Margherita Occhiena, la mamma di Don Bosco

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Transcript della presentazione:

Margherita Occhiena, la mamma di Don Bosco 1856-2006: 150o anniversario della sua morte. La donna che è stata all’origine della Famiglia Salesiana.

Margherita Occhiena ha educato Giovanni Io sono il Figlio di Colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno... Parole del Signore a Giovannino Bosco: Margherita Occhiena ha educato Giovanni Sotto lo sguardo Attento di Dio. In questo modo lo formò intelligente, libero e capace di fare tutto per amore del prossimo.

Forte e umile, come le donne della Bibbia, ebbe sempre l’occhio attento ai suoi figli perché su di essi si compisse il piano di Dio. Formato da Margherita Giovannino è diventato il grande San Giovanni Bosco.

1. Particolari biografici Margherita Occhiena naque il 1° aprile 1788, a Capriglio (Asti), e fu battezzata lo stesso giorno nella sua chiesa parrocchiale. A 24 anni sposò Francesco Luigi Bosco, vedovo con il figlio Antonio di 4 anni. Francesco morì 5 anni più tardi a causa di una polmonite il 12 Maggio 1817, all’età di 33 anni. Una vedova di 29 anni, Margherita doveva accudire 4 persone: Antonio (9 anni), Giuseppe Luigi e Giovanni Melchiorre, di 4 e 2 anni, e la sua anziana suocera Margherita Zucca di 65 anni.

Una famiglia umile alle soglie della povertà Una famiglia umile alle soglie della povertà. Conducevano una vita di duro lavoro, ognuno con il proprio compito, sempre fiduciosi nella Provvidenza di Dio. Don Bosco guarderà sempre alla sua casa “ai Becchi” a Castelnuovo d'Asti, come a un punto di riferimento. La sua santa “Mamma Margherita” lo educò nella fede, e lo difese sempre da suo fratello Antonio che non voleva studiasse... In quella casa, guidato da sua madre, Giovanni Bosco, come Gesù a Nazareth, crebbe in età e grazia.

2. Ricordi di Giovanni Bosco : Avevo solamente due anni quando mio padre morì. Guardando a noi, mia madre faceva i suoi lavori di casa e anche il lavoro di mio padre nei campi. Era una donna forte… Ma il lavoro dei campi era molto duro e non poteva svolgerlo da sola. I miei fratelli e io le davamo una mano...

E’ in questa stanza che a 9 anni feci un sogno... ... quel sogno mi accompagnò per tutta la mia vita !

Chi sei tu che mi chiedi cose impossibili? Mi sembrava di essere vicino a casa e il luogo era come un enorme terreno di gioco di scuola C’erano là molti ragazzi, alcuni di loro bestemmiavano. Io mi lanciai con i pugni. Fu allora che apparve una persona e mi disse: “Non usare la violenza Vincerai questi ragazzi solamente se li tratterai con dolcezza...” Ma io ho solo 9 anni... Chi sei tu che mi chiedi cose impossibili?

Rispose: "Io sono il Figlio di Colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno. Il mio nome chiedilo a mia Madre." Improvvisamente apparve una donna maestosa. Fui stupito …Lei mi chiamò vicino e mi prese per mano. Io osservai e vidi che tutti i ragazzi erano scomparsi e al loro posto vidi ogni genere di animali: cani, gatti, orsi, lupi … “Renditi umile, forte e robusto …e quello che vedi accadere a questi animali lo dovrai fare con i miei figli”

Guardai attorno e mi accorsi che gli animali selvatici erano diventati agnelli mansueti … Non capivo nulla … e chiesi alla Signora di spiegarmelo

Lei mi rispose: “A suo tempo tutto capirai” Quando, il giorno dopo, raccontai il mio sogno, mia madre commentò: “Chissà! Forse diventerai pastore di anime.”

Cucina della famiglia Qui molte conversazioni e molte decisioni sono state prese

La cucina era il vero cuore della nostra casa. Io qui imparai il significato della carità … pazienza … La generosità con estranei e stranieri che bussavano in cerca di cibo … E … Cristo era praticamente uno di famiglia e mia madre Margherita mi fece imparare a meditare passi della Bibbia. Non potevamo andare a scuola di catechismo e così lei ci ha insegnato la nostra fede.

Nella mia famiglia imparai a rispettare e avere fiducia in Dio … Qui, in questa stanza cominciai ad avere una semplice e profonda relazione con Dio Nella mia famiglia imparai a rispettare e avere fiducia in Dio … … Onnipotente, ma anche il Dio di ogni giorno, partecipe della mia vita quotidiana

3. Margherita teneva il suo occhio discreto, intelligente, vigile su Giovanni e gli dava la sua libertà. Lo fece pensare e vivere alla presenza di Dio “Ricordati che Dio ti vede”

Davanti ad una bella notte stellata, Margherita diceva ai ragazzi: “E’ Dio che creò il mondo e mise lassù così tante belle stelle” In mezzo a un campo pieno di fiori esclamò: “Che belle cose Dio ha fatto per noi!” E al raccolto:”Ringraziamo Dio. Lui è stato così buono con noi; ci ha dato il nostro pane quotidiano” La vita è difficile e Margherita lo sa per sua propria esperienza: Prepara i suoi figli ad affrontare e capire le loro difficoltà e sofferenze: Dopo che chicchi di grandine rovinarono il raccolto, esclamò ad alta voce:”Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, lui sa perché”

Catechista per i suoi ragazzi Pasqua 1826, il giorno della Prima Comunione di Giovanni. Margherita preparò i suoi figli per la Confessione e la Messa e insegnò ad avere fiducia in Dio. Continuò poi la sua lezione con il più giovane con queste parole: ”Mio piccolo Giovanni. Dio ha un grande regalo per te. Preparati bene, questo è un grande giorno per te. Dio ha preso possesso del tuo cuore. Ora promettimi di fare tutto quello che puoi per conservarti buono fino alla fine della vita” E Dio prese possesso del suo cuore tanto che lo chiamò a una vocazione speciale: essere un prete per i giovani.

Consigli al giovane Giovanni Bosco da sua madre. All'età di 19 anni Giovanni voleva divenire frate francescano. Detto questo, il curato di Castelnuovo, Don Dassano avvertì apertamente Mamma Margherita : "Faccia in modo che lasci questa idea. Lei non è ricca e sta avanzando con gli anni. Se Suo figlio entrasse in convento, come l'aiuterà nella sua anzianità? “ Mamma Margherita si avvolse il suo scialle nero, andò a Chieri e incontrò Giovanni: "Il curato mi ha detto che vuoi entrare in convento. Ascoltami bene. Io voglio che tu ci pensi molto seriamente. Quando avrai preso la tua decisione, segui il tuo cammino senza preoccuparti di niente altro. La cosa più importante è che tu faccia quello che Dio ti chiede. Il curato ha voluto che io venissi perché tu cambi la tua idea, perché potrei avere bisogno del tuo aiuto in futuro. Ma io ti dico: In queste cose tua madre non conta nulla. Dio viene prima. Io non voglio niente da te, io non mi aspetto niente. Sono nata povera, ho vissuto povera ed voglio morire povera. Anzi ti dico ancora più chiaramente: se tu diventi prete ed avessi la sfortuna per divenire ricco, io non metterò piede in casa tua. Assicurati di ricordare bene questo”. Giovanni Bosco non dimenticò mai quelle parole forti di sua madre.

Parole a Don Bosco Sacerdote Torino, 5 giugno 1841. Nella cappella dell'Arcivescovo, attraverso la imposizione delle mani di Monsignor Luigi Fransoni, Giovanni Bosco diviene il sacerdote "Don Bosco." La sera della sua prima Massa nella sua casa, da sola con suo figlio, Mamma Margherita fece delle raccomandazioni: "Ora sei prete, sei più vicino a Cristo. Io non ho letto tutti i libri che hai letto, ma ricorda che cominciare a dire Messa vuole dire cominciare a soffrire. Forse non ne sarai immediatamente consapevole. Ma a poco a poco vedrai che tua madre ti ha detto la verità. Da ora in poi pensa solamente alla salvezza delle anime e non darti pensiero per me."

5. Vedendo lo stato di bambini e giovani sulle strade di Torino, Giovanni Bosco comprese che avrebbe dovuto mostrar loro lo stesso amore - materno e paterno - che sua madre Margherita gli aveva mostrato fin da bambino e lungo tutta la vita. Domenica di Pasqua 12 aprile 1846, dopo molto lavoro per trovare il luogo adatto, è nata VALDOCCO!

Autunno 1846. Mamma Margherita ha 58 anni, Don Bosco 31 Autunno 1846. Mamma Margherita ha 58 anni, Don Bosco 31. Ai Becchi lui si è appena ripreso dal recente fatale esaurimento, procurato dal lavoro per trovare Valdocco e iniziare l’attività. Ha bisogno di una persona fidata che vada a vivere con lui a Valdocco, lo aiuti e lo consigli. Chi meglio di sua madre? Margherita era ben sistemata ai Becchi, benvoluta da ognuno ed aveva il proprio appezzamento di terreno, le sue relazioni, i suoi familiari. Non fece attendere suo figlio che aspettava una risposta: "Se pensi che questo piacerà a Dio, io sono pronta ad andare anche là." Nel suo cesto mise il suo povero corredo. Don Bosco prese il suo breviario, il Messale e i libri. E via insieme a Torino, dove il 3 novembre 1846 giunsero a Valdocco e cominciarono la loro missione fra i giovani. Molti anni dopo un Confratello Salesiano Pietro Enria ricordò a Don Bosco: “Si ricorda come di notte quando noi eravamo già a letto, Lei e Sua madre accomodavate le nostre camicie lacerate e i pantaloni, eravate le uniche persone che avevamo! "

6. Madre all’Oratorio Nel novembre 1846 Margherita arrivò a Valdocco e non lo lasciò mai più. Era stato per lei il più grande e doloroso sacrificio. Ma Dio stava chiamandola di nuovo, alla sua età, ad essere la madre di altri orfani. Nel periodo in cui Mamma Margherita rimase all'Oratoria era lei che preparava i pasti, lavava ed accomodava i vestiti dei giovani poveri. In anni in cui avrebbe potuto essere una nonna, lei continuò a lavorare come la "madre" dell'Oratorio per tutti quei giovani abbandonati che si rivolgevano a lei per affetto e conforto materno.

MARGHERITA OCCHIENA (1788-1856) - 68 anni pieni di vita 7. Modello per tutti MARGHERITA OCCHIENA (1788-1856) - 68 anni pieni di vita   Accogliendo cordialmente Papa Benedetto XVI in Val d' Aosta la scorsa estate 2006, il Rettor Maggiore Don Pascual Chávez gli chiese di accelerare il processo di beatificazione della madre di San Giovanni Bosco, Margherita Occhiena. Il Rettor Maggiore gli consegnò la documentazione ed una lettera da parte di tutti i Vescovi Salesiani del mondo che chiedevano che la Delibera sulla eroicità delle virtù di Mamma Margherita venisse promulgata. La Famiglia Salesiana si augura che Margherita Occhiena sia dichiarata un modello per tutto il Popolo di Dio, la Chiesa, in occasione del 150° anniversario della sua morte.

1856: 25 Novembre Mamma Margherita muore a Valdocco. Il suo metodo di educare, nello spirito di famiglia, si diffonde ampiamente nel tempo 1846: Valdocco comincia! Mamma Margherita viene a vivere con suo figlio ed i suoi ragazzi. 1854: Don Bosco inizia la Società Salesiana, per propagare il suo apostolato e dargli stabilità. 1856: 25 Novembre Mamma Margherita muore a Valdocco. 1864: Don Bosco posa la prima pietra della Basilica di Maria Aiuto dei Cristiani. 1872: L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha inizio a Mornese con Maria Mazzarello, una giovane contadina e, come la madre di Don Bosco, una educatrice con la sua vita.

A Valdocco, Mornese.. in ogni casa Salesiana … Ognuno può sentirsi "a casa“. Giochi semplici, preghiere e catechismo che io ho tentato di dare loro erano come mia madre mi ha insegnato quando ero bambino. Pane, Amore, Lavoro, partecipazione, amicizia con Dio e col prossimo, sogni Tutti i ragazzi che entrano in una casa Salesiana trovano tutto questo! “Ho un solo desiderio: che siate felici nel tempo e nella eternità.” (D.Bosco)

Migliaia di Cooperatori. La Famiglia di Don Bosco deve molto a sua madre Margherita Occhiena. Lei gli insegnò il Sistema Preventivo: ragioni, religione, amorevolezza - un Sistema Educativo che oggi è diffuso nel mondo: Salesiani SDB: 16.943 Presenze: 2.073 Nazioni: 129 Migliaia di Cooperatori. Suore Salesiane FMA: 15.308 Presenze: 1.259 Nazioni: 89 La familiarità aumenta l’affetto, L’affetto porta alla confidenza, e questa apre i cuori. Impariamo da Gesù, il Maestro di Familiarità. (D.Bosco, Lettera da Roma, 1884)

Margherita Occhiena, madre di Don Bosco Ogni 25 Novembre noi ricordiamo: Margherita Occhiena, madre di Don Bosco 1856-2006: 150° anniversario della sua morte. La Famiglia Salesiana conta sulla sua Beatificazione. Senza di lei questa Famiglia e il suo metodo non esisterebbero.

Grazie mamma! ...