LA FRANCIA DI LUIGI XIV 1642-1715.

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Transcript della presentazione:

LA FRANCIA DI LUIGI XIV 1642-1715

Luigi XIII muore nel 1643, gli succede il figlio Luigi XIV Richelieu muore nel 1642, gli succede il cardinale Mazarino, che governerà di fatto la Francia fino al 1661, sotto la reggenza di Anna d’Austria

Luigi XIV divenne Re di Francia a soli 5 anni, in seguito alla morte del padre luigi XIII. Rimase però a lungo nell’ombra, perché di fatto governavano sua madre, Anna d’Austria, e il Cardinale Mazzarino. Nel 1661, all’età di 23 anni, dopo la morte di Mazzarino, Luigi XIV decise di assumere il potere assoluto. Abolì molti ministeri e funzionari, e concentrò tutto il potere nelle sue mani. www.didadada.it

In Francia si afferma l’assolutismo L'assolutismo monarchico è dunque una forma di governo in cui tutto il potere è concentrato nelle mani del monarca. Il termine "assoluto" deriva dal latino absolutus, ovvero libero, sciolto da ogni costrizione esterna. “Assoluto” è quel sovrano che può esercitare liberamente e senza condizionamenti il proprio potere. www.didadada.it

La strategia della “distrazione” Per evitare una nuova Fronda Luigi XIV allontanò l’aristocrazia dagli affari di stato. Fece anche edificare una sontuosa reggia a Versailles, in cui ospitare l’aristocrazia coinvolgendola nel lusso sfrenato della corte. Versailles fu concepita per impressionare il mondo e mostrare la potenza del re. Ma il suo ruolo principale era quello di ospitare, distraendola dalla politica, la nobiltà francese. www.didadada.it

Jules Mazarin, nato Giulio Raimondo Mazzarino, ma più conosciuto come Cardinale Mazarino (14 luglio 1602 – 9 marzo 1661) di origine italiana nel 1640, fu chiamato alla corte di Francia da Richelieu che lo aveva in precedenza conosciuto ed apprezzato come diplomatico e che lo nominò suo segretario e lo designò suo successore.

La presa del potere “L’Etat c’est moi” (lo Stato sono io) “Primo ministro di se stesso” Allontana dal governo anche la madre Anna Si fida veramente solo di J.B.Colbert, cui affida il ministero delle Finanze

Il ritratto del Sovrano Assoluto Hyacinthe Rigaud (1659-1743), Ritratto di Luigi XIV (con l'abito usato per l'incoronazione), 1701. Olio su tela, Parigi, Museo del Louvre.

Le origini del soprannome “Re sole”. Nel 1653, in occasione di una festa a corte, Luigi XIV si presentò vestito da Apollo, dio del sole, con una splendida parrucca dorata e un costume preziosissimo, sul cui corpetto era ricamato un sole. Da quel momento cominciò ad essere indicato come “Re sole”. Lo stesso Luigi XIV incoraggiò il diffondersi del soprannome. www.didadada.it

Governo Tutti i poteri in mano al re che li esercita a mezzo di decreti, assistito da un consiglio segreto e dai ministri del “gabinetto” Per garantire il potere dispotico il re si serve anche di mezzi coercitivi: ordini di carcerazione, polizia segreta, prigione di stato (Bastiglia)

La parola bastille, equivalente di bastide, designava nel Medioevo una fortezza. La Bastiglia era stata in effetti costruita da Carlo V, nel 1370, per difendere l'ingresso di Parigi dalla porta Saint-Antoine. Essa svolse il suo compito nel XV e XVI secolo, e ancora durante la stessa Fronda. Tuttavia, dopo la salita al trono di Luigi XIV, la sua importanza militare era stata messa in dubbio.

Esercito Louvois, ministro della guerra dal 1688, porta l’esercito permanente a 170.000 uomini Impone l’uso di uniformi, migliora l’armamento, crea Armi distinte Il re nomina e stipendia gli ufficiali (nobili) Vauban rivoluziona la tecnica delle fortificazioni

Politica interna Limitazione poteri nobiltà feudale: estende a livello locale le funzioni degli intendenti regi allontana i nobili dai loro feudi chiamandoli a corte (Versailles) e assegnando loro cariche nell’esercito

Politica interna Eleva la borghesia ma la subordina allo stato: sceglie in essa funzionari e ministri attribuisce funzioni e cariche pubbliche Limita i parlamenti cittadini Non convoca gli Stati Generali

COLBERT, JEAN-BAPTISTE (Reims 1619 - Parigi 1683) COLBERT, JEAN-BAPTISTE (Reims 1619 - Parigi 1683). Nato da una famiglia di grandi mercanti, entrò nel 1645 al servizio del ministro della Guerra Le Tellier e divenne nel 1651 segretario di Mazzarino. Entrato nel 1661 nel consiglio reale, accumulò le cariche di sovrintendente alle costruzioni e manifatture, controllore generale delle finanze, ministro della Casa reale e della Marina.

Politica economica Rigido controllo dello stato sull’economia: mercantilismo (colbertismo) ….per assicurarsi profitti provenienti da pedaggi, imposte dirette e indirette La ricchezza di un paese si identifica con le sue disponibilità di moneta e metalli preziosi

Colbertismo Esportare il più possibile merci pregiate (prodotti di lusso, vetrerie, profumi, porcellane, ecc.) Abolizione dei dazi interni e tariffe doganali sulle importazioni (protezionismo) Costruzione di canali e strade Sviluppo nuove industrie (manifatture)

Politica economica Promozione della marina mercantile Fondazione di Compagnie privilegiate per il commercio con le colonie Impulso alle esplorazioni dell’America Settentrionale

Mercantilismo Favorendo commercio e industria … … di fatto promuove l’ascesa della borghesia Scarso impulso viene invece dato all’agricoltura

Politica religiosa Religione come “instrumentum regni” Conflitto col Papato e appoggio al gallicanesimo Persecuzione delle minoranze religiose: ugonotti: restringe Nantes poi lo abroga nel 1685 (mezzo milione di calvinisti emigra)

Le guerre Le motivazioni: ingrandimento della stato per riportare la Francia ai suoi confini naturali (Pirenei e Reno) ragioni economiche ambizione di dominio europeo: sostituirsi agli Asburgo

Versailles Progettato da Mansart, fu costruito tra il 1624 e il 1708 Arredamento sontuoso (decorazione degli interni di Lebrun) Architettura verde di un parco geometricamente disposto, con giochi d’acqua e viali (Le Notre)

Il gusto francese si diffonde rapidamente in Europa in tutti i campi: arti, lettere, arredamento, moda All’influenza spagnola sul costume si sostituisce quella francese

Lo Stato Moderno La Francia di Luigi XIV è il tipico stato moderno i cui caratteri sono in sintesi questi: accentramento del potere attraverso: burocrazia, centralità della corte, esercito territorialità: non ha dimensioni universali (come l’Impero nel medio Evo)

Lo Stato Moderno 3. identificazione tra realtà dello stato e figura sovrana (principe) ovvero concezione patrimoniale e dinastica dello stato 4. tentativo di porre sotto tutela la Chiesa nazionale, sottraendo a Roma la facoltà di effettuare le nomine ecclesiastiche 5. politica economica del mercantilismo

Stato Assoluto Lo Stato Assoluto europeo del Sei-Settecento non è però mai potere illimitato e arbitrario sulla società. Mantiene infatti sempre 2 limiti: la LEGGE: dopo averla creata, anche il sovrano le è soggetto l’AUTORITA DIVINA: limite alla coscienza personale