Modulo 2 Green Public Procurement e criteri ecologici: dalla teoria alla pratica Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Non c’è una "legge sugli appalti verdi“. Un “permesso” ad agire Non c’è una "legge sugli appalti verdi“. L’evoluzione del quadro normativo sugli appalti pubblici ha però recepito la possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale: Direttive Europee 17 e 18 del 2004 recepite con il D.Lgs 163/06 "Codice degli appalti“. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Le linee guida Se non c’è una specifica legge sugli Appalti verdi, ci sono comunque numerosi punti di riferimento: a livello legislativo (Libro Verde UE, Comunicazioni della Commissione Europea); a livello di pianificazione (Piani regionali, provinciali, locali); a livello formativo e di cd. “precedenti” (produzione di testi, gruppi di lavoro, case studies…). Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Codice degli appalti: D.Lgs 163/06 Recepisce (integralmente) le indicazioni europee; In vigore dal 1 luglio 2006. Principi: libera concorrenza, parità di trattamento non discriminazione, trasparenza (art. 2.1); principio di economicità subordinato alla promozione dello sviluppo sostenibile (art. 2.2). Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Direttive del 2004 n.17 e 18 recepite nel D.Lgs 163/2006 Art 2 comma 2 “Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile”. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Economicità Economicità & Sviluppo sostenibile non sono due elementi in antitesi. Il legislatore ha compreso come ambiente, sviluppo sostenibile e parità sociale siano elementi fondamentali per uno sviluppo duraturo ed equilibrato, nonché per la realizzazione di acquisti oculati. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Direttive del 2004 n.17 e 18 recepite nel D.Lgs 163/2006 Obiettivi: semplificare ed unificare la normativa appalti tenendo conto delle innovazioni tecnologiche e delle considerazioni di carattere ambientale e sociale (art.2), chiarire le disposizioni relative alle specifiche tecniche (art. 68), garantire una concorrenza effettiva attraverso la partecipazione del maggior numero possibile di offerenti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fasi dell'appalto Le cinque fasi teoriche di un appalto pubblico: 1. Definizione dell’oggetto dell’appalto; 2. Definizione delle specifiche tecniche dell’oggetto dell’appalto (capitolato); 3. Selezione dei candidati; 4. Aggiudicazione dell’appalto (criteri di selezione); 5. Clausole di esecuzione dell’appalto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
1. Definizione dell’oggetto: libertà d’azione Nel definire l’oggetto di un appalto, gli enti aggiudicatori hanno molta libertà nella scelta di ciò che intendono appaltare. Questo consente ampie opportunità di includere le considerazioni ambientali, a condizione che ciò avvenga senza falsare il mercato, per esempio, limitandone o ostacolandone l’accesso. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
1. Definizione dell’oggetto Per quanto concerne le considerazioni di carattere ambientale non è necessario che l’ente aggiudicatore indichi meticolosamente tutte le caratteristiche che il prodotto/servizio/lavoro dovrebbe possedere, ma solo l’effetto desiderato che dovrebbe produrre. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
1. Definizione dell’oggetto Le direttive sugli appalti pubblici non contengono alcuna prescrizione riguardo le caratteristiche degli acquisti, sono quindi “neutrali”; Gli enti decidono cosa effettivamente serve e quindi cosa e come comprare; Gli enti hanno ampia possibilità di tener conto di considerazioni ambientali nella scelta; Le possibilità dipendono dal prodotto/servizio; Alcune norme impongono % di prodotti verdi. indicare chiaramente l’intenzione di acquistare un bene/servizio dal ridotto impatto ambientale, es. stampanti a basso consumo energetico Paolo Fabbri paolo@punto3.info
1. Definizione dell’oggetto La scelta di un titolo “verde” facilita gli offerenti nell'individuare velocemente ciò che si richiede . Discriminazioni: non sussiste violazione al principio di libera concorrenza se si tratta di un prodotto che può essere fornito da chiunque, anche dovendo adattare il proprio modello di produzione!). Non è un limite ma anzi un obiettivo auspicabile. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
1. Definizione dell’oggetto Esempi “Servizi di pulizia a basso impatto ambientale”; “Carta ecologica per la stampa, la copiatura e per funzioni di scrittura”; “Contratto di servizi di catering con fornitura di cibo biologico”. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Definito l’oggetto dell’appalto, occorre tradurlo in specifiche tecniche che consentano una valutazione oggettiva nel corso di una procedura di appalto pubblico. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Le specifiche tecniche hanno le seguenti funzioni: descrivono l’appalto al mercato; determinano il livello di concorrenza; forniscono requisiti quantificabili con i quali è possibile valutare le offerte; Costituiscono i criteri minimi di conformità; Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Se non sono precise, chiare e corrette, inevitabilmente giungeranno offerte inadeguate alle esigenze; Le offerte non conformi alle specifiche tecniche devono essere rifiutate. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Comprendono tutte le caratteristiche richieste dall’amministrazione aggiudicatrice affinché i prodotti o le forniture rispondano all’uso a cui sono destinati. Le specifiche tecniche definiscono in modo obiettivo e misurabile le caratteristiche del prodotto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Art. 68 D.Lgs 163/06 – art. 23 Dir 04/18 Il capitolato può contenere indicazioni in 2 modalità: a) riferimento a norme tecniche: caratteristiche, livelli di qualità, processi e metodi di produzione ecc. contenute in leggi o normative tecniche e/o di settore. Anche in riferimento ai livelli di prestazione ambientale; b) prestazioni e requisiti funzionali, che "possono includere anche caratteristiche ambientali”. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Esempi: a) in termini di norme tecniche: Mobili in legno riciclato Assenza di metalli pesanti nei prodotti di pulizia b) in termini di prestazioni e requisiti funzionali: fotocopiatrice che consumi x watt/h in stand by auto con livelli di emissione di CO2 pari a … Ovviamente le specifiche sono valide per tutti i requisiti, non solo quelli ambientali. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Posso prendere come riferimento le caratteristiche indicate dai sistemi di eco-etichettatura (o parte) per definire le specifiche tecniche (punto a) o come livello di prestazione prestazione (punto b). Tutti i criteri sono nel sito: www.ecolabel.it www.eco-label.com Posso usare gli standard delle etichettature come mezzo di prova non esclusivo. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Uso sistemi di eco-etichettatura (art. 63,c.9 D.lgs.163/06) “le amministrazioni aggiudicatici, quando prescrivono caratteristiche ambientali possono utilizzare le specifiche dettagliate o parti, definite dalle ecoetichettature europee purché: siano appropriate alla definizione delle caratteristiche delle forniture o delle prestazioni oggetto dell’appalto; i requisiti dell’etichettatura siano elaborati sulla scorta di informazioni scientifiche; siano accessibili a tutte le parti interessate. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Uso sistemi di eco-etichettatura Essendo strumenti volontari non è possibile richiedere prodotti contrassegnati da etichette ecologiche,ma solo il soddisfacimento dei criteri per l’assegnazione dell’etichetta stessa. Prodotti certificati: sono “presunti conformi” alle specifiche tecniche definite nel capitolato d'oneri; si deve accettare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Per "organismo riconosciuto" ai sensi della Direttiva 18/2004/CE si intendono i laboratori di prova, calibratura e gli organismi di ispezione e certificazione conformi alle norme europee applicabili. Le amministrazioni aggiudicatrici accettano i certificati rilasciati da organismi riconosciuti da altri Stati Membri (art. 23, comma 7). Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche È possibile far riferimento a (dir. 04/17): materiali specifici indicare la gamma di materiali preferiti (es. % minima di materiale riciclato) specificare i materiali o le sostanze chimiche che non devono essere utilizzati (es. pulizie, elenco di sostanze pericolose che non devono essere presenti nel prodotto) processi e metodi di produzione richiedere la fornitura di una certa percentuale di cibo biologico oppure sui prodotti in legno richiedere requisiti sulla sostenibilità della gestione delle foreste da cui proviene il legname Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Esempi I materiali utilizzati non devono contenere sostanze classificate come cancerogene, mutagene o teratogene, così come vengono classificate dalla Direttiva 67/548/CEE recepita con DPR n°1355/69 e succ. mod; Contiene almeno l’80% di carta riciclata; Il Processo di imbianchimento delle polpe di cellulosa deve avvenire senza l’utilizzo di cloro gassoso; Assenza nei prodotti di pulizia di fosforo, cromo,nichel e formaldeide. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche Le informazioni fornite dalle ecoetichette possono essere utilizzate in modi diversi: come aiuto nella redazione delle specifiche tecniche per definire le caratteristiche delle forniture o dei servizi da acquistare; nella fase di controllo della conformità a questi requisiti, l’etichetta può essere accettata come prova non esclusiva di conformità alle specifiche tecniche; come riferimento per la valutazione delle offerte nella fase di aggiudicazione; Si possono utilizzare svariati tipi di etichette per diversi scopi. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
2. Def. specifiche tecniche = asserzioni ambientali di tipo 1 Ecolabel Nordic Swan Blue Angel = asserzioni di tipo 2 Marchio riciclabilità = asserzioni di tipo 3 Dichiarazioni Ambientali di Prodotto Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati In un appalto l’ente aggiudicatore può stabilire i requisiti per la selezione dei candidati che considera idonei ad eseguire l’appalto considerando 3 aspetti: I motivi di esclusione dalla partecipazione all’appalto; La capacità economica e finanziaria del candidato; La capacità tecnica del candidato. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Art. 38 e 39 D.Lgs 163/06 – art. 45 Dir 04/18 Motivi di esclusione dalla partecipazione all’appalto a) condanna, con sentenza passata in giudicato, per reati che incidano sulla moralità professionale; b) in materia professionale, aver commesso errore grave, accertato dall’amministrazione aggiudicatrice. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Capacità economica del candidato Tali disposizioni non offrono possibilità di tener conto di considerazioni e criteri ambientali. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Capacità tecnica del candidato Tali disposizioni permettono in una certa misura di considerare criteri ambientali per esempio: definendo requisiti di prodotto/ di processo; considerando l’esperienza specifica in campo ambientale. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati I criteri devono essere collegati all’oggetto dell’appalto Questo punto è essenziale, in quanto garantisce che i criteri di aggiudicazione si riferiscono alle esigenze dell’ente aggiudicatore, come definito nell’oggetto dell’appalto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Devono essere specifici e oggettivamente quantificabili Devono essere dei criteri specifici, collegati al prodotto e quantificabili, oppure, secondo le parole della Corte di giustizia, criteri “adeguatamente specifici e obiettivamente quantificabili”. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Devono essere stati precedentemente pubblicati Gli avvisi di gara devono menzionare se l’ente aggiudicatore aggiudicherà l’appalto sulla base del “prezzo più basso” o “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. Nell’ultimo caso, i criteri utilizzati per identificare l’offerta economicamente più vantaggiosa devono essere citati nell’avviso o almeno, in ogni caso, nei documenti relativi al bando di gara. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Devono rispettare il diritto comunitario I criteri di aggiudicazione devono soddisfare tutti i principi fondamentali del diritto comunitario. La Corte di giustizia ha esplicitamente affermato l’importanza del principio di non discriminazione dell’offerta. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Norme di gestione ambientale Art. 44 D.Lgs 163/06– art. 50 Dir 04/18 “Qualora si richiedano la presentazione di certificati per attestare il rispetto da parte dell'operatore economico delle norme di gestione ambientale, le amministrazioni fanno riferimento al sistema comunitario EMAS o a norme di gestione ambientale … certificate da organismi conformi … ” Quindi l’amministrazione può richiedere, unicamente in casi appropriati, la presentazione di certificati quali prova del rispetto delle norme di gestione ambientale. Quando ciò accade, l’amministrazione fa riferimento al sistema EMAS o a norme “equivalenti” (ISO 14001, ad esempio) Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ambito oggettivo di applicazione dei SGA Appalti di Forniture I riferimenti nella normativa sugli appalti pubblici NON prevedono l’utilizzo di tali sistemi per gli appalti. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ambito oggettivo di applicazione dei SGA I SGA si riferiscono all'organizzazione e non al prodotto in sé (output). Assicurano la conformità dell'organizzazione alla normativa ambientale e l'impegno dell'organizzazione verso il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, ma non garantiscono contestualmente migliori prestazioni ambientali specifiche del prodotto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ambito oggettivo di applicazione dei SGA Appalti di Lavori e Servizi Si prevede l’utilizzo di tali sistemi nella fase di selezione dei candidati come elemento di valutazione della capacità tecnica ad applicare misure di gestione ambientale durante la realizzazione degli stessi appalti Non è invece previsto il loro utilizzo nella fase di aggiudicazione degli appalti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
3. Selezione Candidati Esempi Ideazione e costruzione di un edificio bio-climatico Capacità tecnica = fornire una lista di edifici cha siano stati costruiti seguendo principi bio-climatici Gestione del servizio di raccolta rifiuti Sono ammesse alla partecipazione solo le ditte in grado di dimostrare una gestione ambientale conforme ai requisiti previsti dal Regolamento EMAS o equivalenti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione appalto Fase finale: valutazione della qualità delle offerte e confronto dei prezzi. Valutazione dei criteri di aggiudicazione predeterminati, precedentemente pubblicati, al fine di decidere quale sia l’offerta migliore. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione appalto Criteri di aggiudicazione dell’appalto Art. 83 D.Lgs 163/06 "il bando di gara stabilisce i criteri di valutazione dell'offerta, pertinenti alla natura, all'oggetto e alle caratteristiche del contratto, quali, a titolo esemplificativo: a) Il prezzo; b) La qualità; … e) Le caratteristiche ambientali Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione appalto È possibile applicare i criteri ambientali di aggiudicazione, a condizione che questi: 1. siano stati precedentemente pubblicati; 2. siano collegati all’oggetto dell’appalto; 3. siano specifici e oggettivamente quantificabili; 4. siano "pesati“ (che sia assegnato un punteggio); 5. non siano contrari al Diritto Comunitario. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione appalto Esempi Appalto fornitura mobili per ufficio Per l’offerta economica: fino a 55 punti Offerta tecnica: 45 punti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione appalto Criterio Punteggio Certificazione del legname utilizzato per la realizzazione degli arredi, oggetto della fornitura, come proveniente da foreste gestite secondo standard equivalenti o superiori a quelli definiti da FSC, PEFC Dichiarazione di assenso alla fornitura gratuita delle eventuali parti di ricambio per un periodo superiore rispetto al termine di 24 mesi stabilito all’art. ....del capitolato d’oneri. Dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della azienda che gli imballaggi sono costituiti da materiale riciclato. Dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della azienda che gli imballaggi sono costituiti da materiale facilmente riciclabile Paolo Fabbri paolo@punto3.info
4. Aggiudicazione dell’appalto In base alla Sentenza della CdGE (caso Helsinki) è possibile attribuire un punteggio alla singola caratteristica ambientale, punteggio che verrà assegnato solo se il prodotto soddisfa tale requisito. Tale punteggio dovrà considerare la diffusione delle caratteristiche ambientali tra i prodotti presenti sul mercato (sempre rispettando i principi di libera circolazione dei beni e di non discriminazione). Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Rapporto tra i criteri di aggiudicazione e le specifiche tecniche Specifiche tecniche: definiscono il livello di prestazione richiesto che deve essere soddisfatto Ma si può decidere di assegnare punti supplementari a qualsiasi prodotto/servizio/lavoro che offra prestazioni superiori al livello minimo. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
5. Esecuzione dell’appalto Gli enti aggiudicatori hanno la possibilità di definire clausole contrattuali relative alle modalità di esecuzione dell’appalto. Consegna di merci all’ingrosso anziché per singola unità; Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo; Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili; Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
5. Esecuzione dell’appalto Art. 69 D.Lgs 163/06– art. 26 Dir 04/18 Si possono definire delle clausole, ma: Devono essere esplicitate chiaramente nel contratto; Sono collegate alla realizzazione del contratto; La verifica si attua soltanto dopo l’assegnazione del contratto; La parte contraente è obbligata a seguire le suddette condizioni. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
5. Esecuzione dell’appalto Mentre gli offerenti sono tenuti a dimostrare che le loro offerte soddisfano le specifiche tecniche, nessuna prova di conformità alle clausole dell’appalto dovrebbe invece essere richiesta durante la procedura di appalto. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ricapitolando materiali e processi di produzione 1. Definizione dell’oggetto e specifiche tecniche materiali e processi di produzione specifiche relative a ecoetichettature europee (multi)nazionali purché siano: appropriate alla prestazioni oggetto dell'appalto scientificamente basate adottate mediante un processo di consultazione aperta accessibili a tutte le parti interessate. prodotti/servizi muniti di idonea etichettatura ambientale si presumono conformi alle specifiche richieste dal capitolato d’appalto Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ricapitolando 2. Criteri di selezione esclusione (sentenza definitiva per reati ambientali) solo negli appalti di lavori e servizi, e solo in casi appropriati, le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale (EMAS-ISO 14001) 3. Criteri di aggiudicazione caratteristiche ambientali tra i criteri di aggiudicazione (punteggio) 4. Esecuzione dell’appalto Es: consegna prodotti all’ingrosso, riutilizzo di imballaggi, ritiro rifiuti, metodi di trasporto Paolo Fabbri paolo@punto3.info
In sostanza La normativa lascia spazio per una scelta ambientale nella definizione dell’oggetto dell’appalto È possibile inserire elementi ambientali (prestazioni e/o caratteristiche tecniche) purché debitamente indicati (definizioni tecniche nel capitolato) È possibile indicare capacità tecnica della ditta purché legata direttamente all’appalto E’ indispensabile passare da “prezzo più basso” a “offerta economicamente più vantaggiosa” È necessario rispettare il principio di concorrenza tra i possibili candidati Necessario accettare ogni genere di prova alternativa (no autodichiarazioni) Paolo Fabbri paolo@punto3.info
In sostanza Alcuni elementi ambientali devono essere inseriti nel capitolato Altri elementi ambientali possono migliorare l'offerta ed essere valutati con l'offerta più vantaggiosa (parametri migliorativi) La combinazione dei due rende i bandi sempre più verdi senza rischiare che le gare siano deserte. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Esempi Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di carta Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di carta CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO (specifiche tecniche) Opzione 1 - Acquisto di carta vergine il prodotto deve essere composto da fibre provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Il cloro gassoso non deve essere usato come agente sbiancante delle polpe di cellulosa. Opzione 2 - Acquisto di carta riciclata Il prodotto deve essere composto dal 100% (tolleranza del 5%) da carta riciclata (carta e cartone post-consumo e/o post-lavorazione) Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di carta CRITERI DI AGGIUDICAZIONE Opzione 1 Prodotti a marchio FSC, PEFC o equivalenti …….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti Opzione 2 Prodotti a marchio Ecolabel o equivalente (Il logo deve comparire sull’imballo del prodotto): …….punti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di carta CONDIZIONI RICHIESTE L’impresa affidataria dovrà fornire le schede tecniche con indicazioni sull’origine delle fibre impiegate per la produzione della carta e sulle tecniche adottate per il processo di sbiancatura. L’impresa affidataria dovrà fornire una dichiarazione di compatibilità della fornitura con le apparecchiature elettroniche in dotazione (Stampanti, Fax, Fotocopiatori). Tutti gli articoli, pertanto, devono essere garantiti per un sicuro funzionamento per fotoriproduttori veloci, fotocopiatrici e stampanti laser o a getto d’inchiostro, resistenti al calore del passaggio in macchina senza inarcamenti, con caratteristiche di bidirezionalità ed utilizzabili in fronte e retro. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di carta CLAUSOLE AMBIENTALI Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti per distributori automatici Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti per distributori automatici CARATTERISTICHE AMBIENTALI DEL PRODOTTO Distributori cibi e bevande fredde Almeno il 35% delle tipologie di cibi e bevande fredde disponibili nei distributori automatici di generi di ristoro dovrà essere costituito da prodotti dalla rete del commercio equo e solidale. Almeno il 30% dei prodotti erogabili dovrà avere certificazione biologica. Nei distributori automatici dovranno essere evidenziati e caratterizzati con apposita segnaletica gli spazi in cui saranno collocati i prodotti equo e solidali e biologici . Non sono ammessi contenitori in alluminio con contenuto inferiore a 330cc Distributori bevande calde Nei siti prestabiliti dovranno essere installati distributori automatici con doppio macinatore del caffè: caffè di tipo tradizionale, caffè equo e solidale. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti per distributori automatici CLAUSOLE AMBIENTALI Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Servizio di pulizia a basso impatto ambientale Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Servizio di pulizia a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Richiesta di prodotti che non devono: • Essere classificati come Molto Tossici (T+), Tossici (T), Corrosivi (C), Nocivi (Xn), Irritanti (Xi associati alle frasi di rischio R41, R42 e/o R43) o come Pericolosi per l’ambiente (N) secondo la Direttiva 1999/45/EC recepita in Italia con il D.Lgs. 65 del marzo 2003; • Contenere composti organici volatili in concentrazione superiore al 10% in peso del prodotto 20% nel caso di prodotti per pavimenti). E’ ammesso l’uso dei seguenti solventi in percentuale superiore al 30%: etanolo, isopropanolo, n-propanolo, acetone. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Servizio di pulizia a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO • non devono contenere i seguenti ingredienti: quelli classificati come cancerogeni (R45, R49), mutageni (R46) o tossici per la riproduzione (R60, R61), che possono provocare danni gravi irreversibili (R39), o gravi danni alla salute dietro una prolungata esposizione (R48) secondo la Direttiva 67/548/CEE e la normativa italiana D.lgs. 52 del febbraio 1997 Idrocarburi aromatici o alogenati Acido Etilendiamminotetracetico (EDTA) Formaldeide e composti che possono cedere formaldeide Sbiancanti a base di cloro (che comportano la formazione di cloro attivo) Composti organici alogenati Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Servizio di pulizia a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI AGGIUDICAZIONE % di prodotti a basso impatto ambientale Punti >70 X 51-70 W 31-50 Z 21-30 Y <10 H Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi a basso impatto ambientale Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Opzione 1: arredi realizzati con legno di recupero • I pannelli utilizzati per la realizzazione degli arredi devono essere prodotti al 100% con legno riciclato post consumo; • I materiali utilizzati per la realizzazione dei pannelli e degli arredi devono essere privi o a basso contenuto di formaldeide libera e rispettare le caratteristiche previste per la classe E1 ai sensi della norme DIN – EN 120 e UNI EN 717-2: Gli arredi dovranno essere ai sensi dell’ anti-incendo classificati in classe 2 Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Opzione 2: arredi realizzati con legno massiccio • Gli arredi dovranno essere realizzati in legno massiccio certificato come proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. • I materiali utilizzati per la realizzazione degli arredi devono essere privi o a basso contenuto di formaldeide libera e rispettare le caratteristiche previste per la classe E1 ai sensi della norme DIN – EN 120 e UNI EN 717-2. Gli arredi dovranno essere ai sensi dell’ anti-incendo classificati in classe 2 L’impresa affidataria dovrà fornire le schede tecniche con indicazioni sull’origine del legname impiegato per la produzione dell’arredo e sul rispetto,per ogni articolo offerto, dei valori fissati per la classe E1, ai sensi della norme DIN – EN 120 e UNI EN 717-2, del contenuto di formaldeide libera. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Opzione 1 Prodotti a marchio FSC riciclato o PEFC riciclato o equivalenti (Il logo, con il codice di autorizzazione, deve comparire sull’imballo del prodotto):….punti Prodotti in classe 1 …….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti Opzione 2 Prodotti a marchio FSC, PEFC o equivalenti (Il logo, con il codice di autorizzazione, deve comparire sull’imballo del prodotto): …….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi a basso impatto ambientale CLAUSOLE AMBIENTALI Consegna/imballaggio di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
formulazione dell’offerta tecnica Saranno accettati come mezzi di prova dell’utilizzo di legno proveniente da gestione forestale sostenibile le certificazioni di parte terza della “catena di custodia” (Chain of Custody - COC), rilasciate per gli arredi oggetto della presente gara, relative alla rintracciabilità dei prodotti forestali provenienti da foreste certificate secondo gli standard FSC, PEFC o equivalenti. Saranno altresì accettati qualsiasi altri mezzi di prova appropriati. L’impresa concorrente dovrà dichiarare a che titolo è coinvolta nella catena di fornitura degli arredi oggetto della presente gara e documentarlo attraverso la descrizione dell’oggetto sociale e l’iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato di competenza. Nel caso l’impresa sia responsabile di trasformazioni fisiche degli arredi (es.: lavorazione, assemblaggio, ecc.), essa dovrà produrre la certificazione FSC, PEFC o equivalente, rilasciata all’impresa stessa per gli arredi oggetto della presente gara. Nel caso l’impresa concorrente non sia responsabile di tali trasformazioni, e quindi svolga esclusivamente attività di commercializzazione di arredi, l’impresa dovrà produrre i certificati di “catena di custodia”, rilasciati all’impresa responsabile dell’ultima trasformazione fisica degli arredi oggetto della presente gara. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di veicoli a basso impatto ambientale Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di veicoli a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Opzione 1: Autoveicoli alimentati a combustibili tradizionali I veicoli di nuova immatricolazione devo rispettare la normativa euro Il fornitore deve indicare il livello di emissioni di NOx e di CO2 di ciascun veicolo. Le vernici utilizzate non devono contenere piombo e cromo esavalente Il sistema di condizionamento non deve contenere cloro fluoro carburi (CFC) L’imbottitura dei sedili deve essere priva di cloro fluoro carburi (CFC) Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di veicoli a basso impatto ambientale CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Opzione 2: Autoveicoli alimentati a Metano o a GPL Il fornitore deve indicare il livello di emissioni di NOx e di CO2 di ciascun veicolo. Le vernici utilizzate non devono contenere piombo e cromo esavalente L’imbottitura dei sedili deve essere priva di cloro fluoro carburi (CFC) CLAUSOLE AMBIENTALI Il fornitore deve garantire gratuitamente per almeno 5 anni l’analisi annuale dei gas di scarico degli autoveicoli oggetto della fornitura. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di strumentazione informatica Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di strumentazione informatica CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Risparmio energetico Il consumo energetico delle apparecchiature deve essere conforme ai criteri di assegnazione del marchio Energy Star®. Le apparecchiature munite del marchio si presumono conformi ai criteri di assegnazione. Sono accettati altri mezzi di prova appropriati. Ritiro e riciclaggio Il 90% dei materiali plastici e metallici del telaio deve essere riciclabile. Le parti in plastica non devono contenere sostanze alle quali è attribuita o può essere attribuita una delle frasi di rischio come definite nella direttiva 67/548/CEE (R45, R46, R50, R51, R52, R53, R60 o R61) Nelle batterie il tenore di mercurio non deve superare lo 0,0001 %, quello di cadmio lo 0,001% e quello di piombo lo 0,01 % del peso della batteria. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di strumentazione informatica CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Consegna/imballaggio di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi esterni in legno Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi esterni in legno Arredi realizzati con legno Vergine i prodotti devono essere realizzati in legno vergine certificato come proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. I prodotti chimici utilizzati per la realizzazione dei prodotti oggetto della fornitura non devono essere classificati come cancerogeni, teratogeni, tossici e allergenici. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi esterni in legno CRITERI AMBIENTALI DI AGGIUDICAZIONE Prodotti a marchio FSC riciclato o PEFC riciclato o equivalenti: …….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti CLAUSOLE AMBIENTALI Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi esterni in plastica Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di arredi esterni in plastica CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO Almeno l’80% del prodotto finito deve essere costituito da plastica riciclata. Nessuna sostanza può essere aggiunta alla plastica riciclata se è classificata nell’allegato I della Direttiva 67/548 e successive modificazioni (elenco delle sostanze e dei preparati pericolosi) e se in base all’allegato III della stessa direttiva richiede le seguenti indicazioni di pericolosità: R 40 (possibili danni irreversibili) R 45 (può causare il cancro) R 46 (può causare danni genetici) R 61 (può essere dannoso agli embrioni) R 63 (è possibile che sia dannoso per l’embrione). Il prodotto deve rispondere agli standard di funzionalità e sicurezza. CLAUSOLE AMBIENTALI Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di vernici per interni Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di vernici per interni CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO I prodotti non devono essere classificati come molto tossici, tossici, pericolosi per l’ambiente, cancerogeni, tossici per la riproduzione o mutageni ai sensi della direttiva 1999/45/CE. Il contenuto di formaldeide libera nei prodotti non può superare i 10 mg/kg. Le sostanze che cedono formaldeide possono essere aggiunte solo in quantità tali da garantire che il contenuto totale di formaldeide libera non superi 10 mg/kg. I prodotti non devono contenere solventi alogenati o aromatici o metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio, cromo). Le vernici e gli smalti non devono contenere un quantitative di Composti organici volatili superiore a 200g per litro. Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di vernici per interni CRITERI AMBIENTALI DI AGGIUDICAZIONE Prodotti a marchio Ecolabel o equivalenti (Il logo, con il codice di autorizzazione, deve comparire sull’imballo del prodotto): …….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti CLAUSOLE AMBIENTALI Consegna di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di vernici per esterni CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO I prodotti non devono essere classificati come molto tossici, tossici, pericolosi per l’ambiente, cancerogeni, tossici per la riproduzione o mutageni ai sensi della direttiva 1999/45/CE. Il contenuto di VOC ( Composti organici volatili) nelle vernici pronte all’uso non può superare i 700 ppm (livello di accuratezza 95%). I prodotti non devono contenere solventi alogenati o aromatici o metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio,cromo). Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di vernici per esterni CRITERI AMBIENTALI DI AGGIUDICAZIONE Prodotti a marchio Ecolabel o equivalenti (Il logo, con il codice di autorizzazione, deve comparire sull’imballo del prodotto):.….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti CLAUSOLE AMBIENTALI Consegna/imballaggio di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti di pulizia Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti di pulizia CRITERI AMBIENTALI DI PRODOTTO I prodotti di pulizia utilizzati dall’impresa dovranno essere conformi alle seguenti caratteristiche: - non essere classificati come Molto Tossici (T+);Tossici (T); con le frasi di rischio R42 (può provocare sensibilizzazione per inalazione) e/o R43 (può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle); o Pericolosi per l’ambiente (N) secondo la Direttiva 67/548/CEE (compresi modifiche e adeguamenti) e Direttiva 1999/45/CE, recepite in Italia con D.lgs. n. 52 del 3 febbraio 1997, D.Lgs. 65 del 14 marzo 2003 e Decreto del Ministero della Salute del 28 febbraio 2006; - biodegradabilità dei tensioattivi maggiore o uguale del 90% (i tensioattivi devono essere biodegradabili secondo test 301 OCSE o altri test riconosciuti); I prodotti oggetto della fornitura non devono contenere i seguenti ingredienti: acido etilendiamminotetracetico (EDTA); alchilfenoletossilati (APEO); Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti di pulizia CRITERI AMBIENTALI DI AGGIUDICAZIONE Prodotti a marchio Ecolabel o equivalenti (Il logo deve comparire sull’imballo del prodotto):..punti Imballaggi costituiti da materiali riciclabili…….punti Imballaggi costituiti da materiali riciclati…….punti Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti di pulizia CLAUSOLE AMBIENTALI Consegna/imballaggio di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Fornitura di prodotti di pulizia CLAUSOLE AMBIENTALI Consegna/imballaggio di merci all’ingrosso anziché per singola unità Recupero e riutilizzo dei materiali d’imballo Consegna delle merci in confezioni riutilizzabili Raccolta, ritiro, riciclaggio dei rifiuti da parte del fornitore Paolo Fabbri paolo@punto3.info
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Con il patrocinio di E’ un’idea di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Provincia di Ferrara ANAB ® www.acquistiverdi.it Paolo Fabbri paolo@punto3.info