PARTENZE e VIRATE nei 4 STILI di NUOTO di Pino Bodini Bibliografia: NUOTO DA CAMPIONI - Bill Sweetenham – John Atkinson LA NUOVA SCIENZA DEL NUOTO – James Counsilman – Brian E. Counsilman Federazione Italiana Nuoto – Regolamento Tecnico Nuoto – Edizione 2009-2012
… chiunque abbia assistito a una manifestazione di nuoto si è reso conto che spesso la gara viene vinta con una corretta (e perfetta) partenza, virata o arrivo …
del regolamento e le varie tecniche Analisi del regolamento e le varie tecniche
LE PARTENZE … IN GENERALE
Cosa dice il Regolamento Tecnico ?
La partenza nelle gare di Stile libero, Rana, Farfalla e Misti Individuali (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “… Avviene con un tuffo. Al fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono salire sul blocco di partenza. Al comando del Giudice di Partenza, "a posto", devono assumere immediatamente una posizione di partenza con almeno un piede sul bordo frontale del blocco. La posizione delle mani non è rilevante. Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza. …”
La partenza nelle gare di nuotata a Dorso e Staffetta Mista (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “… La partenza avviene dall'acqua. Al primo fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono entrare immediatamente in acqua. Al secondo fischio lungo del Giudice Arbitro i concorrenti devono tornare alla posizione di partenza senza inopportuni ritardi Quando tutti i concorrenti hanno raggiunto tale posizione il Giudice di Partenza impartisce il comando "a posto". Quando tutti i concorrenti sono fermi, il Giudice di Partenza deve dare il segnale di partenza. …”
FALSA PARTENZA (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) Ogni nuotatore che parta prima che il segnale di partenza sia stato dato, deve essere squalificato. Se il segnale è emesso prima che la squalifica sia dichiarata, la competizione deve continuare e il nuotatore o i nuotatori devono essere squalificati al termine della competizione. Se la squalifica è dichiarata prima dell’emissione del segnale, questo non deve essere dato e i nuotatori rimasti devono essere riconvocati per la ripetizione della partenza. Ogni nuotatore che, assunta la posizione di partenza, non sia immobile al momento dell’emissione del segnale deve essere squalificato per “falsa partenza”.
LA GRAB START La grab start è una delle tecniche più utilizzate. I piedi devono essere leggermente divaricati, un po’ più stretti rispetto alle spalle, e le dita dei piedi devono aggrapparsi al bordo del blocco per una maggior stabilità e controllo. Quando il nuotatore si sporge in avanti, il centro di gravità si sposta dallo sterno alla base della colonna vertebrale. Una leggera flessione delle gambe sposta il peso della parte superiore del corpo quanto più possibile oltre la linea del blocco. Il nuotatore afferra saldamente con le mani, indifferentemente interne o esterne ai piedi, la parte anteriore del blocco. Al segnale di partenza il nuotatore si spinge in avanti con le mani e porta in avanti le anche. Le gambe, leggermente flesse, garantiscono la massima stabilità, Il movimento delle gambe segue quello delle anche. Il nuotatore è in volo e porta le braccia in avanti e distese Il nuotatore finita la traiettoria aerea entra in acqua con una posizione lineare abbassando la testa fra le braccia.
LA TRACK START Altra posizione di partenza utilizzata comunemente è la track start La track start ha due varianti: braccia indietro e braccia in avanti. Il vantaggio di utilizzare la track start sta nel più rapido stacco dal blocco e conseguentemente in un ingresso in acqua anticipato. Questa partenza comporta inoltre un minore angolo di entrata, vantaggioso in acque poche profonde.
ANALISI DELLE PARTENZE E DELLE VIRATE IN OGNI SINGOLO STILE
DORSO
partenza a DORSO: sequenza Il nuotatore afferra la sbarra frontale con i pollici in basso I piedi sono posizionati appena sotto la superficie dell’acqua più o meno con la stessa larghezza delle spalle (i piedi possono essere posizionati uno più in alto dell’altro per evitare che scivolino) Le braccia vengono slanciate all’indietro cercando di sollevare il corpo e i fianchi sopra l’acqua. L’entrata in acqua deve avvenire in posizione lineare, con sollevamento delle gambe E’ importante l’allineamento subacqueo con la testa mantenuta fra le braccia. Il nuotatore mantiene la posizione perfettamente lineare fintanto che non inizia a rallentare. La gambata a farfalla inizia in questo punto.La gambate a farfalla diventano mano a mano più profonde senza una eccessiva ondulazione del corpo. Il nuotatore mantiene la posizione lineare ed effettua la gambata subacquea a farfalla per un massimo di 15 metri, passando alla gambata alternata un istante prima di rompere la superficie dell’acqua senza interrompere il movimento.
VIRATA A DORSO: regolamento (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “”… Al segnale di partenza e dopo l’esecuzione della virata, il concorrente dovrà spingersi e nuotare sul dorso per tutta la durata della competizione, eccetto quando esegue una virata …. Una parte qualsiasi del corpo del concorrente deve rompere la superficie dell'acqua per tutta la durata della competizione. E’ permesso al concorrente di essere completamente immerso durante la virata, al termine della competizione e per una distanza non superiore ai 15 metri dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto la testa deve avere rotto la superficie dell'acqua. Nell’eseguire la virata il concorrente deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo. Durante la virata le spalle possono essere ruotate oltre la verticale fino sul petto, dopodiché per iniziare la virata è consentita una trazione continua di un singolo braccio o simultanea di entrambe le braccia. Il concorrente dovrà essere ritornato ad una posizione sul dorso nel momento in cui si stacca dalla parete. …“”
virata a DORSO: sequenza Quando il nuotatore si approssima alla parete ruota sul petto e deve fare in modo che il braccio che sta recuperando entri i acqua di fronte alla testa nel momento in cui inizia la virata. In questo modo tale braccio può effettuare la trazione. Durante la virata il mento si avvicina al petto con un mini-calcio a farfalla. Il nuotatore tiene il mento appoggiato al petto e lo mantiene in questa posizione fino al momento della spinta dalla parete. La trazione verso la parete e il mini calcio a farfalla devono essere parte di un’azione continua di virata. Le gambe devono flettersi leggermente per consentire una rapida rotazione. Immediatamente dopo la spinta dal muro il nuotatore deve assumere una posizione perfettamente lineare, a partire dalla punta delle dita. La testa deve essere tenuta fra le braccia, né troppo alta né troppo bassa. Nella fase subacquea il nuotatore deve effettuare il predeterminato numero di gambate per essere certo di arrivare alla parete opposta con una bracciata completa. La gambata a farfalla deve essere rapida ed energica, per garantire il mantenimento della posizione lineare. La gambata a farfalla si trasforma in alternata nel momento in cui il nuotatore effettua la prima bracciata.
RANA
La partenza a RANA Nella rana, dopo la partenza e dopo ogni virata è consentita una trazione lunga, che consiste in una trazione completa e un colpo di gambe, più metà bracciata fino al punto in cui le mani ruotano all’interno, prima che la faccia emerga dall’acqua Una potente azione subacquea è importante ed è importante protrarla finchè la velocità rimane superiore alla velocità con la quale si nuota in superficie. Per gli esordienti questo tempo è di circa 4 secondi e mezzo, per i nuotatori più maturi è di circa 5 secondi e mezzo. La testa deve rimanere perfettamente in linea con il corpo durante la fase subacquea. Durante il recupero mani e braccia si mantengono più possibile vicine al corpo per ridurre le resistenze
virata a RANA: regolamento (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “… Dall'inizio della prima bracciata dopo la partenza e dopo ogni virata, il corpo deve essere mantenuto sul petto. Non è permesso ruotare sul dorso in nessun momento. I gomiti devono rimanere sotto la superficie dell'acqua, ad eccezione dell’ultima bracciata prima della virata, durante la virata e nella bracciata finale all’arrivo. Le mani non devono essere riportate indietro oltre la linea delle anche, ad eccezione che nella prima bracciata dopo la partenza e dopo ogni virata. Dopo la partenza e dopo ogni virata, si può eseguire una bracciata completa all’indietro fino alle gambe. La testa deve rompere la superficie dell’acqua prima che le mani ruotino verso l’interno, al culmine della parte più ampia della seconda bracciata. Fintanto che il concorrente è completamente immerso gli è consentito un singolo colpo di gambe a delfino verso il basso, seguito da un colpo di gambe a rana. A seguire, tutti i movimenti delle gambe devono essere simultanei e nello stesso piano orizzontale, senza movimenti alternati. Interpretazione: il calcio a delfino non è parte del ciclo ed è permesso esclusivamente alla partenza ed alle virate mentre le braccia vengono spinte indietro verso le gambe o dopo il completamento della bracciata durante l’immersione completa, seguito da un calcio a rana. Il tocco, ad ogni virata e all’arrivo della competizione, deve essere effettuato con entrambe le mani simultaneamente sopra, sotto o al livello dell’acqua. Dopo l’ultima trazione di braccia precedente al tocco, la testa può essere immersa, a condizione che la stessa rompa almeno per un istante la superficie dell’acqua, nel corso dell’ultimo ciclo completo o incompleto che precede il tocco stesso. … ”
virata a RANA: sequenza Dopo aver toccato la parete, le gambe devono flettersi leggermente per rendere più rapida la rotazione Durante l’azione di virata un braccio viene recuperato esternamente mentre l’altro scivola sott’acqua La mano recuperata esternamente entra in acqua leggermente davanti alla testa Il corpo ruota in direzione del braccio che scivola sott’acqua Mantenendo la posizione lineare in uscita dalla virata, con la testa posizionata fra le braccia, il nuotatore inizia la trazione subacquea. La traiettoria è simile a quella della trazione a farfalla (“a buco di serratura”). Durante la trazione il nuotatore deve mantenere la testa immobile La bracciata subacquea termina con entrambe le braccia lungo i fianchi Il recupero subacqueo inizia contemporaneamente all’inizio del recupero delle gambe. Per mantenere l’allineamento, le mani devono rimanere il più possibile vivine al corpo Quando le braccia si stendono in avanti, le gambe effettuano un calcio a rana.Il viso rimane rivolto verso il basso. Successivamente alla gambata, la testa rompe la superficie dell’acqua durante la fase di outsweep della trazione. Se le mani iniziano la fase insweep prima che la testa abbia rotto la superficie dell’acqua, il nuotatore viene squalificato.
STILE LIBERO
La partenza a STILE LIBERO Il nuotatore deve entrare in acqua in posizione lineare per ridurre al minimo le resistenze La gambata a farfalla è utile se l’atleta è in grado di eseguirla correttamente Per massimizzare la velocità iniziale, il nuotatore non deve iniziare la gambata a farfalla appena entrato in acqua. Il nuotatore mantiene una posizione perfettamente lineare fintanto che non inizia a rallentare. La gambata a farfalla inizia in questo punto. Le prime gambate sono relativamente lente. Man a mano che la velocità aumenta, diventano più ravvicinate e profonde rispetto alla normale tecnica di nuotata, senza una eccessiva ondulazione del corpo. Il nuotatore deve mantenere immobile la parte superiore del corpo. Il nuotatore mantiene la posizione lineare ed effettua la gambata subacquea a farfalla per un massimo di 15 metri Un istante prima di rompere la superficie dell’acqua il nuotatore deve passare dalla gambata a farfalla alla gambata alternata, senza interrompere il movimento L’azione completa di nuotata deve precedere la prima respirazione
VIRATA A STILE LIBERO: regolamento (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “ … Il concorrente deve toccare la parete con una parte qualsiasi del corpo al completamento di ogni vasca ed all'arrivo. Una parte qualsiasi del corpo del concorrente deve rompere la superficie dell’acqua per tutta la durata della gara, con l’eccezione che, al concorrente stesso, sarà consentito rimanere in completa immersione nel corso della virata e per una distanza non superiore a 15 metri dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie dell’acqua. …”
virata a STILE LIBERO: sequenza Durante la virata il mento si avvicina al petto con un mini-calcio a farfalla. Il nuotatore tiene il mento poggiato al petto e lo mantiene in questa posizione fino al momento della spinta dalla parete Quando inizia la virata il nuotatore avvicina i talloni al fondoschiena Il nuotatore dovrebbe entrare in virata con la trazione di un braccio. Non dovrebbe trovarsi a virare con entrambe le braccia lungo il corpo. La torsione del corpo per raggiungere la posizione lineare non deve avvenire mentre i piedi sono a contatto della parete. La torsione va effettuata dopo la spinta Durante la spinta il corpo deve rimanere perfettamente allineato a partire dalle punta delle dita. Il nuotatore deve rimanere sott’acqua dopo la spinta, in posizione lineare per evitare le turbolenze, e mantenere la testa le braccia. Una posizione troppo in alto o troppo in basso causa resistenze. La gambata a farfalla deve essere rapida ed energica, per garantire il mantenimento della posizione lineare. La gambata si trasforma in alternata nel momento in cui il nuotatore effettua la prima bracciata
FARFALLA
La virata a FARFALLA: regolamento (estratto dal Regolamento Tecnico della Federazione Italiana Nuoto edizione 2009-2012) “… Dall’inizio della prima bracciata, dopo la partenza e dopo ogni virata, il corpo deve essere tenuto sul petto. Ad ogni virata e all’arrivo si deve toccare con entrambe le mani simultaneamente sopra, sotto o al livello dell'acqua. Dopo la partenza e dopo ogni virata, è consentito al nuotatore effettuare uno o più colpi di gambe ed una singola trazione subacquea delle braccia, che deve portarlo alla superficie. Al concorrente è permesso restare in completa immersione per una distanza non superiore a 15 metri, dopo la partenza e dopo ogni virata. Da quel punto, la testa deve avere rotto la superficie. Il concorrente deve rimanere in superficie fino alla successiva virata o all’arrivo. …”
virata a FARFALLA: sequenza Dopo aver toccato la parete, le gambe devono flettersi leggermente per rendere più rapida la rotazione Durante l’azione di virata un braccio viene recuperato esternamente mentre l’altro scivola sott’acqua. La mano recuperata esternamente entra in acqua leggermente davanti alla testa Quanto il nuotatore si stacca dal muro deve avere le mani unite al momento della spinta, per poter assumere una posizione lineare Immediatamente dopo la spinta dal muro il nuotatore deve assumere una posizione perfettamente lineare, a partire dalla punta delle dita. La testa deve essere tenuta fra le braccia, né troppo alta né troppo bassa. Dopo la virata il nuotatore deve rimanere in linea per evitare turbolenze. Una posizione della testa troppo alta o troppo bassa causa un incremento delle resistenze. Le gambate a farfalla devono essere rapide ed energiche, senza compromettere l’allineamento Il nuotatore deve riprendere a nuotare prima di iniziare a respirare
FINE