Influenza e conformità: maggioranza e minoranza
Fin dalle origini la psicologia sociale si è occupata dei processi di influenza sociale (psicologia delle folle - suggestione e imitazione)
Per INFLUENZA SOCIALE si intende un cambiamento che si verifica nei giudizi, nelle opinioni, negli atteggiamenti di un individuo in seguito all’esposizione ai giudizi, alle opinioni e agli atteggiamenti di altri individui.
L’INFLUENZA SOCIALE si può verificare in tutte le situazioni in cui siano presenti due “entità sociali”, di cui una è la fonte d’influenza e l’altra il bersaglio. Entrambe interagiscono attraverso un “oggetto”, che può essere un’opinione o un comportamento.
I processi di influenza sociale possono verificarsi: in contesti allargati (folla/mass media) in contesti ristretti (conformismo/obbedienza/ influenza minoritaria)
1. Il conformismo o influenza della maggioranza Quando gli individui apprendono che la maggior parte dei membri del gruppo al quale appartengono hanno un’opinione differente dalla loro, cambiano idea?
Solomon Asch (1952) voleva dimostrare che se un soggetto si trova in presenza di una realtà oggettiva, non dovrebbe avere bisogno degli altri per farsi un’opinione.
L’esperimento di Asch (1952) A 7 soggetti era proposto un compito di comparazione di lunghezze In realtà, solo uno era il “soggetto ingenuo”, che sedeva nella posizione 6 La sequenza prevedeva 12 valutazioni Dalla terza prova in poi i complici del ricercatore avevano il compito di fornire giudizi palesemente contrari all’evidenza percettiva.
Se 6 dei “soggetti critici” mantennero sempre ferma la propria posizione, nell’insieme 25 persone sulle 31 coinvolte si adeguarono almeno una volta alla pressione della maggioranza.
Per comprendere i fenomeni di conformismo è stata avanzata la distinzione tra: “influenza informativa” “influenza normativa”
Influenza informativa: assumere posizioni espresse da altri per risolvere i dubbi dovuti a situazioni ambigue
Influenza normativa: assumere le norme del gruppo per comunicare un’immagine positiva di sé e per mantenere un legame con gli altri
2. L’obbedienza all’autorità Se per gli studi di Asch possiamo parlare di un “conformismo a parole”, le ricerche condotte da Milgram (1974) descrivono come la conformità giunga a coinvolgere la condotta.
L’obbedienza è una forma particolare di conformità, si manifesta quando la “maggioranza” implica una differenza di status
L’esperimento di Milgram (1974) “Vi pagheremo 4 dollari per un’ora del vostro tempo. Cerchiamo cinquecento residenti di New Haven per aiutarci a completare una ricerca scientifica sulla memoria e sull’apprendimento. Non si richiedono qualifiche, titoli o esperienza nel campo”
Coloro che avevano risposto all’annuncio furono invitati in un laboratorio per compiere azioni che, in modo crescente, contrastavano con la loro coscienza morale. Fino a che punto i soggetti avrebbero obbedito agli ordini?
A due soggetti venivano assegnati i ruoli di insegnante ed allievo per indagare il ruolo delle punizioni sull’apprendimento.
Pur manifestando tensione e protestando energicamente, i soggetti sperimentali hanno continuato, in percentuale considerevole, a punire l’allievo.
Milgram spiegò questo risultato con il concetto di “stato eteronomico”: una persona inserita in un sistema autoritario passa da uno stato autonomo a uno stato in cui non si sente più libera di agire, poiché deve soddisfare le esigenze di altri.
La radice dei comportamenti di obbedienza è collocata, da Milgram, al di fuori del contesto sperimentale, nei processi di socializzazione.
3. L’influenza delle minoranze: le minoranze attive La visione secondo cui i membri di un gruppo tenderebbero “sempre” a conformarsi alla visione della maggioranza è stata messa in discussione in modo particolare da Serge Moscovici (1976).
I membri di un gruppo non sono solo bersaglio di influenza, ma, indipendentemente dal loro status e potere, sono artefici di influenza e quindi in grado di incidere sulla collettività di appartenenza.
Al contrario di una maggioranza, una minoranza non dispone di un numero considerevole di sostenitori e nemmeno di status e di autorevolezza riconosciuti. Allora, che cosa le permette di esercitare influenza?
Secondo Moscovici (1976) il nocciolo del problema va ricercato nello stile di comportamento: “Una minoranza deve enunciare una posizione ben definita sul problema in questione e rimanervi saldamente fedele opponendosi per tutto il tempo alle pressioni esercitate dalla maggioranza”
Lo “stile di comportamento” deve essere basato su: conservazione della posizione nel tempo (costante, coinvolta, coerente) conservazione dell’accordo tra i membri (costante, compatta, autonoma)
L’esperimento di Moscovici (1969) I soggetti, in gruppi di 6, parteciparono ad un compito di percezione dei colori Si mostrarono loro 36 diapositive blu, di intensità luminosa variabile Il loro compito era semplicemente quello di valutare il colore delle diapositive a voce alta
In realtà 2 soggetti erano complici dello sperimentatore; essi affermarono, per tutta la serie di prove, di percepire il colore verde. Rispetto al gruppo di controllo, in cui tutti confermavano l’evidenza, l’8% della maggioranza si è lasciato influenzare dalla minoranza.
Quali sono le differenze tra influenza maggioritaria e influenza minoritaria? COMPIACENZA CONVERSIONE CONFRONTO VALIDAZIONE CONFORMISMO INNOVAZIONE
Quali sono le differenze tra influenza maggioritaria e influenza minoritaria? COMPIACENZA: pubblica approvazione in cui manca accettazione privata CONVERSIONE: cambiamento di atteggiamento soprattutto a livello privato
Quali sono le differenze tra influenza maggioritaria e influenza minoritaria? CONFRONTO: il sogg. confronta la propria risposta con quella degli altri, senza dedicare molta attenzione all’argomento stesso VALIDAZIONE: il sogg. vuole comprendere perché la minoranza rimanga coerente. L’attenzione è sull’argomento
Quali sono le differenze tra influenza maggioritaria e influenza minoritaria? CONFORMISMO: sottomissione e obbedienza alle norme del gruppo, conservazione dello status quo. INNOVAZIONE: riflessione profonda sul messaggio della minoranza, possibilità di crescita e di cambiamento sociale.
Forme di resistenza all’influenza minoritaria DINIEGO: punta a contraddire il contenuto del messaggio PSICOLOGIZZAZIONE: punta a colpire le caratteristiche del gruppo minoritario in sé