GESU’ E’ LA STRADA VERSO LA PASQUA (tratto da “Il tesoro di Gesù” – la vita di Gesù raccontata ai bambini” testo e disegni a cura delle Monache Benedettinedell’Isola di S. Giulio d’Orta – NO)
GESU’ ENTRA IN GERUSALEMME
Essi non sanno ancora che il suo trono sarà una croce di legno. La Pasqua è ormai vicina e Gesù, seduto su un asinello, entra nella città di Gerusalemme salutato da una numerosa folla di adulti, ma soprattutto di bambini, che gli fanno una gran festa. Lo considerano come un re, un personaggio importante che merita i più grandi onori. Essi non sanno ancora che il suo trono sarà una croce di legno. Come la folla di Gerusalemme invochiamo Gesù: “Benedetto sei tu, o Gesù, che vieni nel nome del Signore. Osanna nel più alto dei cieli!”.
GESU’ LAVA I PIEDI AI SUOI DISCEPOLI
Il giovedì prima della festa di Pasqua, Gesù riunisce i suoi apostoli per la grande cena durante la quale ogni Israelita ricordava come Dio aveva liberato il popolo dalla schiavitù dell’Egitto. Gesù sa che quella sarà la sua ultima cena. Prima di mettersi a tavola, si china a lavare i piedi dei suoi amici come se fosse il loro servo. Poi, rialzatosi disse loro: “Fate così anche tra voi: servitevi reciprocamente. Allora sarete felici e benedetti dal Padre mio.” Preghiamo insieme: Donaci la felicità di chi sa aiutare gli altri e non pretende sempre e solo di essere servito.
L’ ULTIMA CENA
Aiutaci, Gesù, a non tradire gli amici. Gesù è nel Cenacolo, circondato dai suoi amici più cari. Prendendo tra le mani il pane e il calice ricolmo di vino, li benedice e li offre loro. Poi, guardandoli con tenerezza, annuncia che tra poche ore anche la sua vita sarà spezzata come quel pane e il suo sangue sparso come quel vino. Tra i discepoli ce n’è uno che non capisce il grande amore di Gesù: è Giuda. Stringendo tra le mani un sacchetto di denaro, esce. Il suo cuore è avvolto nella notte. Preghiamo insieme: Aiutaci, Gesù, a non tradire gli amici.
GESU’ PREGA NELL’ORTO DEGLI ULIVI
Terminata la cena, Gesù si reca nell’orto degli Ulivi. Nel suo cuore c’è tanta sofferenza. La città è addormentata e anche i suoi discepoli, sfiniti, cascano dal sonno. Gesù è solo e prega, affidando il suo dolore al cuore del Padre. Egli sa di poter contare sempre su di Lui, sulla sua tenerezza. “Il Padre – dice Gesù – non mi lascia mai solo e io sono sempre con Lui.” Ma intanto i passi dei soldati si fanno vicini. Gesù è arrestato, ma nel suo cuore l’amore del Padre è una forza nascosta che lo accompagna in tutti i suoi passi. Preghiamo insieme: Gesù insegnaci a seguirti e a stare con te anche nelle difficoltà.
GESU’ MUORE IN CROCE
Prima di morire, dice: “Perdonali”. Gesù, il Figlio prediletto del Padre, venuto tra noi per dirci quanto Dio ci ama, è giudicato, schiaffeggiato, coronato di spine, condannato a morte e crocifisso tra due ladroni. Prima di morire, dice: “Perdonali”. Poi affida Maria a Giovanni, come un tesoro prezioso: “Ecco tua madre”. Da quel momento Giovanni l’accoglie in casa sua e la ama come l’ha amata Gesù. Quando Gesù muore, il cielo diventa triste e cupo e si fa buio su tutta la terra. Preghiamo insieme: Grazie, Gesù, del dono della tua mamma. Grazie, Maria, che ci ami come tuoi figli. Aiutaci a rimanere fedeli a Gesù; insegnaci ad amare come lui.
GESU’ E’ DEPOSTO DALLA CROCE
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ora tu sei, o Gesù tra le braccia di Maria e la tua croce rimane là, come un segno per noi. Con la mia mano, faccio il segno della croce: con la mia mano inventerò gesti di pace. Sulla mia fronte faccio il segno della croce: nella mia testa farò nascere pensieri di bontà. Sul mio cuore faccio il segno della croce: dentro di me lascerò spazio al perdono. Insieme facciamo bene il segno della croce: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
GESU’ RISORGE DA MORTE
Gesù è morto ed è stato sepolto, ma la sua vita non finisce nella tomba. Nella notte di Pasqua Gesù risorge, è vivo per sempre. Stupore e felicità nel cuore dei suoi amici. Preghiamo insieme: Anch’io, o Signore Gesù, vengo da te battendo le mani, e in segno di gioiosa acclamazione dal profondo del cuore ti canto: ALLELUIA!