09/11/20061 Il consenso condizionato: le riserve I Art. 2, par. 1, lett. d) CDV definisce la riserva come una dichiarazione unilaterale, comunque formulata o denominata, fatta da uno Stato al momento della firma, ratifica, accettazione, approvazione o accessione a un trattato, per mezzo del quale esso si propone di escludere o modificare leffetto giuridico di certe norme del trattato nella loro applicazione a quello Stato. Distinzione rispetto alle cosiddette dichiarazioni interpretative
09/11/20062 Il consenso condizionato: le riserve II Regola tradizionale sino agli anni 50: accettazione della riserva da parte di tutte le parti al trattato Opinione consultiva della CIG nel caso sulla Convenzione del 1948 per la prevenzione e repressione del genocidio: solo le riserve incompatibili con loggetto e scopo del trattato sono inammissibili
09/11/20063 Il consenso condizionato: le riserve III La CDV sposa limpostazione della CIG allArt. 19(c): la disposizione nasce come sviluppo progressivo, ma diventa diritto positivo grazie allampia partecipazione degli Stati alla CDV Mancanza di un meccanismo di accertamento istituzionale o obbligatorio, quindi la valutazione della liceità della riserva rimane competenza degli Stati parte al trattato: i rapporti rimangono sostanzialmente bilaterali Rileva come elemento decisivo la reazione alla riserva da parte dei singoli Stati parte. La CDV agli artt. 20 e 21 individua tre scenari diversi
09/11/20064 Il consenso condizionato: le riserve IV 1) Le disposizioni oggetto della riserva si applicano secondo quanto previsto nella riserva tra lo Stato che lha formulata e lo Stato che non ha opposto obiezioni 2) Le disposizioni oggetto della riserva non si applicano nella misura prevista dalla riserva tra lo Stato riservante e lo Stato che non laccetta, ma non obietta allentrata in vigore del trattato tra di esso e lo Stato riservante 3) Il trattato non entra in vigore tra lo Stato che formula la riserva e lo Stato che obietta a tale riserva e allentrata in vigore del trattato tra di esso e lo Stato riservante
09/11/20065 Il consenso condizionato: le riserve V Esempio ipotetico in tema di diritti umani: un trattato multilaterale sulla protezione dei diritti umani tra le sue disposizioni contempla il divieto di comminare la pena capitale Lo Stato A appone una riserva che fa salva la piena applicazione del proprio codice penale in relazione ai crimini più efferati, punibili anche con la pena di morte
09/11/20066 Il consenso condizionato: le riserve VI 1) Il trattato entra in vigore nella sua interezza con piena efficacia della riserva tra lo Stato A e gli Stati che non obiettino alla riserva 2) La riserva viene separata e perde efficacia nei confronti degli Stati che obiettino ad essa: il trattato è in vigore e applicabile nella sua interezza (orientamento della Corte di Strasburgo e del Comitato ONU diritti umani) 3) Il trattato non entra in vigore tra lo Stato A e gli Stati che obiettano alla riserva e allentrata in vigore del trattato
09/11/20067 Il consenso condizionato: le riserve VII Esempio in tema di relazioni economiche e commerciali. 20 Stati concludono un trattato che liberalizza gli scambi economici e commerciali tra le parti. Una disposizione prevede anche la liberalizzazione degli investimenti da parte delle aziende di uno Stato parte nei rispettivi mercati degli altri Stati parte al trattato Lo Stato A appone una riserva che esclude la provincia della Ruritania dallambito di applicazione territoriale di questa disposizione
09/11/20068 Il consenso condizionato: le riserve VIII 1) Alcuni Stati accettano la riserva di A: si vincolano quindi a non addurre pretese a nome delle proprie aziende circa eventuali investimenti in Ruritania 2) Alcuni Stati non accettano la riserva di A, ma non obiettano allentrata in vigore del trattato tra di essi e A. Due interpretazioni possibili: a) la riserva viene separata e la disposizione sulla libertà di investimenti rimane applicabile per intero tra le Parti; b) la disposizione non si applica in relazione al territorio della Ruritania (nella misura prevista dalla riserva) 3) Alcuni Stati obiettano alla riserva e allentrata in vigore del trattato tra di essi e lo Stato A
09/11/20069 Il consenso condizionato: le riserve IX Ambiguità dellart. 21(4), lipotesi 2) Nella prassi prevalente in tema di diritti umani, lobiezione alla riserva fa sì che lo Stato A si trovi vincolato per intero dal trattato Un obiezione generalizzata potrebbe portare lo Stato A a denunciare il trattato; gli altri Stati dovranno soppesare lalternativa se a) obiettare alla riserva e quindi rischiare la denuncia da parte di A ovvero b) accettarla e vedere il trattato svuotato di alcune delle sue garanzie fondamentali
09/11/ Il consenso condizionato: le riserve X Nellesempio in tema di rapporti economici è possibile una seconda interpretazione letterale (con esiti paradossali) che tenderebbe a svuotare di valore lobiezione: la Ruritania non rientrerà nellambito di applicabilità della libertà di investimenti sia nel caso in cui la riserva di A venga accettata, che nel caso in cui non venga accettata (la disposizione non è applicabile nella misura prevista dalla riserva) Riflessione di politica legislativa: questa interpretazione comporta un incentivo per gli Stati sia ad apporre riserve in chiave di difesa di interessi nazionali, sia ad opporsi alle riserve e allentrata in vigore del trattato Paradossalmente i due incentivi si annullano a vicenda ed in realtà, nella prassi, gli Stati sono molto cauti nellapporre riserve
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati I Vizi della volontà: errore (art. 48), dolo (art. 49), violenza (artt ) Violazione delle norme interne sulla stipulazione dei trattati (artt ) Violazione di norme di jus cogens (art. 53)
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati II Art. 51 CDV prevede la violenza sul rappresentante dello Stato quale causa di invalidità Caso di scuola: presa in ostaggio a Berlino del Primo Ministro della Cecoslovacchia nel 1939 da parte del regime nazista e firma della capitolazione a favore della Germania
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati III Lart. 52 CDV dispone che un trattato è nullo se la sua conclusione è stata ottenuta attraverso la minaccia o luso della forza in violazione dei principi di diritto internazionale incorporati nella Carta delle Nazioni Unite In sostanza, lart. 52 diventa un corollario del divieto generale sulluso della forza Trattati ottenuti attraverso un uso legittimo della forza militare sono validi: caso dellIrak e di Haiti
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati IV Violazione delle norme interne sulla stipulazione dei trattati: due ipotesi 1) Il soggetto che esprime il consenso non è legittimato a farlo secondo lordinamento interno (art. 8) Tale invalidità è sanabile attraverso conferma o comportamento concludenti dello Stato che producano una situazione di affidamento in buona fede
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati V 2) Violazione manifesta di una norma interna sulla stipulazione di trattati di importanza fondamentale può invalidare il trattato (art. 46) Prassi e giurisprudenza mostrano limitate possibilità di applicazione Rilevanza dei comportamenti successivi alla luce del principio della buona fede (art. 45): in caso di acquiescenza lo Stato perderà il diritto ad invocare la violazione
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati VI Contrasto con una regola di jus cogens (art. 53): Un trattato è nullo se al momento della sua conclusione è in contrasto con una norma imperativa di diritto internazionale generale. Ai fini della presente Convenzione, una norma imperativa di diritto internazionale è una norma accettata e riconosciuta dalla comunità internazionale nel suo insieme quale norma alla quale nessuna deroga è permessa e che può essere modificata solo da una norma successiva avente lo stesso carattere.
09/11/ Le cause di invalidità dei trattati VII Esempi di norme di jus cogens: divieto delluso della forza, divieto della pirateria, divieto della schiavitù, divieto di genocidio, divieto di discriminazione razziale Jus cogens e obblighi erga omnes