il Centro di salute mentale 24h organizzazione / funzioni (piano sanitario FVG 2006/8)
Ogni CSM dovrà essere organizzato (1) preferibilmente in una unica sede con buona accessibilità, con spazi articolati e dedicati a diverse funzioni e con una dotazione di posti letto territoriali dimensionata al bisogno con la disponibilità di spazi polivalenti e flessibili a carattere comunitario e particolare attenzione dovrà essere disposta per la verifica dell’adeguatezza delle strutture, degli ambienti e degli arredi
(2) con un’adeguata equipe multiprofessionale unica, che promuova il lavoro in equipe come possibilità di partecipazione di tutti gli operatori alla condivisione della conoscenza delle persone prese in carico, che favorisca la relazione diretta con le persone e che si integri, a livello territoriale e sui singoli casi, con il servizio sociale dei comuni, con i MMG e con le altre professionalità presenti nel territorio di riferimento
(3) con modalità atte a garantire la diffusione sul territorio di competenza delle attività ambulatoriali e domiciliari e con una presenza attiva e mobile “verso” la domanda, promuovendo la presa in carico nei luoghi di vita della persona
con una bassa soglia d’accesso producendo accoglienza in tempo reale (4) per garantire ospitalità anche notturna appropriata e di durata strettamente correlata alle necessità di recupero con una bassa soglia d’accesso producendo accoglienza in tempo reale
(5) per sostenere la promozione e la valorizzazione delle persone con disturbo mentale e per offrire ai loro familiari possibilità di partecipazione e attivare programmi concreti di sostegno, opportunità d’informazione e conoscenza intorno all’esperienza che essi vivono
(6) per offrire alle persone con disturbo mentale ed i loro familiari possibilità di partecipazione, di scelta di cure, di protagonismo e sostegno alle attività delle associazioni sia dei familiari che delle persone con disturbo mentale
(7) per garantire interventi di prevenzione e di promozione della salute con modalità di lavoro capace di promuovere scambio sociale ed ospitare anche attività non specifiche della comunità circostante come punto di riferimento visibile e riconoscibile sia per le persone con problemi di salute mentale che per i cittadini, che per le istituzioni
gestire le situazioni di crisi nella dimensione della “porta aperta” Ogni CSM dovrà assumere la funzione di riferimento e coordinatore dell’intervento e del programma terapeutico individuale. Dovrà essere in grado di integrare funzioni e risorse anche di diversa provenienza, garantendo sostegno alla vita quotidiana e continuità della presa in carico. In questa prospettiva deve: essere alternativa al ricorso al ricovero ospedaliero ed alle fughe extra regionali gestire le situazioni di crisi nella dimensione della “porta aperta” promuovere programmi terapeutici e riabilitativi individuando le persone con problemi complessi (ad altissimo carico). Questi programmi assumono priorità nel lavoro del CSM