Nel soccorso cristiano ai poveri e soprattutto agli infermi la prima preoccupazione era quella di assicurare la salvezza dellanima, con il farli accostare ai sacramenti prima di ogni cura materiale. Anche lo svolgersi normale dellesistenza venne presentato come possibile immediata anticamera della morte e quindi come tempo opportuno alla sistemazione di problemi dellanima. AA.VV.,Europei a confronto, SEI, vol 1, pag.400
Considerata nell'insieme, la medicina medievale è un notevole prodotto di quell'intelligenza empirica che si rivela in generale in tutta la tecnologia occidentale del Medioevo. La cultura medica e i metodi di cura, come le altre tecniche e gli altri accorgimenti introdotti in quel periodo, dettero all'uomo occidentale la possibilità di controllare la natura e di migliorare le proprie condizioni di vita in misura sconosciuta alle società precedenti. C'è, senza dubbio, la spinta della necessità materiale ed economica; ma …"questa necessità è presente in tutte le società, eppure si espresse in invenzioni soltanto in Occidente. "
La necessità può costituire un movente solo quando viene riconosciuta, e tra le ragioni principali per cui i l'Occidente la riconobbe va inclusa la tradizione attivistica della teologia occidentale. Affermando l'illimitata dignità e responsabilità di ogni individuo, quella teologia valorizzò la cura di ogni anima immortale, e perciò il caritatevole soccorso alle sofferenze fisiche dette dignità al lavoro e costituì un motivo di innovazione. Lo spirito inventivo che ne risultò produsse quell'abilità pratica e quell'elasticità mentale di cui gli uomini del Medioevo dettero prova affrontando i problemi tecnici, e di cui la scienza odierna è erede. Da A:C: Crombie, Da S.Agostino a Galileo, Storia della scienza dal V al XVII secolo, Feltrinelli, 1982, p.209