Economia politica Lezione 04

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lezione 10 Il mercato del lavoro
Advertisements

Lezione 3 Lequilibrio del mercato dei beni Istituzioni di Economia.
Come organizzare i dati per un'analisi statistica al computer?
Tecniche di analisi dei dati e impostazione dellattività sperimentale Relazioni tra variabili: Correlazione e Regressione.
Capitolo 2 – Gli strumenti dell’analisi positiva
Fisica: lezioni e problemi
Il concetto di misura.
Lezione 4 IL MERCATO DEI BENI
DOMANDA ED ELASTICITA’
Università degli Studi di Cagliari
Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n° 11.
INFERENZA NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE MULTIPLA (parte 1)
La logica della regressione
Lezioni di economia politica

Istituzioni di Economia M-Z prof. L. Ditta


Velocità media Abbiamo definito la velocità vettoriale media.
Corso di biomatematica lezione 7-2: Test di significatività
Capitolo 9: Moneta, interesse e reddito
INTRODUZIONE.
STATISTICA a.a METODO DEI MINIMI QUADRATI REGRESSIONE
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Economia politica Esercitazione 7
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 2° parte Docente Prof. GIOIA
Modello di regressione lineare semplice
Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie Laboratorio di Metodi Numerici a.a. 2008/2009.
Capitolo 9 Moneta, interesse e reddito. Il modello IS – LM La curva AD descrive lequilibrio nel mercato dei beni in relazione alla variabile PIL.
Quale valore dobbiamo assumere come misura di una grandezza?
Le distribuzioni campionarie
La ricerca delle relazioni tra fenomeni
Introduzione alla Regressione Lineare e alla Correlazione.
La regressione come strumento di sintesi delle relazioni tra variabili
Fisica: lezioni e problemi
Capitolo III. Il mercato dei beni.
Domande riepilogative per l’esame
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Un insieme limitato di misure permette di calcolare soltanto i valori di media e deviazione standard del campione, ed s. E’ però possibile valutare.
Corso di ECONOMIA PUBBLICA Lezione 01 Luigi Mundula Facoltà di Economia A.A
Laboratorio di didattica della matematica
REGRESSIONE LINEARE Relazione tra una o più variabili risposta e una o più variabili esplicative, al fine di costruire una regola decisionale che permetta.
Modello Domanda-Offerta Aggregata (AD-AS)
ECONOMIA POLITICA E-I ESERCITAZIONI. 2 Richiami di matematica – Funzioni Funzioni FUNZIONE: ogni regola matematica che permette di calcolare il valore.
Intervalli di confidenza
La scienza economica Concetti generali e definizioni
Teoria del consumo: la scelta del consumatore
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 14 II SEMESTRE A.A
TRATTAMENTO STATISTICO DEI DATI ANALITICI
LAVORO E TEMPO LIBERO ECONOMIA POLITICA LEZIONE 11.
Esercizi su teoria del consumo
Esercitazione. Su di un sistema di assi cartesiani si indichino la curva di domanda e di offerta di mercato del bene X. Si indichino graficamente il prezzo.
Capitolo 2 La teoria normativa della politica economica
Esercitazione n. 2 La scelta del consumatore
Operazioni di campionamento CAMPIONAMENTO Tutte le operazioni effettuate per ottenere informazioni sul sito /area da monitorare (a parte quelle di analisi)
I GRAFICI – INPUT 1.
L’analisi di regressione e correlazione Prof. Luigi Piemontese.
MACROECONOMIA LO SCHEMA IS - LM Lo schema IS – LM affronta nuovamente il tema della determinazione del reddito e dell’occupazione ma a differenza dello.
L’elasticità In questa lezione si approfondisce la discussione di domanda e offerta analizzando la REATTIVITA’ di acquirenti e venditori a CAMBIAMENTI.
IL PIANO CARTESIANO E LA RETTA
Il Moto. Partendo da una quesito assegnato nei test di ingresso alla facoltà di medicina, si analizza il moto di un oggetto.
Analisi delle osservazioni
INFERENZA NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE
Cosa è la FISICA Esperienza trenino: Misurare una lunghezza
Regressione: approccio matriciale Esempio: Su 25 unità sono stati rilevati i seguenti caratteri Y: libbre di vapore utilizzate in un mese X 1: temperatura.
Gli Indici di VARIABILITA’
PENSARE DA ECONOMISTI equilibrio e empirismo
PENSARE DA ECONOMISTI equilibrio e empirismo
Transcript della presentazione:

Economia politica 2015-2016 Lezione 04 Gli strumenti Economia politica 2015-2016 Lezione 04

Modello Descrizione sintetizzata e semplificata della realtà Semplice Generalizzabile (applicabile ad una vasta gamma di fenomeni) Robusto (al cambiamento marginale delle ipotesi del modello non si devono avere variazioni sostanziali nel modello Spesso alla base di modelli diversi (per spiegare lo stesso fenomeno vi è una diversa ideologia – conflitto tra modelli alternativi Può essere letto in modo positivo e normativo

Jan Tinbergen (1903 - 1994) Ipotizza il mondo delle relazioni tra fenomeni come un insieme di variabili legate tra loro da un sistema di equazioni lineari Esogene (il valore viene assunto come dato e non viene spiegato dal modello) Indipendenti Strumenti Dati Endogene Dipendenti Obiettivi Controllo La scelta sta a chi costruisce il modello Non è una definizione fissata una volta per tutte – ciò che può valere in un modello può non valere in un altro

Obiettivi e strumenti Obiettivi fisso si tende ad un valore puntuale di una certa variabile Obiettivi flessibile Si tende al minimo o massimo valore possibile di una funzione (minimizzazione e massimizzazione) Strumenti controllabili Sufficientemente isolati dall’influsso di elementi fuori dal controllo dell’Autorità Strumenti efficaci Rispetto agli obiettivi che l’Autorità si pone

Relazioni Relazioni tecniche (descrivono la tecnologia o le preferenze degli individui, ad es. la funzione di produzione Cobb-Douglas) Relazioni comportamentali (ad es. domanda e offerta di mercato) Relazioni di equilibrio (uguaglianza tra domanda e offerta) Relazioni di definizione (servono a definire una grandezza) Relazioni istituzionali

Forma strutturale K equazioni X variabili esogene Y variabili endogene Insieme delle equazioni che compongono il modello e che esprimono le relazioni che intercorrono tra le variabili prese in considerazione K equazioni X variabili esogene Y variabili endogene

Forma ridotta Approccio positivo Il modello viene scritto in modo che ciascuna variabile endogena sia funzione soltanto di variabili esogene. Approccio positivo

Forma ridotta inversa Approccio normativo Il modello viene scritto in modo che gli strumenti (variabili esogene=x) sono espressi in funzione degli obiettivi (variabili endogene=y). Approccio normativo

Obiettivi fissi tanti obiettivi m quante sono le variabili endogene n m=n il sistema è perfettamente determinato m<n il sistema è sotto-determinato (infinite soluzioni) m>n il sistema non è risolvibile (gli obiettivi non sono tutti raggiungibili). E’ il caso più verosimile Lasciar perdere alcuni obiettivi (definire delle priorità) Costruire/inventare nuovi strumenti Perseguire un obiettivo flessibile

Obiettivo flessibile Si convoglia in un’unica funzione obiettivo i valori delle molteplici variabili Es. funzione di perdita (Loss function) che dipende da quanto la realizzazione di una variabile si discosta dal valore ritenuto ottimale dal policy maker

Minimizzazione della funzione di perdita Vincoli Le variabili obiettivo sono ancora legate tra loro ed alle variabili strumento

Cos’è un’equazione Equazione Espressione matematica che descrive la relazione tra due o più variabili Variabile Una quantità che può assumere valori differenti all’interno di un determinato intervallo dipendente indipendente Parametro Una quantità il cui valore è fisso (non varia liberamente)

Ricavare un’equazione da una descrizione verbale Il piano tariffario per le chiamate interurbane prevede un canone mensile di 5€ e una tariffa di 10 centesimi per minuto di conversazione. Scrivere un’equazione che descriva la vostra bolletta telefonica mensile. B = bolletta mensile T = tempo totale di minuti di conversazione per chiamate interurbane in un mese B = 5 + 0,10T Variabile dipendente Parametri Variabile indipendente

Ricavare un’equazione da una descrizione verbale In base al piano tariffario a quanto ammonterebbe la vostra bolletta se in un mese effettuaste telefonate interurbane per un totale di 32 minuti? B = 5 + 0,10T B = 5 + 0,10 (32) B= 5 + 3,2 B= 8,2 €

Ricavare un’equazione da una descrizione verbale In base al piano tariffario Se voleste spendere non più di 10€ al mese quanti minuti di telefonate interurbane potreste effettuare al massimo? B = 5 + 0,10T 10 = 5 + 0,10 (T) = 10 (-5) = 5 (-5) + 0,1T = 5=0,1T = 5(/0,1)= 0,1 (/0,1)T =5/0,1=T T = 50 minuti

Costruire il grafico dell’equazione di una retta Costruire un grafico che illustri il piano tariffario Indicando l’importo da pagare (€ al mese) sull’asse verticale (ordinate) e il volume totale di traffico telefonico (minuti al mese) sull’asse orizzontale (ascisse) B = 5 + 0,10T Quante rette passano per un punto? infinte Quante rette passano per due punti? una Bisogna ricavare due punti

Costruire il grafico dell’equazione di una retta Alternativamente si può usare un punto e la pendenza Pendenza (coefficiente angolare): Rapporto tra quanto la retta sale in verticale e quanto si sposta in orizzontale La distanza verticale divisa per la distanza verticale tra due punti di una retta B = 5 + 0,10T pendenza B = 5 + 0,10T B= 5 + 0,10 (0) B = 5 Intercetta verticale (termine noto) Il valore di B quando T = 0

Costruire il grafico dell’equazione di una retta B (€/mese) 15 C 12 B 10 A 6 5 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese)

Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico B (€/mese) C 16 B 12 A 8 B=4+0,2T 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese)

Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico B (€/mese) B 30 A 24 B=4+0,2T 18 5 10 15 20 25 30 35 T (min/mese)

Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico Scrivere l’equazione del piano tariffario A quanto ammonta il canone mensile? A quanto ammonta la tariffa per minuto? 18€ B (€/mese) 0,4€ B 30 A 24 18 B=18+0,4T 5 10 15 20 25 30 35 T (min/mese)

Varizione dell’intercetta verticale Mostrare analiticamente e graficamente come cambia il piano telefonico se il canone mensile passa da 4 a 8€ B (€/mese) 20 C 16 B = 8+0,2T B 12 La pendenza rimane invariata A 8 La retta trasla 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese)

Varizione della pendenza Mostrare analiticamente e graficamente come cambia il piano telefonico se il la tariffa per minuto scende da 20 a 10 centesimi di euro B (€/mese) 20 16 C B = 4+0,1T 12 B La pendenza varia 8 A La retta si inclina 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese)

Costruire grafici ed equazioni a partire da tabelle Nella tabella sono elencate quattro rilevazioni su chiamate interurbane di un piano tariffario. Sapendo che tutti i punti giacciono su una reta: trovare l’intercetta verticale, rappresentare analiticamente e graficamente l’equazione. A quanto ammonta il canone mensile? Qual è la tariffa per minuto di conversazione? Qual è l’importo complessivo della bolletta se vengono effettuate chiamate interurbane per un totale di 1 ora Costo interurbane (€/mese) Durata totale interurbane (min/mese) 10,50 10 11,00 20 11,50 30 12 40

Costruire grafici ed equazioni a partire da tabelle Costo interurbane (€/mese) Durata totale interurbane (min/mese) 10,50 10 11,00 20 11,50 30 12 40 Calcolo pendenza (11-10,50)/(20-10) 0,5/10 0,05 Calcolo intercetta So che è una retta Prendo uno dei punti, ad esempio (12, 40) Conosco la pendenza = 0,05 12 = x + 0,05 (40) Risolvendo x = 12 – 0,05 (40) x = 12 - 2 x = 10 B = 10 + 0,05T

Costruire grafici ed equazioni a partire da tabelle B (€/mese) B=10+0,05T B 13 A 12 B = 10+0,05 (60) B = 10+3 B = 13€ 11 10 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese)

Costruire grafici ed equazioni a partire da tabelle Prezzo delle macchine (migliaia) Vendite macchine (migliaia/anno) 50,00 10 40,00 20 30,00 30 20,00 40 Calcolo pendenza (40-50)/(20-10) -10/10 -1 Calcolo intercetta So che è una retta Prendo uno dei punti, ad esempio (50, 10) Conosco la pendenza = 1 50 = x - 1 (10) Risolvendo x = 50 + 1 (10) x = 50 + 10 x = 60 V = 60 + M

Costruire grafici ed equazioni a partire da tabelle V (€/anno) V=60+1 M 70 60 V = 10 + 1(60) V = 10 + 60 V = 70 € A 50 40 30 B 20 10 20 30 40 50 60 70 M (n°/anno)

I metodi dell’analisi empirica Le interviste Il mezzo più diretto per scoprire se una certa politica economica influenza o meno il comportamento delle persone è chiederlo direttamente agli interessati. Un metodo spesso usato dai giornalisti. Insidie delle interviste Il fatto che una persona dica qualcosa sul proprio comportamento non vuol dire che sia vero. (ascolta ciò che un persona dice e poi osserva ciò che fa) Alcuni potrebbero essere imbarazzati dall’argomento o avere altri “obiettivi”.

I metodi dell’analisi empirica Gli esperimenti – condurre esperimenti sulla politica economica è difficile ma non impossibile. Richiede campioni casuali. Insidie degli esperimenti Problemi di selezione, anche se inizialmente viene individuato un campione casuale. Gli esseri umani sanno di partecipare a un esperimento. Costi.

I metodi dell’analisi empirica Gli esperimenti – alcune teorie economiche sono testate in laboratorio, spesso con gli studenti. Approccio simile a quello utilizzato dagli psicologi. Solitamente si offrono ricompense differenti, però: l’ambiente è artificiale gli studenti non sono rappresentativi della popolazione nel suo complesso

I metodi dell’analisi empirica Studi econometrici – l’analisi statistica dei dati. Gli effetti delle diverse politiche sono ricavati a partire dallo studio dei comportamenti osservati.

I metodi dell’analisi empirica Scegliere una forma funzionale che riassuma la relazione che si vuole studiare. Per esempio: Dove L sono le ore lavorate, wn è il salario netto, e A, X1, e X2 sono altri fattori che influenzano l’offerta di lavoro. α0- α4 sono i parametri, ed ε è un errore casuale.

I metodi dell’analisi empirica Ignorando tutti gli altri fattori eccetto il salario orario, l’obiettivo è interpolare una retta attraverso questa nube di punti. Non esiste una linea retta che passi attraverso tutti i punti, ma l’obiettivo dell’analisi di regressione multipla è trovare i parametri per tracciare la retta che “meglio si adatta ai dati”. La pendenza di questa retta di regressione dà il coefficiente di regressione del salario orario.

I metodi dell’analisi empirica Se α1=0, il salario netto non ha alcun impatto sull’offerta di lavoro. Se α1>0, l’offerta di lavoro aumenta all’aumentare del salario. L’effetto di sostituzione domina sull’effetto di reddito. Se α1<0, l’offerta di lavoro diminuisce all’aumentare del salario. L’effetto di reddito domina sull’effetto di sostituzione. La presenza di errori casuali riflette l’influenza di fattori non osservabili sull’offerta di lavoro.

I metodi dell’analisi empirica In pratica, questo metodo non porta sempre a risultati conclusivi. Dopo aver stimato α1, bisogna valutarne l’affidabilità. È una stima “vicina” al vero? L’errore standard indica in che misura il parametro stimato può variare dal suo vero valore. Quando l’errore standard è piccolo in relazione al parametro stimato, si dice che il coefficiente è statisticamente significativo.

I metodi dell’analisi empirica Le insidie dell’analisi econometrica Gruppi eterogenei Cambiamento dei parametri nel tempo Distorsioni dovute all’omissione di variabili significative Alcune variabili, come la “motivazione”, sono per loro natura non misurabili. Causalità inversa (simultaneità) Le variabili osservate non sempre corrispondono alla teoria Le ore di lavoro non equivalgono all’“impegno lavorativo”