8 AGOSTO 2015 SABATO - XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO SAN DOMENICO Sacerdote UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Antifona Venite, adoriamo il pastore supremo, Cristo Signore. SALMO 94 Invito a lodare Dio Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13). Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, * a lui acclamiamo con canti di gioia. Poiché grande Dio è il Signore, * grande re sopra tutti gli dèi. Nella sua mano sono gli abissi della terra, * sono sue le vette dei monti. Suo è il mare, egli l'ha fatto, * le sue mani hanno plasmato la terra. Venite, prostràti adoriamo, * in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, * il gregge che egli conduce. Ascoltate oggi la sua voce: † « Non indurite il cuore, * come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: * mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione † e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, * non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno: * Non entreranno nel luogo del mio riposo ». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Venite, adoriamo il pastore supremo, Cristo Signore.
Inno Frumento di Cristo noi siamo, cresciuto nel sole di Dio, nell'acqua del fonte impastati, segnati dal crisma divino. In pane trasformaci, o Padre, per il sacramento di pace: un Pane, uno Spirito, un Corpo, la Chiesa una santa, o Signore. O Cristo, pastore glorioso, a te la potenza e l'onore col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie: eterna è la tua misericordia SALMO 135, 1-9 (I) Inno Pasquale Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano). Lodate il Signore perché è buono: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio degli dèi: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Signore dei signori: * eterna è la sua misericordia. Egli solo ha compiuto meraviglie: * eterna è la sua misericordia. Ha creato i cieli con sapienza: * eterna è la sua misericordia. Ha stabilito la terra sulle acque: * eterna è la sua misericordia. Ha fatto i grandi luminari: * eterna è la sua misericordia. Il sole per regolare il giorno: * eterna è la sua misericordia; la luna e le stelle per regolare la notte: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie: eterna è la tua misericordia
2^ Antifona Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo con mano potente e braccio disteso. SALMO 135, (II) Inno Pasquale Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano). Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: * eterna è la sua misericordia. Da loro liberò Israele: * eterna è la sua misericordia; con mano potente e braccio teso: * eterna è la sua misericordia. Divise il mar Rosso in due parti: * eterna è la sua misericordia. In mezzo fece passare Israele: * eterna è la sua misericordia. Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo con mano potente e braccio disteso.
3^ Antifona Lodate il Dio del cielo; egli ci ha liberati dai nostri nemici. SALMO 135, (III) Guidò il suo popolo nel deserto: * eterna è la sua misericordia. Percosse grandi sovrani: * eterna è la sua misericordia; uccise re potenti: * eterna è la sua misericordia. Seon, re degli Amorrei: * eterna è la sua misericordia. Og, re di Basan: * eterna è la sua misericordia. Diede in eredità il loro paese: * eterna è la sua misericordia; in eredità a Israele suo servo: * eterna è la sua misericordia. Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: * eterna è la sua misericordia; ci ha liberati dai nostri nemici: * eterna è la sua misericordia. Egli dà il cibo ad ogni vivente: * eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio del cielo: * eterna è la sua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Lodate il Dio del cielo; egli ci ha liberati dai nostri nemici.
Così dice il Signore: «Ricorreranno a me nella loro angoscia e diranno: Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra». Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce. Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. V. Additami, Signore, le tue vie, R. insegnami i tuoi sentieri. Prima Lettura Dal libro del profeta Osea 5,15d-7,2 La conversione non sincera è vana
Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza, ecco dove mi hanno tradito. Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue. Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze. Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito Èfraim, si è contaminato Israele. Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo. Mentre sto per guarire Israele, si scopre l'iniquità di Èfraim e la malvagità di Samaria, poiché si pratica la menzogna: il ladro entra nelle case e fuori saccheggia il brigante. Non pensano dunque che io ricordo tutte le loro malvagità? Ora sono circondati dalle loro azioni: esse stanno davanti a me. Responsorio R. Andate e imparate che cosa significhi: * Misericordia io voglio e non sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. V. Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce. R. Misericordia io voglio e non sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. Prima Lettura Dal libro del profeta Osea 5,15d-7,2 La conversione non sincera è vana
Domenico era dotato di grande santità ed era sostenuto sempre da un intenso impeto di fervore divino. Bastava vederlo per rendersi conto di essere di fronte a un privilegiato della grazia. V'era in lui un'ammirabile inalterabilità di carattere, che si turbava solo per solidarietà col dolore altrui. E poiché il cuore gioioso rende sereno il volto, tradiva la placida compostezza dell'uomo interiore con la bontà esterna e la giovialità dell'aspetto. Si dimostrava dappertutto uomo secondo il Vangelo, nelle parole e nelle opere. Durante il giorno nessuno era più socievole, nessuno più affabile con i fratelli e con gli altri. Di notte nessuno era più assiduo e più impegnato nel vegliare e pregare. Era assai parco di parole e, se apriva la bocca, era o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio. Questa era la norma che seguiva e questa pure raccomandava ai fratelli. La grazia che più insistentemente chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente alla salvezza degli uomini. Seconda Lettura: Dalla «Storia dell'Ordine dei Predicatori» (Libellus de Principiis O.P:; Acta canoniz. sancti Dominici; Monumenta O.P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30 ss., ) O parlava con Dio, o parlava di Dio
Riteneva infatti di poter arrivare a essere membro perfetto del corpo di Cristo solo qualora si fosse dedicato totalmente e con tutte le forze a conquistare anime. Voleva imitare in ciò il Salvatore, offertosi tutto per la nostra salvezza. A questo fine, ispirato da Dio, fondò l'Ordine dei Frati Predicatori, attuando un progetto provvidenziale da lungo accarezzato. Esortava spesso i fratelli, a voce e per lettera, a studiare sempre l'Antico e il Nuovo Testamento. Portava continuamente con sé il vangelo di Matteo e le lettere di san Paolo, e meditava così lungamente queste ultime da arrivare a saperle quasi a memoria. Due o tre volte fu eletto vescovo; ma egli sempre rifiutò, volendo piuttosto vivere con i suoi fratelli in povertà. Conservò illibato sino alla fine lo splendore della sua verginità. Desiderava di essere flagellato, fatto a pezzi e morire per la fede di Cristo. Gregorio IX ebbe a dire di lui: «Conosco un uomo, che seguì in tutto e per tutto il modo di vivere degli apostoli; non v'è dubbio che egli in cielo sia associato alla loro gloria». Responsorio R. Simile al fuoco, sorse un nuovo araldo della salvezza. * La sua parola bruciava come fiaccola. V. Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c'era falsità sulle sue labbra. R. La sua parola bruciava come fiaccola. Seconda Lettura: Dalla «Storia dell'Ordine dei Predicatori» (Libellus de Principiis O.P:; Acta canoniz. sancti Dominici; Monumenta O.P. Mist. 16, Romae 1935, pp. 30 ss., ) O parlava con Dio, o parlava di Dio
Orazione Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.