Caso Clinico.

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Transcript della presentazione:

Caso Clinico

Anamnesi Uomo di 60 anni Mieloma Multiplo micromolecolare k dal 2005 Multiple linee di chemioterapia e radioterapia Tracheostomia per tirage da paralisi delle corde vocali Fibrillazione atriale Alla presa in carico metastasi ossee multidistrettuali, numerose fratture patologiche invalidanti. In trattamento con alkeran. PS 4. Hb 8,4grdL, PTL 70000mm3. Paziente agitato, lucido. Dolore non controllato con oppioide debole e FANS. Non segni di sanguinamento.

Modifica della terapia antalgica passando ad oppiode forte, proposto posizionamento del catetere vescicale ma rifiutato del paziente. Sospensione dell’alkeran. Iniziato serenase. Estrema consapevolezza del paziente e dei famigliari riguardo allo stato della malattia e ai possibili sviluppi futuri. Miglior controllo del dolore, con miglioramento della qualità di vita. Miglioramento dell’irrequietezza. Ad un controllo casuale dell’emocromo riscontro di Hb 5,8gr/dL, ferritina aumentata, normocromica e normocitica. Ferro basso. Non era più sintomatico del previsto.

Quesiti Trasfusione Eritropoietine Terapia marziale Nessuna terapia Riflessioni: Quale vantaggio dalla trasfusione Prognosi del paziente? Difficoltà logistiche per mancanza di trasfusione al domicilio Astenia solo da anemia o da “situazione generale”

Discusso con il paziente e i famigliari Discusso con il paziente e i famigliari. Moglie preferirebbe non fare nulla. I figli sono neutri. Il paziente, dato il miglioramente dello stato di qualità rispetto a un paio di settimane prima, decide di essere trasfuso, anche in considerazione del fatto che gli viene prospettato un miglioramento della astenia. Ricovero di 5 giorni in medicina. Crollo delle condizioni generali del paziente, che risulta disorientato già a partire dal primo giorno di ricovero. Trasfuse 4 sacche di GRC, con recupero di Hb a 9,1. Durante il ricovero riscontro di ipercalcemia parzialmente corretta con idratazione e corticosteroide (13,6 alla dimissione).

Al rientro al domicilio paziente in condizioni generali peggiori, ritorna ad essere lucido dopo 24 ore a casa. Chiede di evitare ulteriori trattamenti. Viene comunque proposta una idratazione, visti i valori di ipercalcemia, che il paziente rifiuta. Decesso dopo 10 giorni, nei quali il paziente si è lentamente assopito. Deceduto tranquillo, non idratato ne cateterizzato.