“EFFICIENZA ENERGETICA: OBBLIGHI E OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE” PERUGIA, 24 SETTEMBRE 2015 I NUMERI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA ING. PAOLO RICCI.

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Transcript della presentazione:

“EFFICIENZA ENERGETICA: OBBLIGHI E OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE” PERUGIA, 24 SETTEMBRE 2015 I NUMERI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA ING. PAOLO RICCI PRESIDENTE SEZIONE INDUSTRIA DELL’ENERGIA CONFINDUSTRIA UMBRIA

Come noto, la Direttiva Europea emanata nel 2012 e relativa a Misure per la salvaguardia dell’ambiente ha individuato tre filoni di attività e per ciascuno di essi ha altresì definito target da raggiungere nell’anno obiettivo Filoni di attività ed obiettivi sono: Riduzione delle emissioni di CO 2 nell’atmosfera 20% Incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili 20% Riduzione dei consumi di energia mediante azioni di efficientamento 20%

I Paesi europei hanno recepito ed adottato tale Direttiva, attraverso adeguate disposizioni nazionali. Con riferimento al filone di attività da sviluppare per la riduzione dei consumi energetici, la Direttiva europea definisce anche le misure obbligatorie che ciascun Paese deve adottare per il raggiungimento degli obiettivi fissati; in particolare viene richiesto a ciascun Paese di utilizzare l’energia in maniera più efficiente rispetto al passato, in tutti gli stadi della catena energetica, dalla produzione fino al consumo finale. Il decreto legislativo n. 102 del 2014, emanato dall’Italia in attuazione della Direttiva 2012/27/UE, obbliga le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energia ad eseguire un Audit energetico su tutti i siti produttivi, localizzati sul territorio nazionale, entro il 5 dicembre 2015.

Il contenimento dei consumi di energia avviene attraverso l’efficientamento dei processi nel campo industriale e la razionalizzazione del suo uso nelle applicazioni civili. Il progresso tecnologico, quale ad esempio l’uso dei led nell’illuminazione o dei motori elettrici ad alta efficienza e dei moderni inverter nei processi industriali, offre un notevole contributo alla riduzione dei consumi energetici. Nel campo industriale dovranno essere promosse ed opportunamente incentivate le diagnosi energetiche e l’introduzione di sistemi di gestione dell’energia. L’Audit energetico e la relativa Diagnosi devono consentire, per ciascuna azienda, l’individuazione delle misure da adottare per ottenere un maggior risparmio energetico.

La diagnosi energetica viene richiesta a livello di utilizzi energetici sia civili che industriali e rappresenta, oltre ad essere un obbligo di legge, un valido strumento per poter rapidamente individuare sprechi ed intervenire per ridurre i consumi con tecnologie più efficienti. Sono di seguito riportate alcune misure indicate nella Direttiva Europea che devono essere adottate a livello nazionale: le società di distribuzione e vendita di energia devono ottenere il risparmio dell’1,5% di energia ogni anno, attraverso l’adozione di speciali misure; i Paesi europei possono optare per ottenere il medesimo risparmio di energia attraverso altri provvedimenti, quali l’incremento dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento, installando finestre con doppi vetri o isolando i tetti delle case;

nel settore pubblico dei singoli Paesi europei si devono acquistare fabbricati, prodotti e servizi caratterizzati da un’alta efficienza energetica; i Governi europei devono, ogni anno, produrre innovazioni per incrementare di almeno il 3% l’efficienza energetica dei fabbricati di proprietà ed occupati; gli utenti di energia devono essere messi nelle condizioni di poter migliorare la gestione dei propri consumi. Ciò richiede un facile e libero accesso ai dati di consumo attraverso contatori individuali ed intelligenti; i singoli Governi devono introdurre incentivi nazionali per favorire le diagnosi energetiche; monitorare che le grandi società facciano gli audit dei propri consumi ed attuino le azioni atte a ridurre i consumi stessi; controllo dei livelli di efficienza delle fonti di produzione di energia

Con riferimento ai tre filoni di attività individuati nella Direttiva Europea e agli obiettivi fissati relativamente all’anno 2020, è ad oggi prevedibile, a livello europeo, la seguente situazione: riduzione delle emissioni di CO 2 : obiettivo raggiungibile e superabile (previsione del target 24% contro obiettivo del 20%); incremento della quota di energia da fonti rinnovabili: obiettivo raggiungibile (20% previsto contro 20% obiettivo) riduzione dei consumi energetici mediante azioni di efficientamento: obiettivo mancato (previsione 18% contro 20% obiettivo)

Il prevedibile mancato raggiungimento dell’obiettivo al 2020 impone alle singole nazioni di elaborare strategie di maggiore sensibilizzazione della pubblica opinione sul risparmio energetico (da una parte) e di sviluppare piani di incentivazione per favorire le diagnosi energetiche e le conseguenti attività operative di efficientamento. Necessità dunque di un impegno straordinario per colmare il gap, anche attraverso un forte rilancio della RICERCA e INNOVAZIONE con particolare riferimento ai seguenti campi di applicazione: sviluppo delle biomasse sviluppo e sempre più diffuso utilizzo delle tecniche di storage dell’energia

sviluppo della filiera smart che si articola in o smart metering o smart city o automation system uso delle nuove tecnologie per la costruzione e la gestione degli edifici

Importanti razionalizzazioni possono essere ottenute nel rispetto dei vincoli esistenti per le nuove costruzioni edilizie, atte a favorire l’uso delle fonti rinnovabili elettriche (fotovoltaico integrato, minieolico) e termiche (solare termico, termo camini, caldaie a biomasse, pompe di calore) ed interventi sull’involucro edilizio (isolamento degli edifici, schermature solari, infissi a doppio vetro e selettivi). Altro importante campo della razionalizzazione energetica è rappresentato dallo sviluppo della mobilità elettrica; il risparmio energetico è evidente se si considera che il rendimento di un motore endotermico alimentato a combustibile fossile è pari alla metà di quello ottenuto con funzionamento elettrico.

Con riferimento a quanto sopra, viso gli obblighi ma soprattutto le opportunità che l’efficienza energetica può rappresentare per un contributo fondamentale al rispetto dell’ambiente ma anche per una gestione più economica ed efficace delle nostre aziende, abbiamo ritenuto opportuno indire questo convegno che vuole essere di sensibilizzazione sul tema e di informazione puntuale sulle iniziative in atto nel nostro paese. Abbiamo allo scopo richiesto un contributo agli esperti dell’ENEA e della nostra Regione per un’informativa puntuale ed esaustiva su obblighi ed opportunità che si presentano alle nostre aziende.

Chiuderemo questo nostro incontro con l’illustrazione di alcuni casi reali a dimostrazione dell’efficacia e dei risultati ottenibili con una metodica riflessione sulle attuali gestioni energetiche nel campo sia civile che industriale.