L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Umanesimo e il Rinascimento
«Di tutte le cose misura è l’uomo» La situazione dell’Italia nel quarantennio di relativa stabilità tra la pace di Lodi (1454) e la discesa di Carlo VIII (1494) L’Umanesimo e il Rinascimento
«Di tutte le cose misura è l’uomo» 1454 Pace di Lodi 1494 Discesa di Carlo VII in Italia 1450 1475 1500 1525 1550 1449-1492 Signoria di Lorenzo il Magnifico 1545 Concilio di Trento 1453 Crollo dell’Impero Romano d’Oriente 1479-1516 Unificazione dei regni cristiani di Spagna L’Umanesimo e il Rinascimento
Diaz doppia il capo di Buona Speranza «Di tutte le cose misura è l’uomo» 1492 Distruzione del Regno di Granada Morte di Lorenzo il Magnifico Colombo sbarca in America 1454 Pace di Lodi 1450 1475 1500 1525 1550 1504 Inizia il dominio asburgico in Italia 1495 Trattato di Worms 1545 Concilio di Trento 1487 Diaz doppia il capo di Buona Speranza L’Umanesimo e il Rinascimento
Calvino inizia la sua Riforma «Di tutte le cose misura è l’uomo» 1536 Calvino inizia la sua Riforma a Ginevra 1517 Lutero affigge le 95 Tesi 1454 Pace di Lodi 1517 Magellano circumnaviga la Terra 1450 1475 1500 1525 1550 1545 Concilio di Trento 1509-1547 Regno di Enrico VIII di Inghilterra 1527 Sacco di Roma L’Umanesimo e il Rinascimento
Morte di Lorenzo Il Magnifico Stabilità e rottura degli equilibri Pace di Lodi Morte di Lorenzo Il Magnifico Concilio di Trento Pone fine all’annoso scontro fra Milano e Venezia, stabilizzando i confini degli stati italiani fino alla discesa di Carlo VIII È detto “il bilanciere”, per la capacità di tenere in equilibrio gli interessi dei vari stati italiani. Alla sua morte, si spezza la stabilità conquistata Lorenzo il Magnifico è l’icona del Rinascimento italiano, l’emblema del signore dotato di virtù politiche e artistiche: la sua morte annuncia il progressivo declino di un’epoca L’Umanesimo e il Rinascimento
Stabilità e rottura degli equilibri Morte di Lorenzo Il Magnifico Concilio di Trento Pace di Lodi Pone fine all’annoso scontro fra Milano e Venezia, stabilizzando i confini degli stati italiani fino alla discesa di Carlo VIII Il Concilio di Trento segna l’inizio dell’epoca detta della Controriforma: lo spirito rinascimentale tramonta Epoca dell’Umanesimo o del Rinascimento ? Movimento culturale sviluppatosi a partire dalla seconda metà del Trecento fino al Cinquecento Civiltà culturale fiorita in Italia dalla metà del Trecento e sviluppatasi nel mondo tra Quattrocento e Cinquecento L’Umanesimo è dunque il sostrato intellettuale del Rinascimento, il pensiero che prepara e accompagne la straordinaria fioritura artistica dell’Italia Quattro-Cinquecentesca L’Umanesimo e il Rinascimento
Morte di Lorenzo Il Magnifico Stabilità e rottura degli equilibri Morte di Lorenzo Il Magnifico Concilio di Trento Pace di Lodi Pone fine all’annoso scontro fra Milano e Venezia, stabilizzando i confini degli stati italiani fino alla discesa di Carlo VIII Il Concilio di Trento segna l’inizio dell’epoca detta della Controriforma: lo spirito rinascimentale tramonta Dimensione per così dire “teorica”, filosofico-spirtituale Umanesimo Rinascimento Dimensione per così dire “pratica”, artistico-letteraria L’Umanesimo e il Rinascimento
L’epoca dell’Umanesimo La genericità del termine, che designa un sistema di pensiero basato sulla centralità dell’uomo nella riflessione culturale-artistica e sul recupero della tradizione classica, ha portato alcuni studiosi a negargli ogni statuto storiografico 1345 Petrarca scopre a Verona le lettere di Cicerone: è l’inizio simbolico dell’Umanesimo 1349-51 Boccaccio scrive il Decameron 1366-74 Stesura del manoscritto definitivo del Canzoniere 1377 Gregorio XI riporta la sede papale a Roma Crescita dei commerci rispetto all’agricoltura, e conseguente sviluppo delle speculazioni finanziarie Spinta all’urbanizzazione e potenziamento dell’artigianato Nascita di una nuova aristocrazia di ricchi mercanti e banchieri Consolidamento e trionfo del sistema delle signorie basate su una forte gerarchizzazione del potere Dopo le turbolenze del Trecento, tale sistema si consolida nella seconda metà del xv secolo Ha inizio per l’Italia un periodo di fervore culturale L’Umanesimo e il Rinascimento
Il contributo della tecnica Lo spirito dei tempi è condizionato dalle innovazioni tecniche. Tre in particolare sono emblematiche • La costruzione dei primi orologi meccanici. L’uomo ha così l’impressione di padroneggiare il tempo. Nelle piazze cittadine spuntano le prime torri munite di orologio • Il perfezionamento della polvere da sparo rivoluziona la vita militare, permettendo l’uso di armi da fuoco: aumentano le distanze dello scontro, che non si basa più sul coraggio individuale, ma sulla forza d’urto • La costruzione dei primi orologi meccanici. L’uomo ha così l’impressione di padroneggiare il tempo. Nelle piazze cittadine spuntano le prime torri munite di orologio L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia settentrionale La Serenissima repubblica di Venezia controlla i traffici del Mediterraneo orientale. Seppur incalzata dai turchi a Est dopo la presa di Costantinopoli (1453) e sconfitta dalla Lega di Cambrai (1509), riesce a mantenere la propria indipendenza e a salvaguardare i propri confini Venezia La sua relativa liberalità dà grande impulso alle attività intellettuali Diffusione della tipografia Successo di un’arte “spregiudicata” Sviluppo di una pedagogia laica Valorizzazione della scrittura storiografica Aldo Manuzio (1449-1515) Scuola di Rialto (1408), Scuola di San Marco (1446) Pietro Aretino (1492-1556) Pietro Bembo (1470-1547 L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia settentrionale Milano Sotto i Visconti prima e quindi sotto gli Sforza, il Ducato di Milano è gestito in modo assolutistico. La cultura, a carattere cortigiano, riceve uno straordinario impulso sotto Ludovico il Moro (1452-1508). La sede culturale dello stato è Pavia, con lo Studio universitario e la prestigiosa biblioteca Studi universitari e volgarizzazione di classici Produzione novellistica Forte impulso al teatro e all’attività spettacolare Lorenzo Valla (1405/7-1457) Matteo Bandello (1485-1561) Leonardo da Vinci (1452-1519 Mantova Prima nell’orbita del Ducato di Milano, poi legata alla corte di Ferrara, Mantova riceve prestigio culturale grazie al mecenatismo dei Gonzaga Poesia patrarchista Antonio Tebaldeo (1462-1537) L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia centrale Ferrara Gli Estensi investono grandi risorse economiche nella cultura, attribuendole anche un ruolo politico: proteggere l’identità del piccolo stato, dare un esempio di buon governo, favorire la formazione civica Tradizione epico-cavalleresca Diffusione della filosofia neoplatonica Studio e diffusione dei testi classici Guarino Veronese (1374 ca. - 1460) Ludovico Ariosto (1474-1533) Matteo Maria Boiardo (1441- 94) Torquato Tasso (1544-95) L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia centrale Bologna Urbino Dotato di minore autonomia, lo stato di Bologna riesce comunque, sotto il governo dei Bentivoglio (in particolare di Giovanni II, tra il 1462 e il 1506), a sviluppare una vivace attività culturale grazie soprattutto all’università. Altri centri culturali importanti sono Rimini, Cesena e Pesaro, sotto i Malatesta Studio eruditi Narrativa romanzesca novellistica Urbino Dotato di minore autonomia, lo stato di Bologna riesce comunque, sotto il governo dei Bentivoglio (in particolare di Giovanni II, tra il 1462 e il 1506), a sviluppare una vivace attività culturale grazie soprattutto all’università. Altri centri culturali importanti sono Rimini, Cesena e Pesaro, sotto i Malatesta Biblioteca Ducale Precettistica cortese Baldassarre Castiglione (1478-1529) L’Umanesimo e il Rinascimento
Firenze, culla del Rinascimento 1378 La Rivolta dei ciompi rompe l’alleanza tra rappresentanti delle arti maggiori e delle arti minori • S’impone un’oligarchia aristocratica, in cui emerge la potente famiglia degli Albizzi • L’egemonia fiorentina si estende su Pisa, Pistoia e Livorno; la Pace di Ferrara (1433) pone termine al conflitto con Milano 1434 Cosimo de’ Medici assume il potere ed estromette gli Albizzi Ne nasce una gestione del potere sui generis: formalmente Firenze resta una repubblica, ma di fatto è una signoria 1469-92 La Signoria di Lorenzo il Magnifico 1492-98 La repubblica di Savonarola Questo quadro è un’allegoria: Pallade rappresenta la ragione che doma la violenza brutale (il centauro) senza l’uso della forza, ma con dolcezza. È un omaggio alle capacità diplomatiche di Lorenzo il Magnifico Sandro Botticelli, Pallade e il Centauro, 1482-85, tempera su tela L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Umanesimo fiorentino Firenze, culla del Rinascimento 1434 Cosimo de’ Medici assume il potere ed estromette gli Albizzi L’Umanesimo fiorentino Umanesimo civile Poesia comico-realistica Brigata laurenziana Storiografia Leonardo Bruni (1370-1444) Trattatistica Leon Battista Alberti (1404-72) Poesia giocosa Burchiello (1404-49) Poesia comica Luigi Pulci (1432-84) Filologia Coluccio Salutati (1331-1406), Poggio Bracciolini (1380-1459) Filosofia Marsilio Ficino (1433-99) Poesia Angelo Poliziano (1454-94) Retorica Cristoforo Landino (1424-98) L’Umanesimo e il Rinascimento
Firenze, tra repubblica e signoria 1492 Alla morte di Lorenzo il Magnifico, s’insedia al potere il frate Girolamo Savonarola 1498 Un anno dopo la scomunica papale, Savonarola viene arso sul rogo. Inizia la seconda repubblica 1502 Pier Soderini viene eletto gonfaloniere a vita. Machiavelli è segretario della repubblica 1512 Cade la seconda repubblica; a Firenze rientrano i Medici 1527 Dopo il sacco di Roma, i Medici sono nuovamente cacciati; torna la repubblica Grande impulso alla trattatistica politica Niccolò Machiavelli (1469-1527) Francesco Guicciardini (1483-1540) La differente ideologia dei due storiografi esemplifica il cambiamento dei tempi L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia centro-meridionale Roma Con l’ascesa al soglio pontificale di Martino V (1420), lo Stato della Chiesa esce da un lungo periodo di crisi. Si spostano a Roma molti intellettuali e artisti fiorentini, che danno impulso al cosiddetto “umanesimo curiale”, incentrato sul latino e sugli studi eruditi di carattere antiquario e filologico Accademia romana Antiquaria Poesia giocosa Giulio Pomponio Leto (1428-97) Biondo Flavio (1392-1463) Francesco Berni (1497-1535) L’Umanesimo e il Rinascimento
L’Italia centro-meridionale Napoli Dopo la mote di Roberto d’Angiò (1343), si apre per il Regno di Napoli un periodo di instabilità politica, che termina con l’ascesa al trono di Alfonso V d’Aragona (re dal 1416 al 1458), il quale rilancia la politica culturale del regno. A lui Lorenzo de’ Medici manda la silloge lirica nota come Raccolta aragonese (1477) Accademia antoniana Accademia pontaniana Lirica arcadica Novellistica Antonio Beccadelli, il Panormita (1394-1471) Giovanni Pontano (1429-1503) Masuccio Salernitano (1410 ca. - 1475) Jacopo Sannazaro (1457-1530) L’Umanesimo e il Rinascimento
La città ideale dell’Umanesimo Come indica il termine, l’uomo è posto al centro di ogni riflessione. Ma la specifica umana non è, secondo gli intellettuali del tempo, il sentimento, bensì la ragione Esempio di pittura utopica: rappresentazione di un ideale insieme etico ed estetico Attribuzione incerta, La città ideale, 1480-90, tempera su tavola L’Umanesimo e il Rinascimento
La città ideale dell’Umanesimo • La ragione umana viene a identificarsi con la capacità di misurare e comprendere i fenomeni. La disciplina che meglio la rappresenta ed esemplifica diventa la matematica • Anche le arti, dunque, mirano a un’ideale perfezione geometrica, “matematica” • Torna a imporsi il principio classico della kalokagathìa: l’identificazione di buono e bello • Dietro a questo gusto si nasconde però un forte messaggio politico: il richiamo all’ordine, alla disciplina Paolo Uccello, Caccia nella foresta, 1470 ca., olio su tela L’Umanesimo e il Rinascimento