L’Europa industriale
L’Europa industriale… Tra il 1815 e il 1870: industrializzazione dell’Europa e ampliamento della “frontiera industriale”. Europa continentale, ma anche USA. Con tempi, ritmi e tempi diversi anche l'Europa continentale segue la GB sulla via dell'industrializzazione. Molto simili i fattori determinanti: generale aumento produttività grazie all'innovazione delle tecniche e allo sfruttamento di nuove fonti di energia. Inseguimento della GB: grande importanza di politiche di sviluppo organiche. Quattro fattori dello sviluppo: (1) mercato interno (dazi e trasporti); (2) protezionismo; (3) sistema bancario; (4) istruzione, formazione e ricerca. Esempio: la Prussia (sistema scolastico, Zollverein, ferrovie, banca mista).
L’ascesa tedesca…
L’Europa industriale… Tra il 1815 e il 1870: si diffondono nel Continente tutte le principali industrie della RI. Prima non erano convenienti (riduzione progressiva dei costi). 1870: diffusione della moderna industria siderurgica (l’utilizzo del carbon coke; Darby). Ultimi decenni dell’800: un nuovo sviluppo industriale… Crescita della competizione tra nazioni industriali: dalla ripresa della espansione coloniale alle guerre mondiali. 1913: crescita USA, Francia, Germania e Belgio; inizia il ridimensionamento della GB. Paesi ricchi: continuano a sviluppare innovazioni; paesi non sviluppati: non riescono a decollare… Dal tessile ai nuovi settori…
Nuovi settori industriali… Svolta strutturale dell’economia capitalistica: 1) Innovazione del paradigma energetico. 2) Affermazione nuovi settori industriali. 3) Riorganizzazione sistema produttivo. Automobile Benz-Velo, 1894
Nuovi prodotti industriali… Convertitore Bessemer, 1856. Pubblicità di lampadina, 1897.
Galleria delle macchine all'Esposizione universale del 1900 a Parigi.
Il sistema di produzione americano… alle origini del fordismo La standardizzazione del prodotto e l’intercambiabilità delle parti sono alla base del nuovo sistema di produzione, che si diffonde inizialmente nell’industria statunitense. Le macchine industriali devono perciò essere sempre più precise e affidabili, per garantire standard di qualità sempre più elevati. È una forma di organizzazione della produzione che renderà possibile la produzione di massa dei beni di consumo.
Tomas Alva Edison, con la sua Ford… l’immagine del progresso…
L’industrializzazione dell’Europa
Abraham Darby (1678-1717): pioniere dell'industria siderurgica e il primo di una dinastia di fonditori che hanno caratterizzato il primo periodo della rivoluzione industriale inglese e la storia della siderurgia. A. Darby è ricordato per essere stato il primo a ottenere la ghisa da minerali di ferro utilizzando non più carbone di legna ma carbon coke. Nel ’700 lo sviluppo della siderurgia era frenato dalla carenza di combustibile (scarsità di legname in prossimità delle fonderie) e dall’impossibilità di impiegare carbon fossile per il suo eccessivo contenuto di zolfo. Darby fu il primo a intuire che era necessario trattarlo, per poterlo utilizzare nei processi siderurgici. La cokizzazione attraverso il riscaldamento, permette di eliminare parte dello zolfo. The Iron Bridge sul fiume Severn, realizzato da Abraham Darby III, nella ferriera di Coalbrookdale Darby, che inizia la sua attività a Bristol, utilizza questo combustibile nel processo di produzione del rame e del piombo e poi, nel 1709 a Coalbrookdale, nel Shropshire, lo impiega per il minerale di ferro. Lo sviluppo del suo metodo porterà alla tecnologia degli altiforni alimentati a coke che tuttora è quella utilizzata.