriale che coincidono con la capacità istituzionale, ossia con la capacità di definire pratiche sociali. Balducci (2000): la governance indica l’azione di governo svolta da una MOLTEPLICITÀ DI SOGGETTI in posizioni diverse per livello – locale, nazionale, sovranazionale - e per statuto – pubblico, semipubblico, privato.

Esplorazione della letteratura socio-politica e geografica Relazioni territorio e azioni di governance Esplorazione della letteratura socio-politica e geografica

URBAN REGIME THEORY La governance è collegata alla costituzione di coalizione di potere che si attivano nel territorio per il soddisfacimento degli interessi di una gruppo ristretto di soggetti. non riconducono la governance alla formazione di reti ampie e inclusive, e quindi alla valorizzazione delle dotazioni socio-relazionali, conoscitive e politiche non considerano le interazione che le azioni nel costituirsi intrattengono con le dotazioni sociali fisiche, economiche e ambientali (Cox, 1996).

I TEORICI FILO-REGOLAZIONISTI La governance è incorporata nel territorio ed indica le pratiche sociali che si sviluppano come risposta politica a mutamenti socio-economici. La governance urbana e territoriale è considerata una dotazione del territorio ed indica la capacità d’azione degli attori. (Le Gales, 1998; Goodwin e Painter, 1996; Jessop, 1995). Le Gales (1997) ritiene che la governance indica la capacità degli attori di interagire, costruendo reti ampie ed inclusive in ambienti frammentati, incerti e conflittuali (integrazione interna), definire un obiettivo condiviso ed una strategia che permette il raggiungimento dell’obiettivo stesso, interloquire con l’esterno senza essere da questo annullato, ma rielaborando endogenamente gli stimoli esterni (integrazione esterna) Prima di presentare questa slide è importante chiarire che qui ci limitiamo a presentare il punto di vista di alcuni studiosi cresciuti nell’ambito della scuola regolazionista, ma non ripercorriamo l’evoluzione che ha subito la teoria regolazionista nel corso dell’ultimo quarto del secolo scorso e che ha portato gli studiosi di cui diremo a definire la governance come sopra detto.

I Pianificatori Istituzionalisti (Cars, Healey, 2002) La GOVERNANCE coincide con la capacità istituzionale di un luogo, ossia con la capacità di produrre e valorizzare capitale istituzionale (insieme di risorse relazionali, conoscitive e politiche) e quindi di definire istituzioni/pratiche sociali (Cars, Healey, 2002) La capacità istituzionale di un territorio si definisce interagendo con le risorse del territorio, risorse relazionali, conoscitive e politiche. Tra risorse del territorio e azioni di governance o capacità istituzionale intercorrono le medesime relazioni di mutua dipendenza individuate da Giddens e riguardanti STRUTTURA E AZIONE.

Letteratura geografica: la territorialità La territorialità è un concetto relazionale che, maturato in ambito geografico, indica l’insieme delle relazioni società-spazio, società-territorio o, anche, territorio-agire sociale (Raffestin, 1981). Territorialità passiva e negativa (Agnew, Sack, 1996; Mazza, 2000) Territorialità attiva e positiva (Dematteis, Governa, 2003)

Territorialità passiva e negativa Questa si definisce passiva perché implica che il territorio, nel corso dell’azione, è trattato come parte passiva, non interagisce con l’agire sociale e funge da mero foglio bianco sul quale i fatti avvengono, si dispiegano. e intrattiene con le azioni relazioni negative, ossia le azioni implicano il controllo e nell’esclusione sociale (un gruppo ristretto di soggetti esercita un controllo sul territorio) che porta al controllo spaziale.

La territorialità positiva e attiva Questa implica che nel corso dell’azione, il territorio - inteso come sistema di relazione tra ambiente, fisico antropico e costruito - è trattato come parte attiva, nel senso che è riconosciuto come insieme di “prese” su cui far leva per la definizione delle azioni; intrattiene con le azioni relazioni positive, nel senso che le azioni ambiscono alla valorizzazione delle dotazioni del territorio.

Due problemi sollevati dalla territorialità attiva/positiva Delimitazione del territorio pertinente dell’azione: Il territorio dell’azione non necessariamente coincide con vecchie circoscrizioni, ma deve essere delimitato dinamicamente riconoscendo indizi di auto-organizzazione e auto-progettazione Relazioni tra il territorio, inteso come sistema locale territoriale, e l’esterno, o sovralocale: Maturazione di capacità d’azione territorializzata permette al territorio di interagire con l’esterno senza essere da questo annullato, ma riconoscendo e rielaborando gli stimoli esogeni.

Governance e territorialità APPROCCIO SOCIO-POLITICO APPROCCIO GEOGRAFICO Urban Regime: Governance formazione di coalizioni di potere, non considera il territorio. Territorialità passiva e negativa (Sack, Agnew): Passiva: territorio mero foglio bianco sul quale i fatti avvengono Negativa: relazioni tra territorio e azioni di governance controllo ed esclusione Regolazionisti: Governance capacità d’azione degli attori, incorporata nel territorio (Le Gales,1997;Goodwin,Painter). Territorialità attiva e positiva (Dematteis, Governa): Attiva: territorio interagisce con l’azione e la influenza Positiva: relazioni territorio e azioni in autonomia interna ed esterna e valorizzazione del territorio Istituzionalisti: Governance capacità istituzionale del territorio che nel definirsi interagisce con dotazioni relazionali, conoscitive e politiche (Cars, Healey, 2002).

influenza il territorio e ne è Influenzato - Crescente presa di coscienza delle relazioni tra territorio e azioni di governance Governance: capacità d’azione del territorio - influenza il territorio e ne è Influenzato - Regolazionisti e istituzionalisti: luoghi insieme di dotazioni socio-relazionali, conoscitive e politiche. Territorialisti: Territorio, insieme di dotazioni socio-relazionali, conoscitive, politiche, economiche, fisiche e ambientali Territorio come ambito geografico

La griglia di lettura per l’analisi del trattamento del territorio nel corso dell’azione di governance Descrizione delle caratteristiche dei luoghi e degli strumenti utilizzati dagli attori per l’azione Dotazioni conoscitive - culturali Dotazioni socio - relazionali Dotazioni economiche, fisiche e ambientali Capacità d’azione Modalità di delimitazione del territorio pertinente dell’azione

Criteri per l’analisi del trattamento delle dotazioni conoscitive nel corso dell’azione Conoscenza utilizzata: tecnica (sapere dei professionisti); ordinaria (saperi locali) Accesso a tali forme di conoscenza Innesco di processi di apprendimento che portano ad un ripensamento di vecchi Frame Quale concetto di territorio sottende l’azione Territorio sistema intersettoriale e integrato Territorio insieme di “prese” su cui far leva nella definizione delle azioni.

Criteri per analisi del trattamento delle Dotazioni socio-relazionali Analisi degli attori

Integrazione tra le reti di relazione che attraversano un luogo Analisi delle reti di relazione mobilitate Range delle reti di relazione – natura dei legami,apertura delle reti, presenza di asimmetrie e conflitti Morfologia delle reti, evidenziando densità delle relazioni e punti nodali Integrazione tra le reti di relazione che attraversano un luogo Natura del potere delle relazioni, da una parte gestisce e governa l’accesso a queste, dall’altra definisce i collegamenti con reti superiori

Criteri per l’analisi del trattamento delle dotazioni socio-economiche, fisiche e ambientali economico: incremento reddito prodotto nell’area, salari distribuiti, incremento del capitale fisso, dei valori immobiliari, aumento n. imprese e posti di lavoro. ambientale: aumento della tendenziale chiusura dei cicli di materia /energia, miglioramento della qualità ambientale, risoluzione di criticità. sociale: produzione di servizi,

I criteri per la lettura della capacità d’azione: capacità di auto-organizzazione e di definizione di progetti collettivi. capacità di mobilitare l’insieme di dotazioni presenti sul territorio - socio-relazionali, conoscitive, politiche, economiche, fisiche e ambientali. capacita di creare integrazione interna ed esterna. capacità di cambiare le cose e di utilizzare tecniche di mobilitazione.

Criteri per verificare se il territorio dell’azione è delimitato dinamicamente: Definizione del territorio dell’azione in riferimento ad indizi di auto-organizzazione, auto-progettazione e di reti intersoggettive composte di attori locali, sovra-locali e trasversali Relazioni che il territorio dell’azione intrattiene con vecchie circoscrizioni – coincide totalmente, in parte, non coincide.

Conclusione 1 Governance territorializzata L’auto-organizzazione, l’auto-progettazione implica la mobilitazione degli attori locali definizione obiettivo e strategia. Capacità di creare integrazione interna, attivazione dotazioni socio-relazionali, non solo formazione di coalizioni di potere, ma costituzione di reti ampie e inclusive, (integrazione interna, Le Gales, 1997). Capacità di creare integrazione esterna, integrazione con l’esterno senza essere da questo fagocitato e annullato (integrazione esterna, Le Gales, 1997; autonomia con l’esterno, Brown, 1992). Capacità di mobilitare le dotazioni del territorio Il territorio dell’azione è delimitato dinamicamente - con riferimento agli indizi di auto-organizzazione e auto-progettazione. Esistono relazioni di mutua dipendenza e possono essere positive o negative/attive o passive, tali relazioni di mutua dipendenza sono di segno positivo se……

Conclusione 2 Come analizzare la governance territorializzata La prima riguarda gli attori, caratteristiche, livello di appartenenza, ruolo, risorse che utilizzano, potere che esercitano, obiettivi che perseguono La seconda riguarda la capacità d’azione capacità di auto-organizzazione, auto-progettazione; Integrazione interna (Le Gales, 1997) o autonomia interna (Sharp et al.,2000) integrazione esterna (Le Gales, 1997) o autonomia esterna (Brown, 1992) territorializzazione . La griglia utilizzata è stata definita assemblando varie griglie, qui proponiamo una griglia che conidera gli stessi elemento ma con un ordine differente, maturato dopo la sperimentazione.

La territorializzazione si analizza in relazione a: Quanto la capacità d’azione appartiene al territorio, e quanto è stimolata da risorse e attori esogeni Quanto la capacità di governance riconosce, mobilita e valorizza tutte le dotazioni del territorio Come si delimita il territorio dell’azione: se il territorio si delimita dinamicamente, riconoscendo indizi di auto-organizzazione e auto-progettazione.

Conclusione 3 Il valore aggiunto della lettura della governance in relazione al territorio: Superamento letture del territorio senza attori e degli attori e delle azioni senza territorio Aiuta a comprendere se azioni di governance portano all’autonomia (interna ed esterna,) ed alla valorizzazione delle dotazione del territorio. Permette di stabilire se un territorio è “capace”, “capacitabile” oppure “incapace” di intraprendere un’azione di sviluppo del territorio. con la costituzione di reti di attori ampie ed inclusive che si attivano per la definizione di progetti collettivi sistema locale è capace di auto-regolarsi, ridefinendo endogenamente gli stimoli provenienti dall’esterno Analizzando la capacità d’azione di un territorio è possibile comprendere se un territorio riesce ad intraprendere un politica di sviluppo