Progetto per la Prevenzione e Riduzione del Tabagismo in Piemonte Seminario Regionale “Promozione della Salute e Servizio Sanitario Nazionale”- 22 Giugno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

Torna alla prima pagina Collaborazione fra Servizi di sanità pubblica e Pediatri.
Programma di promozione dell’attività motoria
Progetto Regionale Tabagismo
Strumenti e metodologie per la valorizzazione dellinnovazione.
Il profilo di salute del Piemonte
a cura del Gruppo Aziendale Fumo ASL TO 5
Gli indicatori di salute nel sistema di sorveglianza PASSI
Sorveglianze e nuovo Piano nazionale della prevenzione Giuseppe Filippetti Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali Prospettive sulluso del sistema.
La sorveglianza PASSI: alcuni messaggi chiave Convegno Regionale La sorveglianza PASSI nel Lazio: risultati e prospettive ad un anno dallavvio Roma, 20.
Lattuazione della sorveglianza PASSI nelle AUSL: novità positive e criticità per la sostenibilità del sistema Lopinione dei coordinatori aziendali e degli.
Società della Salute della Valdera Convegno R.T. del 6 marzo 2007 Profilo e Immagine di Salute della Valdera Profilo e Immagine di Salute della Valdera.
al fine di garantire una presa in carico globale della situazione.
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
EPIDEMIOLOGIA FUMO DI TABACCO elisabetta versino.
Commissione Regionale Antitabacco Piemonte libero dal fumo
La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica Diffusione dei contenuti della III Conferenza La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica.
Congresso ANMCO 2008 Riunione Area Management & Qualità Congresso ANMCO 2008 Riunione Area Management & Qualità Modelli Organizzativi nella Prevenzione.
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
Ospedale Pistoia ASL 3 Pistoia
Il piano di prevenzione cardiovascolare
Elizabeth Tamang Verona, 28 maggio 2008
IL RUOLO STRATEGICO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
Gli standard HPH e il sistema di qualità
Strategie del Ministero della Salute per la Prevenzione del Cancro Paolo DArgenio.
“PREVENZIONE DEL TABAGISMO” (Il titolo verrà scelto dai ragazzi)
ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO Uno strumento a supporto dellindagine sulla salute e sicurezza nellambiente di lavoro del.
Screening. Il termine screening, è un anglicismo utilizzato in medicina, per indicare una strategia (protocollo) di indagini diagnostiche, utilizzate.
Strategie per la salute Asl della provincia di Pavia
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Interventi di prevenzione
Progetto di educazione alla salute Un palcoscenico senza suggeritori e… senza fumo che cos'è da dove nasce È uno dei progetti dell’ASL 21 che hanno partecipato.
“RESPIRARE BENE PER VIVERE SANI” Per combattere il fumo e le malattie respiratorie Bovolone 3 dicembre 2010 Ezio Manzato Ambulatorio per Smettere.
“TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH
Promeco tra bilanci e proposte. La particolarità di Promeco un servizio pubblico gestito da una pluralità di istituzioni (Comune, AUSL, Ufficio Scolastico.
L’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals (HPH) dell’Azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Ufficio Qualità e Accreditamento Carmela Zuccarelli.
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
Seminario Indicatori PROGETTO NAZIONALE NUOVI FLUSSI INFORMATIVI INAIL-ISPESL-REGIONI-IPSEMA Quale Formazione per gli Indicatori ? Roma 30 marzo 2007.
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
COMUNI LIBERI DAL FUMO La salute è lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o infermità OMS 1948.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Primo Seminario di Studio
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
Relatore: Prof:Schindler Anna Accornero
Giornata mondiale senza tabacco World No Tobacco Day.
Dipartimento delle Dipendenze Direzione Sociale Asl della Provincia di Varese REALIZZAZIONE A TITOLO SPERIMENTALE DI UNA RETE SOCIALE NELL’AREA DELLE DIPENDENZE.
Recapito organizzativo: Via Adriatica, 62/C Francavilla al Mare Tel Cell Sito: Mail:
Carla Bietta UOS Epidemiologia – AUSL2 dell’Umbria
Il profilo di salute della scuola
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna Decima lezione Le politiche sanitarie: i concetti fondamentali.
Consensus conference sugli esami di follow up
S CUOLA DI M EDICINA E C HIRURGIA Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria COORDINATORE DEL CORSO DI LAUREA Prof.ssa Maria Pia Fantini RESPONSABILE DELLE.
Piano di prevenzione dell’obesità.  Progettazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale  Potenziamento delle attività di promozione di comportamenti.
Il sistema di sorveglianza PASSI e la rilevazione dell’abitudine al fumo in target a rischio Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara.
Mara Bernardini Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
Il MMG e le attività di sorveglianza e prevenzione Alba - 16 aprile 2016 Maria Chiara Antoniotti Coordinatore regionale sorveglianze PASSI e Passi d’Argento.
I tumori professionali: l’esperienza del registro tumori Ragusa Rosario Tumino Dirigente medico di Anatomia Patologica Responsabile Registro Tumori Dipartimento.
Gli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 Martedì 17 Aprile 2007 Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena.
PRP DGR 2071 del  Programmi di prevenzione collettiva  Programmi rivolti a gruppi di popolazione a rischio  Programmi volti a prevenire.
Progetto regionale “CONOSCERE PER PREVENIRE” Prevenzione dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e delle mutilazione genitali femminili (MGF)
1 Il sistema PASSI all’interno della sanità pubblica regionale: quale utilità e prospettive Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Assessorato.
Interventi sul tabagismo in ambito sanitario Esempi di buona pratica Dr. Alessandro Coppo Gruppo Tecnico Anti Tabacco CPO Piemonte
L’ avvio del progetto OCCAM
17 aprile 2007 Dott. Claudio Andreoli Medico di Medicina Generale.
“Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’uso” Progetto nazionale Assessorato alla Sanità.
SCUOLA LIBERA DAL FUMO I RISULTATI DI UN PERCORSO CONDIVISO 26 novembre 2009 MARANO VICENTINO Dipartimento di Prevenzione Servizio Educazione e Promozione.
Il sistema di rilevazioni per guadagnare salute: PASSI, OKkio, HBSC Conferenza Stampa 31 maggio 2011 C. Melani Osservatorio Epidemiologico.
PREVENZIONE DELLA PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE. Cardiopatia ischemica uominidonne Vasculopatie cerebrali Mortalità per malattie del sistema circolatorio.
Transcript della presentazione:

Progetto per la Prevenzione e Riduzione del Tabagismo in Piemonte Seminario Regionale “Promozione della Salute e Servizio Sanitario Nazionale”- 22 Giugno 2004 Dr. Paolo D’Elia Gruppo Tecnico Anti Tabacco CPO Piemonte

ASO S. Giovanni Battista ASL 1 Il Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO-Piemonte) Istituito dalla Regione Piemonte nel 1995 (con DGR n del 16 giugno). Università di Torino Regione Piemonte

Finalità CPO Piemonte 1.Definire metodologie per la valutazione del rischio cancerogeno nell'ambiente di vita e di lavoro e condurre ricerche sull'eziologia del cancro, anche al fine di identificare situazioni suscettibili di interventi di prevenzione; 2.Misurare mortalità ed incidenze del cancro e valutare, a livello di popolazione, la sopravvivenza per specifiche patologie e stadi di malattia, senza trascurare i dati relativi all'uso dei servizi diagnostici e terapeutici, all'accesso ospedaliero ed alle sopravvivenze dei pazienti affetti da cancro, 3.Sviluppare l'attività del Centro di Documentazione sui rischi cancerogeni ambientali e diffondere informazioni sui rischi di cancerogenità. 4.Fornire il supporto metodologico alle Aziende Sanitarie Regionali per la pianificazione e l'attuazione di interventi di prevenzione primaria e secondaria, valutare l'efficacia di programmi di screening per i tumori e l'impatto di programmi di prevenzione primaria rivolti alle persone ed all'ambiente di vita e di lavoro. 5.Contribuire alla valutazione della qualità dell'assistenza oncologica ed alla valutazione dell'esaustività dell'applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici sulla popolazione piemontese fornendo anche consulenza ad unità e servizi clinici e diagnostici nel campo dell'oncologia

IL PROBLEMA DI SALUTE

Dal PSN il cancro costituisce la seconda causa di morte nel nostro Paese. In Italia sono diagnosticati circa nuovi casi di tumore all’anno. Dimostrato aumento della mortalità nei fumatori rispetto ai non fumatori per molte neoplasie il fumo è causa anche di un aumento della mortalità per affezioni cardiovascolari, aneurisma dell’aorta e broncopneumopatie croniche ostruttive”.

“Il fumo e le abitudini alimentari scorrette (compreso l’eccessivo consumo di alcool) sono FATTORI DI RISCHIO RICONOSCIUTI, per molte categorie di tumori, con peso etiologico variabile, e possono spiegare circa i 2/3 di tutti i casi di tumore” “Gli interventi per contrastare questi fattori sono di fondamentale importanza.” (Dal PSN )

IL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE IL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE ISTAT 2001

NUMERO MEDIO GIORNALIERO DI SIGARETTE CONSUMATE IN PIEMONTE NUMERO MEDIO GIORNALIERO DI SIGARETTE CONSUMATE IN PIEMONTE Fonte: Istat - Servizio Struttura e dinamica sociale - Anno 2001

In Piemonte, tra il 1992 e il 1994 la mortalità associata al fumo di tabacco è stata del 31% tra gli uomini del 15% tra le donne (Gnavi et al., 2000)

IL PROGETTO

I momenti diversi dell'iniziazione e della dipendenza dal fumo richiedono Azioni coordinate e competenze professionali complementari inserite in percorsi predefiniti e ben strutturati. RAZIONALE (focus “determinanti predisponenti”) Gli interventi da privilegiare sono quelli per i quali esistono, in base alle evidenze disponibili, valide prove di efficacia. INTEGRAZIONE EFFICACIA

CRITICITA’ INDIVIDUATE rispetto alla lotta al tabagismo in Piemonte carenza di strategie di medio-lungo periodo difficoltà a garantire sinergia e sincronia tra i diversi tipi di intervento carattere locale degli interventi e scarsa integrazione tra i servizi promotori scarsa attenzione per la valutazione delle attività

GRUPPO TECNICO ANTITABACCO MULTIDISCIPLINARE Costituzione di un GRUPPO TECNICO ANTITABACCO MULTIDISCIPLINARE GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO Collaborazione alla costituzione di un GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO che operi a livello piemontese 3 psicologi; 1 biologo; 1 medico; 1 esperta in comunicazione Percorso formativo componenti Mappatura “ Lavoro di rete” OBIETTIVI E TAPPE DEL PROGETTO epidemiologia, tecniche di counseling e di comunicazione, marketing, psicologia della salute, psicologia clinica e dell’età evolutiva. (BANCA DATI) Pubblicazione LIBRO BIANCO Sett. 2003Dic Ottobre 2004

FINANZIAMENTO DEL PROGETTO (durata tre anni) (Bando per finanziamenti “Programma Oncologia” 2002….).

Rilevazione di tutte le iniziative antifumo effettuate o in corso in regione Piemonte e di tutte gli organismi e le associazioni (volontarie e non) attive sul territorio regionale. (periodo finestra: ultimi due-tre anni) LA MAPPATURA (I) conoscere valutare mettere in rete

Aree di intervento e tipo di attività svolte Soggetti coinvolti Prevenzione negli adolescenti DisassuefazioneInterventi comunitari ASL /ASO interventi nelle scuole  Corsi per smettere Counselling attraverso il personale sanitario  adeguamento ai divieti vigenti  manifestazioni C. ANTIFUMO PUBBLICI servizi di cessazione C. ANTIFUMO PRIVATI servizi di cessazione ASSOCIAZIONI interventi nelle scuole  manifestazioni  ricerca  documentazione  formazione LILT interventi nelle scuole corsi per smettere  manifestazioni  ricerca  formazione SCUOLE interventi nelle scuole Manifestazioni AMMINISTRAZIONE PUBBLICA patrocini e sponsorizzazioni  adeguamento ai divieti vigenti  manifestazioni  ricerca  patrocini e sponsorizzazioni  campagne di comunicazione di massa Aree, attività e soggetti coinvolti nella lotta al tabagismo nella Regione Piemonte

“snowballing” (palla di neve) da reti di organizzazioni attive a livello internazionale e nazionale da interviste ai testimoni privilegiati da contatti personali QUESTIONARI: 1.ASL (Repes) 2.ASO 3.Centri Antifumo Pubblici 4.Centri Antifumo Privati 5.Scuole e Associazioni INTERVISTE (telefoniche e di persona) INTERNET Metodologia Strumenti LA MAPPATURA (II)

Collaborazione con il tavolo informale di coordinamento presente presso l’Area Promozione della Salute dell’Assessorato alla Sanità Regione Piemonte (responsabile il dott. Mario Carzana) a cui partecipano, oltre al CPO stesso e al Centro di Documentazione Regionale sulla Salute (Centro DoRS), alcuni rappresentanti delle realtà attive più impegnate in Piemonte. LA MAPPATURA (III)

IL PROGETTO DEL CPO NEL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA PROMOZIONE ALLA SALUTE IN PIEMONTE Promozione Salute Piemonte (PSP) Piano Regionale Antitabacco (PRAT) Progetto CPO- Piemonte ASL associazioni CSA e scuole LILT amministrazioni

GLI ATTORI DEL PRAT Supporti tecnico scientifici: Gruppo Tecnico Anti Tabacco (CPO) DoRS Servizi della Rete di Epidemiologia Commissione Regionale Anti-Tabacco Consulta “Piemonte libero dal fumo”

Scelta e progettazione di interventi efficaci, consulenza sul monitoraggio sull’efficacia degli interventi, consulenza sul sistema di sorveglianza Gruppo Tecnico Anti Tabacco (CPO) Documentazione e formazione DoRS Sorveglianza e monitoraggio epidemiologico Servizio della Rete di Epidemiologia Compiti dei Supporti Tecnico-scientifici

OBIETTIVI STRATEGICI DEL PRAT Ridurre l’incidenza di iniziazione al fumo del 10% in 5 anni Ridurre la prevalenza di fumatori nell’età adulta del 10% in 5 anni Stabilizzare il trend in aumento delle differenze sociali nell’abitudine al fumo Aumentare gli spazi sociali e lavorativi senza fumo Estendere la sensibilizzazione dei genitori Creare una cultura per una regione senza fumo

ATTIVITA’ PREVISTE DAL PRAT Regolamentazione dei divieti di fumo Campagne di comunicazione Progetti di prevenzione nella scuola Promozione di organizzazioni senza fumo Promozione di interventi organizzati di cessazione Interventi di cessazione in setting specifici Apertura di bandi di finanziamento per iniziative ad hoc

Prospettive

GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO Costruzione di un GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO che operi a livello piemontese Il fumo problema di sanità a “responsabilità diffusa ” Restituzione dati mappatura agli attori impegnati partecipazione al cambiamento Potenzialità della mappatura in quanto “ricerca-azione partecipata”: partecipazione al cambiamento Lettura condivisa dei dati e valutazione