Pari opportunità, un percorso di evoluzione sociale

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Transcript della presentazione:

Pari opportunità, un percorso di evoluzione sociale Liana M. Daher Sociologa – Università di Catania

Il significato “pari opportunità” non significa soltanto eguaglianza davanti alla legge, ma anche diritto ad un’equa distribuzione di benefici e di risorse sociali

Obiettivo delle politiche di pari opportunità è garantire a tutti: la possibilità di accesso a risultati uguali nel lavoro e nella rappresentanza politica è eliminare: gli effetti di discriminazione e di disuguaglianza creati o perpetuati dalle regole esistenti

Metodi ridurre i divari occupazionali e salariali promuovere sistemi di valutazione delle capacità personali e delle competenze professionali Al fine di valorizzare l’apporto di ogni genere di persona nei contesti organizzativi e sociali

Da dove nasce il problema? differenze di genere fenomeni migratori minoranze razziali minoranze religiose omosessualità disabilità

Le politiche di pari opportunità In Italia si lavora molto affinché le pari opportunità siano garantite nel mondo del lavoro, della scuola e della politica: rafforzamento delle istituzioni pubbliche che vigilano sull’applicazione della legislazione antidiscriminatoria

Le politiche di pari opportunità aumento delle risorse nazionali e comunitarie destinate alle politiche d’eguaglianza progettazione ed attuazione di politiche attive per la promozione delle pari opportunità e per la gestione della diversità

Differenze di genere Insediamento, il 9 marzo 2004, della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna, le cui funzioni sono: formulare proposte al Ministro per l’elaborazione delle modifiche normative necessarie a rimuovere qualsiasi forma di discriminazione, sia diretta che indiretta, nei confronti delle donne ed a conformare l’ordinamento giuridico al principio di pari opportunità fra uomo e donna;

Differenze di genere verificare lo stato di attuazione delle politiche di pari opportunità nei vari settori della vita politica, economica e sociale e segnala le relative iniziative al Ministro; fornire pareri in materia di pari opportunità fra uomo e donna; svolgere attività di studio e di ricerca in materia di pari opportunità

Immigrati e minoranze il Governo che in attuazione della direttiva comunitaria n. 2000/43 CE - ha risposto con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215 costituisce un apposito “Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica” nell’ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Immigrati e minoranze Un organismo ad hoc come garanzia nonché un punto di riferimento istituzionale per il controllo dell’operatività degli strumenti di tutela. l’obiettivo è di porre le condizioni concrete per realizzare efficaci politiche di integrazione che garantiscano una convivenza pacifica improntata tanto alla tutela dei diritti inviolabili dell’uomo quanto al rispetto della nostra cultura.

Immigrati e minoranze La nuova normativa consentirebbe a chiunque si consideri vittima di una discriminazione, sia diretta che indiretta, o di una molestia fondata sul motivo della razza o dell’origine etnica, di agire in giudizio attraverso un’azione rapida ed efficace, per l’accertamento e la rimozione del comportamento discriminatorio.

Disabilità L’ordinamento giuridico europeo propone un paradigma di disabilità molto preciso: promuovere, anche attraverso interventi personalizzati, la normalità dell’handicap con l’obiettivo di rendere il disabile pienamente partecipe della vita sociale in tutti i suoi aspetti dal ricreativo al lavorativo.

Disabilità Le politiche sociali si orientano su quattro punti fondamentali: Estensione della normativa delle pari opportunità anche ai disabili Sostegno alle famiglie Attuazione di politiche di inserimento lavorativo Politiche contro ogni forma di discriminazione in ragione delle condizioni fisiche sui luoghi di lavoro

Cultura della gente comune Se ci guardiamo attorno, se ascoltiamo le notizie e se osserviamo attentamente i comportamenti della gente comune ci rendiamo conto che tali iniziative sono frutto di ideali ambiziosi di eguaglianza e multiculturalità, ma non rispecchiano il nostro quotidiano

Il nostro quotidiano Le azioni xenofobe e gli atteggiamenti ispirati da pregiudizi verso il diverso, sono ancora all’ordine del giorno si deduce logicamente come le iniziative socio-politiche abbiano influenzato ancora troppo poco l’opinione pubblica

Qualcosa è cambiato . . . Recenti ricerche e statistiche, hanno evidenziato nel nostro Paese un considerevole miglioramento in termini qualitativi della condizione femminile Nonostante ciò, non si è ancora realizzato appieno il principio della parità e delle pari opportunità uomo/donna, poiché è tuttora presente una profonda distinzione tra la realtà professionale maschile e quella femminile

… ma non è ancora abbastanza! Il problema è soprattutto culturale: da un lato, alcuni bisogni sono imputati solitamente ed esclusivamente alla donna la donna ha necessità di conciliare vita lavorativa e vita familiare dall’altro, la condizione femminile viene stereotipizzata e spinge la persona “donna” in uno stato di subalternità rispetto all’uomo

Educazione alla diversità La diversità, quando non produce discriminazioni, è una ricchezza Le identità vanno giocate in positivo per integrare, non anteporre i punti di vista, i pensieri, le esperienze, i diritti degli uni sulle altre Grande importanza ha dunque l'educazione alle differenze, e su questo che si dovrebbe costruire la nostra crescita sociale