L’Illuminismo
Il secolo dell’Illuminismo Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Il secolo dell’Illuminismo Nel Settecento filosofi e intellettuali si pongono l’obiettivo di sottoporre a critica e discussione tutto il sapere che viene dal passato: la religione, le tradizioni, le istituzioni politiche. Questo movimento culturale si chiama Illuminismo, perché esalta la ragione umana, ossia l’unica facoltà capace di “illuminare” la tenebra dell’ignoranza e del fanatismo. Perciò il Settecento è il “secolo dei Lumi”, dal francese lumières, “luci”.
L’Illuminismo, la società, lo Stato Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato Per gli illuministi tutti gli uomini sono uguali, poiché la ragione è comune a tutti. Di conseguenza tutti gli uomini devono avere gli stessi diritti. L’Illuminismo promuove una concezione laica dello Stato, in base alla quale le decisioni politiche, le leggi e i comportamenti non devono derivare dalle convinzioni religiose, ma dalla sola ragione. Per gli illuministi lo Stato nasce come patto fra gli uomini, detto anche “contratto sociale”. In base ad esso gli uomini si impegnano a rispettare le leggi, in cambio di sicurezza e benessere.
La battaglia contro l’«oscurantismo» Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato La battaglia contro l’«oscurantismo» Critica alle ingiustizie dell’Antico Regime: gli uomini, poiché tutti dotati di ragione, devono essere considerati uguali. Polemica nei confronti delle religioni tradizionali, che si fondano su una cieca fede: la verità è quella riconosciuta dalla ragione e dalla scienza. Dura critica all’intolleranza religiosa espressa dalla Chiesa. Affermazione della libertà dell’uomo, intesa come libertà di pensiero , di espressione, di religione. Esaltazione del valore della tolleranza e del cosmopolitismo. Per ANTICO REGIME si intende l’insieme di aspetti politici, sociali e giuridici che caratterizzano la storia d’Europa dal XIV al XVIII secolo: il re detiene un potere assoluto che è espressione della volontà divina in una società divisa in ordini, clero e aristocrazia godono di molti privilegi, mentre la maggior parte delle persone non ha alcun diritto.
Il ruolo dell’intellettuale Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Per gli illuministi il sapere doveva incidere concretamente sull’esistenza degli uomini fornendo conoscenze e modelli di organizzazione dello Stato e della società più giusti. Gli uomini di cultura avevano il compito di diffondere le proprie idee e di convincere le persone circa la possibilità di un progresso, di un miglioramento della propria situazione. È proprio in questo periodo che si affermò il concetto di «opinione pubblica», cioè la formazione di un pubblico che, grazie alla circolazione delle idee e alla libera discussione, possa manifestare ed esprimere orientamenti, idee, preferenze. Gli illuministi si rivolgevano alla borghesia, cioè a quella parte di società in ascesa che non aveva spazio nella società tradizionale fondata sul dispotismo e sulla diseguaglianza tra gli uomini. Confronto a tavola tra famosi illuministi
il potere di fare le leggi (legislativo); Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato Il francese Montesquieu, nella sua opera Lo spirito delle leggi del 1748, afferma che uno Stato giusto deve garantire le libertà e impedire il dispotismo mediante una divisione dei poteri: il potere di fare le leggi (legislativo); il potere di governare (esecutivo); il potere di amministrare la giustizia (giudiziario). Per Montesquieu il modello migliore di Stato è la monarchia costituzionale inglese nata nel 1689. Egli ritiene invece dispotica la monarchia assoluta realizzata in Francia da Luigi XIV.
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato Il filosofo francese Voltaire ritiene invece che la monarchia assoluta sia un bene per la società, purché il sovrano agisca secondo i principi della ragione. Voltaire è dunque favorevole a una forma di dispotismo illuminato dalla ragione.
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato Per il filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau occorre un nuovo contratto sociale che fondi uno Stato in cui la sovranità sia esercitata dal popolo. Rousseau pensa a uno Stato democratico e repubblicano in cui le disuguaglianze sociali non siano tali da mettere in pericolo la libertà di ciascuno.
Secondo la fisiocrazia le attività più importanti Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato Le due più importanti teorie economiche elaborate nell’età dei Lumi sono la fisiocrazia e il liberismo. Secondo la fisiocrazia le attività più importanti sono l’agricoltura e l’allevamento, le sole che producono ricchezza, al contrario di manifatture e commerci che si limitano a trasformare beni e a distribuirli. Il liberismo sostiene la necessità di un mercato libero nel quale lo Stato non deve esercitare ingerenze. Per Adam Smith - il maggiore teorico del liberismo - il mercato è in grado di regolarsi da sé, favorendo sia i produttori che i consumatori.
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato L’Illuminismo favorì la libera circolazione delle idee. La cultura uscì dalle accademie e si diffuse nelle città, nei salotti, nei club e nei caffè. La diffusione dell’istruzione e della stampa periodica favorì la formazione dell’opinione pubblica. In campo giuridico, il maggiore contributo venne dal milanese Cesare Beccaria che nel trattato Dei delitti e delle pene (1764) dimostrò la disumanità e l’inutilità della tortura e della pena di morte.
Cesare Beccaria (1738-1794) È tra i più celebri illuministi italiani. Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Cesare Beccaria (1738-1794) È tra i più celebri illuministi italiani. Nel 1764 pubblicò Dei delitti e delle pene, opera che fu tradotta in molte lingue e suscitò un vasto dibattito. Criticò due pratiche diffuse in tutti i Paesi dell’epoca, la tortura e la pena di morte: la paura della morte non ha mai impedito a un uomo di compiere azioni illecite, ma semmai la certezza di essere arrestato e punito la pena di morte è una pratica ingiusta: nessuno, nemmeno lo Stato ha il diritto di uccidere la tortura è invece «il mezzo più sicuro per assolvere i delinquenti robusti e condannare i deboli innocenti». Illustrazione della versione originale del testo di Beccaria
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato L’Illuminismo, la società, lo Stato La classe sociale che meglio si fece interprete delle idee illuministe fu la borghesia, che aspirava a rinnovare lo Stato e la società e rivendicava la libertà economica e una maggiore partecipazione alla vita politica. Tra il 1751 e il 1772, in Francia venne pubblicata l’Enciclopedia, diretta dai filosofi Diderot e D’Alembert. L’opera estendeva il sapere ad ambiti, come quello tecnico, fino a quel momento considerati secondari.
Il dispotismo illuminato Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Il dispotismo illuminato Molti intellettuali illuministi collaborano con i sovrani europei con l’intento di rendere più efficiente l’amministrazione dello Stato e più moderna la società. Ne deriva una forma di governo detta “dispotismo illuminato”, ossia il potere assoluto dei sovrani si avvale delle idee degli illuministi per realizzare alcune riforme.
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Il dispotismo illuminato In Austria Maria Teresa e Giuseppe II d’Asburgo riorganizzarono l’amministrazione e limitarono i privilegi di aristocrazia e clero. In Toscana Pietro Leopoldo d’Asburgo emanò nel 1786 un nuovo Codice penale che aboliva la tortura e la pena di morte. In Prussia il re Federico II di Hohenzollern nel 1763 rese obbligatoria l’istruzione elementare.
Europa dell’Illuminismo e dispotismo illuminato Il dispotismo illuminato La Russia, malgrado alcune riforme di Pietro I e Caterina II, rimaneva un Paese feudale ed economicamente arretrato. Dove regnavano i Borbone - vale a dire in Francia, Spagna, Regno di Napoli - non ci furono sostanziali riforme e vennero mantenuti i privilegi della nobiltà e del clero. Veduta di San Pietroburgo, la nuova capitale russa affacciata sul Mar Baltico, voluta dallo zar Pietro I.
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Riflettere e rispondere ATTIVITÀ E VERIFICHE Riflettere e rispondere FAI CLIC PER VERIFICARE LA RISPOSTA 1. Qual è la definizione più corretta di “Illuminismo”? a) È una corrente filosofica che si propone di conciliare il sapere tradizionale con la scienza moderna. b) È un movimento culturale che pone la ragione umana al centro del dibattito filosofico, politico, economico, sociale. c) È una corrente filosofica che si propone di combattere il dispotismo dei sovrani assoluti. 2. Le seguenti affermazioni sono vere o false a) Per gli illuministi l’organizzazione degli Stati, le leggi e i comportamenti devono derivare dalla ragione e non da convinzioni religiose b) Montesquieu ritiene la monarchia assoluta il miglior modello di Stato c) Voltaire è favorevole a un assolutismo che agisca secondo i principi della ragione d) Per i fisiocrati lo Stato deve sostenere principalmente le manifatture e) Per i liberisti il mercato deve essere libero da ingerenze statali f) Beccaria, nel trattato Dei delitti e delle pene, dimostra l’inutilità della tortura e della pena di morte V F V F V V
Riflettere e rispondere ATTIVITÀ E VERIFICHE Riflettere e rispondere FAI CLIC PER VERIFICARE LA RISPOSTA 3. Quale fu la classe sociale che più si fece interprete delle idee illuministe? a) La nobiltà. b) I lavoratori salariati. c) La borghesia. 4. Completa il seguente testo con le parole mancanti. La collaborazione fra intellettuali ILLUMINISTI e i monarchi europei diede i frutti migliori nei domini degli ASBURGO, e in PRUSSIA. In Austria, prima l’imperatrice MARIA TERESA e poi suo figlio GIUSEPPE II attuarono diverse RIFORME. In TOSCANA, nel 1786, venne emanato un nuovo CODICE PENALE che aboliva la TORTURA e la PENA DI MORTE. In PRUSSIA, nel 1763, venne introdotto l’obbligo della ISTRUZIONE ELEMENTARE. 5. Quale Stato trasse i maggiori vantaggi dalle guerre del Settecento? a) La Francia. b) L’Austria. c) La Gran Bretagna.
ATTIVITÀ E VERIFICHE FAI CLIC PER VERIFICARE LA RISPOSTA Parole chiave Significa “intromettersi negli affari di qualcuno senza esserne richiesti”. Qual è la parola? Ingerenza Significa “ciò che si pensa di qualcuno o di qualcosa; avere un’idea, un parere, un giudizio”. Qual è la parola? Opinione Che cosa si intende per “opinione pubblica”? Il modo di pensare prevalente nella società 19