Linee essenziali di storia di uno dei generi più popolari in Europa Il romanzo moderno Linee essenziali di storia di uno dei generi più popolari in Europa f. meneghetti - itis planck 2009
Le tappe principali Le origini medievali Nascita del romanzo moderno tra ‘500 e ‘600 Nascita del romanzo borghese nel ‘700 La fortuna del romanzo con il romanticismo f. meneghetti - itis planck 2009
I romanzi cortesi I romanzi cortesi sono scritti in lingua d’oil e si ispirano a leggende bretoni (celtiche) di Francia e Inghilterra. Il più famoso è Tristano e Isotta. In questo genere letterario, scritto in prosa e destinato alla lettura silenziosa, l’amore ha un ruolo preponderante: di conseguenza anche i personaggi femminili. f. meneghetti - itis planck 2009
Le Caratteristiche Il romanzo è privo di riferimenti storici e tratta materie leggendarie e fiabesche. V. il ciclo di re Artù e dei cavalieri della "tavola rotonda" (Lancillotto, Galvano, Ivano, Perceval). L’elemento fantastico è dominante (leggende celtiche pre-cristiane). La trama è centrifuga: i cavalieri partono a caso in cerca di avventure per provare a se stessi, il loro valore nell’esercizio delle armi, adoperandosi nella liberazione di giovani donne in pericolo. Pertanto il romanzo ha una struttura aperta: le avventure si succedono all’infinito, intrecciandosi tra di loro. f. meneghetti - itis planck 2009
L’opera di fusione dei cantari Al di sotto della letteratura alta, esiste una produzione orale di storie, affidata a professionisti girovaghi, i cosiddetti canterini. Sono loro a girare per le piazze e i castelli, recitando testi. I testi recuperano spunti della letteratura epica e amorosa d’origine francese, mescolati tra loro (filone epico-cavalleresco) e “conditi” con spunti più realistici e “plebei”. Questi testi, i cantari, continuano a circolare anche dopo l’invenzione della stampa. f. meneghetti - itis planck 2009
Il Morgante Maggiore Ai cantari, soprattutto per quanto riguarda le contaminazioni realistiche, si rifà il poema Morgante Maggiore di Luigi Pulci, per quanto un po’ isolato nel panorama umanistico. E’ la storia di un gigante e di un mezzo gigante, che credono nelle cose terrene più che in quelle divine: sembrano anticipare la figura di Gargantua. f. meneghetti - itis planck 2009
L’Orlando Furioso è un Romanzo? In fondo, anche il più noto poema epico-cavalleresco italiano risponde ai canoni di un romanzo: v. p.e. la struttura aperta (tecnica dell’ entrelecement) che permette di passare dal filone epico a quello cavalleresco. Naturalmente, essendo composto in versi, si può assegnare non alla prosa, ma alla poesia. Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori… f. meneghetti - itis planck 2009
Nasce il romanzo moderno: il Gargantua Gargantua e Pantagruel di Francois Rabelais (che sembra la prosecuzione “borghese” o moderna del poema epico) è un vero e proprio romanzo in prosa. Il protagonista è appunto un gigante che si dedica al culto esagerato del cibo e del corpo. L’autore si maschera dietro al personaggio per demolire attraverso la comicità (“che rider soprattutto è cosa umana”) i dogmatismi e le ipocrisie della società medievale. E’ appunto l’ umanesimo a renderlo moderno. f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo picaresco Nel ‘600 ha grande fortuna il romanzo picaresco, secondo il modello nel Lazarillo de Tormes (1554), di anonimo. “Picaro” significa furfante di strada: il romanzo picaresco infatti racconta la vita avventurosa di un giovane, che impara a cavarsela nella vita con vari espedienti. Si può anche definire come un racconto di formazione. f. meneghetti - itis planck 2009
La dissacrazione del poema cavalleresco Sempre dalla Spagna viene un altro romanzo che segna la rottura con il mondo medievale: Don Chisciotte della Mancia, di Miguel de Cervantes (1605-1615). Si tratta della rappresentazione parodistica della cavalleria. Don Chisciotte, cavaliere e sognatore, combatte contro i mulini a vento (scambiati per giganti), per il proprio onore. Lo accompagna il suo alter ego, Sancio Panza, contadino, concreto e materialista. f. meneghetti - itis planck 2009
‘700: nascita del romanzo borghese Fino al ‘700 il romanzo era intriso di fantasia: a partire da questo secolo, si attinge alla realtà quotidiana, specie allo stile di vita della borghesia (borghesi sono gli autori, i lettori, gli stessi personaggi). Tende dunque ad essere “novel” (racconto realistico appunto) e non “romance” (che, in lingua inglese, indica le storie fantastiche,). Nel ‘700 il romanzo ha comunque una grande fortuna. I suoi generi principali sono: il romanzo filosofico, quello di viaggi e avventura (che talvolta si identifica con il primo), quello epistolare, quello sentimentale. f. meneghetti - itis planck 2009
Voltaire: il romanzo filosofico Voltaire, francese, scrive racconti e romanzi di impronta filosofica. Non si tratta di romanzi-saggio, ma di storie avventurose, piene di ritmo, che delineano però una visione della vita. Candido, p.e., racconta la storia di un giovane, educato dal maestro Pangloss a credere che il mondo in cui viviamo è “il migliore dei mondi possibili”. Dovrà però scontrarsi con una realtà fatta di dolore e crudeltà: scoprirà che sono gli uomini, i primi, a farsi del male, ma anche che Dio è talora “distratto”. f. meneghetti - itis planck 2009
Micromegas Uno dei racconti più belli di Voltaire: parla del viaggio nello spazio di un abitante di Sirio e uno di Saturno: giunti sulla Terra, vedono in una pozza d’acqua (l’Oceano) degli omuncoli, che però discettano di matematica e di filosofia. Grandi per l’intelligenza, si rivelano però infinitamente ridicoli nella loro presunzione, convinti di essere i padroni del mondo. Il loro orgoglio viene demolito da una sana risata dei due viaggiatori extraterrestri. f. meneghetti - itis planck 2009
Viaggi e relativismo Anche il romanzo di J. Swift, I viaggi di Gulliver, presenta, oltre alla medesima dialettica di Micromegas piccolo/grande, delle implicazioni filosofiche ed antropologiche. Gulliver esplora il mondo e conosce civiltà diverse: si trova gigante tra i Lillipuziani, nano nel paese dei giganti Balnibarbi, uomo-bestia tra i cavalli sapienti (gli Yahoo) che ignorano la guerra. Vengono meno così le certezze sulla superiorità e sulla razionalità della civiltà europea. f. meneghetti - itis planck 2009
Viaggi e spirito borghese Daniel Defoe, autore anche del noto Robinson Crusoe, dà un’ altra interpretazione del viaggio: se Robinson è il primo dei self made men (dominatore della natura e degli altri popoli), non diversa da lui è Moll Flanders. Nata povera, deportata in Virginia per furto, diventa ricca con mezzi sleali, dal furto alla seduzione interessata. f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo sentimentale Nel‘700, nonostante l’illuminismo, nasce un filone narrativo che proseguirà poi nel romanticismo. Esso comprende romanzi sentimentali, fatti di drammi personali, e vicende strappalacrime. Il più famoso è Pamela di Richardson. Seguono Tom Jones di Fielding (storia di un trovatello), la Nouvelle Heloise di Rousseau e i Dolori del giovane Werther di Goethe. Gli ultimi due si possono considerare anche romanzi epistolari. f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo epistolare Il romanzo epistolare, come spiega l’etimologia, è costituito da lettere, che, nella loro successione, si prestano ad essere lette come un diario, o come un riflesso autobiografico del protagonista. Vi domina il modo della soggettività, che rinvia ad una forte coscienza del valore dell’individuo. Sarà un genere fortunato anche nel romanticismo. I modelli di Rousseau e Goethe influenzeranno in particolare Foscolo. f. meneghetti - itis planck 2009
La rivoluzione dei generi Il romanticismo voleva rappresentare una netta frattura con la letteratura del passato: si era sbarazzato delle regole classiche e del vecchio sistema dei generi letterari. Tuttavia la libertà creativa dell’artista (tanto invocata) non poteva essere assoluta: la tradizione dei codici letterari era infatti penetrata profondamente nella formazione dei letterati. D’altra parte il romanticismo dimostrava preferenza per alcuni generi, liberandoli dalle briglie del passato: tra questi la poesia lirica e il romanzo (inteso sia come novel che come romance). f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo gotico Il testo gotico (il cui prototipo è settecentesco: Il castello di Otranto di H. Walpole) è un romance. Ambientato in un castello medievale, o in luogo inquietante, si caratterizza per un’atmosfera fatta di notti buie e tempestose, spettri, fantasmi, cripte, cimiteri, un’eroina perseguitata ed un cavaliere salvatore. Rientra in questo genere anche Frankenstein di Shilley, là dove lo scienziato vuole sostituirsi a Dio, ma riesce solo a creare un mostro. f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo fantastico Aperto ad elementi irrazionali, al limite della patologia, il romanzo fantastico non è nettamente separabile da quello gotico. Anche qui emerge il gusto per il soprannaturale: ai fantasmi si unisce ora un nuovo personaggio, il vampiro. E’Carmilla di Le Fanu ad inaugurare il genere, che sarà poi ripreso da Brian Stoker, con Dracula (1898), mentre Stevenson introduce il tema del “doppio” con Lo strano caso del Dottor Jekill e Mister Hide (1886). f. meneghetti - itis planck 2009
I RACCONTI DI E. A. poe Scrittore di grande inventiva, Poe (1809-1849) ha anticipato diversi generi di racconto: fantastici, del mistero, dell’orrore, dell’investigazione razionale e poliziesca (Dupin, un suo personaggio, si può considerare l'antenato più di Sherlock Holmes). f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo storico Dire romanzo storico significa dire Walter Scott. Fu lo scrittore scozzese a lanciare, specie con Ivanhoe (1819) la moda del romanzo storico, di ambientazione medievale, atto a ricostruire, più che eventi storici documentati, l’atmosfera dell’epoca. Scott Rappresentò un modello anche per Manzoni che, tuttavia, volle distaccarsi dai canoni da lui imposti. f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo realistico La poetica del vero impegnava lo scrittore romantico ad essere testimone della realtà del proprio tempo. Perciò accanto alla letteratura fantastica d’evasione, nasce anche un romanzo realistico. Le opere migliori del genere si ebbero in Francia (con Stenhdal, Hugo, Balzac), in Russia (con Gogol, Checov, Tolstoj), in Inghilterra con (Dickens). f. meneghetti - itis planck 2009
Il romanzo poliziesco Il romanzo poliziesco invece si sviluppa nell’ottocento, ma al di fuori del movimento romantico: si lega infatti agli sviluppi della scienza e delle indagini poliziesche scientifiche, dove si impiegano per la prima volta foto segnaletiche, microscopi ed esami autoptici sui cadaveri, ma anche un modello di indagine che muove da indizi. Insuperabile A. Conan Doyle, che ha creato il personaggio di Sherlock Holmes (Lo studio in rosso, 1887). f. meneghetti - itis planck 2009