LA CINA Superficie totale: km² Italia Kmq (31)

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Transcript della presentazione:

LA CINA Superficie totale: 9.596.960 km² Italia 301.338 Kmq (31) Abitanti: 1.306.313.813 60.054.511  (22) La lingua ufficiale è il Cinese Mandarino. Capitale: Pechino Città importanti: Hong Kong, Shanghai, Macao, Nanchino La popolazione è sparsa in modo molto irregolare; è infatti concentrata prevalentemente a est nelle grandi pianure, mentre a ovest, zona più aspra e arida, vi è una densità bassissima. La Cina moderna è caratterizzata da uno squilibrio socio-economico molto rilevante. A meno di 620 Km da Pechino, infatti, ci sono diverse aree rurali in cui vivono principalmente anziani e bambini, ma pochi uomini e donne, essendosi questi ultimi trasferiti dalle campagne alla città (in questo caso Pechino) per lavorare nel tentativo di costruirsi un futuro. Risulta che, solo nel 2004, almeno 140 milioni di cinesi abbiano abbandonato la propria casa rurale, lasciando figli piccoli e anziani a casa; talvolta, se il bambino è troppo piccolo, un adulto rimane assieme agli anziani. Arrivati in città, questi immigrati sono privi di diversi diritti quali la sanità, l'istruzione, il lavoro, l'alloggio e fanno fatica a vivere serenamente, anche se gli stipendi sono certamente più alti di quelli delle campagne. Gli abitanti delle campagne traggono il proprio sostentamento dall'agricoltura e dall'allevamento di mucche (principalmente per ricavarne latte) e maiali.

La provincia dello Shanxi Superficie : Kmq 156.800 Abitanti : 26.190.000 Capitale : Taiyuan Lo Shanxi, situato su un altopiano, con un clima monsonico continentale, è piuttosto arido. La sua economia si basa principalmente sull’agricoltura con importanti raccolti di grano, mais, miglio, legumi e patate Lo Shanxi ,inoltre, è ricco di risorse minerarie, in particolare di carbone. Le abbondanti riserve di carbone rappresentano circa la metà del totale della Cina, perciò lo Shanxi viene chiamato “il paese del carbone”. Purtroppo questa regione spesso sale agli onori della cronaca a causa di sciagure minerarie, infatti le miniere di carbone cinesi, dove vengono trascurate le piu' basilari norme di sicurezza, sono considerate le piu' pericolose del mondo.

LIN, UNA BAMBINA DELLO SHANXI

Mi chiamo LIN ho sette anni, nella fotografia sono con la mia insegnante, la nonna, mia sorellina Mehi e mio fratellino Deng. Abito in un piccolo villaggio dello Shanxi. I miei genitori sono contadini, coltivano i campi e io, una volta fatti compiti, aiuto la mamma nelle faccende domestiche. La nostra è una piccola casa circondata da una muraglia fatta di sterpi e di rami secchi per evitare che gli animali randagi entrino nel nostro cortile.

Io abito in un piccolo villaggio dello Shanxi, che è una regione della Cina, una nazione grandissima, con tantissimi abitanti con grandi e ricche città come Pechino, Shangai, Hong Kong, che, la maestra ci ha detto, sono piene di macchine, di luci, di parchi. Noi invece abitiamo in una povera regione, ci muoviamo a piedi o in bicicletta, i nostri genitori lavorano con tanta fatica la terra. Le nostre case sono fatte di fango e paglia, le strade sono strette e non asfaltate. Io sono di religione cattolica e la chiesa che vedete è in un paese a circa un’ ora di cammino dal nostro villaggio, là dov’è anche la mia scuola. Ogni domenica io, i miei genitori e i miei fratellini, vestiti a festa, ci rechiamo alla Santa Messa e dopo la celebrazione con gli altri ragazzini giochiamo, inseguendoci e correndo nel piazzale, mentre i nostri genitori parlano tra di loro.

La mia scuola è lontana ed ogni mattina debbo fare a piedi, assieme ad altri bambini, un’ ora di cammino per raggiungerla. Le strade non sono molto belle, in autunno e d’inverno sono fangose e piene di buche colme d’acqua. Costeggiano un largo fiume. Andando verso la scuola cantiamo delle canzoncine e delle filastrocche, ripetiamo, camminando, le lezioni. In primavera quando le strade sono asciutte ci inseguiamo o facciamo le gare a chi arriva prima. Nel nostro cammino a volte incontriamo i pastori che conducono greggi di capre, oppure contadini che si recano nei campi.

Lezioni, orari e vacanze Ogni lunedì ci raduniamo nel cortile della scuola per la cerimonia dell' "alza bandiera" e mentre la bandiera si alza sul pennone cantiamo inni patriottici. Quello che sentite è l’inno dei giovani Pionieri cinesi. Abbiamo 6 giorni di lezioni tra lunedì e sabato mattina. Ogni lezione dura 45 minuti ed è sempre seguita da una pausa di 15 minuti. L'anno scolastico è diviso in due semestri: il primo semestre ha inizio il primo Settembre e termina a Febbraio in occasione della festività per il Capodanno cinese ( che in genere cade tra il 20 Gennaio e il 20 Febbraio), il secondo riprende a Marzo e termina a Luglio, poi ci sono le vacanze estive. Durante le vacanze, nelle lunghe giornate estive, aiuto i miei genitori, badando ai miei fratellini, tenendo in ordine la casa, mentre papà e mamma sono al lavoro nei campi. Ma ho anche le mie ore di svago. Mi ritrovo al fiume con i miei amici e lì, in un’ansa tranquilla, dove l’acqua è poco profonda, facciamo il bagno tra spruzzi e risate.

La mia classe Questa è la mia classe, siamo in 30 bambini. La nostra maestra è molto severa. Ci insegna a leggere e a scrivere, la musica, l’ arte, la ginnastica, l’ igiene e la morale. Cerca di curare la nostra educazione insegnandoci i principi della modestia, dell'ordine, dell'altruismo. La nostra aula, lo vedete, è modesta, non molto riscaldata; nei banchi, sediamo a tre a tre, dobbiamo stare attenti non disturbarci a vicenda. Qui stiamo facendo la ricreazione, perché fuori piove e non si può uscire in cortile.

Il nostro alfabeto, non ha lettere, ma segni che si chiamano ideogrammi. I miei compagni, nella fotografia, stanno copiando degli ideogrammi. Sotto la fotografia ho scritto “ CIAO” nella mia lingua. La nostra scrittura è abbastanza difficile e per imparare a scrivere bisogna copiare e ricopiare.

LA BIBLIOTECA Nella nostra classe abbiamo una piccola biblioteca piena di libri ricchi di immagini a colori. A me e ai miei compagni piace molto leggere ed osservare le figure. Adesso vi voglio raccontare una fiaba:

La volpe approfitta del potere e prestigio della tigre                          Durante l'epoca dei regni combattenti, quando il Regno di Chu era il più forte, al Re Xuan di Chu sembrava strano che tutti i regni settentrionali temessero il suo generale Xixu. Ne chiese quindi le ragioni ai ministri della corte imperiale. Allora un ministro di nome Jiang Yi gli raccontò la storia seguente. Un giorno una tigre camminando nella foresta si accorse all'improvviso di una volpe. Quindi la tigre la catturò rapidamente, pensando all'ottimo pranzo che lo avrebbe aspettato. Tuttavia la volpe era molto furba. Sapeva che dopo essere stata catturata dalla tigre non le si prospettava un futuro roseo e per questo inventò una bugia e disse alla tigre: " Sono stata mandata dal creatore nella foresta per essere il re degli animali, se oggi tu mi mangerai, il creatore non ti perdonerà." La tigre dubitò delle parole della volpe e le chiese: "Hai detto che sei il re degli animali, hai la prova?" La volpe aggiunse: "Se non mi credi, puoi seguirmi nella foresta, così potrai vedere personalmente come tutti gli animali mi temono." La tigre pensò che questa fosse una buona soluzione e quindi permise alla volpe di camminarle davanti e la seguì nella foresta. Vedendo l'arrivo della tigre, i vari animali rabbrividirono di paura e fuggirono in ogni direzione. Dopo un giro, la volpe disse compiaciuta alla tigre "Hai visto che nella foresta non c'è nessuno che non abbia paura di me." Tuttavia la tigre non sapeva che i vari animali in verità temevano proprio lei stessa e credette alla bugia della volpe. Grazie alla bugia, la volpe non solo evitò di essere mangiata ma dimostrò anche il suo potere e prestigio. Il ministro Jiang Yi disse al Re di Chu che la paura di Zhao Xixu da parte del popolo settentrionale era dovuta al fatto che questo deteneva il potere dell'esercito del Re, ossia esso teme proprio il potere del Re.

I compiti a casa Qui, attorniata dai miei fratellini, sto facendo i miei compiti sul tavolo di cucina. Mehi mi osserva incuriosita ed ammirata, mentre Deng guarda verso il fotografo e non so a cosa pensi. Io cerco di impegnarmi, perché so cosa vuol dire avere una educazione, una istruzione, vuol dire essere più liberi

Le nostre feste La nostra festa più importante La festa di primavera o capodanno cinese coincide con l'inizio del calendario lunare. Nel vostro calendario cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. In questa festa ringraziamo i nostri antenati per tutto ciò che abbiamo avuto di buono nell'anno passato e chiediamo di poter vivere un anno felice. E' il giorno delle riunioni familiari e dei grandi banchetti. Nei giorni precedenti, nelle case cinesi, c'è un gran daffare per preparare la festa. Tutta la casa viene pulita e riordinata, ma particolare attenzione si ha per la cucina. Scope, coltelli e cose accuminate vengono tenute nascoste fino al giorno successivo al capodanno, perchè si crede che questi oggetti portino sfortuna. Strisce di carta o di seta rossa sono appese alle porte sia all'interno che all'esterno.

Il Dragone cinese, re della Festa di Primavera I fiori sono disposti in tutta la casa perchè simboleggiano prosperità e felicità. Alla veglia del capodanno le famiglie si riuniscono. Gli adulti e i bambini stanno alzati tutta la notte perchè è credenza che stare in piedi a lungo porti lunga vita ai genitori. A mezzanotte si offre il cibo agli antenati e si fanno scoppiare petardi e fuochi d'artificio per spaventare e far fuggire gli spiriti maligni. E' tradizione portare per le strade il drago. Il drago appartiene alla mitologia cinese. E' una creatura benevola che simboleggia la longevità, la prosperità e la pioggia

1° Giugno la festa dei bambini Il primo giugno è la festa dei bambini. Durante la festa si regalano loro doni e si preparano piatti che i bambini gradiscono particolarmente. Nelle scuole si allestiscono spettacoli per i genitori e i parenti. I bambini ballano, cantano ed eseguono esercizi ginnici per mostrare quanto hanno imparato nel corso dell'anno scolastico.

La festa della Luna In autunno, in una notte in cui la luna è particolarmente luminosa, si celebra la "Festa della Luna". Cade generalmente tra settembre e ottobre. Le famiglie si incontrano per un pranzo serale, alla fine, guardano l'astro luminoso sgranocchiando i dolcetti a forma di luna. Si organizzano poi piccoli cortei per godere, la luminosità della notte. Alcuni giorni prima della festa, adulti e bambini hanno preparato o comperato le lanterne. Vi sono lanterne di tutte le dimensioni, forme e colori; alcune a forma di pesce, di altri animali... Vuole la credenza che esporsi in quella notte ai raggi della luna ritempri le energie del corpo e dello spirito. Tutti gli sguardi sono quindi rivolti verso la luna, sia per riceverne la luce, sia per cercare di vedervi l'immagine di Sheung Ngao, la patrona della festa.

I NOSTRI GIOCHI A noi piace molto giocare a nascondino, a rincorrerci, a mosca cieca. Giochiamo con la trottola o lanciamo gli aquiloni nel cielo. Alle femminucce, poi, piace giocare alla mamma, con piccole bambole di pezza fabbricate da noi, mentre i maschietti giocano alla guerra, costruendosi le lance e le spade, ma anche i cavalli, con le canne che crescono lungo il fiume. Loro imitano gli eroi antichi delle nostre leggende.

Grazie Cari fratellini e sorelline della Scuola elementare di Cognento, Grazie per l’ aiuto che state dando a me e a tanti altri bambini miei coetanei dello Shanxi, con la vostra merenda della solidarietà. Lo sapete che con 40 euro, una somma molto grossa per i miei genitori, ossia con il costo di quaranta bustine di figurine, o con quello di 20 gelati, permettete a me di poter studiare per un anno intero, di poter frequentare la scuola, anziché lavorare nei campi o aiutare la mamma in casa ? Grazie ai vostri piccoli sacrifici io potrò imparare a leggere, a scrivere, riuscire ad avere quello che mia nonna non ha avuto, ossia un po’ di istruzione.