LIGURIA UFFICIO ECONOMICO

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LIGURIA UFFICIO ECONOMICO “LA CGIL E IL VALORE DEL LAVORO : LE RELAZIONI CON L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ IN LIGURIA”

LE DINAMICHE DEL PIL E LA CRESCITA “PIATTA” DELLA LIGURIA *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA CRITICITA’ DELLA “DECRESCITA” 2002-2006 Il PIL, il Valore Aggiunto e le Esportazioni registrano una dinamica negativa, la spesa per consumi delle famiglie un modesto incremento, mentre la domanda interna aumenta dello 0,92% sostenuta soprattutto dalla ripresa degli investimenti fissi lordi. Le dinamiche medie diventano ancora più critiche in relazione agli andamenti settoriali: dei quattro macrosettori, solo il comparto dei servizi e del terziario mostra una qualche vivacità di crescita, mentre l’ agricoltura e le costruzioni decrescono e l’ industria in senso stretto evidenzia un recupero di tono solo negli ultimi due anni. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

2007: CRESCITA “DEBOLE” DENTRO FORBICE 0,7-1,0% Gli scenari previsionali delle economie locali delineano un trend dell’economia della Liguria nel 2007, sostanzialmente analogo al ciclo di modesta crescita registrato nel 2006, dopo 3 anni consecutivi di stagnazione; Ma concordano anche nel segnalare un preoccupante segnale di rallentamento che va ben oltre la frenata generale delle dinamiche previste per il sistema paese; Questa fase di ulteriore rallentamento sarebbe determinato dalle ricadute del tendenziale cambiamento di ciclo dell’economia italiana, europea, americana e mondiale acuite nel 2° semestre 2007; ma sarebbe anche indotto da motivazioni endogene e di stretta pertinenza regionale. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE MOTIVAZIONI DEL “DIFFERENZIALE” DI CRESCITA 2007 DELLA LIGURIA Il differenziale negativo della variazione ligure del PIL 2007 (0,7 >1,0%) rispetto all’1,8 dell’Italia e al 2,1 del Nordovest) è imputabile: alla ulteriore contrazione del comparto dell’edilizia che, per il secondo anno consecutivo, realizza una crescita negativa dovuta in particolare al comparto delle opere pubbliche; alla minore velocità di crescita del macro comparto dei servizi e del terziario; alla forte contrazione dei consumi delle famiglie ed in particolare dei Pensionati e del Lavoratori dipendenti; la buona performance dell’industria in senso stretto che oramai rappresenta solo il 13,1% del valore aggiunto della Regione, non riesce ad ammortizzare le dinamiche negative degli altri indicatori e far declinare l’economia verso un circuito virtuoso di crescita strutturale. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE DINAMICHE DEI SETTORI ECONOMICI NEL 2007 *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

VALORE AGGIUNTO E OCCUPAZIONE 2007 *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

L’ECONOMIA LIGURE E I QUARS Se proviamo una lettura meno “economicistica” delle dinamiche del PIL, combinandole con gli indicatori di qualità regionali dello sviluppo, verifichiamo che la Liguria scende di due posizioni nella graduatoria delle Regioni e si colloca ultima tra le Regioni del Centro Nord L’indicatore più penalizzante è “l’ambiente e il ciclo dei rifiuti” LIGURIA VALORE POS. 2007 QUARS 0,25 12 AMBIENTE -0,52 14 ECONOMIA 0,48 10 DIRITTI 0,12 SALUTE 0,40 8 ISTRUZIONE 0,60 7 PARI OPPORTUNITA' 0,63 5 PARTECIPAZIONE -0,32 *Fonte : Rapporto “SBILANCIAMOCI” 2007 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA CRITICITA’ INDICATORE AMBIENTALE Il Rapporto 2007 di “Sbilanciamoci” – come peraltro il Rapporto 2006 – indica che l’indicatore ambientale è quello su cui la Liguria fa peggio ed evidenzia le più preoccupanti criticità. Il nodo critico riguarda il cosiddetto fenomeno delle ecomafie, ovvero i reati contro il patrimonio ambientale e naturale, l’abusivismo edilizio e le illegalità legate al ciclo dei rifiuti. Sotto questo aspetto il territorio ligure è al secondo posto per numero di infrazioni dopo la Campania, con 307 infrazioni ogni 1.000 km quadrati: un valore impressionante se si pensa che la media delle regioni italiane è di 119 infrazioni. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA LE PREVISIONI DEL 2008 Il rallentamento congiunturale dell’economia ligure registrato nel 2007 e il differenziale di sviluppo rispetto alla già debole crescita dell’economia del Paese, diventano ancora più marcate e critiche analizzando le dinamiche del 4° trimestre 2007 e, soprattutto, le previsioni di crescita del 2008. Ciò che preoccupa e crea inquietudine sono gli scenari di previsione per il 2008. La crescita attesa del PIL per il 2008 dovrebbe risultare quasi “piatta” e traguardare per la Liguria un risultato tra lo 0,1 e lo 0,3% rispetto allo 0,7% previsto per la debole crescita media dell’Italia; La Liguria si colloca agli ultimi posti della graduatoria seguita solo da Molise e Basilicata 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE CAUSE DELLA CRESCITA “PIATTA” DEL 2008 La debole performance del PIL ligure nel 2008 sarebbe indotta dalla debolezza dei consumi finali interni, sia nella componente dei consumi delle famiglie che nella decelerazione negativa dello 0,2% della spesa per consumi delle Amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni pubbliche. Le previsioni di rallentamento dell’economia ligure sarebbero in larga parte legate alla inversione di fase della domanda interna e alla conseguente contrazione dei consumi anche per il particolare peso che la popolazione “anziana” ha nel mix demografico ligure. La Liguria – come e più dell’Italia – è, quindi, interessata ad una politica economica “espansiva” volta a spingere in avanti i consumi e ad incentivare la ripresa della domanda interna intervenendo sulla relazione pressione fiscale – produttività – incrementi salariali e welfare allargato. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE DINAMICHE DEMOGRAFICHE, I RISCHI DI “RECESSIONE DEMOGRAFICA” E LE RICADUTE SULLA RAPPRESENTANZA

IL DECLINO DEMOGRAFICO La causa fondamentale del cosiddetto declino demografico è da imputarsi all’indicatore relativo alla denatalità. A partire dal 2001 la curva dei residenti inizia progressivamente di nuovo a crescere per effetto – soprattutto – dei nuovi fenomeni indotti dalla immigrazione; fenomeni che determinano un aumento della popolazione residente di 39.186 unità nel periodo 2003-2006. I dati disponibili del 2007 sembrano – invece – evidenziare l’esaurirsi della “spinta propulsiva“dell’immigrazione che non riesce più ad ammortizzare la decrescita naturale e confermare il rischio di una nuova fase di trend in discesa. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA STRUTTURA DEMOGRAFICA DATI MEDI 2002-2006 % 0-14 ANNI % 15-64 ANNI % OVER 65 % OVER 80 IMPERIA 11,6% 62,3% 26,1% 6,1% GENOVA 11,0% 62,5% 26,5% 6,6% LA SPEZIA 26,6% 7,1% SAVONA 62,1% 26,9% 6,4% LIGURIA 11,1% 62,4% NORDOVEST 13,0% 66,0% 21,0% 4,6% ITALIA 14,1% 66,2% 19,7% 4,4% 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE RICADUTE DELLA “RECESSIONE DEMOGRAFICA” i rischi per la possibile mancata copertura del necessario ricambio generazionale; la sostenibilità ed equità del welfare locale allargato a causa delle prevedibili contrazioni della base imponibile, della possibile riduzione del reddito pro-capite e dell’aumento della domanda di prestazioni sociali; l’allargamento del divario tra “protetti” e “non protetti” in termini di tutele e di diritti. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA RISORSA DELLA TERZA E QUARTA ETA ’ La particolare composizione della struttura demografica della popolazione ligure e le prevedibili ricadute sul welfare locale allargato, rivendicano una particolare “qualità” della rappresentanza sociale ed una implementazione del ruolo strategico e vertenziale della CGIL e dello SPI-CGIL attorno a fondamentali filiere rivendicative che attengono: all’assunzione degli anziani come priorità strategica e come risorsa e della terza e quarta età come fattore condizionante la qualità delle politiche territoriali; alla strutturazione delle politiche di concertazione e di contrattazione sociale territoriale con le Istituzioni decentrate sulle politiche di bilancio degli Enti Locali; all’ottimizzazione delle politiche di inclusione e degli interventi mirati contro l’abbandono, la solitudine e le nuove povertà; alle politiche di invecchiamento attivo; alla qualità dell’offerta di servizi territoriali integrati e delle risorse da destinare al welfare locale; 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA LA TERZA E QUARTA ETA’ I dati 2005 disponibili presso il Casellario Centrale dell’INPS relativi ai trattamenti previdenziali complessivi (pensioni di invalidità, di vecchiaia, superstiti, indennitarie e assistenziali) per Regione e Province, indicano per la Liguria un complesso di trattamenti di 798.416 pensioni e sanzionano il dato di 555.309 pensionati. TERRITORIO PENSIONI PENSIONATI RESIDENTI OVER 65 LIGURIA 798.416 555.309 1.607.878 426.866 % SU RES 49,65% 34,53% 26,54% *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati INPS 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

PENSIONI E VALORE AGGIUNTO IN LIGURIA *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE CAUSE DEL DIFFERENZIALE L’analisi dei dati economici sulla “previdenza” evidenziano il forte peso percentuale (26,9%) sul totale del Valore aggiunto della Regione e il differenziale di oltre 12 punti rispetto alla media del Sistema Paese. Un siffatto “squilibrio” si spiega e si motiva da un lato con la particolare composizione demografica della Liguria e dall’altro con la dimensione quantitativa e la valenza qualitativa del cosiddetto fenomeno dei “prepensionamenti” che hanno segnato e accompagnato la gestione dei processi di ristrutturazione e di riconversione dell’apparato industriale della Regione. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LO SPI- CGIL DELLA LIGURIA 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

GLI ISCRITTI ALLO SPI CGIL *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

IL RADICAMENTO DELLO SPI-CGIL IN LIGURIA *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

RAPPRESENTATIVITA’ STRATEGICA DELLO SPI-CGIL Lo SPI – CGIL rappresenta una categoria strategica negli equilibri della CGIL Liguria ed assume un livello di rappresentanza di primo piano in termini di insediamento sociale e di rappresentanza dei pensionati. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA I MIGRANTI IN LIGURIA 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA I MIGRANTI la popolazione straniera residente in Liguria al 1 gennaio 2007 ammonta a 80.735 unità, di cui 38.297 maschi e 42.438 femmine. I minorenni ammontano a 16.772 unità, di cui 8.720 maschi e 8.052 femmine; i minorenni nati in Italia risultano 9.230 di cui 4.727 maschi e 4.503 femmine. Il tasso di crescita degli immigrati regolari residenti dal 2002 al 2007 evidenzia una performance ligure più spinta della media italiana del 4,3%, ma inferiore alla media del Nordovest del 2,4 per cento DINAMICHE IMMIGRAZIONE 2002 2003 2004 2005 2006 2007 LIGURIA 36.552 41.920 53.194 65.994 74.416 80.735 ITALIA 1.356.590 1.549.373 1.990.159 2.402.157 2.670.514 2.938.922 Nord-ovest 478.014 550.939 707.664 873.069 976.887 1.067.218 *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA I MIGRANTI E LAVORO Gli immigrati in età di lavoro regolarmente residenti nella Regione Liguria ammontano a 64.746 unità, di cui 33.997 femmine e 29.749 maschi. Le nostre valutazioni sul rapporto tra immigrazione e lavoro, ci portano a stimare un totale di 59.000 occupati immigrati, di cui 36.600 femmine e 22.400 maschi. In questo quadro l’occupazione regolare immigrata nella Regione rappresenterebbe poco più dell’9,3% dell’occupazione totale. Il lavoro dipendente degli immigrati si attesterebbe sulle 41.000 unità, di cui 25 mila femmine e 16 mila maschi e rappresenterebbe il 9% del lavoro dipendente censito nella Regione nell’anno 2006. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA QUALITA’ DEL LAVORO DEI MIGRANTI In Liguria i settori a più alta intensità di lavoro “immigrato” risultano essere il lavoro di cura e di assistenza domiciliare alle famiglie (colf e badanti), l’edilizia e le costruzioni, il turismo nelle componenti degli alberghi, della ristorazione e dei servizi dedicati, i servizi operativi alle imprese anche industriali, portuali e di trasporto merci, la sanità e i servizi sanitari privati e il variegato mondo legato all’agricoltura, alla floricoltura, alla silvicoltura e alla pesca. Dal punto di vista “qualitativo” relativo alle professionalità, dopo l’onda lunga di fabbisogni di manodopera a bassa qualificazione degli inizi del duemila, comincia a delinearsi una nuova fase di domanda di personale qualificato e specializzato in linea con le strategie competitive del sistema delle imprese. Le figure professionali più richieste dal sistema delle imprese liguri riguardano: i modellisti di stampi in metallo, saldatori, lattonieri e lamieristi, carpentieri, addetti alla lavorazione della ceramica, del vetro e del legno, operatori di macchinari fissi e mobili, operai di montaggio industriale, addetti al trasporto e al montaggio di mobili, tutte le professionalità legate al ciclo della edilizia e delle costruzioni compresi gli antichi mestieri legati alla tradizione ligure del ponente e del levante dei cosiddetti “ terrazzamenti” per i tipici muri a secco e le professionalità anche di “nicchia” legate alla cantieristica, alle riparazioni e agli allestimenti di navi. La “particolare” composizione della struttura demografica della Liguria con il peso rilevante degli anziani e degli over ’80, implementa la domanda di lavoro di cura e di assistenza indirizzato sempre più ai migranti. Le nostre stime ci portano a sostenere che nel 2007, oltre 19.000 unità di lavoro dipendente dei residenti stranieri sarebbero assorbiti nel lavoro di cura e di assistenza alle famiglie liguri. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

I MIGRANTI E LA CGIL LIGURIA Gli immigrati iscritti alla CGIL Liguria rappresentano il 12,9% degli immigrati regolari dipendenti che lavorano nella Regione; Il radicamento della CGIL tra i migranti evidenzia luci e ombre che dovrebbero impegnare l’intiera Organizzazione ad un progetto finalizzato e scadenzato di rafforzamento della rappresentanza in linea con l’aumento di peso specifico che i migranti assumono nelle dinamiche del mercato del lavoro e del lavoro dipendente dei settori in Liguria. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE FILIERE DELL’ECONOMIA, LA CRITICITA’ DELLA DIMENSIONE D’IMPRESA E IL FENOMENO DEL “NANISMO”

IL SISTEMA DELLE IMPRESE DINAMICA IMPRESE ATTIVE 1997 2005 2006 2007 DIFF. 2007/1997 VAR.% IMPRESE ATTIVE NON ARTIGIANE 91520 93658 94184 94033 2513 2,7% IMPRESE ATTIVE ARTIGIANE 40818 45147 45531 46187 5369 13,2% IMPRESE ATTIVE IN TOTALE 132338 138805 139715 140220 7882 6,0% *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati INFOCAMERE 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UNITA’ LOCALI PER SETTORE Il Grafico evidenzia come il vero gap della Liguria rispetto al Nordovest e alla media italiana, rispetto agli addensamenti percentuali delle unità locali per settore, sia individuabile nel comparto dell’industria che pesa per l’8,7% rispetto al 13,5% del Nordovest ed al 12,9% del sistema paese, a conferma dei processi di deindustrializzazione della Regione e del progressivo declino dell’industria manifatturiera. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati medi ISTAT 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA IL “NANISMO” L’analisi della relazione delle Unità Locali per Classi di Addetti ed i conseguenti addensamenti percentuali, confermano le note criticità più volte da noi sottolineate sulla estrema frammentazione e parcellizzazione della struttura produttiva ligure. In Liguria ben il 95,8% delle Unità Locali sono ascrivibili alla fascia tra 1 e 10 addetti, il 2,7% nella fascia 10-19 addetti, l’1,1% nella fascia “media” 20-29 addetti e soltanto lo 0,4% nella fascia delle medio - grandi Unità Locali con 50 addetti ed oltre. Se stimiamo le Unità Locali con meno di 15 dipendenti in cui è storicamente “problematica” la rappresentanza e la difesa dei diritti dei lavoratori, verifichiamo che il 96,9% delle Unità Locali sfugge “virtualmente” lo Statuto dei Lavoratori e solo il 3,1% si colloca nella soglia di oltre 15 addetti. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati ISTAT 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ADDETTI E UNITA’ LOCALI L’analisi della relazione tra addetti e unità locali per classi di addetti, conferma che il 63% dei lavoratori dipendenti della Liguria lavora in Unità Locali con meno di 15 dipendenti (283.500 unità) e che il restante 37% (166.500 unità) lavora in Unità Locali con 15 dipendenti ed oltre. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati medi ISTAT 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

L’INSEDIAMENTO DELLA CGIL 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

L’INSEDIAMENTO DELLA CGIL La simulazione sulle unità locali liguri e le stime sull’insediamento – rappresentanza della CGIL Liguria evidenzia che la particolare struttura frammentata e polverizzata delle unità locali rende possibile un insediamento della CGIL che copre soltanto il 4,5% del totale delle unità locali, come risultato combinato di un marginale radicamento nelle unità locali sotto i 15 addetti (2,1%) ed un fortissimo insediamento nelle unità locali sopra ed oltre i 16 dipendenti (95,8%). *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UNITÀ LOCALI STRUTTURATE E INSEDIAMENTO CGIL Nelle Unità Locali sopra i 15 dipendenti, la CGIL Liguria è rappresentata in 3.462 unità locali su un totale di 3.612, pari al 95,8 per cento. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA La CGIL Liguria rappresenta il 18,5% del totale dei dipendenti del sistema delle imprese liguri, di cui l’8,4% addensati nelle unità locali fino a 15 dipendenti, il 50,1% nelle unità locali tra 16 e 50 dipendenti e il 41,5% nelle unità locali con 50 dipendenti ed oltre. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

RAPPRESENTANZA CGIL UNITÀ LOCALI CON OLTRE 5 ADDETTI *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

IL LAVORO DIPENDENTE IN LIGURIA : 456.000 UNITA’ 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

IL LAVORO DIPENDENTE PER FILIERA *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati medi ISTAT 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ACCORPAMENTI LAVORO DIPENDENTE E AREE INTERVENTO CGIL Possiamo – ora – provare a mettere in relazione le filiere del lavoro dipendente con le aree di insediamento, di rappresentanza e di intervento delle diverse Categorie della CGIL Liguria, con l’avvertenza che vanno sempre scontati alcuni eventuali scostamenti dovuti ad almeno quattro elementi: i valori del lavoro dipendente comprendono tutte le forme di lavoro censito nell’intiero sistema delle imprese liguri comunque dimensionate e con tutte le forme contrattuali in essere; alcune aree del lavoro dipendente non sono facilmente ascrivibili alle singole Categorie della CGIL Liguria e possono essere oggetto di sovrapposizioni contrattuali; intiere filiere di lavoro dipendente come i marittimi di interesse della FILT-CGIL non sono compresi nel lavoro dipendente censito in Liguria perché fanno capo ad altre Regioni o Nazioni; le relative contraddizioni più evidenti e gli scostamenti più critici possono interessare – soprattutto – le aree di intervento della FILCAMS e della FUNZIONE PUBBLICA. 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

CATEGORIE CGIL “ATTIVI” E DIPENDENTI *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati medi ISTAT 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

% RAPPRESENTANZA ISCRITTI CATEGORIE CGIL SU AREA DIPENDENTI *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LA CGIL LIGURIA ALLO SPECCHIO 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

GLI ISCRITTI ALLA CGIL LIGURIA Gli iscritti alla CGIL Liguria al 31 dicembre 2007 ammontavano a 189.440 unità, di cui 82.280 “attivi” e 107.160 pensionati. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ISCRITTI “ATTIVI” E “PENSIONATI” *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ISCRITTI PER PROVINCIA *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ISCRITTI CGIL LIGURIA SU DIPENDENTI *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE DONNE DELLA CGIL LIGURIA 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

LE DONNE ISCRITTE ALLA CGIL *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA LE DONNE NELLA CGIL Il grafico evidenzia da un lato come negli ultimi 15 anni sia progressivamente cresciuto il peso specifico della componente femminile sugli iscritti “attivi” della Confederazione e dall’altro come continui a rimanere un differenziale critico con il peso percentuale delle donne lavoratrici sul totale dei dipendenti liguri : il differenziale è di 10 punti e rivendica la continuazione e la implementazione del lavoro finalizzato verso le donne delle Categorie e della CGIL Liguria. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

TASSO DI CRESCITA ISCRITTI *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

ISCRITTI PER FASCE DI ETA’ *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

I DELEGATI DELLA CGIL LIGURIA 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

3.358 DELEGATI DELLA CGIL LIGURIA La distribuzione dei delegati della CGIL Liguria per genere evidenzia una progressiva positiva crescita della componente femminile nelle funzioni di rappresentanza della CGIL, anche se va sottolineato criticamente come la percentuale delle delegate resti inferiore di circa 2 punti rispetto al peso delle iscritte attive (38,6%): *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

DELEGATI PER FASCE DI ETÀ La distribuzione dei delegati delle RSU, RSA, RSL aderenti alla CGIL Liguria per fascia di età evidenzia che il 78,1% si colloca nella fascia di età oltre i 36 anni e fino ai 64 anni ed il 21,9% nella fascia di età fino ai 35 anni a conferma delle difficoltà ancora irrisolte della nostra Organizzazione di promuovere ed incentivare ruoli dirigenti e di rappresentanza delle giovani e dei giovani lavoratori. Il quadro – ovviamente – diventa ancora più critico analizzando i dati d’impegno delle giovani lavoratrici che rappresentano solo il 7,4% dei delegati della CGIL Liguria. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

GLI ORGANISMI DIRIGENTI I componenti eletti dei Comitati Direttivi delle 4 Camere Territoriali del Lavoro e della CGIL Liguria sono 441 unità, di cui 275 uomini e 166 donne. *Fonte : Elaborazione Ufficio Economico CGIL Liguria su dati Dipartimento Regionale di Organizzazione 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA

GRAZIE PER L’ATTENZIONE LIGURIA UFFICIO ECONOMICO GRAZIE PER L’ATTENZIONE bruno.spagnoletti@liguria.cgil.it 2 aprile 2008 UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA