INVIDIA PALEONTOLOGICA MASK La festa era iniziata, i ragazzi si divertivano e ballavano; la vicina di casa era ormai al limite della sopportazione. La.

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INVIDIA PALEONTOLOGICA MASK

La festa era iniziata, i ragazzi si divertivano e ballavano; la vicina di casa era ormai al limite della sopportazione. La mattina che precedeva l’omicidio, affrontò Rachel: andò a casa sua. Rachel in un impeto d’ ira graffiò Jennifer.

La mattina del delitto, Jennifer portò a Rachel il pranzo come segno di riconoscenza per la comprensione; la porta era aperta … la trovò morta nella sua camera. Chiamò la polizia. Il capitano non aspettò un attimo e informò NCIS squadra speciale scena del crimine.

L’ investigatore, visto che era una persona molto precisa e attenta, cercò le prove per tutta la stanza ma non trovò né il proiettile né l’arma del delitto, ma qualcos’altro attirò la sua attenzione… la veneziana. Un mobile era appoggiato al muro.

Su di esso c’erano e alcune foto nelle quali Rachel era in posti bellissimi: quattro foto le aveva fatte insieme ai reperti e ai fossili più importanti che trovava. In una delle foto scattate insieme ai reperti c’era, un po’ nascosto, un taccuino con dei disegni dei fossili più importanti.

Taylor esaminando la scena notò che i gioielli c’erano ancora e che la ragazza quindi non era stata uccisa per i gioielli. Non si trattava di rapina. L’attenzione di Taylor venne attirata dalla finestra, la veneziana, scossa dal vento si mosse e l’investigatore si avvicinò… notò che il vetro era bucato dal foro di un proiettile.

Capì subito che era una 9 millimetri, trovò che il proprietario del palazzo Albert ne aveva una ma egli negò di aver ucciso la ragazza, era solo arrabbiato con lei perché non pagava l’affitto puntualmente. Il proprietario disse agli agenti che quella sera, si trovava a una festa e il suo alibi venne verificato solo quando andarono dall’ organizzatore della festa che confermò la presenza di Albert al pub.

Sophie aveva trovato il DNA di Jennifer la vicina di casa, sotto le unghie di Rachel. La prima cosa che disse la signora fu “voglio e volevo bene a quella ragazza”; le dissero che era stata uccisa con una pistola ma lei non sapeva neanche come si impugnasse. Quella notte si trovava dalla sorella. Il suo alibi venne confermato.

Il Sig. Barret che abitava di fronte alla vittima, egli era l’ex fidanzato di Rachel e venne fermato perché anche lui possedeva una 9 millimetri. Lui la amava ancora ma l’aveva lasciata in quanto il lavoro che faceva le lasciava poco tempo per la vita privata. La notte dell’omicidio era all’estero per lavoro con il suo capo, il quale confermò. L’alibi era attendibile.

Taylor andò sulla scena del crimine e portò con sé un manichino. Lo posizionò in piedi dove si trovava la vittima e lo rivolse verso l’armadio. Taylor fece passare il laser attraverso il foro e capì la direzione del proiettile, esso puntò alla finestra. Il laser, indicò l’appartamento da cui avevano sparato era di Eric Shane. Gli agenti assegnati all’indagine controllando la casa di Shane notarono che la spia della segreteria telefonica lampeggiava. qualcuno parlò.

Altri investigatori erano nell’appartamento di Rachel in alcune foto videro lei che prendeva appunti sul suo taccuino ma sulla scena del crimine questo non venne rinvenuto. Capirono che sul blocchetto lei scriveva tutte le scoperte ed era come la sua vita su carta.

In laboratorio esaminarono la voce della segreteria telefonica Taylor capì che di chiunque fosse quella voce, durante la settimana, quella persona stava controllando il Sig. Shane e lo contattava per capire se rispondeva o no al telefono, però questa volta gli andò male, non chiuse la telefonata.

Gli investigatori, nella camera di Rachel trovarono una sabbia strana che proveniva, da luoghi dove si facevano scoperte paleontologiche. La stessa sabbia venne trovata nell’appartamento di Shane. Trovarono la persona della segreteria telefonica, il suo nome era Jack, il cugino della vittima, anche lui un paleontologo. Andarono a casa sua e trovarono il taccuino di Rachel, il proiettile con il sangue della ragazza, il bossolo e la pistola. Le prove erano schiaccianti.

Gli agenti gli chiesero il movente, disse che l’aveva uccisa perché lei nel suo lavoro trovava sempre reperti di alto valore scientifico e le sue scoperte venivano pubblicate sui giornali mentre le sue erano spesso di scarsa rilevanza scientifica. Per questo le aveva rubato il taccuino dove sapeva che lei scriveva il luogo della scoperta, i reperti ritrovati e tutto ciò che riguardava il suo lavoro. Il caso venne chiuso e Rachel venne per sempre ricordata nel cuore dei suoi cari e… tra la sabbia e alla scoperta di altri dinosauri.