Il metodo “a quattro tempi”
1 – I GENITORI
2 – LA FAMIGLIA
3 – IL GRUPPO
4 – L’ASSEMBLEA FESTIVA
Caratteristiche e condizioni Superamento della autocolpevolizzazione e dell’aggressività
Investimento formativo serio e sostegno dell’autorità
Spiritualità da Esodo
Legge della gradualità (realismo!)
Capacità propositiva
Le tre tentazioni da vincere “O tutti o nessuno” (l’audience non è mai stata un criterio evangelico!!!) La distribuzione di servizi religiosi (“Io i sacramenti glieli ho dati, sono a posto!”) - La paura del “no” degli adulti (Trattiamo gli adulti da adulti o ci va bene il vecchio proverbio “quieta non movere”?)
NB. originalità e creatività nell’applicazione
Elementi emersi dalle verifiche: Qualificazione delle relazioni tra genitori (imparano ad ascoltarsi e parlarsi) e tra famiglie Partecipazione positiva dei separati e divorziati Ricaduta del lavoro in famiglia ( i ragazzi raccontano) Agio e maturazione bambini (interazione vangelo e vita), che si sentono anche più gruppo e possono fare esperienze impossibili col catechismo tradizionale Animazione delle liturgie festive, con migliore qualità partecipativa di tutti Generatività di nuovi catechisti (anche per i genitori) … e loro gratificazione Voglia di comunicazione e scambio tra parrocchie Un dopo-cresima… accompagnato
Aneddoti e miracoli del “quattro tempi” Il caso della bambina che fa spostare la partenza dello week-end per non perdere l’incontro il sabato mattina! Il caso del papà che prende la parola in famiglia (ma papà, sito diventà un prete?)! Il caso dei bambini che una volta al mese saltano il calcio per incontrarsi col gruppo Il caso delle reazioni al goal sbagliato davanti alla porta … senza parolacce o peggio! Il caso dell’aumento delle elemosine! E dopo messa … non si va più a casa! …
I problemi aperti La modalità della proposta ai genitori (tra fretta ed imposizioni) La questione delle famiglie con più figli Il ruolo dei preti e dei catechisti degli adulti Le questioni organizzative per le parrocchie grandi (calendari e spazi: es. domeniche) La paura di “penalizzare” i bambini L’ordine dei sacramenti ancora sfalsato …
NOTE DI D. BEPPINO LAITI Dall’ascolto di quanto sta accadendo ci si accorge che avviene per noi una specie di processo di bonifica: invece di lamentarci cominciamo a riflettere positivamente e ad imboccare piste di soluzione. Se ci rendiamo conto di cosa sta succede quando proponiamo questi cammini, soprattutto negli adulti, costatiamo tutto il “guadagno”! Senza fare rivoluzioni, stiamo modificando decisamente l’immagine di Fede, di Chiesa e di Catechesi che ci ha supportato fino ad oggi….
perché qui ci rendiamo conto che l’Iniziazione Cristiana è soprattutto un a questione degli adulti; perché si sta visibilizzando un lavoro davvero comunitario (équipe); perché diventa fondamentale l’attenzione alle relazioni; perché così si sta arricchendo l’immagine di Chiesa che offriamo alla gente… … e perché qualcuno comincia ad intravedere la bellezza e la ricchezza del nostro Dio che è comunione trinitaria di persone
Una delle cose più interessanti infine è che la fede riprende parola in famiglia: torniamo così a raccontarci l’esperienza del credere proprio lì dove avviene lo strutturarsi della persona, cioè nell’ambito familiare. Se la fede, come un lievito, torna ad impastarsi con la vita quotidiana delle nostre famiglie… i risultati si vedranno, stiamone certi!
è una questione di cuore Prepariamo una mensa con amore, abbondanza e gratuità … senza tirare indietro noi per primi. Poi, se qualcuno ha fame mangerà, e se qualcuno ha fatto indigestione ieri mangerà un’altra volta, e se avanza qualcosa, pazienza.
E comunque: L’alternativa è: O cominciamo a cambiare … o la smettiamo di lamentarci! Cambiare è possibile, ma se qualcuno è convinto che si possa fare davvero un’Iniziazione Cristiana andando avanti come adesso … auguri!
Il grande auspicio: Un dopo-cresima accompagnato dagli adulti
Guardando avanti … … e indietro I nuovi itinerari per le medie La proposta del “Primi passi” Il Laboratorio sul Battesimo