L’inquadramento europeo delle politiche nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili Cremona - 23 maggio 2011.

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L’inquadramento europeo delle politiche nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili Cremona - 23 maggio 2011

Una traccia di lavoro Cosa si propone il progetto InterPares Il budget di emissioni di CO2 Gli impegni per il clima: Cancun Gli investimenti necessari La Strategia Europea del 20/20/20 Le energie rinnovabili: progressi per gli obiettivi del 2020 Gli obiettivi del Piano d’Azione per le Rinnovabili I vincoli allo sviluppo delle FER Gli incentivi per lo sviluppo delle FER The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Cosa si propone il Progetto Interpares La Provincia é il “bacino ottimale” per affrontare questi problemi, in termini di Pianificazione dello sviluppo delle energie rinnovabili Conoscenza delle tematiche ambientali territoriali Adeguatezza delle infrastrutture tecnologiche di rete Proposta per la Semplificazione delle Procedure, che accompagnano una crescita sostenibile del settore delle energie rinnovabili, che tenga conto: degli obiettivi di riduzione delle emissioni coerenti con l’obiettivo del +2° della Strategia Europea Energia 2020 del Piano d’Azione per le Energie Rinnovabili delle Linee Guida per la semplificazione del 18 settembre 2010 dei SEAP (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile) - Patto dei Sindaci Su 110 solo 44 Province (di Emilia Romagna, Friuli VG, Lazio, Lombardia, Toscana, Trentino, Umbria) hanno le deleghe per il rilascio dell’Autorizzazione Unica, mentre nelle Contee (Romania) e le Prefetture (Grecia) il grado di decentramento delle funzioni amministrative é ancora basso The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Il budget disponibile di CO2 Secondo i dati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) – misurato nella stazione di Mauna Loa (Hawaii) la concentrazione di CO2 in atmosfera é passato da 280 ppm nel 1850 a 389 ppm nel 2010. La Conferenza internazionale sul clima di Cancun (Dicembre 2010) ha ribadito l’obiettivo di contenere l’aumento di temperatura media a +2° nel 2050, l’unico compatibile con la sopravvivenza della specie umana (il c.d. Scenario 450 del World Energy Outlook IEA e International Panel on Climate Change 2009): per restare dentro questo valore soglia la concentrazione di CO2 in atmosfera potrebbe arrivare, al massimo, a 450 ppm. Per avere il 75% di probabilità di non superare i 450 ppm potranno essere immesse in atmosfera, nel periodo 2000 – 2050, circa 1.000 miliardi di tonnellate di CO2 (BUDGET POTENZIALMENTE DISPONIBILE). The aim of my presentation is to tackle the following issues. 4 4

Il budget realmente disponibile Del Budget Disponibile di emissioni complessive di CO2 in cinquanta anni (2000-2050) – pari a 1.000 mld t – ne sono già state emesse – nel periodo 2000 – 2009, 313 mld di tonnellate. Il Budget Realmente Disponibile di emissioni di CO2, nel periodo 2010 – 2050, è quindi pari a 687 miliardi di tonnellate. Al ritmo attuale di “emissioni annue”, pari a 19,4 miliardi di tonnellate (sono quelle del 2009), resterebbero ancora 35 anni per arrivare a coprire tutto il budget disponibile: quindi nel 2044 potremmo essere arrivati al “valore soglia di concentrazione di CO2 in atmosfera”, espresso in ppm, che produce un +2° di riscaldamento medio del pianeta. The aim of my presentation is to tackle the following issues. 5 5

L’andamento tendenziale del Budget Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Energy technology Perspective 2011), senza altre misure oltre quelle preannunciate nei negoziati internazionali, l’aumento annuale di emissioni di CO2 non sarebbe di 19,4 ma di 57 mld di tonnellate (nel 2050). Quindi si arriverebbe a coprire il Budget Disponibile già prima del 2030 (probabilmente nel 2028). Tale andamento esplosivo sarebbe confermato dagli attuali divari esistenti nel calcolo delle emissioni di CO2 procapite tra i paesi del G8 e i paesi dell’area BRICS: il valore della CO2 p.c. è di 18,7 negli USA, di 7,8 in Europa, sotto 1,5 in India e Cina. Nei negoziati internazionali si pone un problema di giustizia climatica. The aim of my presentation is to tackle the following issues. 6 6

Gli impegni per il clima di Cancun La Conferenza (COP-16) di Cancun ha ribadito l’obiettivo del “Piano di Azione di Bali” di limitare l’aumento del surriscaldamento del pianeta a +2°C rispetto ai livelli preindustriali (280 ppm). Attualmente gli impegni assunti dai paesi industrializzati dell’Allegato I della Convenzione corrispondono ad una riduzione rispetto al 1990 del 13-18% delle emissioni entro il 2020: quindi ben lontani dalla traiettoria dei 2°C. A Cancun oltre 100 paesi in via di sviluppo hanno chiesto, per avere maggiori possibilità di affrontare il caos climatico e per non pagare, loro, il “costo dello sviluppo delle economie occidentali”, di limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C. Sempre a Cancun si è stimato in 57 GT il trend attuale di emissioni previste nel 2020; in relazione a questo trend le riduzioni necessarie dovrebbero ammontare a 13-17 GT rispetto agli attuali impegni massimi di 9 GT. The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Gli investimenti necessari allo scenario 450 dell’IEA Secondo lo Scenario 450 del World Energy Outlook dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (2009) per stabilizzare le emissioni climalteranti al +2° sono necessari investimenti tali da portare le Fonti Rinnovabili nella produzione di energia elettrica dall’attuale 19% al 37% nel 2030: 2010 – 2020:investimenti pari a 140 mld $ 2020 – 2030: investimenti pari a 280 mld $ Nei prossimi 20 anni servono: 420 miliardi di dollari The aim of my presentation is to tackle the following issues. 8 8

La Strategia Europea Energia 2020 La UE si è impegnata ad una riduzione unilaterale delle proprie emissioni del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020 e ad arrivare al 30% se anche gli altri paesi industrializzati assumessero impegni comparabili. La UE stima che - per raggiungere gli obiettivi della Strategia 2020 - siano necessari investimenti, nei prossimi dieci anni, pari allo 0.3% del PIL comunitario ossia a 48 miliardi di euro l’anno al 2020. Ma questi obiettivi non sono compatibili con la traiettoria dei 2°C: per essere in linea bisogna ridurre le emissioni globali del 50% nel 2050 rispetto al 1990, e riduzioni interne a livello comunitario del 25% nel 2020, 40% nel 2030 e 75% nel 2050. Da qui la necessità di passare probabilmente al 30% di riduzione, resa più agevole dall’impatto della recessione sull’industria europea, che può aiutare l’Europa a colmare il divario con Cina e USA negli investimenti per la green economy, The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Progressi verso Energia 2020 Dalla Comunicazione della Commissione del 31 gennaio 2011 emerge che: Solo 7 Stati (Danimarca, Germania, Irlanda, Lituania, Polonia, Portogallo e Ungheria) prevedono di raggiungere i propri obiettivi 2010 per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, mentre solo Austria, Finlandia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna e Svezia prevedono di raggiungere gli obiettivi relativi alle energie rinnovabili nei trasporti. Circa metà degli Stati membri (Austria, Bulgaria, Danimarca, Francia, Grecia, Germania, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Slovenia, Spagna e Svezia) prevede di superare gli obiettivi e di fornire le eccedenze ad altri Stati Per Italia e Lussemburgo è previsto che una piccola parte delle energie rinnovabili necessarie per raggiungere gli obiettivi derivi da "importazioni" sotto forma di trasferimenti statistici da Stati con eccedenze Se tutte queste previsioni saranno confermate, nel 2020 la quota complessiva di energie rinnovabili nell'UE supererà l'obiettivo del 20%. The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Gli obiettivi italiani previsti nel PAN sulle Energie Rinnovabili Occorre forse ricordare le tendenze energetiche e gli obiettivi italiani in materia di Fonti Energetiche Rinnovabili, come descritte nel PAN (Giugno 2010): Secondo lo scenario tendenziale preso a riferimento dalla Commissione Europea, nel 2020 il consumo finale lordo di energia dell’Italia potrebbe raggiungere il valore di 166,50 Mtep, a fronte di un valore di 134,61 Mtep registrato nel 2005. L’aggiornamento 2009 dello studio, che tiene conto dell’effetto della crisi economica, stima per l’Italia al 2020 un consumo finale lordo di 145,6 Mtep. Secondo quanto stabilito dalla direttiva 2009/28/CE, nel 2020 l’Italia dovrà coprire il 17% dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili. Prendendo a riferimento lo scenario efficiente, questo significa che nel 2020 il consumo finale di energie rinnovabili dovrà attestarsi a 22,31 Mtep. FER per riscaldamento e raffreddamento: 15,83% FER nel settore dell’elettricità 28,97% FER nel settore dei trasporti 10,06% The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Le indicazioni per le politiche pubbliche dell’IEA Come raggiungere questi obiettivi? Dal rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Deploying Renowables: Principles for Effective Policies 2008) emergono 5 indicazioni per lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili: Rimuovere le barriere non economiche (ostacoli amministrativi, accesso alla rete, etc.) Superare i problemi di accettazione sociale che generano conflitti Incentivi economici certi e trasparenti Regolata riduzione del valore degli incentivi nel tempo (commisurata alla riduzione dei costi di produzione) Valutazione degli impatti sul sistema energetico The aim of my presentation is to tackle the following issues. 12 12

I vincoli ambientali allo sviluppo delle FER E’ necessario sviluppare le Energie Rinnovabili per raggiungere gli obiettivi che permettono una stabilizzazione climatica, tenendo conto dei vincoli ambientali: Tutela del paesaggio (storico, rurale, naturalistico, etc.) Suolo agricolo ad elevata produttività (fotovoltaico, biomasse, biofuel) Tutela della biodiversità (fauna, flora) Interferenze con l’ambiente (ad esempio le falde) The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Rimuovere i vincoli tecnologici Come sottolineato nella comunicazione sulle infrastrutture energetiche, occorre intervenire preparando la rete per l'integrazione di volumi significativi di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, contribuendo a un migliore equilibrio della stessa, a una maggiore flessibilità e a una produzione meglio ripartita. Con reti elettriche più interconnesse e più flessibili l'infrastruttura deve essere sviluppata e rafforzata, anche impiegando tecnologie "smart grid" (rete intelligente). Forme di produzione ripartita dell'elettricità secondo procedure multiple, flessibili e di scala inferiore presuppongono che la rete e il mercato siano concepiti secondo regole diverse rispetto a quelle applicabili ai grandi impianti centralizzati tradizionali. L'integrazione di mercato delle energie rinnovabili dovrebbe avvenire in modo da garantire che le fonti siano sviluppate laddove è più conveniente in termini di costi e opportuno sotto il profilo ambientale. The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Affrontare i vincoli procedurali Le analisi della Commissione indicano che gli investimenti di capitale nelle energie rinnovabili raggiungono oggi in media 35 miliardi di euro l'anno ma questa cifra dovrebbe essere portata rapidamente a 70 miliardi per raggiungere gli obiettivi fissati. Tali spese devono essere finanziate principalmente da investimenti del settore privato, come avviene oggi, alimentati in fin dei conti dai consumatori di energia. E’ indispensabile semplificare le complesse procedure di autorizzazione e pianificazione in modo da eliminare le barriere non legate ai costi che ostacolano lo sviluppo delle energie rinnovabili. Anche solo rendendo più rapidi e trasparenti i sistemi di pianificazione, nel rispetto della normativa ambientale, si può promuovere l'adozione delle energie rinnovabili e assicurando che gli installatori siano qualificati e fornendo maggiori informazioni ai consumatori si può incidere positivamente sui tassi di diffusione. The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Dosare gli incentivi Occorre trovare il GIUSTO DOSAGGIO degli INCENTIVI Le tariffe devono riflettere il calo dei costi di produzione delle energie rinnovabili, in modo da evitare eccessive remunerazioni del capitale; occorre infatti ricordare che il sostegno operativo è generalmente finanziato dai consumatori dell'energia e non dai contribuenti con le entrate fiscali. Evitare che gli incentivi contribuiscano a ritardare i miglioramenti di efficienza, dovuti in particolare al progresso tecnologico Evitare comportamenti opportunistici ed eccessive distorsioni di mercato Qualsiasi revisione degli strumenti finanziari dovrebbe essere eseguita in modo da non creare incertezze per gli investitori The aim of my presentation is to tackle the following issues.

Ma bisogna dire la verità sulle cifre Costo in bolletta per l’anno 2010: Per le Fonti Energetiche Rinnvabili gli oneri nel 2010 sono pari a 2,7 mld. Euro Sempre con i dati del 2010: 326 miliardi di kWh richiesti in rete nel 2010 Onere aggiuntivo: 0,8 centesimi di euro al kWh Onere aggiuntivo: 27 euro anno a famiglia rispetto al consumo medio di 3.400 kWh anno Tali oneri aggiuntivi sono destinati ad arrivare a 37,4 euro annuo a famiglia nel 2020 (1,1 centesimi euro anno per kWh) – dati del PANER The aim of my presentation is to tackle the following issues.

L’epoca della stupidità Dobbiamo evitare che nel 2050 sia un interrogativo a tormentarci: “Perché, pur sapendo le conseguenze di ciò che stava succedendo, intere generazioni hanno creduto di poter far finta di niente” ? Perché non abbiamo preso sul serio l’allarme della comunità scientifica, che pure era unanime nel descrivere la situazione? Perché non ci siamo posti gli interrogativi giusti ai quali trovare soluzione? Perché abbiamo continuato a rimandare le soluzioni? The aim of my presentation is to tackle the following issues. 18 18