La struttura del Rapporto

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1 A cura di: - Daniele Rusconi, Osservatorio Economico Provinciale della Camera di Lecco; -Gianni Menicatti, Ricercatore Gruppo Clas Spa.
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La struttura del Rapporto Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Palermo, Torino, Venezia 11 città analizzate Economia, Popolazione, Innovazione e creatività, Infrastrutture, Qualità della vita I temi trattati Rapporto Cittalia 2008. Ripartire dalle città Primo Rapporto strutturato sulle città metropolitane italiane che definisce il loro contributo e il loro ruolo rispetto ai rispettivi sistemi regionali e al sistema Paese.

Tasso di variazione % della popolazione residente, 1991-2000 Media Italia Fonte: elaborazione Cittalia su dati "Atlante Statistico dei Comuni", Istat (2006) Nel periodo 1991 – 2000 l’intera area piemontese evidenzia una diminuzione della popolazione residente, a fronte di una media nazionale di -0,33%. Nella città di Torino tale calo è di molto superiore rispetto alla provincia e alla Regione.

Tasso di variazione % della popolazione residente, 1991-2000 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "Atlante Statistico dei Comuni", Istat (2006) Nel periodo 1991 – 2000 si assiste ad una fuga di popolazione dalle città metropolitane: tutte le città metropolitane hanno registrato una diminuzione della popolazione residente. Torino evidenzia un calo maggiore rispetto alla media delle 11 città. Anche rispetto alle città del nord tale diminuzione appare tra le più elevate (e seconda solo a Venezia).

Tasso di variazione % della popolazione residente, 2001 - 2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "Atlante Statistico dei Comuni", Istat (2006), "GeoDemo", Istat, (2008) Nel periodo 2001 – 2007 si evidenzia un fenomeno di re-urbanizzazione: la popolazione della città aumenta sensibilmente, ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale. Rispetto alla regione Piemonte, Torino ha mostrato tassi di crescita della popolazione residente maggiori, mentre sono di poco inferiori rispetto alla Provincia.

Tasso di variazione % della popolazione residente, 2001 -2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "Atlante Statistico dei Comuni", Istat (2006), "GeoDemo", Istat, (2008) Rispetto alle altre città, Torino, dopo Roma, evidenzia la maggiore velocità di crescita della popolazione. In particolare, la crescita della popolazione è quasi di poco inferiore al doppio della media delle 11 città.

Capacità di attrazione di popolazione residente delle città rispetto alla provincia, 2001-2007 In generale, tutte le province sono cresciute ad un tasso maggiore rispetto alle rispettive città. Tale fenomeno è meno evidente a Torino, mentre è più accentuato per Bologna, Firenze, Milano e Roma.

Capacità di attrazione di popolazione residente delle città rispetto alla regione, 2001-2007 Rispetto alla regione, la città di Torino ha mostrato tassi di crescita della popolazione residente maggiori. Torino e Bari sono le sole città che presentano tassi di crescita maggiori rispetto alle rispettive regioni. In tutte le altre città si è registrato un fenomeno opposto: anche laddove la popolazione è cresciuta, tale crescita è stata inferiore rispetto a quella registrata nella rispettiva regione.

Il rapporto tra popolazione straniera residente e popolazione ogni 100 abitanti, 2001 - 2007 Media Italia 4,12 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "GeoDemo", Istat, (2008) Il rapporto tra stranieri e popolazione è cresciuto notevolmente in soli 6 anni, passando da 4,12 a 11,33. A livello nazionale la crescita è stata più contenuta: tale rapporto è passato da 2,38 a 4,48.

Il rapporto tra popolazione straniera residente e popolazione ogni 100 abitanti, 2001 - 2007 Media11 città 2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "GeoDemo", Istat, (2008) Il rapporto stranieri e popolazione è più che raddoppiato in tutte le città metropolitane. Torino, dove la crescita è stata del 186%, è la seconda città con la maggior presenza di stranieri residenti ogni 100 abitanti.

Tasso di variazione % della popolazione straniera residente delle città, 2001-2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "GeoDemo", Istat, (2008) Gli stranieri residenti sono cresciuti più velocemente rispetto alla popolazione residente. Come già per la popolazione residente, la crescita degli stranieri nella città di Torino è stata più intensa in città rispetto alla regione e alla media italiana, ma di poco inferiore rispetto a quello della provincia.

Tasso di variazione % della popolazione straniera residente, 2001 -2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "GeoDemo", Istat, (2008) In generale, le città mostrano un processo di crescita delle popolazione straniera piuttosto intenso: in soli 6 anni, la popolazione straniera è mediamente raddoppiata. Torino è la città che ha registrato il secondo maggior incremento della popolazione straniera, seconda solo a Venezia.

Tasso di variazione della popolazione straniera residente delle città rispetto alla provincia, 2001-2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati "GeoDemo", Istat, (2008) In generale, ad eccezione di Bologna, le città del sud hanno una capacità di attrazione maggiore rispetto alle rispettive province. Le città del centro-nord invece presentano una capacità di attrazione della popolazione minore delle rispettive province.

Tasso di variazione della popolazione straniera residente delle città rispetto alla regione, 2001-2007 Torino, al pari di Venezia e Bari, presenta una capacità di attrazione di popolazione straniera residente delle città rispetto alla regione.

Previsioni demografiche al 2020 Media Italia 3,0% TO Fonte: elaborazione Cittalia su dati Istat Le previsioni demografiche rileverebbero una crescita della popolazione residente a Torino in linea con la media delle 11 città. Tale crescita sembrerebbe, tuttavia, essere più contenuta rispetto alle altre grandi città del Centro – Nord.

Le compravendite nel settore immobiliare, 2000-2007 Fonte: elaborazione Cittalia su “Rapporto Immobiliare 2008” dati Agenzia del Territorio, Osservatorio Mercato Immobiliare (2008) Confrontando l’andamento del mercato immobiliare nella città di Torino e nel resto della provincia torinese, emerge come dal 2003 il mercato residenziale dei comuni della provincia sia molto più dinamico rispetto a quello del capoluogo.

Andamento numero di compravendite settore immobiliare residenziale, 2000-2007 Fonte: elaborazione Cittalia su “Rapporto Immobiliare 2008” dati Agenzia del Territorio, Osservatorio Mercato Immobiliare (2008) A livello nazionale, le transazioni del mercato immobiliare sono diminuite, nel 2007, del 4,6%. A Torino l’andamento delle compravendite immobiliari non presenta andamenti particolarmente accentuati, al contrario di Roma e Napoli.

Il Pil pro capite comunale, 2005 28,97 Fonte: elaborazione Cittalia su dati Istat e Banca d’Italia Torino, con un Pil pro capite di quasi 29mila euro, si colloca ben al di sopra della media italiana (21.700 euro).

Il PIL comunale/PIL provinciale, 2005 Nella città di Torino, dove si concentra il 40% della popolazione provinciale, si produce poco meno della metà del PIL provinciale. Fonte: elaborazione Cittalia su dati Istat e Banca d’Italia

PIL comunale/PIL provinciale, 2005 Tutte le città del centro – nord presentano un PIL pro capite comunale maggiore rispetto a quello provinciale, mentre nelle città del sud, ad eccezione di Cagliari, si registra il fenomeno opposto. 4,41 Anche a Torino il PIL pro capite comunale è più elevato di quello provinciale (+4.410 euro).

PIL comunale/PIL provinciale, 2005 Fonte: elaborazione Cittalia su dati Istat e Banca d’Italia Tutte le città del centro – nord presentano un PIL pro capite comunale maggiore rispetto a quello provinciale, mentre nelle città del sud, ad eccezione di Cagliari, si registra il fenomeno opposto. Anche a Torino il PIL pro capite comunale è più elevato di quello provinciale (+4.410 euro).

Variazione % valore aggiunto nei SLL di Torino, 1996 e 2005 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante Statistico dei Comuni” Istat (2006), “I sistemi locali del lavoro”, Istat (2008) Anche a Torino si evidenzia il fenomeno di terziarizzazione dell’economia: la quota di valore aggiunto prodotto dai servizi è cresciuto a fronte di una contrazione del settore industriale.

Composizione % valore aggiunto nei SLL dei comuni metropolitani, 2005 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante Statistico dei Comuni” Istat (2006), “I sistemi locali del lavoro”, Istat (2008) Tuttavia, a Torino, nonostante la diminuzione, il comparto industriale presenta tassi di contribuzione al valore aggiunto superiore alla media italiana e, soprattutto, a quella delle 11 città analizzate.

Composizione % valore aggiunto nei SLL dei comuni metropolitani, 2005 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante Statistico dei Comuni” Istat (2006), “I sistemi locali del lavoro”, Istat (2008) Torino, dopo Bologna, è la città in cui il la contribuzione del comparto industriale al valore aggiunto è maggiore. Essa è, inoltre, superiore alla media italiana.

Tasso di disoccupazione per le province e regioni, 2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante della competitività delle Province e delle Regioni”, Istituto Tagliacarne e Unioncamere (2008) Sebbene il tasso di disoccupazione della provincia di Torino è inferiore alla media italiana, esso è tra i più elevati delle città metropolitane analizzate e secondo solo a quello di Roma.

Tasso di disoccupazione maschile e femminile provinciale, 2007 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante della competitività delle Province e delle Regioni”, Istituto Tagliacarne e Unioncamere (2008) Il tasso di disoccupazione maschile provinciale di Torino è inferiore solo a quello di Roma, mentre quello femminile è tra i più bassi delle città analizzate.

Indice di polarizzazione regionale dell'occupazione, percentuale, 2005 Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Atlante della competitività delle Province e delle Regioni” Istituto Tagliacarne e Unioncamere (2007) L’indice di polarizzazione è calcolato come rapporto tra numero di occupati nella provincia e numero di occupati nella relativa regione: Torino (così come Roma, Genova, Napoli e Milano) sembra costituire il fulcro della regione in termini occupazionali.

Classificazione delle province per intensità di R&S (rapporto spese in R&S e PIL), 2001 Fonte: "Expenditure in R&D and local development: an analysis of Italian provinces", Capriati M. (2005) Torino dimostra una elevata propensione ad investire in attività di Ricerca e Sviluppo (2,43%), attestandosi al secondo posto dopo Roma, con un valore più che doppio rispetto alla media italiana (1,10%). Tra il 1995 e il 2004, il 41% delle domande di brevetto é stato presentato in 5 città: Bologna, Firenze, Milano, Roma e Torino

Ripartizione ricercatori settore pubblico/privato (prime 15 città), 2001 Fonte: dati Istat 2001 rielaborati da Creativity Group Europe Torino e Milano mostrano la maggiore intensità di risorse private dedicate alla ricerca rispetto alle altre città italiane. All’opposto Roma, dove molto alta è la percentuale di ricercatori nel settore pubblico.

Variazioni % 2001-2006 dei reati in rapporto agli abitanti Fonte: elaborazione Cittalia su dati “Rapporto sulla criminalità in Italia” Ministero dell’Interno (2007) Le 3 grandi città del nord – Genova, Milano e Torino - mostrano un aumento dei reati nel periodo 2001-2006, a fronte di trend decrescenti nelle altre città indagate.

L’ambiente: la raccolta differenziata Percentuale di rifiuti urbani sottoposti a raccolta differenziata, 2002-2007. Fonte: elaborazione Cittalia su dati "Osservatorio ambientale sulle città", Istat (2008) Come dato generale si registra, nel periodo 2002-2007, una crescita continua della percentuale di rifiuti riciclati. A Torino si è registrato un forte incremento, pari al 67%.