Rosa di macchia Giacomo Leopardi
Rosa canina Rosa di macchia, che dall’irta rama ridi non vista a quella montanina, che stornellando passa e che ti chiama rosa canina
Se sottil mano i fiori tuoi non coglie, non ti doler della tua fortuna: le invidiate foglie centofoglie colgano a una a una
Al freddo sibilar del vento che l’arse foglie a una a una stacca, irto il rosaio dondolerà lento senza una bacca
Ma tu di bacche brillerai nel lutto del grigio inverno; al rifiorir dell’anno i fiori nuovi a qualche vizzo frutto sorrideranno:
E te, col tempo, stupirà cresciuta quella che all’alba svolta già leggera col suo stornello, e risalirà muta, forse, una sera.
Immagini da web Base musicale Falling leaves
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