IL RUOLO DELLE DONNE
Gli ultimi due secoli sono stati caratterizzati da intense lotte femminili che hanno portato, alla cosiddetta parità dei sessi e quindi hanno permesso alle donne di godere degli stessi diritti degli uomini.
Nella preistoria la figura femminile era rispettata e venerata in quanto generatrice di prole. In Mesopotamia la donna aveva dignità pari a quella dell’uomo e stessi diritti di fronte alla legge . Presso i Babilonesi, inoltre, se veniva ripudiata per infertilità la donna poteva richiedere indietro la propria dote o, nel caso in cui fosse già stata spesa, farsi mantenere a vita dall’ex marito. In Egitto la visione delle donne era alta. Alcune dedicavano la propria vita alla religione e al culto di particolari divinità, diventando così sacerdotesse, altre vivevano da matrone mantenute dai mariti, ma altre dovevano compiere anche lavori pesanti per sostenere le famiglie.
Le stesse caratteristiche si mantennero nel periodo di storia romana, anche se in alcune fasi le donne, quelle libere e ricche, godettero di vari privilegi che permettevano loro di ereditare il patrimonio dei mariti da sole, senza dover ricadere sotto il controllo della famiglia.
Il ruolo della donna cambia a fine 700, ai tempi della Prima Rivoluzione Industriale. Con la nascita delle industrie, la donna è sempre più impegnata nel sistema produttivo. La vita delle donne cambiò radicalmente. Da madri dedite alla cura dei figli e della casa si trasformarono in operaie che passavano da 10 a 16 ore in fabbrica. Sempre a questo periodo appartengono i primi movimenti femministi, che in Francia stilarono la Dichiarazione dei Diritti delle donne.
L’800 fu il periodo d’inizio della vera lotta per i diritti delle donne. Il primo e il secondo conflitto mondiale videro la donna diventare di massima importanza per l’economia degli stati e per gli esiti delle guerre. Infatti, la produzione industriale di quel periodo era completamente affidata a loro, in quanto molti uomini erano impegnati al fronte o nelle battaglie.
Di fondamentale importanza fu, inoltre, la presenza nella Resistenza di donne, impiegate come staffette e messaggere. E inoltre non si pensa proprio mai che in alcuni Paesi del mondo la situazione non è così rosea come in Occidente. Nessuno pensa alla condizione delle donne musulmane, forse le meno sfortunate fra tutti i Paesi poco sviluppati, aggiogate agli uomini, costrette a coprirsi completamente e a vivere di elemosina nel caso di morte del marito..
. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
. Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.