Il diritto dell’ambiente Cos’è l’ambiente? A livello legislativo non vi è una definizione! Esigenza di un habitat naturale nel quale l’uomo vive ed agisce e che è necessario alla collettività e, per essa, ai cittadini. Anche a livello costituzionale la tutela dell’ambiente è affidata all’art. 9 sulla tutela del paesaggio ed all’art. 32 sulla tutela della salute. …diritto alla salubrità dell’ambiente! Oggi legge delega del 2004 e finalmente Testo Unico Ambientale n. 152/2006.
Fonti delle norme ambientali Sono norme giuridiche e quindi cogenti, impongono un comando ai soggetti che devono osservarle. Norme volontarie hanno natura tecnica perché emanate da organismi nazionali, internazionali , europei. Regolamenti e direttive comunitarie Imposizione di standard tecnologici (limiti soglia) validi per tutti gli Stati membri
Gerarchia delle fonti normative: statali e non statali Costituzione e leggi costituzionali Norme comunitarie Leggi ordinarie Atti aventi forza di legge Regolamenti
Fonti non statali Regionali: statuti ordinari, leggi regionali, regolamenti reg. Provinciali Comunali Enti non territoriali Consuetudine
Principi guida comunitari in materia di politica ambientale Principio dell’azione preventiva (valutazione impatto ambientale) Principio di correzione alla fonte e precauzione (da parte dello Stato inquinante) Principio “chi inquina paga” Principio di integrazione delle politiche ambientali nelle altre politiche comunitarie Principio dell’elevato livello di tutela Principio dello sviluppo sostenibile
La riforma del titolo v della costituzione La legge n. 3/2001 che ha riformato il titolo V della costituzione ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento i termini “ambiente” ed ”ecosistema” La modifica dell’art. 117 della costituzione ha attribuito alla legislazione esclusiva dello stato la materia tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, mentre ha affidato alla legislazione concorrente stato-regioni una serie di materie riguardo gli equilibri ecologici(valorizzazione beni culturali,governo del territorio, tutela della salute, porti ed aereoporti etc.) Di competenza primaria delle Regioni rimangono le materie strettamente connesse al territorio( turismo, artgianato, produzioni, trasporti etc. )
Reato ambientale Cos’è un reato? In materia ambientale si riscontrano maggiormente contravvenzioni (forme di illecito meno grave!) di natura colposa.. il soggetto passivo dei reati ambientali legittimato al risarcimento è Lo Stato quale ente esponenziale degli interessi della collettività e le Associazione di tutela Ambientale Contrasto art. 27 Cost.”la responsabilità penale è personale” con il principio societas delinquere non potest. (Importantissima novità di collegare la responsabilità amministrativa da reato delle imprese anche ai reati ambientali.)
I reati ambientali : delitti senza castigo? L’ennesima emergenza ambientale che sta coinvolgendo il nostro paese pone la spinosa questione degli strumenti di tutela giuridica dell’ambiente. La questione investe tutte le branche del diritto, (in diritto civile la nuova finanziaria ha previsto la class action) in particolare il diritto penale. Il nostro codice penale in tema di inquinamento ambientale, allo stato prevede solo un reato Art. 674 c.p. “getto pericoloso di cose”
Aprile 2007: finalmente approvato un disegno di legge che introduce nel nostro codice reati ambientali Art. 452 bis: Inquinamento Art. 452 ter:Danno ambientale. Pericolo per la vita o l’incolumità personale Art. 452 quater: Disastro ambientale Art. 452 quinquies :alterazione del patrimonio naturale, della flora e della fauna. Art. 452 septies: Traffico illecito di rifiuti Art. 452 opties : traffico di materiale radioattivo nucleare o abbandono di materiale radioattivo e nucleare. Art. 452 nonies: le ecomafie Si è tentato di strutturare i reati in ragione del crescente grado di offesa al bene giuridico: dal pericolo concreto al danno, fino al disastro ambientale.
In particolare il disastro ambientale “il fatto che, in ragione della rilevanza oggettiva o dell’estensione della compromissione, ovvero del numero delle persone offese o esposte a pericolo, offende la pubblica incolumità” Ciò che contraddistingue il reato di disastro non è la sola imponenza del fenomeno quanto gli effetti sulla pubblica incolumità.
Il rigore sanzionatorio che ispira tutta l’iniziativa legislativa è temperato da due disposizioni: Ravvedimento operoso:pene previste per i delitti previsti diminuite dalla metà ai 2/3 verso chi si adopera per evitare che l’attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, anche aiutando concretamente la PG. Causa di non punibilità: se l’autore dei fatti illeciti volontariamente rimuove il pericolo o elimina il danno da lui provocati prima che sia esercitata l’azione penale