COSTRUIRE L’EFFICIENZA ENERGETICA

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Transcript della presentazione:

COSTRUIRE L’EFFICIENZA ENERGETICA primo bando del Fondo Sperimentale per la promozione e l’incentivazione dell’efficienza energetica in edilizia 03 luglio 2009 Palazzo Belgrado - Udine

OBIETTIVI DELL’AGENZIA Diffusione locale di una cultura del risparmio e dell’efficienza energetica non solo tra i professionisti ma anche tra i cittadini Sviluppare localmente competenze professionali autonome in grado di coniugare comfort e risparmio energetico 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CONVENZIONE CON L’AGENZIA CASACLIMA DI BOLZANO NASCE CASACLIMA FVG GENNAIO 2008 CONVENZIONE CON L’AGENZIA CASACLIMA DI BOLZANO Responsabili della certif. energetica degli edifici per la Provincia Autonoma di Bolzano 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CASACLIMA FVG: QUALI OBIETTIVI? Massimizzare l’efficienza energetica degli edifici 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CASACLIMA FVG: QUALI OBIETTIVI? Sostenibilità ambientale 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CASACLIMA FVG: QUALI OBIETTIVI? Contribuire alla riduzione del consumo di fonti fossili 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CASACLIMA FVG: QUALI OBIETTIVI? Contribuire a contrastare i cambiamenti climatici 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

CAMBIAMENTI CLIMATICI Notare i pinguini sullo sfondo nella pubblicità di una nota casa di moda.

CAMBIAMENTI CLIMATICI GHIACCIAIO DEL MONTE CANIN, FRIULI 1900 2000 FONTE: ARCHIVIO PRIVATO

L’ARIA CHE RESPIRIAMO Qui potete vedere all’orizzonte lo spessore dell’atmosfera terrestre, almeno della parte in cui viviamo. Pensate quanto sottile è questo strato d’aria che ci consente di vivere sulla superficie della Terra. L’atmosfera della terra è paragonabile alla buccia di una mela. Da due secoli, con un trend crescente, stiamo prelevando carbonio fossile dalle viscere della Terra per immetterlo in questo sottile strato come CO2 e CO. Non ci vuole molto a rendersi conto che l’impatto è stato notevole e peggiorerà se non passiamo all’azione. 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

ENERGIA – EMISSIONI – CAMBIAMENTI CLIMATICI 1997: il protocollo di Kyoto viene definito 2005: il protocollo di Kyoto diventa operativo 2008: comincia il periodo di adempimento 2012: verifica degli obiettivi da raggiungere 8 maggio 2009 www.ape.ud.it

NON STIAMO FACENDO I COMPITI! OBIETTIVI E DISTANZA DALL’OBIETTIVO DI KYOTO NON STIAMO FACENDO I COMPITI! OBIETTIVO 2012 - 6,5% RISPETTO ALLE EMISSIONI DEL 1990 SITUAZIONE ATTUALE (2009) + 12,5% RISPETTO ALLE EMISSIONI DEL 1990 NUOVO OBIETTIVO 2020 - 20% RISPETTO ALLE EMISSIONI DEL 1990 IL MANCATO RISPETTO DEGLI OBBLIGHI DI KYOTO COMPORTERA’ DEI COSTI PER IL SISTEMA ITALIA (com’è andata a finire con le quote latte?) Pagheremo! Ricordate com’è andata a finire con le quote latte?

ITALIA: QUANTO CI COSTERA’ KYOTO Il costo del ritardo sugli obiettivi di Kyoto L’Italia dal 1° gennaio 2008 ogni giorno accumula un debito di 3,6 milioni € (42 € al secondo) per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Il contatore nel sito internet del Kyoto Club visualizza in tempo reale la crescita di questo debito. L'Italia sta accumulando un debito di 3,6 milioni di euro al giorno per lo sforamento delle emissioni di CO2 rispetto all'obiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto. Per la precisione, sulla base delle prime stime delle emissioni climalteranti nel primo anno di conteggio, nel 2008 si è accumulato un debito di 1,3 miliardi di euro.  La crescita del debito (per ogni tonnellata di CO2 abbiamo stimato un prezzo di 20 €) si può visualizzare in tempo reale dal contatore presente nel sito del Kyoto Club (ad oggi un debito di 42 € al secondo). Questo costo deriva dal divario di oltre 64 milioni di tonnellate di CO2 tra i valori del 2008 e il target di Kyoto. Va ricordato che nel periodo di adempimento 2008-2012, la quantità di emissioni assegnate all'Italia è pari a 483 Mt CO2 eq (-6,5% rispetto al 1990). Per il quarto anno consecutivo le emissioni climalteranti italiane si sono ridotte, dopo essere arrivate nel 2004 ad un livello dell’11% superiore ai livelli del 1990. Nel 2008, in base alle nostre prime stime, esse sono state del 6% più alte rispetto al 1990. Il recupero degli ultimi anni deriva dall’aumentato prezzo dell’energia, da inverni poco rigidi, dall’arrivo della recessione e per finire dai primi risultati delle politiche di efficienza energetica e di incentivazione delle rinnovabili. E tutto fa pensare che anche il 2009, a seguito della crisi, vedrà un’ulteriore riduzione delle emissioni. Malgrado il modesto calo delle emissioni degli ultimi anni, quella di Kyoto rimane un'emergenza pesante in termini economici, di immagine e di mancate opportunità. Paghiamo dieci anni di sottovalutazione del problema climatico e di una notevole superficialità rispetto all'entrata in vigore del Protocollo. Poiché ogni ulteriore ritardo comporterà costi crescenti sarà fondamentale che le istituzioni mettano al centro delle politiche del paese la questione climatica, con conseguenti scelte oculate su efficienza energetica, utilizzo delle fonti rinnovabili e trasporti. Dal 1° gennaio 2008 l’Italia accumula ogni giorno un debito di 3,6 milioni € (42 €/s) per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto

CONSUMI ENERGETICI PER SETTORE DI USO FINALE – FVG 2007 SITUAZIONE ENERGETICA REGIONALE: DIPENDENZA (95%IMPORTAZIONI) PRIMATO DI INTENSITÀ ENERGETICA (industria manifatturiera) CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PRO CAPITE RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE > DEL 52% 2° POSTO PER EMISSIONI PRO CAPITE DI CO2 ITALIA EDIFICI 30% TRASPORTI 26% INDUSTRIA 44% FONTE: ENEA, PER 2007

QUALE ENERGIA PER IL FUTURO? APRIRE DI PIU' IL RUBINETTO... ... O TAPPARE I BUCHI? 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

AMBIENTE – ENERGIA - EDILIZIA 2002 ENERGY PERFORMANCE BUILDING DIRECTIVE DIRETTIVA EUROPEA 2002/91/EU PREMESSE: TUTELA DELL’AMBIENTE ADEMPIMENTO IMPEGNI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO (2005) VALUTAZIONE CONSUMI E POTENZIALI RISPARMI SETTORE CIVILE/RESIDENZIALE  INTRODUCE LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI 8 maggio 2009 www.ape.ud.it

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI RISPARMIO ENERGETICO UTILIZZO PIÙ RAZIONALE DELL’ENERGIA  CAMBIARE LE MODALITÀ DI UTILIZZO DELL’ENERGIA ELIMINANDO GLI SPRECHI EFFICIENZA ENERGETICA UTILIZZO PIÙ EFFICIENTE DELL’ENERGIA  OTTIMIZZARE IL MODO DI TRASFORMARE L’ENERGIA MIGLIORANDO LE PRESTAZIONI FONTI RINNOVABILI UTILIZZO DI ENERGIA PULITA ED ACCESSIBILE  INTEGRARE E DIFFERENZIARE LE FONTI ENERGETICHE 8 maggio 2009 www.ape.ud.it fonte: UNI TS 11300

STRATEGIA: LA SCELTA VINCENTE MINIMIZZARE IL FABBISOGNO DI ENERGIA COPRIRE IL RIMANENTE (MINIMO) FABBISOGNO CON ENERGIE RINNOVABILI O CON CALORE RESIDUO 8 maggio 2009 www.ape.ud.it

VERSO UNA PIU’ ELEVATA QUALITA’ DELL’ABITARE Viviamo nel medioevo! FONTE: EUBIOS

ESSERE CONSAPEVOLI DEI CONSUMI DI ENERGIA 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA = SAPER SCEGLIERE REQUISITO PRIORITARIO! PRIORITA’ E SCELTE PER LA COMMITTENZA MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA = SAPER SCEGLIERE Puntare alle cose essenziali: è meglio una piastrella non firmata a favore di interventi più sostanziali che permettono di contenere i consumi di energia. EFFICIENZA ENERGETICA NELLE ABITAZIONI: REQUISITO PRIORITARIO!

QUANDO IL BUONSENSO DIVENTA RIVOLUZIONE LA PRIMA FONTE DI RISPARMIO E’ LA RIDUZIONE DEI CONSUMI INVECE DI PARLARE DI MEGAWATT e produzione di energia DOVREMMO PARLARE DI NEGAWATT ed efficienza energetica Rivoluzione economica. L’efficienza energetica è la prima forma di risparmio e quindi di guadagno!

QUANDO IL BUONSENSO DIVENTA RIVOLUZIONE una casa energeticamente efficiente contribuisce a… …MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI COMFORT E IL BENESSERE ALL’INTERNO DELLE ABITAZIONI Consumare meno energia non vuol dire fare sacrifici, anzi è sinonimo di una casa che offre maggior comfort. SENZA DIMENTICARSI DELL’AMBIENTE 27 marzo 2017 www.ape.ud.it

GRAZIE PER L’ATTENZIONE CONTATTI Tel: 0432 980 322 Fax: 0432 309 985 Email: info@ape.ud.it Web: www.ape.ud.it