Dove sono praticate le MGF Esse sono effettuate, a seconda dell'etnia di appartenenza, in età e per ragioni diverse, sempre prima dell'adolescenza in oltre 25 Paesi africani, soprattutto nella fascia Sub-Sahariana, e ancora in Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi, Oman, Yemen del Sud e tra i gruppi mussulmani in India, Indonesia, Malesia e Pakistan.
Il termine infibulazione deriva dall'usanza praticata nell'antica Roma, di chiudere con un "fibula" (fermaglio) le grandi labbra, nel tentativo di evitare che le donne potessero avere rapporti sessuali illeciti. Il termine infibulazione deriva dall'usanza praticata nell'antica Roma, di chiudere con un "fibula" (fermaglio) le grandi labbra, nel tentativo di evitare che le donne potessero avere rapporti sessuali illeciti.
Nel 1980 l'O.M.S. considera le pratiche mutilatorie un problema di salute pubblica di cui condanna ogni forma, mentre nel 1986 la Commissione per i Diritti Umani conferma che queste rappresentano un serio rischio per la salute mentale e fisica della bambina e della donna. Anche il Parlamento Europeo nel 1990 ha condannato tali costumi sostenendo tutte le azioni atte alla loro sradicazione.
In Italia, le mutilazioni rientrano in tutti gli articoli di legge che si riferiscono alla lesione dell'integrità fisica della persona e sono perseguibili penalmente. Non esistono però, articoli appositi. Nel Codice di Deontologia Medica invece, si legge: " Il medico non deve in alcun modo o caso, collaborare, partecipare o semplicemente presenziare ad atti esecutivi di pena di morte o a trattamenti crudeli, disumani o degradanti. E' vietato ai medici di praticare forme di mutilazione sessuale femminile". Questa norma, di fatto, impedisce a qualsiasi medico, sia in strutture pubbliche sia private, di praticare qualsiasi forma di mutilazione.