Massimo Costantini Servizio di Epidemiologia Clinica, IST Genova Traduzione, adattamento e validazione del Palliative care Outcome Scale (POS) in lingua italiana Massimo Costantini Servizio di Epidemiologia Clinica, IST Genova
misurare una o più dimensioni della qualità di vita in cure palliative nella pratica clinica corrente nelle valutazioni di qualità nella ricerca
strumenti per misurare la QdV in cure palliative 12 strumenti multidimensionali per pazienti oncologici in cure palliative Hearn J, 1997 composti da 5 a 56 item compilati dal paziente, da un operatore contenuti riguardanti il paziente e/o la famiglia validati in uno o più setting
Il Palliative care Outcome Scale - POS sviluppata e validata in lingua inglese da un gruppo di ricercatori del King’s College di Londra per pazienti in cure palliative in tutti i setting di cura scala multidimensionale di 10 item
Il Palliative care Outcome Scale - POS parzialmente rivisto nel corso degli anni (disponibile la versione 2) può essere autocompilato dal paziente compilato dall'équipe validato in lingua inglese, tedesca, spagnola
Analisi e validazione del contenuto della versione italiana del POS Risultati del Progetto Lega Tumori (2003-2004) (UCP Genova e Biella) strumento applicabile al contesto italiano valido relativamente al contenuto problemi per l’item comunicazione operatore – paziente - familiari
I problemi sull’item 5 Durante gli ultimi gli ultimi 3 giorni, quanta informazione è stata data al paziente e ai suoi familiari o amici? 0 Informazione completa - il paziente si è sempre sentito libero di chiedere quello che voleva 1 Informazioni sono state date, ma per il paziente è stato difficile capire 2 Informazioni sono state date quando le richiedeva, ma il paziente ne avrebbe volute di più 3 Poche informazioni, e a qualche domanda non è stata data risposta 4 Assolutamente nessuna informazione POS staff - vers 2
Validazione del POS in lingua italiana Progetto Centro Universitario di ricerca ‘Cure palliative nelle malattie inguaribili e terminali – Fondazione Lu.V.I (2006) obiettivi: 1. tradurre in modo appropriato il POS 2. testarne la sua accettabilità (pilot testing) 3. valutare le sue proprietà psicometriche
Traduzione forward- backward Procedura proposta e codificata dall’EORTC Permette di ottenere traduzioni chiare concettualmente equivalenti al questionario originale che utilizzino un linguaggio comprensibile Forward translation: traduzione dall’inglese all’italiano da parte di un madrelingua italiano Backward translation: traduzione della versione italiana preliminare dall’italiano all’inglese da parte di un madrelingua inglese
Revisione della traduzione provvisoria del questionario Confronto della backward translation con il questionario originale in inglese Discussione e risoluzione delle eventuali discrepanze (meeting con la Prof.ssa Higginson - King’s College di Londra)
Revisione della traduzione provvisoria del questionario In particolare: Item 8 Questionario originale:“Have you felt good about yourself as a person?” sostituito con l’item analogo “Are you at peace”, che, sulla base di recenti evidenze di letteratura, sembra più valido nel misurare la dimensione spirituale del paziente “Si è sentito in pace con se stesso?” (Steinhauser KE. “Are you at peace”. One item to probe spiritual concerns at the end of life. Arch Int Med 2006; 166:101-105)
Pilot testing Somministrazione della versione definitiva dello strumento ad un campione di 29 pazienti oncologici in carico ai 16 centri partecipanti allo studio Obiettivo: valutare, per ciascun item, eventuali problemi di contenuto. Più precisamente, ai pazienti sono state fatte 5 domande per ciascun item: Ha avuto difficoltà nel rispondere a questa domanda? Ha trovato questa domanda poco chiara? In questa domanda ci sono parole che ha trovato difficile capire? La domanda è stata formulata in un modo che possa essere offensiva o irritante? Avrebbe formulato la domanda in modo diverso?
Pilot testing Non sono stati evidenziati problemi rilevanti di contenuto Solo nel caso dell’item 10 è stato segnalato che la formulazione della domanda poteva essere considerata troppo intrusiva Alla fine di questa fase preliminare, lo strumento, assemblato nella sua forma definitiva, può essere testato per le sue proprietà psicometriche in uno studio specifico
Validazione del POS in lingua italiana 16 centri partecipanti asl 3 genovese – Genova asl 12 – Biella Fondazione FARO – Torino asl Cuneo asl 10 Firenze Sud est asl 10 Firenze centro asl 10 Firenze Nord ovest ausl Forlì cure palliative Lugo – Ravenna cure palliative Crema cure palliative Garbagnate
Validazione del POS in lingua italiana Centri partecipanti - UCP domiciliari: cure palliative Crema cure palliative Garbagnate UCP Trento Hospice Lanzo torinese Hospice e CP Imperia
Validazione del POS in lingua italiana 16 Centri partecipanti (Hospice e/o AD): Hospice FARO – Torino Hospice Busca Cuneo Hospice Seragnoli – Bologna Hospice Domus Salutis - Brescia Hospice - Forlì Hospice Lugo – Ravenna Hospice Garbagnate
Validazione del POS in lingua italiana obiettivi della fase finale di validazione: compliance alla presa in carico in CP consistenza interna riproducibilità validità e sensibilità al cambiamento
Validazione del POS in lingua italiana Comitato Etico IST 5 marzo 2007 completamento dello studio estate 2007 analisi, presentazione dei risultati autunno 2007 invio a rivista scientifica per pubblicazione dei risultati della validazione entro il 2007