LE RELAZIONI INTERGENERAZIONALI

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Transcript della presentazione:

LE RELAZIONI INTERGENERAZIONALI AURONZO– 2 settembre 2012 LE RELAZIONI INTERGENERAZIONALI (L’ARTE DELL’INCONTRO) ---- RELATORE: Giuseppe Milan Docente di Pedagogia interculturale – Univ. di Padova

Generazioni “insieme” verso il Bene comune Accettazione/Sostegno/speranza/testimonianza/educazione ascolto/rispetto/fiducia/servizio

Da “Educare alla vita buona del Vangelo”. Il punto cruciale dell’emergenza educativa sta nel superamento di quella falsa idea di autonomia che induce l’uomo a concepirsi come un ‘io’ completo in se stesso, laddove, invece, egli diventa ‘io’ nella relazione con il ‘tu’ e con il ‘noi’. Tale distorsione è stata magistralmente illustrata da Benedetto XVI: “Una radice essenziale consiste in un falso concetto di autonomia dell’uomo: l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da se stesso, senza imposizioni da parte di altri, i quali potrebbero assistere al suo autosviluppo, ma non entrare in questo sviluppo.

Da “Educare alla vita buona del Vangelo” In realtà, è essenziale per la persona umana il fatto che diventa se stessa solo dall’altro: l’‘io’ diventa se stesso solo dal ‘tu’ e dal ‘noi’, è creato per il dialogo, per la comunione sincronica e diacronica. E solo l’incontro con il ‘tu’ e con il ‘noi’ apre l’ ‘io’ a se stesso. Perciò la cosiddetta educazione antiautoritaria non è educazione, ma rinuncia all’educazione: così non viene dato quanto noi siamo debitori di dare agli altri, cioè questo ‘tu’ e ‘noi’ nel quale si apre l’ ‘io’ a se stesso”. (da Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea generale della CEI, 27 maggio 2010)

Metodologia della relazione autentica-dialogica-fraterna. Terzo quadro: L’itinerario Metodologia della relazione autentica-dialogica-fraterna. La dimensione “TRA” Compito di “attuazione” 5

L’andirivieni della relazione autentica Arte di andare a trovare L’incontro interpersonale - intergenerazionale: “viaggio/ andirivieni” L’andirivieni della relazione autentica Arte di invitare Arte di andare a trovare Arte di so-stare

INVITARE Autenticità (dove sei? dimora-autenticità) Umiltà (uno dei tanti) Contatto (superficie/profondità) Accettazione     (senza riserve - Rogers)

(autenticità). Quale volto assumere (autenticità). Quale volto assumere? Quale identità prendere nel supermercato odierno?

Empatia (“fantasia reale”) COMPRENDERE “chiaroveggenza”/ “profetica” ES-PORSI ANDARE A TROVARE Empatia (“fantasia reale”) COMPRENDERE “chiaroveggenza”/ “profetica” Metaprospettiva - metaidentità comprendere i PUNTI DI VISTA

RENE MAGRITTE, La chiaroveggenza (1936)

PUNTI DI VISTA. FIABA ITTITA A sei persone che non avevano mai visto un elefante dissero che in una stanza buia ce n'era uno e ciascuno di loro aveva diritto di entrare e di toccare quello strano animale per sapere come fosse fatto. I sei andarono uno alla volta per scoprire com'era fatto l'elefante. Il primo toccò la proboscide, il secondo una zanna, il terzo un orecchio, il quarto una zampa, il quinto la pancia, il sesto la coda. E se ne tornarono tutti a casa convinti di sapere esattamente come era fatto un elefante. Cominciarono a descriversi vicendevolmente l'elefante. "Oh, è fantastico", disse il primo, "così lento e morbido, lungo e forte"'. "No!" disse quello che aveva toccato la zanna, "è corto, e molto duro". "Avete torto entrambi", disse il terzo, che aveva tastato l'orecchio, "l'elefante è piatto e sottile come una grande foglia". "Oh no", disse il quarto che aveva toccato la zampa, "è come un albero". E anche gli altri due intervennero: "E' come un muro", "è come una corda". Discussero e discussero, fino a litigare e a fare a botte. Finalmente qualcuno portò l'elefante fuori dalla stanza in piena luce e i sei si resero conto che avevano tutti un poco di ragione: tutte le parti che avevano descritto, messe insieme, formano l'elefante.

so-stare nella relazione FEDELTA’ ALL’INCONTRO Reciprocità – Progettualità Agire Partecipazione – cittadinanza attiva Costruire il “mondo comune” : Impegno-Responsabilità “LOTTA”

Relazione autentica come LOTTA LOTTA con l’altro LOTTA per l’altro LOTTA contro l’altro (Giacobbe) (Platone: l’educatore) ATTEGGIAMENTO SINTESI: “Conferma” “Io esisto per te. Tu esisti per me” Con-vincere (Luigi Zoia: assenza di combattimento)

La “LOTTA” - (Rembrandt, La lotta di Giacobbe con l’Angelo) La lotta che “dà nome e identità”…. e che lascia segni

I care (mi interesso – mi riguarda) “Dare un nome al mondo” Martin Buber – Paulo Freire - Don Lorenzo Milani Socialità (Lavoro di comunità) “Noi autentico” (Unità nella molteplicità) (communitas communitatum, Buber) I care (mi interesso – mi riguarda) (Don Milani) 15

Ponti e Scale (relazione - progetto) (Boltanski. Gruppi agapici) “Fantasia del tra” Lavoro di Rete Ponti e Scale (relazione - progetto) (Boltanski. Gruppi agapici) Educatori-Insegnanti-Operatori..noi tutti: agenti di cambiamento, di intrecciamento Figure di sistema (sistemicità) acrobati senza rete (TESTIMONIANZA)

Unire-tessere-creare legami: RETE Un re, un giorno, rese visita al grande mistico sufi Farid. Si inchinò davanti a lui e gli offrì in dono un paio di forbici di rara bellezza, tempestate di diamanti. Farid prese le forbici tra le mani, le ammirò e le restituì al visitatore dicendo: “Grazie, Sire, per questo dono prezioso: l'oggetto è magnifico, ma io non ne faccio uso. Mia dia piuttosto un ago". " Non capisco", disse il re. "Se voi avete bisogno di un ago, vi saranno utili anche le forbici". "No", spiegò Farid:"le forbici tagliano e separano. Io non voglio servirmene. Un ago, al contrario, cuce e unisce ciò che era diviso. Il mio insegnamento è fondato sull'amore, l'unione, la comunione. Mi occorre un ago per restaurare l'unità e non le forbici per tagliare e dividere" ( J. Vernette, Parabole d'Oriente e d'Occidente, ed. Droguet et Ardant)

Piccoli mondi vitali - “gruppi agapici” L’apparentemente inarrestabile colata lavico-magmatica dell’odierna cultura consumista-individualista-settarista, che sembra scendere a valle senza incontrare ostacoli seri e credibili, può essere in certo modo governata e ricondotta in rivoli meno distruttivi, a patto che qua e là si coagulino elementi alternativi solidali, in grado di formare un masso di solidificazione attorno al quale avviene il processo di aggregazione di forme alternative: una strategia umile, che può farsi strada a piccoli passi, capace di guidare-spostare certe tendenze, di inibirle e di costituire pian piano una forza dinamica di cementificazione-coesione che può diventare autentica base per la costruzione della città.

Alex Langer: il rovesciamento necessario Contro il motto “citius, altius, fortius” (più veloci, più alti, più forti)

Rivoluzione dell’amore

PROGETTO-SOGNO-AZIONE L’uomo, in ogni età e in ogni relazione e condizione, dovrebbe essere “sognatore” e “attore”

Bisogno di Enea … L’adulto 27/03/2017

Bibliografia Milan G., Ospitarsi, in Granata A. (a cura di), Intercultura. Report sul futuro, Città Nuova, Roma 2012 Milan G.- Gasperi E. (a cura di), Una città ben fatta, Pensa MultiMedia, Lecce 2012 Milan G., Educare all’incontro. La pedagogia di Martin Buber, Città Nuova, Roma . Milan G., Comprendere e costruire l’intercultura, Pensa MultiMedia, Lecce 2007 Milan G., La dimensione ‘tra’, fondamento pedagogico dell’interculturalità, Cleup, Padova Giuseppe Milan 24

GRAZIE DELL’ATTENZIONE! g.m. ...per finire........... GRAZIE DELL’ATTENZIONE! g.m.