Algoritmi Genetici Alessandro Bollini

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Algoritmi Genetici Alessandro Bollini bollini@vision.unipv.it Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università di Pavia Via Ferrata, 1 27100 Pavia Algoritmi Genetici

Algoritmo genetico Algoritmo evolutivo. Modello evolutivo a livello di genotipo del singolo individuo. Genotipo generalmente costituito da una stringa binaria di lunghezza fissa. Operatori di riproduzione, ricombinazione e mutazione. Questa è la versione di base: ci sono poi molte variazioni.

Rappresentazione Genotipo: generalmente una stringa binaria di lunghezza fissa. Fenotipo: insieme di parametri di controllo per la soluzione. Mappatura genotipo-fenotipo. 1 X[0]=0.9 x[1]=1.5 … X[N]=0.3

Operatori genetici Riproduzione. 1 Operatori genetici Riproduzione. Ricombinazione (crossover) e mutazione. 1 1

Impostazione Obiettivo. Variabili di controllo. Dimensioni del genotipo. Mappatura genotipo-fenotipo. Funzione di valutazione delle prestazioni. Criteri di terminazione. Dimensione della popolazione. Probabilità di applicazione degli operatori.

Algoritmo di base Creazione della popolazione iniziale. Fino al raggiungimento dei criteri di terminazione: Crea una nuova popolazione: Seleziona uno o più individui dalla popolazione corrente. Crea un nuovo individuo applicando gli operatori genetici. Valuta le prestazioni del nuovo individuo. Inserisci il nuovo individuo nella nuova popolazione.

Dinamica della popolazione La popolazione rappresenta un campione dello spazio delle soluzioni. Ogni iterazione dell’algoritmo crea un nuovo campione partendo dal vecchio, tramite l’applicazione degli operatori selettivi e genetici. Empiricamente si osserva che la fitness media della popolazione cresce, cioè che il campione si addensa in aree a fitness alta.

Allocazione ottima delle prove Ipercubi nello spazio delle soluzioni descritto dalla stringa binaria. Stima della fitness media sull’ipercubo. Riallocazione del campione proporzionalmente allo scostamento dalla fitness media sull’intero spazio: d(k, t+1)=d(k, t)*f(k)/f Come stimare la media sugli ipercubi? Come generare il nuovo campione?

Parallelismo implicito Ogni stringa binaria di N bit appartiene a 2N tra 3N possibili ipercubi. Una popolazione di I individui di N bits fornisce I*2N dati per la stima della fitness negli ipercubi.

Selezione proporzionale Selezione proporzionale alla fitness: p(i, t+1)=p(i, t)*f(i)/f La riproduzione semplice con selezione proporzionale alla fitness genera nuovi campioni in cui la distribuzione degli individui negli ipercubi è ottimale secondo quanto definito. La riproduzione semplice non genera varietà e quindi non è in grado di esplorare nuove soluzioni. La finitezza del campione genera errori di campionamento (genetic drift).

L’effetto degli operatori Gli operatori genetici ripristinano la varietà del campione a costo di perturbare il campionamento degli ipercubi: alcuni dei blocchi selezionati possono essere distrutti e quindi non propagati. L’effetto è ridotto nel caso di blocchi costruttivi compatti. Operatori di inversione e di linkage possono essere introdotti per promuovere la compattezza dei blocchi.

Convergenza e prestazioni La riproduzione e la selezione proporzionale alla fitness implementano implicitamente la strategia ottima per lo sfruttamento delle soluzioni già esplorate. Gli operatori genetici forniscono la varietà richiesta per l’esplorazione di nuove soluzioni. Il peso relativo deve essere calibrato manualmente.

Non-linearità La fitness è stimata indipendentemente su ogni ipercubo. I blocchi costruttivi che sfruttano le non-linearità per ottenere fitness alte verranno progressivamente sfruttati. La stima della fitness diventa progressivamente più precisa, a condizione che la popolazione sia sufficientemente ampia. Eventuali errori stocastici nella stima possono essere corretti.

Conclusioni Il parallelismo implicito degli algoritmi genetici permette di esplorare vaste aree dello spazio di ricerca con relativamente pochi individui. La selezione proporzionale alla fitness implementa la strategia ottima per lo sfruttamento dello spazio esplorato. Il parallelismo implicito permette di gestire le interazioni non-lineari.