Comunicazione (è) politica Approccio culturale e analisi Federica Colonna Roma, 12 Marzo 2007
Comunicazione (è) politica ›Approccio culturale »comunicazione e politica, comunicazione non politica, comunicazione è politica »questione di visione ›La lente di ingrandimento sulla realtà. I frame »Lakoff: una forte base teorico/pragmatica »linguaggio, identità, partecipazione ›Approccio tecnico »comunicazione e marketing: che differenza fa? »progettare una campagna elettorale: la metodologia
Approccio culturale ›Comunicazione non politica »non esiste »il silenzio comunica »ogni tentativo di definire la comunicazione non politica è un atto di comunicazione politica ›Comunicazione e politica »l’obiettivo comunicativo e l’obiettivo politico esempi: tentativi recenti e paradossali: Sircana, Veltroni, Almadinejad
Approccio culturale ›Comunicazione (è) politica »etimologia »obiettivo »la visione e la prospettiva: la fiducia esistenza di un contenuto concreto che per essere riconosciuto va comunicato spezzare il meccanismo fare-far sapere-fare bene(limite); acquisire una visione circolare il racconto politico
Comunicazione costante ›Capire per cosa si vota nella comeunicazione costante »caso americano/italiano: Berlusconi ed il contratto all’origine della questione: capire per cosa si vota esempio dello stadio vuoto di Philip Gould le motivazioni di voto: interesse o identità »Voto per quello che mi serve Bisogni/aspettative »Voto per quello che sono Identità. –Ho fiducia per chi mi dà quello che mi serve a chi serve votare per …? –Ho fiducia per chi mi racconta chi sono cosa è votare per …! ›La metafora della partita di pallone: »tifosi per appartenenza (squadra del cuore) »tifosi per interesse (chi ha scommesso) »tifosi occasionali: ragioni diversificate, variabili, poco identitarie (scorciatoie informative)
›Linguaggio »La lingua crea la realtà sociale, posiziona sulla scena gli attori e le loro caratteristiche, determina narrazioni e frame. ›Identità »E’ una delle conseguenze del linguaggio: Quella di dare una personalità agli attori in campo. Queste personalità determinano le identità cui si chiede agli elettori di aderire o quantomeno di aspirare. ›Partecipazione »Legittima sia il linguaggio, sia l’identità. Allo stesso modo è un meccanismo attraverso cui si concretizzano processi di aspirazione e di adesione alle identità. Il racconto di un piccolo evento….
Le 3 fasi della comunicazione elettorale ›Analisi dello scenario »Fase di studio (desk e sul campo) ›Strategia »Fase di organizzazione in relazione anche alle risorse umane ed economiche disponibili. ›Azione »Fase di azione, ovvero lavorare per mantenere compatezza e coerenza comunicativa con la fase strategica.
Analisi desk ›Dati socioeconomici del territorio »Numero votanti, età, titolo di studio, professione, sesso, risultati elettorali ultime competizioni, rassegna e analisi della stampa. ›Analisi competitor »Storia politica, caratteristiche personali, strategie di comunicazione ›Analisi della rassegna stampa »un metodo nuovo ›Le estetiche e dei linguaggi »Analisi dei siti e dei materiali di comunicazione che girano nel territorio. Questa fase serve per capire il grado di alfabetizzazione estetica del posto, necessario per strutturare al meglio i materiali ›Analisi del flusso elettorale
Analisi sul campo ›Sondaggi »Servono per capire i rapporti di forza tra i vari candidati ›Focus Group »Temi più sentiti, i desideri, le paure, le percezioni, l’immaginario sulla città e sui cittadini ›Interviste di strada »Vengono utilizzate per preparare la traccia da seguire durante i focus e servono come stimolo anche perché non hanno un vero e proprio valore scientifico ›Analisi etnografica »Analisi dei luoghi e delle dinamiche relazionali alla ricerca dei meccanismi di socializzazione dei luoghi. ›Mappa estetica »Foto, video, riviste
Analisi del cliente ›Il candidato »Storia politica e immagine che ha di sé e che la città ha di lui. ›Il partito »Storia nel territorio e immagine che ha di sé e che la città ha di lui. ›La coalizione »Storia nel territorio e immagine che ha di sé e che la città ha di lui.
Lo studio del candidato: il profilo comunicativo ›Lo schema a 3 colonne »Caratteristiche ed elementi salienti delle capacità comunicative del candidato »Come fare in modo che i pregi non divengano difetti »Come trasformare i pregi in difetti »Es “è una persona timida”, deve trasformarsi in “è una persona seria” »Es “parla troppo velocemente” diviene “è una persona che ha le idee chiare” »Es “ha chiarezza espositiva” diviene “deve stare attento a non apparire supponente” »Es “si è sempre occupato della cosa pubblica” diviene “farei anche a meno, ma sono gli altri che me l’hanno chiesto; io mi sono candidato per spirito di responsabilità”
Schema a tre colonne AggettivoVisione negativaVisione positiva Proviamo!
La coalizione o il partito: la tabella swot ›La tabella Swot è uno strumento utilizzato nel marketing commerciale. ›Si tratta di una tabella dove si inseriscono 4 elementi »Punti di forza (es. la coalizione è unita; in passato ha amministrato bene; c’è un candidato molto conosciuto dalla città, ecc.) »Punti di debolezza (es. sono sempre gli stessi da 30 anni; avevano detto che avrebbero risolto il problema della disoccupazione ma non è successo niente, ecc) »Opportunità (quali sono gli aspetti che vanno enfatizzati) »Rischi (quali sono gli aspetti su cui va trovata una controargomentazione efficace)
Analisi S.w.o.t. Punti di forzaPunti di debolezza OpportunitàMinacce
Uso dell’analisi ›Piccole frasi dense ›Il racconto
Enjoy politics!