S.O.S. linfedema Presidente : dr. Franco Forestiere

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Advertisements

I dolori del giovane Strutturato
POPOLAZIONE SCOLASTICA
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
L’infermiere di famiglia
V ANNO.
Dott.ssa Luisa Andreetta
IL RICONOSCIMENTO DELLA “PATOLOGIA”
Antonio Spadano Azienda USL n° Pescara
Dip.to Programmazione Socio-Sanitaria
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
Corso di Laurea in Infermieristica - Portogruaro
La continuità assistenziale ospedale/territorio
ANNO ACCADEMICO MEDICINA SOCIALE Introduzione - La salute individuale e collettiva - I fattori sociali e lo stato di salute della popolazione -
SERVIZIO DI CURE PALLIATIVE 33 I QUESTIONARI RICEVUTI PER POSTA 33 I QUESTIONARI RICEVUTI PER POSTA IN MODO ANONIMO IN MODO ANONIMO.
L’INFARTO DEL MIOCARDIO OGGI COME PREVENIRLO COME CURARLO OVVERO ( Prevenzione primaria e secondaria della cardiopatia ischemica)‏ RELATORE DR. ADOLFO.
Esami conclusivi del 2°ciclo di istruzione 2°ciclo di istruzione Giugno 2012.
Approccio al bambino disabile
Il piano di prevenzione cardiovascolare
IL PERCORSO ASSISTENZIALE NELLE FRATTURE DI FEMORE NELL’ANZIANO 19 Aprile 2010 EPIDEMIOLOGIA A. Gazzotti, E. Andreoli, M. Taricco U.O. Medicina Fisica.
Il programma diabete a Revenna Il diabete in Emilia Romagna: dal registro di patologia ai modelli assistenziali Reggio Emilia 20 Aprile 2007 Pasquale Falasca,
UNITA’ DI CURE PRIMARIE: UN PROGETTO CON L’APPLICAZIONE DEL CHRONIC CARE MODEL PER MIGLIORARE LA QUALITA’ D’ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE.
Genova - 21maggio 2008 Tavola rotonda sulla Mobilità sanitaria.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Gli anziani: Aspetti demografici Gli anziani in E_R sono attualmente: con età 65/79 aa con età 80/90 Le previsioni demografiche al 2008.
Il Papillomavirus Umano (HPV)
AIDEL 22 ONLUS ASSEMBLEA GENERALE SOCI RELAZIONE FINALE anno 2005 Roma, Aula Rizzoni OSPBG 25 marzo 2006.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea in Scienze Sociali e del Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Insegnamento:
Infezioni nosocomiali infezioni ospedaliere infezioni acquisite nelle strutture sanitarie Hanno caratteristiche che le rendono oggi molto attuali 1.Sono.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Il progetto pilota di assistenza domiciliare nei tumori cerebrali I.R.E.-Regione Lazio Andrea Pace Assistenza Domiciliare Neuro-oncologica Istituto Nazionale.
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico
21 Febbraio 2004 CONVEGNO-DIBATTITO Casa del Fanciullo CAMPI SALENTINA
AUMENTO NUMERO DI ANZIANI INCREMENTO PATOLOGIE CRONICHE
Journal club: Prospettive sul tumore della mammella: nuove osservazioni, quali opportunità? Fattori di rischio per tumore mammario nella realtà cremonese:
REGIONE LOMBARDIA (Qualche Dato)
“Osservare per Conoscere”: un’indagine sullo stato di salute della
AVVISO Il materiale riportato in queste diapositive è di esclusiva proprietà del Prof. Liborio Stuppia. La pubblicazione.
PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA OSTETRICA
Gestione domiciliare del paziente critico: il paradigma della SLA
L’ecografia nello studio del linfedema secondario
Gestione clinica del test per la ricerca dellHPV nel programma di screening dei tumori del collo dellutero Ferrara, 13 ottobre 2006 Dr. Stefano Ferretti.
L’Infermiere Case Manager e il Management nelle Cure Primarie
“competenze” dell’organizzazione (a cura di Cristina Pedroni)
Introduzione, portata del problema Giancarlo Rando
Ferrara Accordo Integrativo Regionale Accordo Integrativo Locale
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI COLO-RETTALI
La Vertigine Parossistica Posizionale “Benigna” in età geriatrica:
V edizione sedi: Oristano - Bosa aprile – luglio 2007
Il riconoscimento dei diritti del paziente fibromialgico
Dott.Vincenzo Di Nardo Capo Progetto Dipartimento Oncologico Conferenza dei servizi Rieti 21/10/2006 IL NUOVO DIPARTIMENTO ONCOLOGICO LA CENTRALITADELLA.
ADVOCACY E IMMIGRAZIONE LE NORME DPR 309 9/10/1990 “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,
ANALISI SOCIALE DELLO SPORT SUL TERRITORIO NELLE VARIE FASCE DI ETA’
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
FOCUS CLINICI LINFEDEMA
Consumi e stili di vita: il tabacco
UN SISTEMA DI CONOSCENZA IN ONCOLOGIA A DISPOSIZIONE DI PAZIENTI E CITTADINI Roma, 16 giugno 2005 Maria Perrone SSD di Psicologia Istituto Regina Elena,
IL Valore del Link tra Diabetologo e MMG dott.ssa Luisa Baraldi.
Dirigente Medico Direzione Sanitaria Dr S. Ricciardelli 1 “Igiene” Lezione 2008 Seconda Università di Napoli Corso di laurea di I° livello in infermieristica.
La vecchiaia di successo: prevenzione lavoro e stili di vita Aspetti economici e sociali Giorgio L. Colombo Università degli Studi di Pavia, Facoltà di.
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Società Affiliata alla Società Italiana di Pediatria
Maurizio Nespoli Responsabile progetto NETCRIP U.O.C. Riabilitazione
Transcript della presentazione:

S.O.S. linfedema Presidente : dr. Franco Forestiere Libera Associazione costituita tra pazienti ed operatori sanitari sorta per la tutela dei diritti dei pazienti affetti da Linfedema primario e secondario. Per Linfedema si intende un ‘gonfiore’ abnorme che coinvolge zone più o meno estese del corpo ingenerando definit funzionali e psicologici, dovuto ad una alterata capacità di trasporto del sistema linfatico (su base genetica o acquisita) SOS Linfedema con definizione Linfedema

EPIDEMIOLOGIA DEL LINFEDEMA 140 milioni di casi nel mondo 1/25 (O.M.S. 1994) Oggi : 250 milioni di casi nel mondo ? 1/40 65.000.000 primari 45.000.000 da infestazione parassitaria 20.000.000 post-chirurgici o post-radioterapia 10.000.000 funzionali (post-flebotrombotici, post-traumatici, ‘da disuso’) Epidemiologia mondiale

EPIDEMIOLOGIA DEL LINFEDEMA STUDIO EPIDEMIOLOGICO NAZIONALE 1734 SECONDARI (63,2%) 2743 CASI 1009 PRIMARI (36,8%) 1966 F (71,46%) 777 M (28,4%) FEBBRAIO ’97 - GENNAIO ’98 410 CENTRI 34 RISPOSTE (8%) DOMANDE DEL QUESTIONARIO : NATURA (PRIMARIO O SECONDARIO) STADIO CLINICO ALLA PRIMA OSSERVAZIONE (I – V) TRATTAMENTO INSTAURATO SESSO ETA’ CIRCA 40.000 NUOVI CASI ANNUI Epidemiologia - dati italiani

LINFEDEMI PRIMARI Legati a predisposizioni congenite (cromosomi 5,16,18,21) Ferrel – 1999 Witte - 2000 Alitalo – 2001 Le più frequenti sono le forme tardive In futuro, grazie alla genetica, sarà possibile realizzare una prevenzione primaria Per la prevenzione primaria è fondamentale l’esame linfoscintigrafico CONNATALE PRECOCE TARDIVO Epidemiologia primari con riferimenti genetici

NON SOLO IMPLICAZIONI FISICHE MA … … ANCHE HANDICAP PSICO-SOCIALE Molte forme primarie, in entrambe i sessi, coinvolgono i genitali esterni, con importanti ripercussioni sulla sfera affettiva e riproduttiva Sindromi particolari (Prade Willi – Ghoram Stout etc.)

Sia per le forme primarie che per quelle secondarie, soprattutto nell’anziano con disabilità complessa, i problemi assistenziali risultano particolarmente gravosi Linfedemi anziano – arti inferiori ed arti superiori Linfoscintigrafie

Ma anche i giovani ed i giovanissimi pongono seri problemi assistenziali Linfedemi giovanili (Dora - bambini) Linfoscintigrafie

Ex articolo 26 per assistenza domiciliare Non esiste organizzazione pubblica (A.S.L.) che fornisca assistenza globale a questo tipo di pazienti (soprattutto per i casi che necessitano di assistenza domiciliare) Protocolli terapeutici per assistenza domiciliare ed ex. Art. 26 (Foto Vojta)

L’assistenza domiciliare deve essere intesa in senso multidisciplinare e coinvolgere : Medico Fisioterapista Infermiere Psicologo Assistente sociale Tecnico Ortopedico Problematiche legate all’assistenza : ulcere, decubiti etc.

Commissione per linee guida ministeriali 2006 - 2007 LINFEDEMI Non malattie rare, ma spesso associate a malattie rare ( es.: Prader Willy, Gorham Stout, S. Klippel Trenaunay, S. Down etc.) Fino ad oggi dimenticati dal Legislatore Commissione per linee guida ministeriali 2006 - 2007 Linee guida ministeriali per assistenza