Proveniente da una vita ordinaria, varco la soglia dello studio di questo artista e mi trovo immersa in un’atmosfera soffusa, orientaleggiante, nella penombra appena diradata da luci rosse che filtrano un po’ dovunque.
Ho di fronte un artista insolito: mi chiede di spogliarmi e muovermi liberamente nella stanza, come se fossi sola
Lo scorgo appena ma sento il suo sguardo penetrante su di me: occhi come antenne che captano l’essenza più intima di me stessa
sento che mi scruta, mentre mi torna in mente un canto orientale di cui ricordo solo poche parole…
“Sabbia bruciante, venti di desiderio oasi mirabili riflettono un fuoco alimentato all’interno del mio cuore accogliendoti al mio harem…”
“Canta per me in una canzone il volto della vita canta per me un’aria del miraggio dell’amore…”
“sonno profondo di desideri incalcolabili bisbiglia quell’eco il deserto della mia anima”
“e la tua promessa orientale chiusa nel mio cuore accogliendoti al mio harem…”
L’artista mi fa cenno di fermarmi: ha trovato la sua ispirazione e dipinge velocemente, con ansia febbrile… A dorso nudo, come la sua anima in questo momento magico e unico…
Cattura energie sottili che, muovendosi, creano chiaroscuri di emozioni impresse sulla tela
I colori e i pennelli sembrano obbedire soltanto all’estro: come avessero una volontà propria e indipendente si imprimono da soli … rivelando le mie sensazioni e le sue…
“Canta per me in una canzone il volto della vita canta per me un’aria del miraggio dell’amore…
“Tempo di cambiamento l’uomo è scioccamente schiavo del tempo ma non restano tracce sulla sabbia del passaggio del tempo”
“Conservo in me la tua promessa orientale, vicino al cuore, accogliendoti al mio harem…”
Estro, fantasia, ispirazione e chissà quali altre energie diffuse nell’aria guidano la mano dell’artista quando crea… Forse tra i colori e la tela c’è già il sogno che non chiede altro che essere rivelato forse anche questo momento è un sogno…
…eppure quei segni rimasti sulla tela sono una confessione… … e questa strana canzone che non vuole lasciarmi…
E’ spesso molto sottile la soglia che separa il reale dall’irreale
… soltanto un passo dentro o fuori da quella porta tutto cambia. Tra realtà e fantasia c’è sempre una porta che fa la differenza: noi stessi!
Opere originali di Silvestro Migliorini Contatti: E- Mail: Pagine internazionali: Testo, grafica e realizzazione: