NOI SIAMO IL CONTESTO… 2013/2014 Daniela Romagnoli I.C. Via R. Parbeni.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
A cura delle ragazze del Liceo Classico Rosa di Susa
Advertisements

SUPERARE IL PANICO.
DIALOGARE CON I FIGLI.
Anna Maria FAVORINI Il Contratto Educativo e Didattico.
QUELLE DUE.
Matematica I: Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica Giovanni Naldi, Lorenzo Pareschi, Giacomo Aletti Copyright © The.
HO IMPARATO... CHE IGNORARE I FATTI NON CAMBIA I FATTI...
Bradley Trevor Greive (ISBN: )
Dipartimento Nazionale Formazione 1 Il problema della comunicazione.
TERZE OBIEZIONI Hobbes
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
Corso di formazione Centro di Ascolto Diocesi Nardò-Gallipoli
( qualche riflessione )
Piccole strategie di apprendimento
Ladolescente in terapia intensiva: Resoconti di esperienze.
Il conflitto.
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Dialogando con il Padre nostro.
“Peter Pan non abita più qui: disabilità intellettiva e adultità”
TU SEI SPECIALE.
BENE CON ME, BENE CON GLI ALTRI
Credi nella forza mentale. Nel potere del pensiero positivo
Chattando con il Signore
Cultura scritta sui muri
Parola di Vita Settembre 2010.
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
Classi 3^A e 3^B Laboratorio sull'Euro ... imparare divertendosi..!
educazione all’affettività e identità di genere
La relazione d’aiuto “Il punto di partenza è: ogni persona ha una propria dignità e una propria irripetibile identità, al cui servizio si pone ogni intervento.
TI RACCONTO IL “MIO” PEIV
HO IMPARATO.....
Io sono con voi!.
Sentite un po che vi dobbiamo dire Siam stati numerosi, ma assai volenterosi. Abbiamo visionato dei quadri...non dipinti ma di riferimento per il nostro.
12 domande per scoprirlo Con … Alfonso Capone
LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA
Ti proponiamo una riflessione… ….tratta da una lettera che fr.Timothy Radcliffe op. ha scritto ai giovani.
Ho imparato…………. ..che quando sei innamorato …..si vede.
Scuola media “L.Coletti” Treviso
Quando fa bene dire “NO”
Bisogno di autonomia e iperprotezione svalutativa
Bradley Trevor Greive (ISBN: )
Basta poco per torturare un uomo...
Ho imparato….
HO IMPARATO.....
INCLUSIONE SCOLASTICA
La figura dell’Animatore
SEI CAPPELLI PER PENSARE
IRENE GRANDI, Prima di partire per Un lungo viaggio.
Genitori Efficaci: …….verso l’autonomia che ci rende sicuri
LA VITA CI INSEGNA.
HO IMPARATO.....
domani sarà il tuo primo giorno di catechismo.
Decisione di abortire.
IL CONGIUNTIVO FORME.
EMOZIONI IN GIOCO Progetto di Alfabetizzazione Emotiva A.S. 2014/2015
Docente neo-immessa in ruolo: prof.ssa Rosa Amato
“Il futuro si costruisce giorno per giorno” (Dean Acheson) LA PROMOZIONE della SALUTE MENTALE nelle SCUOLE “L’uomo è turbato non tanto dalle cose, ma da.
Preghiamo La via CRUCIS.
Peter Pan non abita più qui
QUELLO CHE HAI OGGI… …DI CHI SARÀ DOMANI?
Frasi d’amore da dedicare a tutte le persone che amate in ogni occasione By lolita.
IL RUOLO DEI GENITORI NELLO SVILUPPO DELL’AUTOSTIMA
5° incontro.
(1992) Giovedì 12 novembre 2015 Spunti di riflessione Prof.ssa Migliorato Eliana.
ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA.
Ho imparato dalla vita.
STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni.
The Blue Day Book Tutti noi abbiamo giornate che cominciano male.
Transcript della presentazione:

NOI SIAMO IL CONTESTO… 2013/2014 Daniela Romagnoli I.C. Via R. Parbeni

(per stare e fare meglio insieme): UN PICCOLO CONTRIBUTO (per stare e fare meglio insieme): CONSIDERIAMO QUANTO AFFERMATO NELLA: CONVENZIONE ONU per i diritti delle persone con disabilità (Legge n. 18 del 3 marzo 2009)

Il contesto culturale e sociale è un fattore determinante l’esperienza che il soggetto medesimo fa della propria condizione di salute. Il contesto è una risorsa potenziale e, se ricco di opportunità, consente alle persone con disabilità di raggiungere livelli di realizzazione e autonomia che, in condizioni meno favorevoli, sarebbero difficilmente raggiungibili. E’ quindi necessario che il contesto (ambienti, procedure, strumenti educativi e sussidi) si adatti ai bisogni specifici delle persone con disabilità (accomodamento ragionevole)

…Ma la costruzione di un contesto favorevole È auspicabile PER TUTTI GLI ALUNNI!

Quindi, occorre sempre tenere presente che: CIASCUNO DI NOI E’ PARTE DEL CONTESTO, CIASCUNO DI NOI PUO’ OPERARE PER RIDURRE I LIVELLI DI DISABILITA’ O DISAGIO PUO’ FACILITARE IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, PUO’ FAVORIRE L’ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA DA PARTE DI TUTTI GLI ALUNNI

… “non devi mai piegarti davanti a una risposta” “e perché no?” PER OPERARE AL MEGLIO, CIASCUNO DI NOI , TRA DOMANDE E RISPOSTE … (Dal libro “C’E’ NESSUNO?” di Jostein Gaarder): … “non devi mai piegarti davanti a una risposta” “e perché no?” “Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre”…

ALLORA, FORMULIAMO QUALCHE DOMANDA: FORSE, IL PRIMO PENSIERO E’: Il contesto nel quale operiamo favorisce l’inclusione degli alunni, in particolare dei disabili o con B.E.S.? Se sì, in che modo? Se no, perché? Io mi sento parte attiva del contesto? Qual è il mio atteggiamento di fronte ad un alunno che evidenzia problemi? FORSE, IL PRIMO PENSIERO E’:

Qui c’è qualcosa che non va … Disegno di Ronald Searle

NON E’ NORMALE!…

(Ancora dal libro “C’E’ NESSUNO?” di Jostein Gaarder): SULL’ESSERE NORMALE (Ancora dal libro “C’E’ NESSUNO?” di Jostein Gaarder): “…Secondo te, una gallina è normale?” “… In tutto l’universo il nostro pianeta è probabilmente l’unico in cui esistono le galline. E l’universo è sconfinato! Quindi, come possiamo dire che una gallina è normale”…

E ANCORA: …”Ancora più sciocco che parlare di galline “normali” o di giorni “normali”, è però definire “normale” un ragazzo o una ragazza: sono le banalità che diciamo quando non abbiamo voglia di conoscere meglio gli altri”….

CONCLUDENDO … (J. Gaarder) …”Nulla al mondo è normale. Tutto ciò che esiste è un frammento del grande enigma: Anche tu lo sei: noi siamo l’enigma che nessuno risolve”…

QUINDI, APPARE INDISPENSABILE ALLORA, CHE FARE?... Proviamo a considerare che manifestiamo “ difficoltà a capire e ad accettare qualcosa che ci appare non soltanto eccezionale, ma anche inquietante. Se lo conosciamo meglio, ne conserviamo il carattere eccezionale, ma questo fenomeno perde il carattere di qualcosa di inquietante, diventa qualcosa che noi capiamo, che interpretiamo. Nella misura in cui lo interpretiamo è meno anormale.” (Giovanni Jervis. medico psichiatra insegna Psicologia dinamica all'Università di Roma.) QUINDI, APPARE INDISPENSABILE CONOSCERE …. CONOSCERSI … INCONTRARSI …

NELLA NOSTRA QUOTIDIANITA’, CIO’ SIGNIFICA SCALARE UNA MONTAGNA, MA DOBBIAMO PENSARE CHE: …”Quando due persone salgono ognuna dalla propria profonda valle e si incontrano in cima ad una grande montagna, non ha importanza quale sia il nome della montagna o da dove vengano quelle persone. Quando siamo in cima abbiamo la sensazione di trovarci sul tetto del mondo” (J. Gaarder)

ALLORA, BUON VIAGGIO A TUTTI NOI ALLA CONQUISTA DELLA VETTA!