A FFIDO FAMILIARE COME TUTELA DEL MINORE 20 giugno 2014, Varna.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

Unità di Counseling e Mediazione Familiare
UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA Verso una nuova forma di affido
LUVI PROGETTI PER CRESCERE. 2 CHI SIAMO LUVI (Unione Volontari per lInfanzia), fondata nel 1967 da Lina Toniatti, è al suo 40mo anno di attività. Fin.
Latto di indirizzo pluriennale Relativo alle azioni di ORIENTAMENTO In un quadro di sistema Direzione Formazione Professionale – Lavoro Settore Standard.
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Mobilità individuale degli alunni Comenius
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Cultura della sicurezza DICEMBRE 2007 Incontro sulla sicurezza.
DEFINIZIONE DI AFFIDO E SUE FINALITA’
LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori.
Una comunità che accoglie laffido familiare nelle politiche a sostegno dei minori Mercoledì 22 novembre 2006.
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
I soggetti dell'Inclusione
Adozioni e affidamenti in Italia.
Rete di assistenza familiare
Quadro eropeo per le strategie nazionali per lintegrazione dei rom fino al 2020 Meccanismo per coordinamento con le strutture della societa civile Rossiza.
Per valorizzare il lavoro educativo delle donne e per offrire servizi all"infanzia.
La Raccomandazione europea per la garanzia di qualità dellIstruzione e Formazione Professionale Roma, 29 ottobre 2009 Giorgio Allulli - Isfol Coordinatore.
ATTORI DELLA PROTEZIONE DEL MINORE E DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE DEI SUOI DIRITTI.
L’organizzazione dei servizi per la salute mentale.
Diritto sanitario e dell’assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
GUIDA PER ALUNNI E GENITORI
Fondo per lintegrazione di cittadini paesi terzi UNIONE EUROPEA.
Continuità educativa per gli alunni disabili
Seminario Conclusivo dello Scambio fra Città Gemelle FEBBRAIO 2009, RAVENNA COMUNE DI RAVENNA Istituzione Istruzione e Infanzia.
LA SICUREZZA NEL LAVORO
Associazione Nazionale Pedagogisti
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
La storia di un percorso
Il sistema scolastico In Germania.
CHI SIAMO ULSS 18, UNITA' OPERATIVA MATERNO INFANTILE, ETA' EVOLUTIVA, E FAMIGLIA SERVIZIO DI CONSULTORIO FAMILIARE.
P OLITICHE S OCIALI E E MPOWERMENT DELLE F AMIGLIE Roma 12 maggio 2005 A CURA DI CLARA CURCETTI DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
IL SERVIZIO CIVILE 6 novembre 2014 SOLIDARIETA’ E COOPERAZIONE BRESCIA EST.
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
PREMESSE TEORICHE MODALITÀ E REQUISITI DI REALIZZAZIONE PUNTI CRITICI E PROSPETTIVE L’AFFIDO FAMILIARE dei BAMBINI PICCOLISSIMI A PARTIRE DALLE ESPERIENZE.
Strategie d’accoglienza della Vita Avv. Massimo Micaletti Pescara, 3 ottobre 2009.
2015 г. SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE “AFFIDAMENTO FAMILIARE” MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Agenzia assistenza sociale.
Febbraio 2015, Italia FONDO SOCIALE EUROPEO 2007 – 2013 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROGRAMMA OPERATIVO “SVILUPPO RISORSE UMANE“ INVESTIAMO.
ATTIVITA’ RISERVATE ALLA LIBERA PROFESSIONE. 1° ambito: Lavoro sociale professionale di base con persone / famiglie  Informazione e orientamento  Esame,
EHealthAcademy 2015: Un percorso di qualificazione delle competenze e formazione per Chief Information Officer (e aspiranti tali) in Sanità Organizzato.
La conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni Agenzia per l’Italia Digitale Roma, 27 maggio 2015.
MECCANISMO DI COORDINAMENTO REGIONALE Speranza e casa per i minori - Bulgaria.
La conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni Enrica Massella Ducci Teri Roma, 27 maggio 2015.
Lavorare come liberi professionisti, consente di poter svolgere l’attività per privati od enti pubblici senza limiti nella quantità di lavoro da svolgere,
Risultati fondamentali progetto BG051PO „Rete transnazionale per il sostegno dei minori e delle famiglie e la desitituzionalizzazione dei.
Lluís Francesc Peris Cancio Sapienza Università di Roma
Development of Transnational Network for Supporting Children and Families and for Deistituzionalization of Child Care Sofia 26 – 29 maggio 2014.
25 settembre 2014, Plovdiv LA POLITICA DELLA REPUBBLICA DI BULGARIA NEL CAMPO DELLA TUTELA MINORILE ED I SERVIZI SOCIALI PER I MINORI E LE FAMIGLIE 1.
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI GESTIONE E FINANZIAMENTI DEI SERVIZI SOCIALI PER I MINORI E LE FAMIGLIE IN BULGARIA 20 GIUGNO 2014 Varna.
Aiuti familiari per minori Varna, 20 giugno 2014 г.
PROGETTO PER L’INSERIMENTO SOCIALE FONDO SOCIALE EUROPEO 2007 – 2013 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROGRAMMA OPERATIVO”SVILUPPO RISORSE.
Progetto BG051PO C0001 “Infanzia per tutti” Il progetto viene realizzato grazie ai finanziamenti del POSRU, cofinanziato dal Fondo sociale.
SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE “AFFIDAMENTO FAMILIARE” MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Agenzia assistenza sociale.
Le elezioni degli Organi Collegiali di Circolo o di Istituto Gli Organismi di Partecipazione nella scuola.
Tutela della maternità e della paternità Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (G.U. n. 96 del 26 aprile 2001 S.O. n. 93/L) Paola Franzin – Valentina.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Sintesi lavori della Sessione 5 Le politiche e i servizi per l’accoglienza Un decennio di contrasto alla istituzionalizzazione di bambini e adolescenti.
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
1. Welfare “a misura di bambino e adolescente” tra protezione e tutela. La rete dei servizi sociali e della giustizia minorile Restituzione dei lavori.
accoglienza residenziale in comunità educative di tipo familiare assistenza domiciliare anziani e disabili animazione territoriale.
L’ISTITUTO DELL’ADOZIONE
Consultorio Familiare Centro Assistenza alla Famiglia di Binasco La nostra storia e i nostri servizi.
Norme internazionali del lavoro Presentazione Roma 25 giugno 2014 Ufficio Internazionale del Lavoro.
Transcript della presentazione:

A FFIDO FAMILIARE COME TUTELA DEL MINORE 20 giugno 2014, Varna

Q UADRO LEGISLATIVO E STRATEGICO Legge tutela minori; Regolamento attuativo per la Legge tutela minori; Dispositiva per i requisiti per aspiranti affidatari, selezione e approvazione di famiglie affidatarie e l’affidamento di minori presso di loro; Dispositiva per le condizioni e modalita’ per prevenzione dell’abbandono e l’istituzionalizzazione di minori e la loro reintegrazione sociale. Dispositiva per i criteri e gli standard per i servizi sociali per minori ecc.; Strategia nazionale per i minori ( ); Piano nazionale sull’infanzia.

S CHEMA DEL S ISTEMA PER TUTELA MINORI IN B ULGARIA Consiglio dei Ministri Ministero del lavoro e delle politiche sociali Altri ministeri impegnati Agenzia statale per la tutela dei minori Agenzia per l’ assistenza sociale Direzione Assistenza Sociale regionale Direzione “Assistenza Sociale regionale /Dipartimento “Tutela minori” Consiglio nazionale tutela minori Consiglio minori Assemblea nazionale

F UNZIONI DELLE D IREZIONI “A SSISTENZA SOCIALE “ E DIPARTIMENTI “T UTELA MINORI ” Effettua le attivita’ pratiche per la tutela dei minori nei comuni; Definisce e da’ attuazione alle misure concrete per la tutela dei minori e ne controlla l’esecuzione; Effettua dei controlli su segnalazioni per le violazioni dei diritti dei minori; Consulenza e sostegno per il periodo di crescita e l’educazione dei minori; Organizza corsi di formazione e consultori per genitori affidatari e partecipa nella loro approvazione; Se necessario manda le segnalazioni alla polizia, alla procura e al tribunale; Organizza interventi immediati per minori nelle situazioni di crisi anche se la tutela dalla polizia di 48 ore sia finita; Valuta i candidati bulgari per le adozioni ecc.

M ISURE PER LA TUTELA DEI MINORI L’ambiente migliore per far crescere e educare un minore e’ quello familiare L’istituzionalizzazione di minori viene ammesso solo dopo esaurimento di tutte le altre misure per tutela dei minori

M ISURE PER TUTELA NELL ’ AMBIENTE FAMILIARE Assicurare aiuto pedagogico, psicologico e legale ai genitori e alle persone incaricate con funzioni genitoriali per i problemi inerenti alla crescita, educazione ed istruzione dei minori; Accompagnare la scelta di servizio sociale adatto; Consultare ed informare il minore in relazione alla sua eta’ ed al livello dello sviluppo personale; Consulenza e sostegno per i problemi dell’assistenza e servizi sociali; Collaborazione per migliorare le condizioni socio-domestici; Lavoro sociale per facilitare i rapporti tra figli e genitori e superare conflitti e crisi relazionali; Analisi delle capacita’ e interessi individuali del minore e aiuto nella scelta di scuola; Assistenza nella ricerca di sistemazione e occupazione alle condizioni vigenti della legislazione del lavoro per i sedicenni che hanno bisogno; Indirizzare i minori verso le forme adatte per l’impegno del tempo libero; Sostegno per gli adottanti nel processo di preparazione per la funzione genitoriale, adozione stessa e la tutela dei diritti del minore nei casi di adozione annullata; Sostegno per le persone che si occupano di minori per il periodo di formazione e per l’esecuzione delle loro funzioni.

A FFIDAMENTO MINORILE FUORI FAMIGLIA 1. Affidamento del minore presso una famiglia di parenti o vicini; 2. Affidamento presso famiglia affidataria; 3. Istituzionalizzazione – tipo residenziale o specializzata.

A FFIDAMENTO PRESSO FAMIGLIA DI PARENTI O VICINI E’ tra le misure piu’ usate per la tutela minorile, vicina alla cultura bulgara; Al mese di aprile 2014 ci sono 6858 minori affidati nelle famiglie di parenti e vicini;

A FFIDAMENTO FAMILIARE Che cosa rappresenta l’affido ? E’ un servizio sociale per la tutela minorile che offre la possibilita’ a tanti bambini in situazioni di disagio di crescere in ambiente familiare.

G LI SCOPI PRINCIPALI DELL ’ AFFIDO procurare per un determinato periodo di tempo un ambiente familiare sicuro che possa contribuire per l’evoluzione fisica, psichica ed emozionale normale del minore ; prevenzione dell’istituzionalizzazione minorile e sostegno alle famiglie di origine nei momenti critici; preparazione per la vita indipendente e sviluppo di abilita’ sociali del minore; preparazione dei minori istituzionalizzati per la reintegrazione nella famiglia di origine o per l’adozione;

F ORME DI AFFIDO affido volontario – al mese di aprile 2014 il numero totale di minori affidati nelle famiglie volontarie e’ 170; affido professionale – al mese di aprile 2014 il numero totale dei minori affidati presso le famiglie affidatarie professionali e’ 1973;

A FFIDAMENTO FAMILIARE A breve termine; A lungo termine; Casi d’urgenza; Affido sostitutivo. Viene applicato in via amministrativa dalla Direzione “Assistenza sociale” fino alla delibera del rispettivo tribunale regionale.

C OMMISSIONE PER L ’ AFFIDO Vengono istituite presso le direzioni regionali di assistenza sociale; Esamina le necessita’ per il servizio “affido” a livello regionale; Approva/non approva gli aspiranti affidatari e fa le proposte per l’esclusione delle famiglie affidatarie dai registri;

P ROCEDURE PER ESAMINAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ASPIRANTI AFFIDATARI entro un termine di 4 mesi; vengono valutate le risorse materiali per la crescita e lo sviluppo del minore, compreso anche lo spazio individuale del minore nella casa; le qualita’ personali e la motivazione degli aspiranti affidatari; collaborazione con Dipartimento TM e la famiglia di origine se nel interesse del minore; gli aspiranti affidatari frequentano un programma di 36 ore di corsi di formazione;

A FFIDAMENTO FAMILIARE Disposizione amministrativa del DTM in attesa del delibera del Tribunale; Contratto con famiglia affidataria che regola i diritti e gli obblighi delle parti:  condizioni adatte nella casa di affido;  spazio personale per il minore;  esigenze personali del minore;  condizioni adatte per lo sviluppo emozionale;  cure per la salute e l’istruzione;  sulla base di un provvedimento del tribunale fare un grafico per gli incontri con la famiglia di origine;  collaborazione con la Direzione “Assistenza sociale” ed il rispettivo fornitore;  sostegno al minore e alla famiglia affidataria anche tramite indirizzamento verso i servizi sociali ecc.

O BBLIGHI DELLA FAMIGLIA AFFIDATARIA Permette agli assistenti sociali di avere contatto diretto con il minore; Informa la direzione “Assistenza sociale” che segue il minore ed il rispettivo fornitore per i cambiamenti di circostanze importanti che riguardano il minore; Tutte le famiglie affidatarie con minori affidati partecipano obbligatoriamente nei corsi di formazione organizzati dai fornitori del servizio sociale “affido”.

S ORVEGLIANZA E CONTROLLO Visita di assistente sociale della direzione “Assistenza sociale” responsabile del minore almeno due volte al mese per il primo mese e una volta per i mesi successivi; Visita di assistente sociale responsabile per la famiglia di origine almeno due volte al mese per il primo mese e una volta per i mesi successivi;

F AMIGLIA AFFIDATARIA PROFESSIONALE - CARATTERISTICHE Qualifica aggiuntiva per la cura di minori; Stipula un contratto con il fornitore del servizio sociale “affido” nel quale viene stabilito il rispettivo compenso; Vengono affidati con priorita’:  bimbi fino eta’ di 3 anni;  minori disabili;  minori vittime di violenza e traffico;  minori con la misura applicata “tutela dalla polizia”;  minori in situazione di cura sostitutiva.

I L CONCETTO DELL ’ ADOZIONE E LE DIFFERENZE RISPETTO ALL ’ AFFIDO E’ la misura di tutela che garantisce la cura sostenibile per minori adottabili con tutti i diritti e gli obblighi da questo provenienti, uguali a quelli tra parenti di origine; Direzione regionale AS, Consigli di adozione - organo chiave nell’adozione nazionale; nuova Dispositiva per i requisiti per la compilazione e gestione dei registri di adozione complete (approvata nel 2010).

P ROGETTO “ ANCHE IO HO LA FAMIGLIA ”

GRAZIE DELL’ATTENZIONE!