TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis1 Stato dei Physics objects: e/ N. De Filippis Università di Bari e INFN Sommario: Algoritmi di HLT Tool disponibili.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Fisica Subnucleare – Esperimento ATLAS
Advertisements

Candidato: Giovanni Sorichetti Relatore: Prof. Oscar Adriani
1 Metodi di Ricostruzione in fisica Subnucleare Corso di Metodologie Informatiche Per la Fisica Nucleare e Subnucleare la Fisica Nucleare e Subnucleare.
Fisica subnucleare - F. Noferini Lunedì 23/05/11, 12-14
Relazione fra energia e frequenza
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
11/2/2008 Selezione di eventi ttH con un approccio MEt + jet.
Primo sguardo a metodi multivariati per l'analisi del ttH
L'allineamento del Tracker di CMS con raggi cosmici Marco Musich per la collaborazione CMS Tracker XCIV CONGRESSO NAZIONALE SIF Genova.
L'allineamento del Tracker di CMS con raggi cosmici Marco Musich per la collaborazione CMS Tracker XCIV CONGRESSO NAZIONALE SIF Genova.
I Workshop CMS Italia Software & Computing 23 Nov 2001 Alessandra Fanfani Università di Bologna 1 Risultati di HLT in topologie con muoni Outline Introduzione.
Ricostruzione e visualizzazione di raggi cosmici nei rivelatori MDT
Silvia Arcelli 1 Metodi di Ricostruzione in fisica Subnucleare Corso di Metodologie Informatiche Per la Fisica Nucleare e Subnucleare A.A. 2009/2010 I.
Framework Framework TISB meeting 16/01/03 Simone Gennai SNS - Pisa.
ATLAS Muon Trigger Slice Francesco Conventi per il gruppo sw ATLAS/Napoli Riunione Gruppo1, Napoli 17/12/2007.
10/6/2003b e tau Identificazione di b e Tommaso Boccali SNS Pisa Fabrizio Parodi INFN Genova.
per la Collaborazione BaBar
Attività di analisi dati e simulazione Monte Carlo
Dosimetria di base nella radioterapia
Corrections to absorbed dose calculations for tissue inhomogeneities (Marc R. Sontag and J. R. Cunningham) Università Cattolica di Roma Facoltà di Medicina.
LHC : rivelatori (2) Paolo Bagnaia - I rivelatori di LHC (2)
Interazioni con la Materia
Palau, 30 Settembre 2008 IV Convegno Nazionale sulla Fisica di ALICE Muoni cosmici: alcuni risultati preliminari per il rivelatore TOF A. De Caro per il.
L'analisi degli eventi acquisiti durante i test di iniezione del fascio e cosmici ad LHC ha mostrato un guadagno delle camere dellHMPID superiore a quello.
TISB 15/16 Gennaio 2003 Matteo Sani Studio del canale Studio del canale H 0 ZZ (*) 4 Matteo Sani – INFN Firenze.
W( μ n )H( bb) Riccardo Ranieri INFN e Università di Firenze TISB Firenze Gennaio
Software per il b-tagging Gabriele Segneri Firenze, 16 Gennaio 2003.
Stato del b tagging Stato del b tagging Alessia Tricomi Università and INFN Catania TISB – Firenze Gennaio 2003.
Stuff e non solo! Stuff e non solo! TISB meeting 16/01/03 Simone Gennai SNS - Pisa.
Raffinamento nella Ricostruzione dei Jets – energia:
H ZZ (*) e + e D. Giordano CMS TISB. TISB, Firenze 15-16/01/03D. Giordano2 Il bosone di Higgs ad LHC gluon fusion ---dominante ZZ e WW fusion bremsstrahlung.
Studio preliminare della produzione Z+b all'esperimento ATLAS ad LHC 1 30/03/2005 Studio preliminare della produzione Z+b nellesperimento ATLAS ad LHC.
Introduzione di un nuovo Jet Finder basato sul Deterministic Annealing Davide Perrino Dipartimento di Fisica di Bari II Convegno Nazionale Fisica di ALICE.
Universita' degli Studi di Torino Studio della reazione pp qqW L W L qq qq al rivelatore CMS ad LHC Gianluca CERMINARA.
Il software delle DT Attività in corso Stato della simulazione e ricostruzione hit in ORCA Calibrazione Validazione con dati di Testbeam Testbeam Ottobre.
Btag phisics object group Andrea Bocci Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa CMS Italia 2007 – 13 Febbraio.
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
Studi di Minimum Bias e Underlying Event ad LHC
20 aprile 2006IFAE 2006Pietro Govoni LHigh Level Trigger di CMS Pietro Govoni Universita di Milano-Bicocca e INFN Milano-Bicocca IFAE 2006.
1 Come riconoscere gli eventi Marcella Capua 9 th International Masterclasses 2013.
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
B-tagging per la ricerca di Higgs a LHC Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Pavia – 20 Aprile 2006 Andrea Bocci Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa.
Comportamento di un modulo “Silicon Strip Detector” dell'esperimento Alice: simulazione e prove con particelle minimo ionizzanti Federica Benedosso Trieste,
TISB Giacomo Sguazzoni1 …a che punto siamo? TISB PERUGIA …chi siamo? Giuseppe Bagliesi Simone Gennai Giacomo Sguazzoni.
Catania, 4 settembre 2003 Mass Tagging D. Benedetti, M. Biasini, L. Fanò Infn e Università degli studi di Perugia.
Ricerca dellHiggs del Modello Standard nel canale ttH con CMS Massimiliano Chiorboli Università di Catania.
Stato del b-tagging A. Tricomi Consorzio Tracker, Firenze 18/01/2002.
Università degli Studi di Cagliari
Laurea Magistrale in Fisica
M. Biglietti Università degli Studi di Napoli “Federico II”
TESI DI LAUREA STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER SUI VERTICI SECONDARI PER L’ESPERIMENTO BTeV AL FERMILAB STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER.
Simone Gennai INFN Sez. di Pisa I.F.A.E Strategie di trigger per eventi SUSY a LHC.
Misura di elettroni di bassa energia in ICARUS T600 Alessandro Menegolli – ICARUS Collaboration Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica, Universita`
1 TrigMoore: Presente e Futuro. 2 Moore e MuId sono stati adattati per funzionare nel framework di HLT Due modalità di funzionamento: Wrapped : pieno.
Misure esclusive ed inclusive di |V cb | nei decadimenti semileptonici dei mesoni B Diego Monorchio Università “Federico II” di Napoli e INFN Incontri.
STUDY OF THE DECAY D 0  K3π IN p-p COLLISIONS Rosa Romita, Università e INFN di Bari.
Fisica del B in CMS Quale strategia si pensa di utilizzare per il 2007: Possibili scenari Lucia Silvestris (INFN-Bari) Collaborazione CMS Commissione Nazionale.
GR I LNF – 28/11/2006 Ezio Torassa – INFN Padova1 Ricerca dei bosoni Z’ a CMS Estensioni del modello Standard Limiti attuali sui modelli di Z’ Produzione.
HL b-Trigger inclusivo ed esclusivo Livio Fanò e b HLT group INFN Perugia Bari – TISB 21/6/2002.
11/10/2002TISB – Livio Fanò Status dell’attività software a Perugia Livio Fanò CMS PG-Soft: L.Fanò, M. Biasini, R. Santinelli, D. Benedetti INFN e Università.
Tau trigger con Calorimetri, Pixel e Tracker CMS Software Workshop Simone Gennai A nome della collaborazione del Tau-Trigger.
Energy Flow Update Pisa TISB gennaio 2004 Attilio Santocchia Daniele Spiga Mariarosaria D’Alfonso Giuseppe Bagliesi … Dimentico qualcuno?
Esperienza di interferenza di singolo elettrone con doppia fenditura e sensore ad alta risoluzione temporale in un TEM.
20/4/2006S. Rosati - IFAE1 Ricerche del Bosone di Higgs del Modello Standard ad LHC Stefano Rosati INFN – Roma 1.
Scuola di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Magistrale in Scienze Fisiche e Astrofisiche Studio della risoluzione energetica di un.
L. Carminati - P. GovoniIII Workshop sull fisica di ATLAS-CMS1 sessione di discussione uno spunto: la calibrazione in situ dei rivelatori CALORIMETRI ELETROMAGNETICI:
Stima back of envelope dell’efficienza di segnale per particelle di carica frazionaria e reiezione del bkg – Segnale muon-like con ionizzazione media (1/3)^2.
Attilio Andreazza 1 Milano 27/07/2009 Attività sul tracking Software pixel Attilio: responsabilità generale del software offline pixel –simulazione, ricostruzione,
Atlas TDAQ E. Pasqualucci INFN Roma. Sommario Attivita’ di fine 2008 – inizio 2009 Preparazione per i run con fasci Trigger con luminosita’ iniziali 16/9/20092E.
18 settembre 2009Fabrizio Cei1 Analisi dei dati di MEG raccolti nel 2008 Fabrizio Cei INFN e Università di Pisa CSN1 Ferrara, 18 settembre 2009.
Transcript della presentazione:

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis1 Stato dei Physics objects: e/ N. De Filippis Università di Bari e INFN Sommario: Algoritmi di HLT Tool disponibili in ORCA Tool in sviluppo e problemi

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis2 Stato dei Physics objects: e/ La ricostruzione di elettroni e fotoni è basata su: Level-1: il GCT fornisce 4 oggetti calorimetrici isolati e non Level-2.0: ricostruzione di uno o più cluster in ECAL; Level-2.5: matching degli hits nei rivelatori pixel; Level-3.0: ricostruzione di una traccia di particella carica in tutto il tracker a partire dagli hit nei pixel I tool sviluppati sono ottimizzati per discriminare il segnale dal fondo e minimizzare il tempo di CPU. L1 Trigger ( max =95%) Soglia su p t /E t (GeV)Rate (KHz) e/ isolato Di-elettrone/di-fotone171.3 e/ isolato Di-elettrone/di-fotone193.3 bassa lum. (16KHz) alta lum. (33KHz) Input dal L1-GCT

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis3 CMS Note 2001/034 L2.0-Algoritmi di clustering: e/ cioè: 1.clustering dei depositi di energia algoritmo Island: cristalli seed con energia al di sopra di una soglia cristalli adiacenti in e aggiunti al cluster se sopra una certa soglia per gli elettroni che fanno bremsstrahlung nel materiale tra il punto di interazione ed ECAL (0.57 X 0 ) e per il campo magnetico spray di energia in ECAL con spread in direzione supercluster formato da più cluster lungo si cerca il cluster più energetico e si associano ad esso i cluster più vicini in ma in unampia finestra di algoritmo Hybrid: adatto per cascate singole da elettroni isolati di alta energia (con p t >10GeV/c) o fotoni non convertiti somma lenergia di fissati array di cristalli per una migliore risoluzione Level-2.0: ricostruzione nel calorimetro. e.m. in una regione specificata dal L1 nel barrel: cristalli di PbWO4 negli endcap: rivelatore di preshower ~3X 0

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis4 L2.0-Misura della posizione del cluster Posizione del cluster : media delle posizioni dei cristalli del cluster pesata dal logaritmo dellenergia tmax rende conto della profondità longitudinale della cascata e varia logaritmicamente con lenergia la densità di energia laterale della cascata varia esponenzialmente con la distanza dallasse della cascata la posizione di un supercluster è la media pesata delle posizioni dei cluster componenti e corrisponde alla posizione di un elettrone che non irradia N.B.i cristalli non puntano al vertice di interazione nominale

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis5 L2.0- Misura della E del cluster-calibrazione Si ha che: E meas /E true < 1 con una lunga coda per energia da bremsstrahlung non ricostruita che dipende dallo spessore di tracker quindi da variazione nella posizione del picco La scala di energia è calibrata usando correzioni tali che al picco E meas /E true = 1 Risoluzione in energia: 2.2 % barrel 2.1 % endcap 2.3 % barrel 2.4 % endcap no pileup pileup a bassa lumi Energia : somma dei depositi misurati nei cristalli

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis6 L2.5-Matching dei super-cluster con gli hit nei rivelatori a pixel Input dal L2.0: energia e punto di impatto di un elettrone in ECAL come se non avesse irradiato calcolo del p t L2.5: punto di impatto propagato allindietro usando la mappa del campo magnetico per stimare la direzione dellelettrone al vertice e le posizioni degli hit attesi nei rivelatori a pixel i fotoni convertono in coppie per lo più nel tracker cioè al di fuori del rivelatore a pixel per cui gli hit nei pixel sono dati soprattutto dagli elettroni se ci sono 3 hit compatibili il cluster è identificato come elettrone. Altrimenti è rigettato come jet efficienza vs reiezione. configurazione staged senza lo strato più esterno del barrel ed il disco più esterno degli endcap dei pixel

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis7 L3-Informazione di tutto il tracker Track finding per gli elettroni partendo dagli hit di matching di L2.5 nei rivelatori a pixel con tagli soffici: su E/P ottimizzato con il numero di hit nella traccia sulla distanza tra la posizione del super-cluster e la posizione della traccia estrapolata in ECAL nella coordinata longitudinale che è distorta dalla bremsstrahlung negli endcap: sul rapporto fra lenergia di super-cluster in HCAL /ECAL Ad alta luminosità si usano anche 3 diverse tecniche di isolamento per ridurre il fondo di elettroni singoli da jet in eventi di pileup: isolamento in ECAL isolamento della traccia dai pixel isolamento di traccia totale Elettroni: Fotoni: soglie più alte sullE t reiezione dei fondi con lisolamento reiezione dei 0

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis8 Tool di analisi per e/ in ORCA ORCA_6_3_0: pacchetto ElectronPhoton Il sottopacchetto base per fare una analisi è: Algorithm implementation (EgammaAlgorithm) Corrections and Cuts (EgammaCalibrator, EgammaAnalysisCut) Input handling (EgammaItr) Output handling (ntuple,root,TAG) UserCollections Event notification, transient storage Module template (EgammaHAnalyzer) EgammaAnalysis:

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis9 class testEgammaItr : private Observer { …..}; testEgammaItr::testEgammaItr() // il costruttore { init(); EgammaHbook4Histogrammer *h = Singleton ::instance(); EgammaBasicIsland *island = new EgammaBasicIsland(); EgammaHAnalyzer *bc = new EgammaHAnalyzer (island,h); Reconstructor::addDefault(bc); h->book(); } testEgammaItr::~testEgammaItr(){ } //distruttore void testEgammaItr::userAnalysis(G3EventProxy *ev) // lanalisi { cout << "TestEgItr:: testing usage of RecItr" << endl; EgammaItr MyItr(ev->recEvent(),vector (),0); while (MyItr.next()) cout Eta() Phi() Et() << endl; MyItr.reset(); EgammaHbook4Histogrammer *h = Singleton ::instance(); h->fillAndReset(); } Ex. : EgammaAnalysis/test/testEgammaItr.cc EgammaAnalysis: un codice esempio EgammaHAnalyzer: interfaccia generica per laccesso input/output ai dati, tramite un iteratore (EgammaItr) Istanza di una classe generica EgammaAlgorithm per limplementazione di un algoritmo

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis10 EgammaAnalysis: configurazione parametri file.orcarc: RD:Request = Nop // RPC ED:Request = Nop // endcap BD:Request = Nop // barrel InputCollections=/System/NoPileup/hZZeemm125/hZZeemm125 Verbose:debug=0 EgammaEvent:forceNotify=1 EGBCluster:MaxEntry=500 EGSCSeedGenerator:EtCut = 4. L1Sele:SingleEMEtThr=30. L1Sele:DoubleEMEtThr1=25. L1Sele:DoubleEMEtThr2=25. L1Sele:SingleIso=1 L1Sele:DoubleIso=1 L2Sele:sngEt1=34.5 L2Sele:dblEt1=33.5 L2Sele:dblEt2=33.5 ISLAND_SEED_THR=.5 la ricostruzione dellevento è forzata soglia sullEt del singolo candidato e.m. di L2 soglia sullEt 1 e 2 del candidato e.m. doppio di L2 L2 L1 numero massimo di BC nella ntupla soglia sullEt del seed con lalgoritmo ISLAND

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis11 Algoritmi in ElectronPhoton ORCA_6_3_0: Electron / Photon EgammaAlgorithm: classe base per limplementazione di un algoritmo Sono disponibili i seguenti algoritmi/classi: EgammaBasicDynamic EgammaBasicHybrid EgammaBasicIsland EgammaBremRecovery EgammaEndcapAssociation EgammaJetFinder EgammaL1L2Associator EgammaL2JetsProducer EgammaPhotonFinder EGSCSeedGenerator EPBremRecovery EPForwardSeedGenerator EPHLTMatchSeedGenerator EPMatchSeedGenerator HepL1emTrigger L1SimpleMatcher Level1DummyAlgo MCKineAnalyser ZeeFinderAlgo

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis12 Altri pacchetti di ElectronPhoton (1) EgammaH4Support: contiene la classe EgammaHbook4Histogrammer per creare ntuple di hbook EgammaClusters : fa il clustering calorimetrico nel barrel e negli endcap calcola le correzioni alla posizione ed allenergia contiene tool di isolamento e reiezione 0 ClusterTools: ricostruzione specifica negli endcap clustering nel preshower algoritmi di recupero della brem. EgammaL1Selection: fa la selezione di trigger di L1 EgammaL1Tools: fa il matching dei candidati di L1 EgammaL2Selection: fa la selezione di trigger di L2

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis13 ElectronFromPixels matching dei pixel e algoritmo di seeding delle tracce ricostruzione della traccia di elettroni dai pixel seed EgammaMCTools analisi a livello di Generatore e GEANT EgammaTracks Classi per il setup del tracking Altri pacchetti di ElectronPhoton (2) Algoritmo: EgammaPhotonFinder : /EgammaPhoton/src/EgammaPhotonFinder.cc crea una lista di candidati di fotoni associati a candidati di L2 secondo il criterio "NO PIXEL SEED (lunico al momento) EgammaPhoton (solo in ORCA_6_3_0): Tool importanti

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis14 Tool in sviluppo: Si stanno sviluppando: algoritmi per migliorare la risoluzione in energia di fotoni non convertiti, non necessari per studi di HLT ma per la ricostruzione off-line. algoritmi di isolamento per tracce nei pixel speed up dei seed generator per implementazione di una ricerca regionale (già presente in ORCA_6_3_0) supporto per ROOT (già parzialmente presente in ORCA_6_3_0) il clustering verrà spostato da ElectronPhoton in un pacchetto intermedio.

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis15 Problemi: –Per ora non sono riuscito a ottenere le tracce dagli elettroni Calorimetrici (sembra però ci fosse un baco nel loro codice...) –Il pacchetto di Sasha per trovare i Tau a Livello 1 va modificato leggermente poiche le energie dei jet sono inferiori a quelle per cui era stato sviluppato S. Gennai: riscontrati diversi problemi nel combinare insieme i tool dei tau con quelli degli Elettroni: Probabilmente risolti nel frattempo !

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis16 Back up

TISB-Firenze 15-16/1/2003 N. De Filippis17 HLT ( max =95%) Soglia (GeV o GeV/c) Rate (Hz) e inclusivo 2933 Di-elettroni171 inclusivo 804 Di-fotoni40/255 A bassa luminosità: TDR: Tagli di selezione di HLT