Dalla rivoluzione russa allo stalinismo
La prima anomala rivoluzione marxista Secondo Marx una rivoluzione di tipo marxista doveva avvenire in una società a capitalismo maturo. Accadde invece in un paese semi-feudale, che non era transitato attraverso la fase borghese e liberale. F. meneghetti 2013
Flash-back su Marx CONCEZIONE DIALETTICA DELLA STORIA (STORIA DI LOTTE DICLASSE: : TESI-ANTITESI-SINTESI / PROLETARIATO VS. CAPITALE) ANALISI STORICA ED ECONOMICA (SCIENTIFICA) DEL SISTEMA CAPITALISTICO ) TEORIA DEL PLUSVALORE (DIFFERENZA TRA LAVORO E FORZA-LAVORO CONCORRENZA ANARCHICA DEI CAPITALISTI NECESSITA’ DELLA LOTTA DI CLASSE E DELL’ORGANIZZAZIONE CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE NECESSITA’ STORICA DI UNA RIVOLUZIONE DA CUI SORGERA’ UNA SOCIETA’ SENZA CLASSI (SENZA STATO) DI UOMINI EGUALI. F. meneghetti 2013
La Russia pre-zarista e feudale Guidato da un sistema assolutistico incentrato sulla figura dello zar, l'Impero russo negli ultimi anni del XIX secolo appariva molto arretrato. Nel 1815 la popolazione era composta da 45 milioni abitanti. L’80% erano servi della gleba. Solo nel 1861 lo zar Alessandro II abolì la servitù della gleba, dando la possibilità ai contadini di affrancarsi, se erano in grado di riscattare la terra in cui lavoravano, ma nel 1881 il 51% di questi contadini doveva ancora finire di pagare per la loro libertà. I nobili vivevano da privilegiati, come da secoli, e usavano parlare il francese. F. meneghetti 2013
Industrializzazione tardiva e populismo La Russia fu anche uno dei paesi europei a industrializzarsi e ciò avvenne grazie a investimenti stranieri, soprattutto francesi. L’area industriale coincideva con gli Urali, montagne ricche di minerali, ma la gran parte del paese era agricola. Su una rivoluzione agricola puntava il movimento populista, nato nel secondo ‘880, che aveva come esponente, tra gli altri, Tolstoj. C’era poi un movimento anarchico, che mise in atto diversi attentati (v. I demoni di Dostoevskij) F. meneghetti 2013
Nascita di primi movimenti marxisti Alcuni populisti in esilio si avvicinarono al marxismo, dando vita nel 1883 a Losanna alla prima organizzazione marxista russa, chiamata "Emancipazione del lavoro". Nel 1898 nacque a Minsk il "Partito socialdemocratico del lavoro". Comprendeva due gruppi: menscevichi e bolscevichi, più estremisti. Al contrario dei populisti, i marxisti puntavano sugli operai, più che sui contadini e quindi erano favorevoli a uno sviluppo industriale del paese tale da favorire la formazione di un vasto proletariato. F. meneghetti 2013
La guerra russo giapponese del 1904 La guerra russo-giapponese (1904-1905) fu un conflitto estremamente sanguinoso che scaturì dalle ambizioni imperialistiche rivali dell'Impero Russo e del Giappone nella Manciuria e in Corea. La guerra venne combattuta principalmente per il possesso della città di Port Arthur. Il popolo russo fu sottoposto a dura prova nel sostenere i costi della guerra. F. meneghetti 2013
La rivoluzione del 1905 La rivolta ebbe luogo la domenica del 9 gennaio 1905, in cui si chiedeva l'attuazione di riforme economiche e politiche: la riduzione dell'orario di lavoro a otto ore, il salario minimo giornaliero, la convocazione di un'assemblea costituente. Per tutta risposta, i fucili delle truppe imperiali fecero fuoco sulla folla, lasciando sul terreno oltre duemila feriti e centinaia di morti. Nelle campagne vi furono sollevazioni di contadini; nell'esercito si ebbero ammutinamenti di reparti a Mosca, in Lettonia, negli Urali ed in Polonia. La base navale di Kronstadt, che difendeva la capitale, si ammutinò , così come la squadra navale del Mar Nero (a questo evento è dedicato il famoso film La corazzata Potëmkin di Sergej Ėjzenštejn). F. meneghetti 2013
La corazzata Potemkin http://it.wikipedia.org/wiki/La_corazzata_Pot%C3%ABmkin http://www.youtube.com/watch?v=ptxoW8z2DL0 F. meneghetti 2013
Dalla Duma alla guerra mondiale La rivoluzione costrinse lo zar a concedere una Duna (parlamento). Tuttavia a scuotere definitivamente l’Impero furono le tensioni causate dalla 1^ guerra mondiale: oltre che per i soldati al fronte, le condizioni di vita erano difficili anche per la popolazione civile, in quanto il sistema di approvvigionamento aveva perso efficacia. Il dottor Živago (in russo: До́ктор Жива́го) è un romanzo di Boris Leonidovič Pasternak, pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel1957 dalla Casa Editrice Feltrinelli. Vi si narra la vita di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall'amore per due donne e coinvolto nel turbine della rivoluzione di ottobre. La storia inizia durante la guerra. http://www.youtube.com/watch?v=vMz33LkFqwA&feature=related F. meneghetti 2013
La rivoluzione di febbraio Una grande rivoluzione popolare contro la guerra, con l’appoggio dell’esercito, produsse le dimissioni dello Zar Nicola II. Si creò un governo provvisorio capeggiato da Kerenskji che proseguì la guerra. In Russia in questo momento era presente l’ala più moderata dei socialisti, i cosiddetti menscevichi. F. meneghetti 2013
Il ritorno di Lenin I bolscevichi, socialisti più radicali, dopo la rivoluzione del 1905 erano deportati in Siberia o in volontario esilio all'estero. Tra questi ultimi c’era Lenin, capo del partito, che, trovandosi in Svizzera, decise di tornare. Francia e Gran Bretagna gli negarono il visto di transito per raggiungere la Svezia e di lì, attraverso la Finlandia, la Russia. Le potenze dell'Intesa sapevano infatti che uno degli obiettivi dei bolscevichi era l'immediata apertura di trattative con la Germania per giungere alla pace, mentre era loro interesse che la Russia continuasse la guerra. Per gli stessi motivi la Germania concesse invece il permesso di transito. Lenin era conscio che il tornare in patria attraverso la Germania lo avrebbe esposto all'accusa di essere un agente del nemico ma, insieme a trenta altri esuli russi, decise comunque di tornare con il famoso vagone piombato. F. meneghetti 2013
Le tesi di aprile La guerra doveva essere immediatamente fermata per giungere ad una pace senza profitti per alcuna delle parti. I contadini dovevano occupare le terre dei latifondisti Si doveva abbattere il governo provvisorio per trasferire tutto il potere dalla Duma ai Soviet consigli di operai e contadini. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/Lenin.gif F. meneghetti 2013
La rivoluzione di ottobre F. meneghetti 2013
I primi atti Apertura immediata delle trattative di pace e uscita dalla guerra Immediata distribuzione, senza indennizzo, delle terre dei latifondisti ai contadini privi di terra. Al vecchio sistema giudiziario si sostituivano i tribunali del popolo, inizialmente di tipo elettivo La polizia veniva sostituita da una milizia composta di operai Completa separazione tra stato e chiesa Introduzione del matrimonio civile, con uguali diritti per entrambi i coniugi, e il divorzio La donna otteneva la totale parità di diritti rispetto all'uomo Giornata lavorativa di otto ore Nazionalizzate tutte le banche private Il commercio estero diventò monopolio dello stato; flotta mercantile e ferrovie diventavano statali, Le fabbriche venivano affidate direttamente agli operai. F. meneghetti 2013
Comunismo di guerra La situazione in cui versava il paese, minacciato dall'intervento straniero (armate bianche) e dalla guerra civile era molto critica, l’economia disastrata , l’isolamento totale rispetto al resto del mondo costrinsero Lenin a delle misure estreme. La nazionalizzazione completa delle industrie, gestite da collettivi operai, fu il primo passo del comunismo di guerra. Lo stato prendeva il controllo diretto della produzione agricola, subordinandola alle proprie esigenze ed operando ampie requisizioni di derrate alimentari ai danni dei contadini. Ogni compravendita privata fu vietata e si introdusse il razionamento e un sistema di tessere per il cibo. Queste misure portarono alla nascita di un fiorente mercato nero e al malumore dei contadini. F. meneghetti 2013
NEP: nuova politica economica La NEP, Nuova politica economica (НЭП, Новая Экономическая Политика), fu un sistema di riforme economiche, in parte orientate al libero mercato, che Vladimir Il'ic Lenin istituì in Russia nel 1921 e che durò fino al 1929. Essa rappresentò una soluzione temporanea e di riparazione dopo i disastri economici del comunismo di guerra e della guerra civile russa. La NEP ripristinò la proprietà privata in alcuni settori dell'economia, in particolare in agricoltura. Sostituì il comunismo di guerra, considerato insostenibile in una nazione ancora sottosviluppata e dilaniata dalla guerra civile appena conclusa. F. meneghetti 2013
Inizio dello stalinismo Lenin morì, poco più che cinquantenne, nel 1924. Il suo successore fu Stalin, a cui si riconosce l’avvio del totalitarismo sovietico F. meneghetti 2013
Il culto del capo Stalin, sorretto da un imponente apparato burocratico e poliziesco - ma anche dal consenso di milioni di lavoratori che vedevano in lui il continuatore dell'opera di Lenin e l'artefice dell'industrializzazione, finì con l'assumere in Urss il ruolo di capo carismatico non diverso da quello svolto nello stesso periodo dai dittatori di opposta sponda ideologica. F. meneghetti 2013
Perché una rivoluzione finisce in dittatura? Le ragioni sono da ricercare: nella forte tradizione centralistica e autocratica dello zarismo nella pratica autoritaria di dispotismo industriale - funzionale all'esigenza di un rapido sviluppo economico nella stessa teoria del marxismo-leninismo (dittatura del proletariato) nella prassi antidemocratica inaugurata nel comunismo di guerra. Per altri lo stalinismo è una deviazione "di destra" della rivoluzione, paragonabile alla dittatura napoleonica o alla reazione termidoriana seguita alla rivoluzione giacobina. F. meneghetti 2013
Differenze nazismo-stalinismo Entrambi sono illiberali. l nazismo (destra) si basa su una teoria razziale e una pratica razzista portata fino al genocidio. Il comunismo (sinistra) vede come nemico il sistema capitalistico ma anche i suoi attori: i capitalisti, che sfruttano i proletari (e più i generale), oppure i contadini contrari alla collettivizzazione della terra, i kulaki, a cui si aggiungono i dissidenti. Per la sua vocazione egualitaria e il suo internazionalismo, il comunismo eserciterà una maggiore attrazione presso i popoli delle colonie e presso lavoratori e intellettuali di altri paesi. F. meneghetti 2013
L’universo gulag F. meneghetti 2013
I gulag I gulag nascono nel ‘19 come campi di lavoro alternativi al carcere. Lo scopo primario non era uccidere, ma far lavorare i prigionieri: il numero elevatissimo di vittime, difficilmente quantificabile, fu, per così dire, un sottoprodotto involontario. Uno studio storico serio sui gulag è ancora in fieri: la materia è controversa e dagli archivi sovietici deve uscire ancora molto materiale. Le stesse voci enciclopediche sono da prendere con le pinze: v. http://it.wikipedia.org/wiki/Gulag. Interessante dal punto di vista documentario questo sito: http://www.memorialitalia.it/archivio-storico/ e questo video sulle Isole Solokie, che attribuirebbe a Lenin l’origine della prassi dei gulag: http://www.youtube.com/watch?v=viMIl7n7ffg. F. meneghetti 2013