CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI VICENZA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Area di Epidemiologia e Prevenzione
Advertisements

AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE
LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Titolo X D.Lgs. 81/08
Come i sistemi del nostro organismo anche quello immunitario può alterarsi. Certe volte esso reagisce in modo eccessivo alla presenza di sostanze estranee,
Polmonite C. Mengoli, aprile 2006.
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
GUIDA DI PRIMO SOCCORSO
Diffusione dell’infezione
Microbi dannosi Microbi infettivi Risposte Microbi infettivi Malattia
Rischio da agenti biologici
La trasmissione delle infezioni.
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Le Infezioni Ospedaliere
Assistenza alla ps in oncologia . a. magni.
CONOSCERLO PER EVITARLO
Herpes Genitalis Che cosa è?
È causata dal germe chlamydia trachomatis
Le infezioni delle vie urinarie
Norme per la manipolazione
1a parte.
Metodologia della prevenzione
Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari
Rischio biologico Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari.
Cos’è l’epatite ? L’epatite è l’infiammazione del fegato, che si ingrossa e può dare dolore. A volte ci possono essere dei danni permanenti. Farmaci, alcol,
Il Papillomavirus Umano (HPV)
Malattie infettive in comunità
I RISCHI PROFESSIONALI DELL’INFERMIERE
Bacillus cereus.
Procedure tecniche e operative
RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI
TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
PATOLOGIE DELL’APPARATO DIGESTIVO
M.T.S..
Altre definizioni : Antrace
Epidemiologia delle malattie infettive
È una malattia infettiva importante causata da un virus che si trasmette da persona a persona per via respiratoria. Il morbillo inizia con febbre alta.
Il cambiamento dell’quadro nosologico in Italia e nell’occidente La persistenza delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo Il ritorno delle.
Che cosa è la salute ? Assenza di malattia ?
GLORIA AND GRETA 3D ANNO SCOLASTICO 2004/2005
“Ai confini della vita: i Virus”
Il rischio biologico I.P. Stefano German Dr. Inf. Pietro Valenta.
Presentazione rivolta agli operatori del volontariato sociale
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
INFEZIONI OCCUPAZIONALI
Urgenze ed Emergenze Respiratorie
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
igiene Scienza della salute che si propone il
Operatori sanitari Le competenze che devono caratterizzare un qualunque operatore sanitario sono: conoscenze relative ai meccanismi di diffusione delle.
Altre Patologie Mediche
ACCESSO AL LABORATORIO
Un volontario informato: igiene e prevenzione della malattia
IGIENE PER SCIENZE GEOGRAFICHE Igiene generale ed epidemiologia
MALATTIE INFETTIVE Modulo 1 Lezione G Croce Rossa Italiana
Influenza affezione respiratoria acuta trasmessa per via aerea ed ha un esordio brusco ed improvviso dopo l’ incubazione di 2-3 giorni sintomatologia.
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Prevenzione e controllo nella comunità: la Sorveglianza Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
Gestione di un caso in Pronto Soccorso
Il laboratorio di CHIMICA
Il ricovero in malattie infettive. Trasporto della persona assistita al reparto di ricovero da domicilio da altro ospedale da Pronto Soccorso Accesso.
AIDS (SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA)
Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive
MALATTIE INFETTIVE La classe 2^C presenta Gruppo di lavoro
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE SITUAZIONI A RISCHIO INFETTIVO MALATTIE INFETTIVE E NORME DI PREVENZIONE. AUTOPROTEZIONE E RISCHI EVOLUTIVI. LA DISINFEZIONE.
Cos'è la febbre? La febbre è un aumento della temperatura corporea superiore ai 37°C se misurata per via cutanea (ascellare), o superiore ai 37,5°C se.
RISCHIO BIOLOGICO. Il RISCHIO BIOLOGICO rappresenta la possibilità di A MMALARSI in conseguenza.
Apparato Respiratorio
Transcript della presentazione:

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI VICENZA EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE SITUAZIONI A RISCHIO INFETTIVO MALATTIE INFETTIVE E NORME DI PREVENZIONE. AUTOPROTEZIONE E RISCHI EVOLUTIVI. LA DISINFEZIONE VDS MARCON NIKI Istruttore PSTI Gruppo di Montecchio Maggiore

OBBIETTIVI INDIVIDUARE LE SITUAZIONI A RISCHIO INFETTIVO IDENTIFICARE I MECCANISMI DI TRASMISSIONE AUTOPROTEZIONE E PREVENZIONE

COSA DOBBIAMO… SAPERE: DOBBIAMO CONOSCERE LE DIVERSE MALATTIE INFETTIVE E RICONOSCERE LE EVENTUALI SITUAZIONI A RISCHIO. SAPER FARE:DOBBIAMO SAPER SVOLGERE CORRETTAMENTE TUTTE LE MANOVRE IN RELAZIONE AI PROTOCOLLI PRESTABILITI. SAPER ESSERE:DOBBIAMO SAPER ESSERE DEI VOLONTARI IN GRADO DI COMPRENDERE LE PROBLEMATICHE DEL PAZIENTE E SAPER AGIRE NEL MODO CORRETTO.

EPIDEMIOLOGIA E’ LA DISCIPLINA BIOMEDICA CHE SI OCCUPA DELLO STUDIO DELLA DISTRIBUZIONE E DELLA FREQUENZA DI MALATTIE E DI EVENTI DI RILEVANZA SANITARIA NELLA POPOLAZIONE. ANALIZZA LE CAUSE, IL DECORSO E LE CONSEGUENZE DELLE MALATTIE

CON CHE SCOPO…. DETERMINARE L’ORIGINE DI UNA MALATTIA LA CUI CAUSA E’ CONOSCIUTA. STUDIARE E CONTROLLARE UNA MALATTIA LA CUI CAUSA E’ SCONOSCIUTA O POCO NOTA ACQUISIRE INFORMAZIONI SULLA STORIA NATURALE DELLA MALATTIA PROGRAMMARE E ATTIVARE I PIANI DI CONTROLLO E DI MONITORAGGIO DELLA MALATTIA

? DOMANDE???

MALATTIA INFETTIVA CONDIZIONE NELLA QUALE UN AGENTE PATOGENOSI MOLTIPLICA ALL’INTERNO DELL’OSPITE PROVOCANDO ALTERAZIONI LOCALI O GENERALI

AGENTI PATOGENI?? BATTERI VIRUS FUNGHI

VIRUS ORGANISMI VIVENTI ACELLULARI COSTITUITI DA UNA CAPSULA PROTEICA CHE CONTIENE MATERIALE GENETICO, NON CRESCONO NON HANNO METABOLISMO PROPRIO E POSSONO RESPLICARSI SOLO ALL’INTERNO DI UNA CELLULA CHE HANNO INFETTATO.

BATTERI E FUNGHI ORGANISMI VIVENTI CON CARATTERISTICHE DIVERSISSIME E SONO COSTITUITI DA UNA SOLA CELLULA

? DOMANDE???

COME VENGONO TRASMESSE?? TRASMISSIONE PER VIA AEREA TRASMISSIONE PER VIA PARENTERALE

VIA AEREA MALATTIE TRASMESSE ATTAVERSO GOCCIOLINE DI FLUGGE PROVENIENTI DALLE VIE RESPIRATORIE E CONTENENTI MICRORGANISMI. MODALITA’ DI TRASMISSIONE DI INFEZIONI PIU’ FREQUENTE

INFLUENZA MALATTIA INFETTIVA CAUSATA DAI VIRUS INFLUENZALI. L’EVOLUZIONE CLINICA È DIVISA IN DUE PERIODI: PERIODO DI INCUBAZIONE(DURATA 24-72 ORE) ASSENZA DI SINTOMI PERIODO DEI SEGNI E DEI SINTOMI COMPARSA DEI PRIMI SINTOMI.

SEGNI e SINTOMI COMPARSA DI FEBBRE CEFALEA MALESSERE GENERALE DEBOLEZZA DOLORI MUSCOLARI TOSSE E MAL DI GOLA

TUBERCOLOSI MALATTIA INFETTIVA CHE INTERESSA I POLMONI CAUSATA DAL BATTERE MYCOBACTERIUM TUBERCOLOSIS O BACILLO DI KOCK. EVOLUZIONE CLINICA SUDDIVISA I DUE PERIODI: TBC PRIMARIA TBC POST-PRIMARIA

TBC PRIMARIA Non Critica PERSONE CON NORMALE DIFESA IMMUNITARIA: ASINTOMATICA FEBBRICOLA SUDORAZIONI NOTTURNE PERDITA DI PESO DEBOLEZZA INAPPETENZA

TBC PRIMARIA Critica PERSONE CON BASSA DIFESA IMMUNITARIA: FEBBRE ELEVATA ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA INTERESSAMENTO DI ALTRI ORGANI( RENI, OSSA, MENINGI)

TBC POST-PRIMARIA RIATTIVAZIONE DELL’INFEZIONE PRIMARIA IN RELAZIONE ALLE DIFESE IMMUNITARIE ANDAMENTO BENIGNO SE DIFESE IMMUNITARIE NORMALI ANDAMENTO CRITICO IN CASO DI DIFESE IMMUNITARIE BASSE

MENINGITE MALATTIA INFIAMMATORIA DELLE MENINGI CAUSATA DA INFEZIONE VIRALE O BATTERIA. I MICRORGANISMI PROVOCANO UNA INIZIALE INFEZIONE DELLE VIE AEREE PER POI SPOSTARSI A LIVELLO DELLE MENINGI PER VIA EMATICA. EVOLUZIONE CLINICA: PERIODO D’INCUBAZIONE(DAI 2 AI 10 GIORNI) PERIODO DEI SEGNI E DEI SINTOMI

SEGNI e SINTOMI COMPARSA BRUSCA DI FEBBRE ELEVATA MALESSERE GENERALE CEFALEA NAUSEA E VOMITO RIGIDITA’ NUCALE DISTRURBI ALLA VISTA CONVULSIONI E ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA

DOMANDE??? ?

VIA PARENTERALE MALATTIE TRASMESSE DA PERSONA A PERSONA PER CONTATTO DIRETTO CON LIQUIDI CORPOREI INFETTI.

QUALI SONO QUESTI LIQUIDI….?? SANGUE URINE FECI SPERMA SECREZIONI VAGINALI

EPATITE B e C MALATTIA INFIAMMATORIA DEL FEGATO CAUSATA DAL VIRUS DELL’EPATITE B (HBV) E DAL VIRUS DELL’EPATITE C (HCV). PERIODO DELL’INCUBAZIONE (DURATA 50 GIORNI SENZA SINTOMI) PERIODO DEI SEGNI E SINTOMI

SEGNI E SINTOMI MALESSERE GENERALE DEBOLEZZA NAUSEA E VOMITO DOLORE DEL QUADRANTE ADDOMINALE SUPERIORE DESTRO FEBBRE ITTERO E URINE MARSALATE

AIDS MALATTIA CAUSATA DA UN VIRUS (HIV) CHE SI CONTRAE ATTRAVERSO I RAPPORTI SESSUALI O IL CONTATTO CON IL SNAGUE O ALTRI LIQUIDI BIOLOGICI CONTAMINATI DAL SANGUE INFETTO.

EVOLUZIONE CLINICA PERIODO DI INFEZIONE ACUTA PERIODO DI LATENZA CLINICA PERIODO DEI SEGNIE E SINTOMI PERIODO DELL’AIDS CONCLAMATO

INFEZIONE ACUTA DOPO POCHE SETTIMANE SI HA LA COMPARSA DI SEGNI E SINTOMI SIMILI ALLO STATO INFLUENZALE.

LATENZA CLINICA PUR ESSENDO CONTAGIATI (SIEROPOSITIVI) E‘ POSSIBILE VIVERE ANCHE PER ANNI SENZA SINTOMI.

SEGNI E SINTOMI GRAVE ASTENIA FEBBRE PERSISTENTE CALO PONDERALE DIARREA PERSISTENTE CANDIDOSI AUMENTO VOLUME DEI LINFONODI ERUZIONI CUTANEE

PERIODO CONCLAMATO CONPARSA DELLE INFEZIONI E DEI TUMORI CHE PORTANO IL MALATO ALLA MORTE

? DOMANDE???

COME COMPORTARSI DURANTE IL SOCCORSO OLTRE ALLA POSSIBILITA’ DI EFFETTUARE DEI VACINI, LA PREVENZIONE E LA PROPRIA PROTEZIONE DANNO VITA AL TERMINE AUTOPROTEZIONE.

AUTOPROTEZIONE ACCORTEZZA CHE IL SOCCORRITORE DEVE PORRE ALLA PROPRIA SICUREZZA A QUELLA DELLA SQUADRA E A QUELLA DEL PAZIENTE. STRADE GAS LUQUIDI INFIAMMABILI ….

COME MI PROTEGGO..?? INDOSSARE I GUANTI (VINILE, LATTICE) MASCHERE ED OCCHIALI PROTETTIVI ABBIGLIAMENTO AD ALTA VISIBILITA’ GESTIRE CON ATTENZIONE AGHI E OGGETTI TAGLIENTI GESTIRE CON ATTENZIONE OGGETTI O BIANCHERIA INFETTI

COME MI PROTEGGO..??(2) DURANTE IL SOCCORSO MAI PORTARE LE MANI ALLA BOCCA LAVARSI LE MANI OGNI VOLTA CHE VENGONO RIMOSSI I GUANTI

PREVENZIONE E’ L’INSIEME DELLE AZIONI DELLE AZIONI FINALIZZATE A RIDURRE O IMPEDIRE CHE SI VERIFICHINI EVENTI NON DESIDERATI IN MEDICINA SI INDICA COME PREVENZIONE L’ATTIVITA’ CHE RIDUCE LA MORTALITA’ O LA FREQUENZA DI MORTALITA’ DOVUTA AD UNA CERTA MALATTIA

TIPI DI PREVENZIONE PRIMARIA: ATTIVITA’ CHE CERCANO DI EVITARE O RIDURRE L’INSORGENZA DI UNA MALATTIA(CAMPAGNA ANTIFUMO) SECONDARIA: PUNTA AD UNA DIAGNOSI PRECOCE DI UNA PATOLOGIA NASCENTE AUMENTANDO LE OPPORTUNITA’ DI INTERVENTO (PAP-TEST NELLE DONNE SANE) TERZIARIA: RIDUCE L’IMPATTO NEGATIVO DI UNA PATOLOGIA GIA’ IN ATTO. RIPRISTINANDO LE FUNZIONI E RIDUCENDO LE PROBABILITA’ RECIDIVE

? DOMANDE???

COMPORTAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO

MISURE PREVENTIVE (1) INDOSSARE SEMPRE I GUANTI INDOSSARE LA MASCHERINA NEL SOSPETTO DI MALATTIE A TRASMISSIONE AEREA INDOSSARE I GUANTI, MASCHERINA, ED OCCHIALI DI PROTEZIONE IN CASO DI EMORAGGIE GRAVI. EVITARE DI TOCCARSI GLI OCCHI O LA BOCCA DURANTE IL SOCCORSO MANEGGIARE CON CURA GLI OGGETI TAGLIENTI O APPUNTITI(AGHI, BISTRURI, RASOI..) USATI DURANTE I SOCCORSO

MISURE PREVENTIVE (2) BUTTARE SUBITO NEI RACCOGLITORI APPOSITI I PRESIDI TAGLIENTI NON ROMPERE INCAUTAMENTE LE FIALE DEI FARMACI ELIMINARE IL MATERIALE CONTAMINATO NEGLI APPOSITI CONTENITORI LAVARE LE MANI SUBITO DOPO LA RIMOZIONE DEI GUANTI DI PROTEZIONE

VACCINO MISURA PREVENTIVA SPECIALE CHE CONSISTE NELL’INIETTARE UNA QUANTITA’ DEL MICRORGANISMO UCCISO ALL’INTERNO DEL CORPO IN MODO DA STIMOLARE LA PRODUZIONE DI ANTICORPI.

TIPI DI VACCINO VACCINO ANTINFLUENZALE VACCINO ANTITUBERCOLARE VACCINO ANTIMENINGOCOCCO VACCINO ANTIPNEUMOCOCCO

RICORDA….. LA VACINOPROFILASSI DELLE MALATTIE TRASMESSE PER CONTATTO DIRETTO DISPONE SOLTANTO QUELLO PER L’EPATITE B. EPATITE C E HIV NON POSSIEDONO VACINO MA SOLTANTO LE MISURE PREVENTIVE GENERALI

COSA DEVO FARE SE…?? IN CASO DI CONTATTO STRETTO CON UNA PERSONA AFFETTA DA TBC O MENINGITE SONO: DENUNCIARE IL CONTATTO ALLA CENTRALE OPERATIVA DI RIFERIMENTO PER L’INSTAURAZIONE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA COMUNICARE L’EVENTO AL RESPONSABILE SANITARIO DALLA CROCE ROSSA ITALIANA

COSA DEVO FARE SE…?? IN CASO DI CONTATTO ACCIDENTALE CON LIQUIDI CORPOREI: LAVARE CON ACQUA CORRENTE IN CASO DI ESPOSIZIONE CON CUTE INTEGRA FAR SANGUINARE LA FERITA, LAVARE CON ACQUA E SAPONE DISINFETTARE CON AMUCHINA 5-10% IN CASO DI PUNTURA O TAGLIO DENUNCIARE L’INFORTUNIO ALLA CENTRALE OERATIVA PER L’ATTIVAZIONE DEL TRATTAMENTO E DELLA SORVEGLIANZA POST-ESPOSIZIONE COMUNICARE L’EVENTO AL RESPONSABILE SANITARIO DALLA CROCE ROSSA ITALIANA

DISINFEZIONE PRATICA CHE HA COME FINE LA DISTRUZIONE DEI MICROBI SU DI UNA SUPERFICE O IN UN AMBIENTE. NON ESISTE UN DISINFETTANTE IDEALE MA UN DISINFETTANTE APPROPRIATO AD ESEMPIO: IPOCLORITO DI SODIO IN CONCENTRAZIONE DI 20ML/LT PER SUPERFICI NON CONTAMINATE IPOCLORITO DI SODIO IN CONCENTRAZIONE DI 100ML/LT PER SUPERFICI CONTAMINATE.

TECNICA DI DISINFEZIONE APPLICARE LA SOLUZIONE DISINFETTANTE SU SUPERFICIE PULITA ED ASCIUTA PER EVITARE LA DILUIZIONE DEL PRODOTTO DISINFETTARE ATTREZZATURE, SUPERFICI E PAVIMENTO CON UN PANNO IMBEUTO DALLA SOLUZIONE IPOCLORITO DI SODIO. NON RISCIACQUARE E NON ASCIUGARE, PER CONSENTIRE AL DISINFETTATNTE DI SVOLGERE LA SUA AZIONE “RESIDUA”. AREARE LA CELLULA SANITARIA.

?

CONCLUDENDO e RIASUSMENDO DEFINIZIONE DI EPIDEMIOLOGIA TIPOLOGIA DI MALATTIE INFETTIVE TIPOLOGIA DI TRASMISSIONE DEI MICROORGANISMI INFETTI COMPORTAMENTO DEL VOLONTARIO DEFINIZIONE E FUNZIONE DELLA DISINFEZIONE

BIBLIOGRAFIA PRONTO SOCCORSO E INTERVENTI DI EMERGENZA Limmer O’fKeefe McGrawHill MANUALE PER LA FORMAZIONE DEL VOLONTARIO DEL SOCCORSO CRI Dott . Giorgio di Domenico WWW.MSD-ITALIA.IT

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!