LA STORIA DELLA GONNA Istituto Comprensivo G.B.Rubini A.S. 2014/2015 Alunne: Lodovica Fossati Enkiarda Gjoni P.ssa: M.L.Fogliata
INDICE La gonna: anni ‘20 …Anni ’30… …Anni’40… …Anni’50… …Coco Chanel… …Anni’60… …Anni’70… Gli ultimi trent’anni Motivazione della scelta
La gonna negli anni ‘20 Durante la metà degli anni ’20, gli orli si alzarono, giusto a metà polpaccio. Dettagli come pannelli, drappeggi e orli asimmetrici facevano furore durante gli anni ’20. Le donne andavano a frotte ai magazzini per vedere le ultime creazioni di Coco Chanel e i suoi teatrali orli smerlati in colori neutri come beige, sabbia, crema e blu. Le maschiette degli anni ’20 spesso indossavano gonne più corte con pizzi più lunghi in modo che la gonna fosse corta ma desse l’impressione di una diversa lunghezza a causa dell’orlo irregolare.
…Anni ‘30… Gli abiti negli anni trenta si fanno più morbidi e fascianti, le gonne si allungano sotto il ginocchio per il giorno e fino alla caviglia la sera. Per il tipico outfit da giorno devono essere privilegiate le gonne sotto il ginocchio che, strette in vita e larghe sulle gambe, si aprono in pieghe e pannelli. Molto in voga, poi, erano particolari modelli in cui la fenditura dell’orlo posteriore superava di qualche centimetro quella della parte anteriore.
…Anni ‘40… Il secondo dopoguerra darà impulso a nuove idee, che saranno fatte circolare dall’impegno di grandi stilisti. Il nuovo impulso, arriva con Dior che lancia un nuovo stile: il “new look” ispirato alla moda del 1915, ridisegna la silhouette,la gonna si allarga “a corolla”. La gonna di Dior torna ad essere ampia e voluminosa, realizzata con sovrapposizioni e abbondante quantità di tessuto utilizzato per tagli a ruota a un quarto, a mezza,intera e doppia ruota. La linea femminile è strizzata in vita da corte giacchine aderenti che valorizzano l’ampiezza della gonna.
…Anni ‘50… Il “tailleur Chanel” del 1954, giacchina e gonna in tinta, fu concepito come una formula perfetta per vestire il corpo femminile. Rigorosamente di linea diritta, lunghezza al ginocchio, la gonna del tailleur Chanel è divenuta il prototipo di riferimento della modellistica classica ed il must della maison omonima.
…coco Chanel… Con l’arrivo della Grande Guerra, Chanel diventò molto famosa tra le famiglie nobili della Francia. Nel 1917, Chanel era conosciuta in tutta la Francia ed era riuscita ad aprire un negozio a Parigi. Fu lei stessa a introdurre l’uso di un nuovo elemento nel campo vestiario: estese l’uso del jersey (un materiale a maglia molto flessibile), dal suo uso esclusivo per i sottabiti a una grande varietà di tipi di vestiario, inclusi i vestiti semplici in grigio e blu scuro. Fu un’innovazione di così grande successo che iniziò ad elaborare le sue celebri fantasie per i tessuti jersey. Fu solo con l’arrivo della seconda guerra mondiale che Chanel fu costretta a ridimensionare la sua attività, spostandosi anche in America, per trovare nuove strade. Chanel era finalmente un marchio conosciuto in tutto il mondo e anche l’America seppe portare ottimi guadagni alla stilista.
…Anni ‘60… Negli anni Sessanta,Londra divenne il centro della cultura giovanile la rivoluzionaria minigonna di “Mary Quant” tagliata appena al di sotto dell’inguine, indossata con gli stivali e le calze colorate, diviene il simbolo dell’emancipazione femminile. In questi anni la gonna si incammina verso la linearità spaziale. Le gonne dell’epoca lunare sono brevi e rigide e rabbrividiscono all’idea del fiocco e del drappeggio.
…Anni ’70… Negli anni Settanta,la moda degli hippies, i figli dei fiori, con le loro gonne ampie, lunghe, arricciate e sfrangiate rielaborano moduli provenienti dalle culture più lontane. In altre versioni rivisitano i tempi passati, le tradizioni folk, i colori forti, l’imperfezione degli stampati a mano, i patchwork.
Gli ultimi trent’anni Negli ultimi trenta anni è continuata l’altalena di lunghezze e di modelli, fino al nuovo millennio, quando convivono felicemente minigonne e gonne alla caviglia, aderentissime e in modelli trendy e/o tradizionali, revival e vintage. Pur avendo acquisito quella duttilità che consente uno scambio di idee tra chi crea e chi vive la moda, la gonna evidenzia ogni volta nuovi dettagli e invenzioni accattivanti che la legano inequivocabilmente al momento culturale.
Motivazione della scelta Abbiamo scelto questo argomento perché ci interessava sapere come un capo di abbigliamento femminile fosse cambiato nel tempo di pari passo con l’emancipazione della donna. Le gonne serie che dovevano solo coprire sono diventate un capo che esalta la femminilità anche senza trascurare la comodità. La donna che lavora ed è impegnata anche in famiglia e quindi ha bisogno di muoversi,essere scattante ma anche elegante e sofisticata.