Sabato 21 Novembre 2015 Sala Meeting Grand Hotel Mattei Ravenna Federazione Nazionale IPAVI Dr.ssa Barbara Mangiacavalli: ___________ Aspetti penalistici Dr. Stefano Canestrari - - 09.30 Presiede: Dr. Gianfranco Iadecola Aspetti civilistici Etica e legalità 08.30 - 11.30 - Aspetti deontologici infermieristici Dr. Barbara Mangiacavalli Deontologia 10.30 Milena Spadola Aspetti etici Dr. Paolo Marino Cattorini Dr. Giannantonio Barbieri Saluti dei Presidenti collaborazione ad esso connesse. il profilo penalistico che civilistico, il gruppo di lavoro può considerarsi come agente morale portatore di una re- sponsabilità non distributiva. lare riferimento al lavoro in equipe ed alle capacità di tematiche relative alla responsabilità sanitaria con partico- RAVENNA Immagine all’interno: Christian Schad, L’operazione (1929) p r o g r a m m a Il convegno intende promuovere l’approfondimento delle Tutti i componenti del gruppo assistenziale devono colla- borare per il miglior bene del paziente anche attraverso 08.15 - Registrazione partecipanti 12.30 delle norme deontologiche delle professioni. precedono gli aspetti tecnici e organizzativi nel rispetto rapporti interprofessionali corretti in un contesto di etica dell’equipe. In ambito ospedaliero e territoriale è necessa- ria una condivisione di intenti e di motivazioni etiche che Dr. Stefano Falcinelli Aspetti deontologici medici - Università dell’Insubria - Bioetica Medical School Dr. Paolo Marino Cattorini: Ordinario di Compo- nente Comitato nazionale di Bioetica (C.N.B.) Varese - Dr. Gianfranco Iadecola: Avvocato in Ro- ma, già Magistrato di Cassazione FNOMCeO Dr. Luigi Conte: Segretario Nazionale già Componente Comitato nazionale di Bioetica (C.N.B.) - versità degli studi di Bologna 14.00 - Post test e valutazione _______________________________ Dr. Gianfranco Iadecola Conclusioni: Via Enrico Mattei 25 Dr. Luigi Conte 13.00 - Dr. Giannantonio Barbieri: Avvocato, con- - Facoltà di Giurisprudenza - Uni- penale Dr. Stefano Canestrari: Ordinario di diritto sulente legale Federazione Nazionale IPASVI - Sala Meeting Grand Hotel Mattei Per l’iscrizione è necessario l’invio di una mail per giusta cronologia dei posti disponibili all’indirizzo: nibili. fino ad esaurimento dei posti dispo- L’iscrizione è gratuita e obbligatoria e potrà essere effettuata con un anticipo massimo di 30 giorni ri- spetto alla data fissata per l’evento, Medici e odontoiatri: info@omceo - interprofessionale interprofessionale nel lavoro di nel lavoro di interprofessionale La responsabilità ra.it IPASVI: ipasvira@racine.ra.it La responsabilità La responsabilità test) e gradimento ECM richiesta in corso Partecipanti medici/odontoiatri ammessi: Infermieri: 5,5 Crediti assegnati al corso di aggiornamento: Medici e odontoiatri: 100 la verifica dell’apprendimento (post - Al termine dell’evento verrà svolta Partecipanti iscritti al Collegio IPASVI ammessi : 50 EQUIPE nel lavoro di Infermieri professionali | Assistenti sanitari | Vigilatrici infanzia Piazza Bernini, 2 - Collegio IPASVI ra.it 48121 RA Tel 0544/212625 Fax 0544/32276 info@omceo - 48124 Ravenna Tel. 0544.402543 OMCeO Dr.ssa Milena Cimatti - IPASVI - Dr.ssa Ilaria Frisoni - Fax. 0544.404063 ipasvira@racine.ra.it Referenti scientifici ECM: Via De Gasperi n. 19 - etico etico - - etico Aspetti giuridici ed EQUIPE EQUIPE Aspetti giuridici ed Aspetti giuridici ed deontologici - - Segreteria organizzativa: Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri Provincia di Ravenna - Ore 8.30 deontologici . deontologici Sabato 21 novembre 2015 Ordine dei Medici di R A V E N N A La Responsabilità interprofessionale nel lavoro di equipe. Aspetti giuridici ed etico-deontologici Sabato 21 Novembre 2015 Sala Meeting Grand Hotel Mattei Ravenna
Aspetti deontologici Medici Luigi CONTE Segretario Generale FNOMCeO 23 Maggio 2015 Gran Serena Hotel – Terme di Torre Canne Fasano (BR)
Piano della presentazione Richiamo del ruolo e significato del CDM Illustrazione dell’art.3 sulla cosiddetta “attività medica” I perché della sua stesura Valore giuridico del CDM Esame del momento storico : azioni e reazioni Approfondimento del termine competenza La posizione della rappresentanza esponenziale della professione medica Luigi Conte - Udine
Codice di Deontologia Medica 2014 E’ un corpus di regole ispirate ai principi di etica medica che disciplinano l’esercizio professionale E’ in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili di sussidiarietà, impegna il medico nella tutela della salute individuale e collettiva vigilando sulla dignità, sul decoro, sull’indipendenza e sulla qualità della professione Regola i comportamenti assunti al di fuori dell’esercizio professionale quando ritenuti rilevanti e incidenti sul decoro della professione Luigi Conte - Udine
Titolo II Doveri e Competenze del Medico Art. 3 : Doveri del medico sono la tutela della vita, della salute psico-fisica, il trattamento del dolore e il sollievo della sofferenza, nel rispetto della libertà e della dignità della persona, senza discriminazione alcuna, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. Luigi Conte - Udine
Art. 3 , comma 2 : Al fine di tutelare la salute individuale e collettiva, il medico esercita attività basate sulle competenze, specifiche ed esclusive, previste negli obiettivi formativi degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria, integrate e ampliate dallo sviluppo delle conoscenze in medicina, delle abilità tecniche e non tecniche connesse alla pratica professionale, delle innovazioni organizzative e gestionali in sanità, dell’insegnamento e della ricerca. La diagnosi a fini preventivi, terapeutici e riabilitativi è una diretta, esclusiva e non delegabile competenza del medico e impegna la sua autonomia e responsabilità. Tali attività, legittimate dall’abilitazione dello Stato e dall’iscrizione agli Ordini professionali nei rispettivi Albi, sono altresì definite dal Codice. (Ci sono poi altri articoli che individuano i capisaldi delle competenze specifiche ed esclusive del medico e cioè la diagnosi clinica, la terapia, la prescrizione(13), il consenso informato(35)) Luigi Conte - Udine
Lo sforzo compiuto è stato quello di: Essendo fonte di preoccupazioni la eterogeneità della matrice giuridica in materia, questa enunciazione compare per la prima volta in risposta alla richiesta di alcuni colleghi che il Codice si facesse carico di definire le competenze del Medico e dell’ Odontoiatra, Lo sforzo compiuto è stato quello di: Evitare la definizione delle competenze come una serie di atti; Evitare di prefigurare un mansionario medico, (operazione praticamente impossibile, facilmente permeabile a sovrapposizioni di competenze con altre professioni sanitarie), soprattutto in contesti organizzativi che sostanzialmente mirano ad un trasferimento di atti e procedure solo in ragione dei minori costi dei fattori produttivi. Perché si è avvertita l’esigenza di questa enunciazione nel nostro codice di deontologia ???? Luigi Conte - Udine
Si è condivisa la scelta di individuare un testo normativo che, in modo dinamico, reclutasse alle competenze del medico tutte quelle nuove attività e quelle nuove funzioni che lo sviluppo della Medicina, della Professione e delle Organizzazioni sanitarie rende via via oggettivamente disponibili. Attività e funzioni che costituiscono un ampliamento delle competenze di base e specialistiche, previste negli ordinamenti didattici universitari sui quali continuano a fondarsi l'abilitazione di stato, i profili specialistici e la riserva di attività professionali connesse. Luigi Conte - Udine
Il richiamo dell’esercizio professionale agli ordinamenti didattici è spiegabile dalla diversa complessità in cui si muove oggi il medico nel contesto delle organizzazioni sanitarie. La professione medica – prova a mettere dei punti fermi diversi dalla generica e antica tradizione della sostanziale equivalenza tra attività sanitaria e attività medica. Cerca di fissare con riferimenti più puntuali il proprio agire professionale ricavando anche ambiti di esclusività quali la diagnosi (art. 3) e la prescrizione (art. 13), il consenso (35). Si cerca un ancoraggio normativo - ancorchè strettamente deontologico e non giuridico – alla carenza di norme definitorie dell’attività medica. A fronte di un contesto di professioni sanitarie (22 profili ) decisamente normate, la professione medica è costretta a cercare regole definitorie delle proprie attività nella normazione codicistica deontologica per supplire alla carenza legislativa. Luigi Conte - Udine
perché integrano l’articolo 38 del DPR 221/1950; La Suprema Corte superando posizioni del passato ha ritenuto di riconoscere natura giuridica alle norme deontologiche: Sia alla luce dell’inserimento delle stesse nell’ordinamento giuridico professionale perché integrano l’articolo 38 del DPR 221/1950; Sia in forza della consistenza giuridica delle stesse sanzioni disciplinari previste dalla legge, applicabili dopo un procedimento giurisdizionale, assoggettato al controllo finale delle sezioni unite della Cassazione (Iadecola 2014) Luigi Conte - Udine
Ma perché ci troviamo qui ? : Competenze specialistiche infermieristiche (se ne parla da circa 10 anni ma restano ferme al “palo”) Metodologia di lavoro irriguardosa e “preoccupante”. “Si parla di medici senza neanche ascoltare i medici” Art. 22 del patto per la salute 2014/2016 “Si tenta di operare il task shifting - far fare le prestazioni ai professionisti che costano meno” frantumando la formazione tra le 21 regioni e le 36 facoltà di medicina e si dice anche che costa meno la formazione di un infermiere rispetto ad un medico Comma 566 della Legge di stabilità: esordisce 1)postulando competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia 2) indicando “ferme le competenze” Luigi Conte - Udine
Questi gli antefatti Luigi Conte - Udine
Facciamo un passo indietro sul termine del c. 566 dell’art Facciamo un passo indietro sul termine del c. 566 dell’art. 1 della legge di Stabilità 2014: “competenze “ (D. Rodriguez , Q.S. 2015) “Ciò che spetta” “Ciò che è di pertinenza” Ma anche : “Ciò di cui si è competenti” “Ciò che si ha capacità di fare” Ma se si intende come pertinenza è da rilevare che non esistono norme di legge che prevedano organicamente le funzioni professionali del medico e quindi esse sono ricostruibili solo dalla interpretazione della normativa inerente la formazione universitaria Luigi Conte - Udine
Nel CDM ‘14 proponiamo una descrizione della professione medica per colmare la storica lacuna legislativa: Art. 3, comma 2 : “………. il medico esercita attività basate sulle competenze, specifiche ed esclusive, previste negli obiettivi formativi degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria, integrate e ampliate dallo sviluppo delle conoscenze in medicina, delle abilità tecniche e non tecniche connesse alla pratica professionale, delle innovazioni organizzative e gestionali in sanità, dell’insegnamento e della ricerca. “ Luigi Conte - Udine
sono quelle di qualsiasi medico E nella nostra visione le competenze non sono solo il prodotto della formazione universitaria normativamente ricostruite ma vanno integrate e ampliate con le competenze connesse allo sviluppo delle conoscenze, alle abilità derivanti dalla pratica professionale, alle innovazioni organizzative e gestionali in sanità, all’insegnamento ed alla ricerca. Tali competenze sono quelle di qualsiasi medico Sono caratterizzate in modo preciso come “specifiche ed esclusive” Luigi Conte - Udine
Per converso il famigerato comma 566 : Si riferisce in modo maldestro e grossolano ai soli atti complessi e specialistici E non prevede alcuna specificità o esclusività delle competenze mediche Luigi Conte - Udine
“Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e Regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di équipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Luigi Conte - Udine
Assalto alla diligenza ? Conte ‘15
Circa le competenze specialistiche infermieristiche riteniamo che sia giusto rivendicarne il riconoscimento ma nell’ambito di una legge quadro che finalmente stabilisca chi fa…. cosa ….. e con quale processo formativo ( 21 Regioni …. 42 Università …) Non possono essere le regioni a decidere : la prospettiva di delegare alle Regioni l’individuazione di nuove competenze per la professione infermieristica , oggi, e per tutte le professioni sanitarie, domani, scavalcando prerogative di Parlamento, Ministero della Salute e MIUR, si configura come un’ escamotage di tipo contrattualistico, miope, privo di visione politica che non intercetta i bisogni di salute della popolazione. Non possono essere le 42 Università italiane a decidere Lavoro e Professioni : l’offerta formativa va costruita non per soddisfare le ambizioni di una singola professione sanitaria, ma per dare risposte ai bisogni di salute della società, concordandole con tutte le professioni sanitarie. Conte ‘15
L’organizzazione del lavoro NON deve essere strutturata sugli aspetti disciplinari di ciascuna professione Ma in modo moderno deve fondarsi sui BISOGNI DI SALUTE delle PERSONE e basate su percorsi clinico-terapeutici-assistenziali condivisi
Un punto deve restar fermo: La responsabilità dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali del paziente è riservata esclusivamente al medico, mentre può essere delegata ad altri professionisti in autonomia gestionale la responsabilità di prestazioni all’interno di tali percorsi. Essa PUO’ ESSERE AUTONOMA SUL PIANO GESTIONALE IN BASE A PREDEFINITI PROTOCOLLI E AD UNA SPECIFICA FORMAZIONE Conte ‘15
L’autonomia va intesa come capacità operativa non in competizione ma con condivisione delle altre competenze e autonomie al fine di garantire assistenza adeguata. LA RESPONSABILITA’ DEL PERCORSO DI SALUTE E’ ESCLUSIVA DEL MEDICO CURANTE (vedasi le numerose sentenze della Cassazione) Conte ‘15
“Gerarchia” letta con accezione “negativa” Conte ‘15
Ma l’art. 5 punto 15 del Patto per la Salute 2014/2016 pone con forza la necessità che : “Per un efficientamento del settore delle cure primarie, si conviene che è importante una ridefinizione dei ruoli, delle competenze e delle relazioni professionali con una visione che assegna a ogni professionista responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi, abbandonando una logica gerarchica per perseguire una logica di governance responsabile dei professionisti coinvolti prevedendo sia azioni normativo/contrattuali che percorsi formativi a sostegno di tale obiettivo.” Conte ‘15
Quella sentenza su clinica e assistenza limita lo sviluppo del Sistema sanitario i giudici del TAR del Lazio hanno sposato le tesi dei medici conservatori, perché affine al loro stesso sistema gerarchico di organizzazione del lavoro, una filosofia di attuazione di un ordinamento complesso come quello giudiziario, storicamente legato a modelli archetipi militari, immutati da migliaia di anni. Sulla stessa tipologia concettuale, diviso funzionalmente secondo logiche aziendali gerarchiche, dove al vertice del processo curativo/assistenziale si è posta sempre una sola figura professionale il medico. Conte ‘15
“Gerarchia” con accezione negativa Ma in ogni organizzazione complessa la gerarchia è un elemento di sicurezza e di efficienza Conte ‘15
Ruolo fondamentale della LEADERSHIP Equipaggio competente e con alta professionalità Ognuno sapeva cosa fare e come farlo Ma quest’uomo in tre secondo ha preso la decisione che ha salvato la vita a T U T T I . Ruolo fondamentale della LEADERSHIP
Ma anche la professione medica deve fare la sua parte : Rinunciando all’autoreferenzialità Accettando la valutazione tra pari ed il riaccreditamento professionale Condividendo i principi dello sviluppo professionale continuo Convincendosi che la professionalità non si misura sulla base della esclusività e riserva di singoli atti tecnici ma di una base culturale generale esclusiva che forma ad una leadership gestionale in materia di salute e di sanità Conte ‘15
Il Medico è il Manager Il medico decide come utilizzare le risorse in base ad un percorso clinico -assistenziale che giudica ottimale per quello specifico paziente. E’ corretto e necessario che abbia questa libertà di scelta clinica. Sarebbe incoerente, però, se non avesse anche la responsabilità dell’impiego corretto delle risorse. In sanità il controllo economico non è di natura gerarchica ma passa attraverso la responsabilità professionale di coloro che hanno in cura i pazienti. Per concessione di Maurizio Dal Maso
Il Medico è il Manager 1. Clinico 2. Insegnante - 3. Dirigente Medico > prevenzione > diagnosi > terapia > riabilitazione 2. Insegnante - Educatore > discenti > utenti e familiari 3. Dirigente > utilizzo appropriato di tutte le risorse in 3D Medico D D D Per conc. di Maurizio Dal Maso
Grazie per l’attenzione Conclusioni Le nostre posizioni sono chiarissime e sono contenute in un documento approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale nel 2010 dove si affermavano con forza i campi di assoluta competenza medica e nel nostro recente CDM ‘14. La proclamazione dell’esclusiva sovranità del medico nella diagnosi e nella prescrizione, oltre che della informazione e certificazione delle e sulle scelte e del loro riflesso pragmatico. Grazie per l’attenzione Conte ‘15