La struttura organizzativa e informativa del controllo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CONTROLLO
Advertisements

1 t Mobilità internazionale e conversione dei voti Maria Sticchi Damiani Università della Calabria 8 febbraio 2013.
ECTS: la conversione dei voti Maria Sticchi Damiani Parte IV Conservatorio di Musica “N. Paganini” Genova, 2 maggio
Controlli sulle Società Partecipate
Programmazione, gestione e controllo delle PA dr. Carlo Vermiglio
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
verso la pratica del bilancio sociale
Il contesto abitanti dipendenti dirigenti 164
Marketing MARKETING DEL TURISMO Facoltà di Scienze Politiche e
La definizione delle responsabilità economiche dei manager
LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
IL PROCESSO DI REVISIONE AZIENDALE
LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE E I PROBLEMI DELLE CONFIGURAZIONI
Lezione N° 6 L’organizzazione
L’organizzazione corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni Corso di E.A. - prof Bronzetti Giovanni.
Tratti distintivi elevato grado di specializzazione (INPUT) gli ordini impartiti ad un collaboratore provengono dal suo diretto superiore (unità di comando)
Lezione di economia e direzione Il controllo direzionale.
IL BUDGET COME INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE
IL SISTEMA DI REPORTING:
1 Indicatori e Prestazioni Abbiamo visto che il ROE può essere considerato un indicatore di risultato utile per limpresa nel suo complesso ed il ROI per.
Il fattore lavoro.
1 Il sistema di controllo organizzativo 4 marzo 2008 Programmazione e Controllo Università degli Studi di Cagliari.
Enzo Dambruoso. Il Budget LEGGI SANITARIE Il Budget organizzativa amministrativa patrimoniale contabile gestionale tecnica imprenditoriale con caratteristiche.
Dipartimento di Economia Aziendale “E. Giannessi”
IL CONTROLLO DI GESTIONE AZIENDALE
La P.A. delineata dal D.lgs n. 150/2009
Torino - 16 febbraio Il successo passa dal porta a porta 1 Giuseppe Gamba Vicepresidente della Provincia di Torino Assessore allo Sviluppo Sostenibile.
Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Lezione 2 Corso di Contabilità Direzionale Prof. Riccardo Acernese Lezione 2 Prof. Riccardo.
Le imprese industriali
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
Dipartimento di Economia
Il controllo di gestione: obiettivi, attori e strumenti
Pianificazione e controllo di gestione
Il processo del controllo
Principi e logiche di budgeting
Il budget degli investimenti, economico, finanziario e patrimoniale
Seminario in Economia Aziendale
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
La funzione del magazzino e la politica delle scorte
Dott. Salvatore Loprevite – Università degli Studi di Messina
Contabilità Analitica
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
1 Questionario di soddisfazione ATA - a. sc. 2008/09 Il questionario è stato somministrato nel mese di aprile Sono stati restituiti 29 questionari.
La tabella dei voti ECTS Maria Sticchi Damiani Sapienza, Roma 26 settembre
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi
Capitolo 1 L’attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi: un quadro di riferimento.
SISTEMA INFORMATIVO Che cosè Insieme di persone, mezzi, procedure con cui si raccolgono, elaborano e archiviano i dati con lo scopo di ottenere.
IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE
1 AUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAI S.I. SISTEMASISTEMA INFORMATIVO INFORMATIVO PROCESSOPROCESSO DECISIONALE DECISIONALE DECISIONEDECISIONE.
LE COMPONENTI DEL SISTEMA INFORMATIVO
Il Controllo di gestione
La progettazione organizzativa
Caratteristiche, scopi e redazione del budget aziendale
Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratore di cattedra:
IL BUDGET PER CENTRI DI RESPONSABILITÀ (RESPONSIBILITY CENTER)
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
IL BUDGET.
REPORTING INTERNO: PREMESSE
La filosofia dell’organizzazione Cfr - Materiale corso di organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Centri di responsabilità e valutazione della performance
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
1 3-CONTROLLO 2-ESECUZIONE 1-PREVISIONE Il sistema di programmazione e controllo.
1. 2 ARCER PARMA IL COMMERCIALISTA DELLE PICCOLE IMPRESE Parma, ottobre 2008 a cura di M. Limido I Sistemi Direzionali L’orientamento aziendalistico.
Il processo e la struttura organizzativa del controllo
MISURARE I RISULTATI DELL’”AZIENDA” la misurazione è uno dei principali strumenti di direzione la misurazione serve per... – interpretare l’andamento dell’impresa.
Secondo le modalità di programmazione Costi tecnici (o parametrici), riferiti a f.p. di cui si può oggettivamente misurare le quantità consumate per un.
Pianificazione e Controllo Gestionale
Il processo di revisione gestionale Corso di “Analisi dei Processi e Revisione Gestionale” Università di Pisa Anno accademico
Transcript della presentazione:

La struttura organizzativa e informativa del controllo

Agenda Dimensione organizzativa del controllo Centri di responsabilità Struttura informativa del controllo Coerenza tra gli elementi strutturali del controllo

Dimensioni strutturali del controllo Dimensione organizzativa Dimensione informativa Su tali dimensioni strutturali si realizza il processo di controllo (Individuazione degli obiettivi, misurazione delle performance, comparazione tra risultati ed obiettivi, analisi degli scostamenti)

Dimensione organizzativa Ruoli Relazioni Responsabilità Ruoli: compiti, obiettivi, attività di ogni unità organizzativa; attribuite le responsabilità e infine le relazioni tra ruoli e responsabilità. Elemento fondamentale è rappresentato dai centri di responsabilità caratterizzati da input, processo di trasformazione e output.

I centri di responsabilità CdR sono Unità organizzative il cui titolare è ritenuto responsabile del conseguimento di uno specifico insieme di risultati e/o dell’uso di determinati fattori produttivi L’insieme dei centri di responsabilità costituisce la Mappa delle responsabilità

La definizione della Mappa delle responsabilità Si basa su DELEGA del potere decisionale e delle responsabilità connesse al suo esercizio da parte dei vertici aziendali ai titolari dei singoli centri di responsabilità

Le condizioni per l’efficacia del processo di delega Il processo di delega deve essere introdotto con convinzione dalla Direzione aziendale (riconoscimento e diffusione delle finalità) La delega non deve essere esclusivamente formale ( No responsabilità senza potere decisionale) Devono essere chiaramente definite le aree di competenza di ciascun CdR (Obiettivi e risorse disponibili) Le competenze e le responsabilità dei diversi titolari di CdR devono essere fra loro coordinate (Coordinamento fra i diversi CdR) Devono essere previsti adeguati meccanismi di controllo (non solo controllo risultati finali ma anche intermedi)

I vantaggi introdotti dalla presenza di un processo di delega Maggiore tempestività di risposta alle richieste del mercato Minore asimmetria informativa all’interno dell’azienda Maggiore focalizzazione della direzione aziendale sulla definizione di obiettivi strategici e di strategie per il loro conseguimento Minori costi di trasmissione delle informazioni dalle singole unità organizzative alla direzione Maggiore motivazione dei titolari dei CdR

I centri di responsabilità Centri di costo Centri di ricavo Centri di profitto Centri di investimento

Centri di costo standard Centri di costo discrezionali o Si distinguono in Centri di costo standard Centri di costo discrezionali o Centri di spesa

Centri di costo standard Centri di costo in cui è possibile determinare con precisione gli Input necessari per produrre le singole unità di prodotti o servizi, nonché il volume di produzione Si caratterizzano per la prevalenza di costi parametrici o standardizzabili, come i costi per l’acquisto di materie prime o per l’impiego di lavoro diretto

I responsabili sono valutati sul livello di efficienza con cui soddisfano la domanda esterna, nei limiti del proprio centro di costo L’efficienza è misurata sulla base della quantità di input utilizzato per produrre la quantità di output richiesto Al fine di evitare la messa in atto di comportamenti non auspicabili ai responsabili possono essere assegnati anche obiettivi in termini di qualità e tempestività della produzione

Centri di costo discrezionali o Centri di spesa Centri di costo in cui la relazione fra input e output non è facilmente individuabile e il livello di produzione è difficilmente misurabile in termini finanziari Sono caratterizzati dalla presenza di costi non parametrici Es. costi di ricerca e sviluppo e spese di formazione Valutazione delle performance  confronto fra costi sostenuti e preventivati

Costi discrezionali Costi sostenuti < Costi previsti Particolare attenzione deve essere destinata alla qualità dei prodotti o dei servizi forniti Costi sostenuti > Costi previsti Potrebbe essere vantaggioso per l’azienda (possibilità di far fronte a improvvise opportunità di espansione)

Esempi di centri di costo Produzione Centro di costo standard Risorse umane Centro di costo discrezionale Amministrazione e controllo Centro di costo discrezionale Ricerca e sviluppo Centro di costo discrezionale

Sono quei centri in cui i titolari sono responsabilizzati sui Centri di ricavo Sono quei centri in cui i titolari sono responsabilizzati sui ricavi conseguiti Sono spesso responsabilizzati anche su alcuni costi

Sono quei centri in cui i titolari sono responsabilizzati sul profitto Centri di profitto Sono quei centri in cui i titolari sono responsabilizzati sul profitto Centri di profitto autonomi Centri di profitto semiautonomi Centri di profitto fittizi

Centri di investimento Unità organizzative i cui titolari sono ritenuti responsabili del rendimento conseguito rispetto agli investimenti effettuati In Organizzazione di tipo divisionale Organizzazione di tipo funzionale Ogni divisione può essere un centro di investimento Solo l’azienda è un centro di investimento

La struttura informativa del controllo Contabilità direzionale Sistema di reporting Strumenti ICT

Contabilità direzionale: scopi Raccogliere e illustrare dati che permettono di osservare, rilevare ed interpretare i fatti aziendali Trasmettere informazioni al governo aziendale, necessarie per il supporto alle decisioni

Contabilità direzionale: strumenti Contabilità generale e bilancio di esercizio Contabilità analitica Sistema di budget e standard Sistema delle variazioni

Sistema di reporting Contenuto Articolazione Forma Frequenza Tempestività

Strumenti ICT Strumenti attraverso cui vengono elaborati automaticamente i dati attraverso cui è possibile velocizzare i processi di raccolta dati e loro successiva rielaborazione

Efficacia della struttura informativa Integrazione Flessibilità Accettabilità Rilevanza Selettività Tempestività Accuratezza Verificabilità

Coerenza tra la struttura organizzativa e la struttura informativa Suddivisione in centri di responsabilità Suddivisione in aree di risultato all’interno della contabilità analitica Responsabilizzazione dei manager coinvolti nei vari centri

Coerenza tra gli elementi interni alla struttura organizzativa Definizione di compiti Attribuzione delle relative responsabilità Sistema delle relazioni

Coerenza tra gli elementi interni alla struttura informativa Contabilità direzionale Report finale che deve raccogliere un numero maggiore di dati Utilizzo di pc e dei più moderni sistemi di elaborazione automatica dei dati, al fine di risolvere problemi di accuratezza e di tempestività dei dati

Coerenza tra il processo e la struttura organizzativa Presenza di gruppi formali ben individuati Chiara definizione di deleghe di potere e distribuzione di responsabilità Fasi rigorose e ben precise dei processi di controllo al fine di individuare le responsabilità

Coerenza tra il processo e la struttura informativa Dati ed informazioni utili per il processo di controllo Creazione di report gestionali Rispetto degli obiettivi alla base del processo di controllo