Gli stili di apprendimento

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Metodo o abilità di studio? Questo è il problema
Advertisements

TECNOLOGIA E INFORMATICA
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
Il nostro corpo: una grande avventura
Comprensione e interpretazione del testo
LA LAVAGNA INTERATTIVA NEL LABORATORIO DI LINGUA INGLESE
didattica orientativa
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
grande contenitore nel quale vengono risolti i diversi aspetti del vivere sociale. I singoli individui trovano proprio nell interazione reciproca lo spazio.
Prof. Dario Ianes Università di Bolzano
SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMERGENZA LINGUA Sintesi e conclusioni Modena 18 Maggio 2011 Modena – USR Progetto ELLE – Gruppo Tutor Senior.
_La valutazione autentica_
PROGETTO FINANZIATO DAL BANDO INNOVAZIONE DIDATTICA 2010
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
Promuovere i metodi di studio Anno Accademico
Gli Apprendimenti nella Disabilità uditiva e le Nuove Tecnologie
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
una bella avventura culturale
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
INFANZIA S. TERESA.
Programmare percorsi CLIL a cura di Graziano Serragiotto
GESTIRE LA CLASSE COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO
STILI COGNITIVI Stili cognitivi
Stili di apprendimento e stili cognitivi
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
La motivazione nell’apprendimento della lingua straniera
Ilaria Rota Dalmine, 5 Aprile 2011
Strategie di lettura Come diventare un lettore consapevole
sensibilizzare e diffondere specifiche conoscenze sulle diverse tipologie di DSA; costruire reti di collaborazione per rilevare e sperimentare strategie.
VIAGGIO NEL NOSTRO PIANETA SANITA’
La mia autostima.
GESTIONE DIFFERENZE INDIVIDUALI
LE MAPPE PER INSEGNARE.
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
Differenziare in ambito matematico
Le competenze Nel documento tecnico del MPI (Donato De Silvestri )
IL PUPAZZO JONATHAN UN PERCORSO DI LAVORO Insegnante specializzata
Strategie autovalutative ANALISI PRESTAZIONI Osservazioni in itinere
1. L’APPRENDIMENTO NEGLI ADULTI
dalle abilità alle competenze
Leggiamo con il Karaoke Roberto Grison Francesco De Marco
PROGETTAZIONE CURRICULARE DI SEDE: ANNO SCOLASTICO 2014/’15 SEI INCONTRI DI AGGIORNAMENTO, AUTOAGGIORNAMENTO E COORDINAMENTO DI SEDE.
PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO
STUDIARE BENE PER IMPARARE MEGLIO…E PIU’ VELOCEMENTE
GLI STILI COGNITIVI.
L’integrazione scolastica dell’alunno DSA
IMPARARE AD IMPARARE I comprendere come apprendiamo
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Programmazione attività di comprensione nel secondo ciclo della scuola primaria classe quarta Dalle indicazioni Obiettivi di apprendimento al termine.
Il progetto De.Se.Co Il punto di partenza per la individuazione e la definizione delle competenze è un’analisi di che cosa è necessario per poter agire.
SVILUPPOAPPRENDIMENTO QUALI POSSIBILI CONTAMINAZIONI? PSICOLOGIA NEUROSCIENZE EVENTI PSICHICI MANIFESTAZIONI QUADRO ESISTENZIALE FENOMENOLOGICO L’ATTIVITÁ.
Le abilità di studio Corso Neoassunti A.S
APPRENDIMENTO INTELLIGENZA Insegnare ad essere piu’ intelligenti: Cosa insegnare: varie abilita’-componenti come prerequisito dell’apprendimento Come insegnare:
LABORATORIO 2 Innovazione didattica e tecnologica (nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica, specifici approfondimenti disciplinari e didattici).
Sperimentazione Rete Innova Gruppo metodologico: metacognizione
La metacognizione : una “strategia” per la didattica ?
Gli stili di apprendimento
IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO NEGLI ADULTI
C.M. 48del 31 maggio 2012 ISTRUZIONI A CARATTERE PERMANENTE ESAME DI STATO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
La didattica ermeneutica esistenziale.
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
SOSTENERE I FIGLI NEL PROCESSO DI SCELTA SALONE DELL’ORIENTAMENTO 28 novembre 2015 Arsenale di Verona.
Per una Didattica inclusiva
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
LA DIDATTICA LABORATORIALE
nella Scuola dell’Infanzia
APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO VALUTAZIONE VALUTAZIONE AUTENTICA E APPRENDERE PER COMPETENZE.
PROBLEMATICHE PIU’ RILEVANTI
Transcript della presentazione:

Gli stili di apprendimento Didattica e Pedagogia speciale Nicoletta Rosati

Educare osservando e insegnare ad osservare Comportamenti affettivi La conoscenza dell’alunno cognitivi

Educare osservando e insegnare ad osservare atteggiamenti ed aspettative Comportamenti relazionalità Affettivi partecipazione

Educare osservando e insegnare ad osservare esperienze:scolastiche extrascolastiche Comportamenti conoscenze: dichiarative Cognitivi procedurali concetti abilità modalità di apprendimento: stili cognitivi formae mentis

Educare osservando e insegnare ad osservare Ogni alunno è portatore di un fascio di energie (potenzialità) sue proprie che, se gradatamente realizzate, contribuiscono al suo completo sviluppo come persona

Educare osservando e insegnare ad osservare Il compito di ciascun docente, ma anche di ciascun educatore, è proprio quello di scoprire e far scoprire all’educando ciò che lo distingue e lo differenzia dagli altri perché unico ed irripetibile.

Educare osservando e insegnare ad osservare La scoperta della propria unicità passa attraverso la conoscenza del proprio modo di vedere, conoscere e comprendere il mondo che ci circonda

Educare osservando e insegnare ad osservare Anche il docente ha il suo patrimonio di potenzialità; molte di queste hanno già trovato espressione e influenzano il proprio modo di essere, di agire, di riflettere di insegnare.

Educare osservando e insegnare ad osservare Nella conoscenza delle proprie peculiarità come di quelle di ciascun alunno rientrano gli stili cognitivi gli stili di apprendimento gli stili di insegnamento

Educare osservando e insegnare ad osservare La costruzione condivisa delle conoscenze permette agli alunni di prendere coscienza delle proprie modalità cognitive e di apprendimento e ai docenti di valorizzare queste “diversità” per adattare il proprio stile di insegnamento.

Educare osservando e insegnare ad osservare Ogni allievo dovrebbe poter sperimentare stimoli adatti ai diversi stili di apprendimento

Educare osservando e insegnare ad osservare Lo stile di apprendimento è un comportamento cognitivo, affettivo e fisiologico che indica, nel suo insieme, come l’allievo percepisce l’ambiente di apprendimento, interagisce reagendo ad esso.

Educare osservando e insegnare ad osservare Osservando un bambino/ragazzo impegnato a scoprire il funzionamento, per es. di un tellurio, si potrà constatare come egli, di fatto, impegni modalità sensoriali, tratti di personalità ( le disposizioni della mente) e modalità cognitive.

Educare osservando e insegnare ad osservare I canali sensoriali “puri” sono: visivo uditivo cinestesico olfattivo tattile

Educare osservando e insegnare ad osservare Di fatto le informazioni che arrivano ( input) utilizzano un canale visivo-verbale A B C canale visivo-non verbale canale uditivo canale cinestesico

Educare osservando e insegnare ad osservare Il canale visivo verbale richiama le strategie di apprendimento basate su: prendere appunti rivedere quanto appuntato riassumere quanto letto fare elenchi di cose da ricordare porre didascalie a grafici, immagini, diagrammi seguire istruzioni per iscritto

Educare osservando e insegnare ad osservare Il canale visivo non verbale richiama le strategie di apprendimento basate sull’uso di: immagini,foto, disegni, mappe concettuali o multimediali; sottolineature di parole- chiave usando colori diversi; costruzione di immagini mentali di ciò che viene ascoltato o letto; predisposizione di scalette e di indici

Educare osservando e insegnare ad osservare Il canale uditivo privilegia l’ascolto e si basa sulle strategie didattiche di: Ascoltare attivamente colui che parla; ascoltare con attenzione le spiegazioni del docente; registrare le lezioni del docente o la propria ripetizione della lezione; chiedere spiegazioni orali; utilizzare gli audiolibri; usare la sintesi vocale per la lettura ( in presenza di DSA); ascoltare le spiegazioni di un compagno

Educare osservando e insegnare ad osservare Il canale cinestesico utilizza tutte le modalità concrete di fare esperienza diretta di ciò che si apprende. Si basa sulle strategie di disegnare, ritagliare, incollare, appaiare, giustapporre immagini, schemi, diagrammi. Esprimere con il corpo ciò che si sta apprendendo Accompagnare lo studio con il movimento del corpo

Educare osservando e insegnare ad osservare

Educare osservando e insegnare ad osservare Una volta individuato lo stile di apprendimento prevalente in ciascun alunno, il docente predispone la sua lezione scegliendo le attività didattiche variegate così da richiedere l’uso dei vari canali sensoriali e rispettare i vari stili di apprendimento.

Educare osservando e insegnare ad osservare Quando l’informazione è stata “colta” deve essere elaborata per trasformarsi in conoscenza. Questo avviene secondo il personale stile cognitivo

Educare osservando e insegnare ad osservare Lo stile cognitivo è “la modalità prevalente con cui la persona elabora l’informazione che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi. P.Boscolo “Intelligenze e differenze individuali” 1981

Educare osservando e insegnare ad osservare La scuola dovrebbe stimolare l’applicazione di diversi stili cognitivi permettendo in questo modo un apprendimento plurifunzionale.

Educare osservando e insegnare ad osservare Gli stili cognitivi maggiormente riconosciuti sono: stile globale≠analitico stile sistematico ≠intuitivo stile verbale ≠visuale stile impulsivo ≠riflessivo stile convergente ≠divergente stile dipendente dal campo ≠indipendente dal campo

Educare osservando e insegnare ad osservare Gli stili di apprendimento indicano una predisposizione e una propensione naturale di ciascun allievo nell’uso delle abilità proprie. Ognuno utilizza, in modalità diverse, in tempi diversi e in percentuali differenti, tutti gli stili

Educare osservando e insegnare ad osservare Gli alunni con DSA, per esempio, prediligono stili di apprendimento visivo- non verbale auditivo cinestesico

Educare osservando e insegnare ad osservare Le informazioni che provengono dal canale auditivo sono, in genere, processate bene nei bambini della scuola dell’infanzia, nelle persone con DSA. Le informazioni che sono veicolate dal canale auditivo necessitano un rinforzo ( educare all’ascolto attivo). Le informazioni che sono “conquistate” dal canale cinestesico permangono più a lungo ( apprendimenti con il corpo, appunti, grafici)

Educare osservando e insegnare ad osservare Occorre sempre ricordare che ciascun alunno, però, ha il suo canale privilegiato e che, anche se presenta disabilità, ha un modo tutto personale di processare le informazioni

Educare osservando e insegnare ad osservare Gli alunni con DSA o gli alunni dell’età della seconda infanzia, per esempio, utilizzano: stili di apprendimento visuali; (pensano in modo visivo piuttosto che verbale) stili cognitivi globali ( Krupska, Klein, Morgan, Stella)

Educare osservando e insegnare ad osservare Sembra che le persone con difficoltà di apprendimento sviluppino un pensiero divergente piuttosto che convergente, quindi sono più creative nel trovare soluzione ai problemi. (Grenci, Amodio, Bandello)

Educare osservando e insegnare ad osservare Prestare attenzione al proprio stile di insegnamento che, in genere, a livello spontaneo, ricalca il nostro stile di apprendimento

Educare osservando e insegnare ad osservare Stile verbale Stile visuale Stile globale Stile analitico Stile sistematico Stile intuitivo

Educare osservando e insegnare ad osservare Per facilitare al massimo gli alunni con DSA ( ma, in realtà, tutti gli alunni) si dovrebbero programmare le attività di apprendimento come “prestazione della comprensione” piuttosto che “prestazioni di comprensione”

Educare osservando e insegnare ad osservare Un possibile schema… Obiettivi cognitivi Obiettivi metacognitivi Obiettivi “sociali” Disposizioni della mente

Educare osservando e insegnare ad osservare Un elemento che può favorire la motivazione all’apprendimento anche in condizioni di gravi difficoltà è dato dal poter “vedere” l’applicabilità di quanto scoperto, studiato, appreso e il fatto che quanto appreso richieda una prestazione adeguata alle proprie capacità ( non aspettative troppo alte).

La prestazione autentica La prestazione autentica è una metodologia che risponde pienamente ai bisogni di interesse e motivazione allo studio. Si fonda proprio sull’applicabilità concreta ed immediata di quanto appreso nella realtà quotidiana.

La prestazione autentica Si tratta di utilizzare le stesse attività didattiche conosciute, ma con un’ottica diversa: quella di situare la conoscenza nella realtà conosciuta dall’allievo.

La prestazione autentica La prestazione autentica si ottiene trasformando una prestazione di apprendimento ( per la comprensione o della comprensione) ed organizzandola secondo certi indicatori: Situazione ( reale o verosimile) Destinatari del lavoro svolto dagli allievi Ruolo dei singoli allievi nello svolgimento della prestazione Prodotto chiaramente descritto dall’insegnante in termini di: “Questo è ciò che mi aspetto da voi: correttezza ortografica, frasi correttamente costruite, idee innovative o originali, ecc.)

La prestazione autentica Un modo di lavorare che non soltanto mette al centro del lavoro stesso ogni singolo alunno, ma lo rende co-responsabile e co-autore con il docente stesso del proprio percorso di apprendimento rende la classe un luogo altamente inclusivo dove ciascuno è accolto e valorizzato per quello che è, spronato a dare il meglio di sé, incoraggiato dal percepire che la classe è veramente l’incontro di tanti IO-Tu per costituire il NOI.

D.Pennac, Diario di scuola Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia D.Pennac, Diario di scuola