IO, NIKULAS VENGO DAL NORD

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SAN PIETRO APOSTOLO.
Advertisements

La Messa.
Compieta Venerdì O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio,
EPICA E MITO Perchè nasce l'epica?
EPIFANIA DEL SIGNORE ANNO B
Il diario di viaggio. Domenica, il 2 luglio 2006 Oggi siamo partiti da Merseburgo alle due e mezzo. Dopo due ore in pullman siamo arrivati allaeroporto.
AL CASTELLO DI TORRECHIARA
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
SE TU SEI CON ME OH SIGNORE IO NON TEMERO ALCUN MALE … SE AL MIO FIANCO TU RESTERAI IO CAMMINERO’ SICURO NEI TUOI PASSI TUOI GESU’
16.00 Anno della Fede Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoledì 26 giugno 2013 in Piazza San Pietro alla Chiesa Tempio dello.
La via Francigena e i pellegrini
Viaggio alla scoperta della cultura
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Storia della musica Tommaso Vignotto e Mauro Magnani 1c.
LA CROCE.
N A T A L E G I O R N D Ascoltando “Che offriremo al figlio di Maria” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta Monjas de Sant Benet de Montserrat.
“L’icona della vita” La pentecoste
La nascita di Gesù. La nascita di Gesù Ogni anno celebriamo il Natale Ogni anno celebriamo il Natale. Ogni volta ricordiamo come il Figlio di Dio è.
25° incontro 3 maggio 2012.
25° incontro.
12° incontro.
Musica: Cantata 36 di Avvento (J.S. Bach)
(di Sandro Sanna) Gennaio 2008
Il Cammino della Musica
IL ROMANICO Nel XI (1000) e XII (1100) secolo l’umanità era molto superstiziosa Da un lato credeva di cadere vittima del male e dall’altra temeva il giudizio.
8 marzo 2009 Domenica II di Quaresima Domenica II di Quaresima Musica: “Dal profondo a te grido” A. Pärt.
SANTA CATERINA.
C’e’ speranza??? appunti di un cammino verso il sacramento della Confermazione guidati dal Papa Benedetto XVI all’Agorà di Loreto 2007.
Le formazioni musicali e la voce
VIVIAMO INSIEME Come comunità IL natale di gesù.
II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B Matteo 3,1-12 Marco 9,2-10.
Strumenti a corda In questi strumenti il suono viene prodotto dalla vibrazione di corde tese tra due punti fissi. Le corde possono essere pizzicate, percosse.
Anno C Domenica XXIX tempo ordinario 17 ottobre 2010.
Tempo di attesa e di speranza
Tradizioni nel mondo Maestralidia.com.
12.00 XIX Domenica / A Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella.
Parola di Vita Giugno 2006 Chiara Lubich.
Parrocchia Immacolata Concezione Capodrise – Ce - IL VENERDI’ SANTO e LA VIA CRUCIS Per contatti - posta elettronica : -
L’ORCHESTRA E LE VOCI REALIZZATO DA: BONAIUTO GIUSEPPE
11.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità di tutti i santi 1 novembre 2014.
IL PELLEGRINAGGIO.
L’IMMACOLATA CONCEZIONE
Ego sum pastor bonus, allelúia: Io sono il buon pastore, allelúia:
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella V c Domenica del Tempo.
Progetto Comenius «I love my future as a european citizen» Relazione sulla visita dei partners alla scuola «Mircea Eliade» di Galati Romania Siamo partite,
La via Francigena.
gennaio 2015 Papa Francesco Omelia nella Messa della Solennità dell’Epifania nella Basilica di San Pietro 6 gennaio 2015 Papa Francesco.
6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III a domenica del Tempo.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dopo la Santa Messa nel Piazzale dei Granai a Floriana di Malta nella III.
11.00 Lunedì dell’Angelo Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro Nel.
“Il Signore è con te” 30 novembre 2011.
Nelle loro mani mise il Talento dell’ con cui avrebbero assaporato l’essenza della vita.
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.
IN PRINCIPIO ERA IL VERBO
6° incontro.
vediamo solo la CROCE e ci fermiamo CIECHI nel cammino senza vedere
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 di PONTECORVO. LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI PONTECORVO presenta …
11.00 Solennità dei santi Pietro e Paolo apostoli.
12.00.
gennaio 2016 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità dell’Epifania del Signore.
novembre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità di Tutti i Santi 1 novembre.
II DOMENICA DI quaresima ANNO C Luca 9,28b-36. In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. In quel tempo,
Pisa e Accon.
REALIZZATO DA: Sara Gozzi, Matteo Crestani, Giulia Bertacco.
ANDIAMO ALLA CENA DI GESU'
Il Signore è il mio pastore». Forse questo è il salmo più famoso del salterio, cantato innumerevoli voli e nelle nostre celebrazioni, citato anche in libri.
La famiglia degli Archi a cura di :
Santa Maria C.V. Caserta la Capua antica Danil Bugakov e Francesco Di Maio.
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
PROGETTO MUS-E Plesso “ Arene Candide” classe III B Anno Scolastico 2015/16.
Transcript della presentazione:

IO, NIKULAS VENGO DAL NORD A CURA DELLA CLASSE II B

Immaginiamo di compiere un viaggio nel tempo e nello spazio in compagnia di un pellegrino dell’epoca medioevale.

Tra il 1151 e il 1154 un abate islandese, Nikulas di Munkathvera, del monastero di Thingor, intraprese un lungo e faticoso pellegrinaggio: partito dalla lontana Islanda in barca, approdato in Danimarca; seguì il percorso europeo della Via Francigena, che lo condusse, valicate le Alpi e traghettato il fiume Po, fino a Roma; poi da qui volle ripartire, riprendendo la via del mare a Brindisi, alla volta di Gerusalemme per visitare il Santo Sepolcro. “Nikulas, vir sapiens et celebre, memore et multisciens, prudens et verax”, stese un diario del suo lungo viaggio, giunto fino a noi nel testo originario in antico norvegese. Egli ha annotato scrupolosamente le strade percorse, i tempi di percorrenza da una tappa a quella successiva; preziose notizie sui luoghi visitati, sulle chiese, sugli ospedali e perfino sulle popolazioni.

Il termine latino “peregrinus” significa “straniero” ma nel tardo latino cristiano venne ad indicare colui che si reca in pellegrinaggio a uno dei tre principali luoghi santi dell’antichità: Gerusalemme, Roma, Santiago de Compostella. In origine, i pellegrini viaggiavano a piedi, soli o preferibilmente in compagnia, specie in vista di percorsi molto lunghi e resi disagevoli dalle precarie condizioni delle vie di comunicazione e da pericoli di ogni genere in cui si poteva imbattere, non ultimi gli agguati di briganti e banditi, personaggi certamente non rari a quei tempi.

I pellegrini si distinguevano per il loro caratteristico abbigliamento: sarrocchino e bordone, mantella, borsa alla cintola, grande cappello a larghe falde su cui venivano appuntate le conchiglie (per chi si era recato a Santiago), la palmetta (per chi si era recato a Gerusalemme), le placchette bronzee con l’immagine del volto di S. Pietro o di S. Paolo (per chi si era recato a Roma).

Il lungo cammino era continuamente rallegrato da melodie e preghiere che spezzavano in un festoso clima di giubilo, le lunghe pause di contemplazione e di silenzio.

Tra le numerose strade per Roma dette “Vie Romee”, una delle più antiche è senza dubbio la via Francigena, così chiamata perché conduceva i pellegrini nel lungo percorso dalla britannica Canterbury fino alla città dei Papi, attraverso la Francia.

Lungo questo cammino il pellegrino medioevale era pronto ad affrontare qualsiasi insidia come ci raccontano i fregi della stupefacente cattedrale di Fidenza, mirabile esempio di stile romanico padano.

Il cammino lungo la via era punteggiato da punti di cura e assistenza chiamati “Hospitalia” e generalmente collocati a una giornata di cammino gli uni dagli altri. I pellegrini indigenti avevano acqua e giaciglio gratuiti mentre i benestanti dovevano lasciare un obolo o addirittura promettere un lascito testamentario. Nel basso medioevo nacquero osterie e locande che offrivano cibo e riparo per la notte.

All’ombra dei pini e cipressi secolari la sosta era rallegrata dall’ascolto di qualche ballata o caccia o da qualche danza come il salterello, eseguiti al liuto o alla viella ( fidula ), da trovatori o trovieri. liuto viella

Giunto finalmente a destinazione, il nostro Nikulas, dopo tre anni di cammino (1151-1154) ha conosciuto tanta gente, ha visto molti luoghi affascinanti ed è partito, se ricordate, cantando una semplice melodia monodica ed ora scopre che la musica inizia ad arricchirsi di diverse linee melodiche che vengono eseguite contemporaneamente. Ad ogni nota “Punctum” della prima voce, se ne sovrapponeva una nuova: “Punctum contra punctum” ossia è nato il contrappunto vale a dire la tecnica di mettere insieme note diverse.

Avete ascoltato: 1)IL CANTO DEGLI UCCELLI - Clèment Janequin: chanson a quattro voci. La composizione è strofica: ad ogni strofa la musica si ripete uguale. Il tema cantato è quello dell’amore primaverile, accompagnato dal frizzante richiamo degli uccelli. La scrittura polifonica, come nella tradizione dell’epoca, è ricca e complessa. Tutte le voci sono maschili, anche quelle acute,interpretate da falsettisti: un sopranista e un contraltista.

2)IN TABERNA QUANDO SUMUS (Quando siamo all’osteria): è tra i Carmina Burana forse il canto goliardico più noto, per il carattere allegro e burlesco che lo contraddistingue. Il brano ascoltato è stato eseguito con strumenti dell’epoca quali, tra i fiati: ciaramella e bombarda (ad ancia doppia); tra le percussioni: i naccari, piccoli tamburi medioevali; tra i cordofoni: viella (ad arco), liuto, salterio e ghironda (a corde pizzicate). Nel salterio le corde sono tese su una cassa a forma di trapezio che l’esecutore appoggia sulle gambe. Nella ghironda una ruota sfrega o pizzica una o più corde, mentre alcuni tasti cambiano intonazione come nel monocordo. Il clima è allegro e scherzoso, tipico delle taverne.

3)VESPRO DELLA BEATA VERGINE - Claudio Monteverdi: dà un’idea del carattere sontuoso e solare della musica veneziana tardorinascimentale. La composizione è scritta per coro a sei voci e strumenti: cornetti, violini da brazzo, viole da brazzo, tromboni, contrabbasso da gamba e organo. La distinzione da brazzo e da gamba indicava il modo con il quale gli strumenti venivano sostenuti: con il braccio o con le gambe, appunto.

HANNO COLLABORATO: guidati dalla Professoressa Silvana Radaelli: Valerio, Wagner, Gianluca, Denis (che ha disegnato il pellegrino), Petro, Claudia, Jessica, Mohamed, Alessia (che ha procurato le immagini), Greta, Gaia, Davide, Susanna, Cristina, Dalila, Lorenzo (che ha curato la parte multimediale),Espè, Alessia, Luca, Lorenzo, Leda.