Immigrazione, sistema economico e mercato del lavoro Enrico Marelli, Professore ordinario di Politica economica, Università di Brescia Seminario di studio: “Immigrazione, Integrarsi, convivere, crescere insieme? La scuola bresciana e la sfida dell’immigrazione” Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia 19 ottobre 2007
L’immigrazione nell’economia globale I fenomeni reali della globalizzazione: immigrazione e commercio estero: la liberalizzazione del commercio è una alter-nativa alla immigrazio-ne? immigrazione e IDE: le delecolizzazioni sono un’alternativa?
Immigrazione e commercio (Fonte: IMF, World Economic Outlook, apr
Immigrazione e importazioni (per paese) (Fonte: IMF, World Economic Outlook, apr. 2007)
Cause ed effetti dell’immigrazione Determinanti dei flussi migratori: differenze tra salari (e redditi) e tra tassi di disoccupazione Focus sulle aree di destinazione: quali aree sono più attraenti? qual è l’impatto sui mercati locali del lavoro? Effetto di spiazza-mento dei lavoratori nazionali? gli immigrati “rubano” il posto di lavoro agli autoctoni? No: in Italia svol-gono lavori rifiutati dagli italiani
Impatto sui lavoratori nazionali (unskilled) Ipotesi: gli immigrati sono meno qualificati dei lavoratori nazionali (ma con capitale umano crescente) I lavoratori poco qualificati sono comunque influenzati da: (non solo) l’immigrazione la specializzazione produttiva e la struttura degli scambi commerciali il progresso tecnico distorto le delocalizzazioni Guadagni di efficienza (gli immigrati facilitano gli aggiu-stamenti nel mercato del la-voro) e “immigration surplus” (grazie alle complementarietà nella produzione, specie se sono una risorsa “diversa”) ma possono esserci effetti ri-distributivi (maggiori che con il commercio); lavoratori poco qualificati danneggiati (solo oltre una certa soglia); altri effetti, ad es. sulle finan-ze pubbliche (spese, imposte, contributi)
L’immigrazione in Italia e a Brescia Brescia: 4° tra province italiane (valori assoluti) 1° o 2° (con Prato) (incidenze su pop.)
Immigrati in Italia: per ripartizione
Dove vanno gli immigrati? Un’analisi empirica sulle province italiane (2005) periodo: 2000-03 unità territoriali: province (103) dati: immigrati con per-messo di soggiorno (Caritas) forza lavoro immigrata (stimata come immigrati per motivi di lavoro +30% di quelli per motivi familiari) numero e quota sulla popolazione: 1,39 mio. (2,45%) nel 2000 2,19 mio. (3,79%) nel 2003 circa la metà del totale in 4 regioni (Lombardia, Vene-to, Emilia-R., Piemonte) quote % nelle ripartizioni: primo Nord-Est, poi Nord-Ovest e Centro (attorno alla media nazionale), ultimo il Sud
Immigrazione in Italia per regione
Quote degli immigrati sulla popolazione
Quote su popolazione e forze di lavoro, per provincia
Immigrazione e mercato del lavoro (tasso di disoccupazione e di occupazione)
Immigrati e “ricchezza” delle province (reddito pro-capite)
Dinamica degli immigrati, dei lavoratori autoctoni e mobilità interna
Analisi di regressione Obiettivo: stimare l’attrattività delle pro-vince (disoccupazione, occupazione, reddito) Problemi: legami causali discri-minati attraverso i ritardi temporali importanza dei network effects inclusione di diverse “variabili di controllo” Risultati: l’attrattività delle pro-vince italiane per i flussi migratori dipende: in primo luogo, dal reddito pro-capite poi dai tassi di disoccupazione (o altri indicatori del mercato del lavoro) dai network effects non c’è evidenza di spiazzamento di lavoratori nazionali
Distribuzione tra i Comuni italiani (1.1.2007)
La provincia di Brescia Caratteristiche demografiche: indice di vecchiaia (pop>64 / pop<15): da ca. 50 nel 1981 a 120 nel 2005 (5,5 per stranieri!) indice di dipendenza anziani (pop>64 / pop 15-64): da 17 a 26 nello stesso periodo (1,5 per stranieri)
Saldo naturale e saldo migratorio (Fonte: Provincia di Brescia, Atlante Demografico, 2006)
I movimenti migratori (Fonte: Provincia di Brescia, Atlante Demografico, 2006)