Il cross-talk lipidico

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Transcript della presentazione:

Il cross-talk lipidico Il metabolismo dei lipidi sta assumendo un ruolo centrale nella produzione di molecole segnale che viaggiano inter ed intra pianta- patogeno per modificare attivamente le capacità invasive del patogeno e difensive della pianta

Classificazione lipidi. Gli acidi grassi

Gli acidi grassi sono i costituenti dei lipidi

Lipidi come segnali nell’interazione tra pianta e patogeno Gli sfingolipidi Le ossilipine

Ossilipine come segnali di sviluppo e comunicazione ospite-patogeno I patogeni e i loro ospiti hanno acquisito dei complessi meccanismi di signalling per interagire con l’ambiente circostante Le ossilipine rappresentano una nuova classe di molecole implicate nel signalling ospite-patogeno Le ossilipine rappresentano una famiglia molto diversificata di metaboliti secondari che si originano dall’ossidazione o da un’ulteriore bio-conversione degli acidi grassi polinsaturi (PUFA) e monoinsaturi (UFA)

Le ossilipine Le ossilipine includono gli idroperossi-, idrossi-, oxo- ed epossi-acidi grassi, divinil-eteri, aldeidi volatili e jasmonati Le ossilipine possono formare coniugati esterificati come i glicerolipidi (glicolipidi, fosfolipidi, e lipidi neutrali) Le ossilipine possono avere diversi ruoli biologici: Secondi messaggeri Antimicrobici Insetticidi Antifungini

Le pathways di biosintesi delle ossilipine Le ossilipine sono sintetizzate o per ossidazione chimica (radicalica) oppure enzimaticamente dai PUFA da tre pathways principali La lipossigenasi (LOX) Le alfa-diosigenasi (a-DOX) (piante) e linoleato diolo sintasi (LDS) (funghi) che mostrano similarità con le COX animali e catalizzano la a-ossidazione degli FA Attraverso gli enzimi del citocromo P450 (CYP74) localizzati nell’ER che catalizzano la w o in chain-hydroxylation degli acidi grassi

Non-enzymatic lipid peroxidation La perossidazione non enzimatica dei lipidi di membrana è catalizzata durante lo stress ossidativo e la formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) come il perossido d’idrogeno e l’ossigeno singoletto L’effetto tossico dei ROS può essere causato principalmente dalla loro conversione nell’idrossile radicale (HO·) specie radicalica altamente reattiva. Questo radicale attacca i lipidi di membrana e porta all’ossidazione dei PUFA più abbondanti presenti nelle membrane delle cellule vegetali, cioè l’acido linoleico e linolenico La miscela racemica risultante dei radicali perossidici dei PUFA può, a sua volta, iniziare una reazione a catena che porta alla formazione e all’accumulo di racemi di idroperossidi di acidi grassi che sono prevalentemente esterificati in complessi lipidici nelle membrane oppure permangono liberi nel citoplasma

LOX-oxylipin biosynthesis Le LOX sono classificate in base alla loro regio-specificità cioè in base alla posizione in cui introducono l’ossigeno molecolare nel PUFA. L’ossidazione del C18:2 ad esempio può avvenire sia al carbonio 9 (9-LOX) che al C13 della catena alifatica Le LOX possono utilizzare come substrato sia degli acidi grassi liberi che complessati in fosfolipidi o trigliceridi I geni che codificano per LOX sono presenti come famiglie mutligeniche in tutte le piante analizzate, ad es. sono 6 in Arabidopsis thaliana e 14 in patata; 2 in Aspergillus flavus; 4 in A. ochraceus

Enzymatic oxylipin biosynthesis Il metabolismo dei LOX-derived hydroperoxy fatty acids avviene attraverso 6 vie alternative Quattro di queste sono catalizzate da un famiglia atipica di citocromo P450 monossigenasi, gli enzimi CYP74: Allene ossido sintasi Idroperossido liasi Divinil etere sintasi Epossi alcool sintasi

9 e 13 ossilipine I principali prodotti perossidati derivanti dai 13-idroperossidi (13-HPOD/TE) della AOS sono un gruppo di composti ciclopentanonici (se derivano dal C18:3) chiamati jasmonati e che includono l’acido jasmonico (JA), il metil jasmonato (MeJA) e l’acido 12-oxo-fitodienoico (12-OPDA) Questi composti sono implicati nell’”hormone signalling” scatenato dalla risposta a stress biotici e abiotici I prodotti del ramo HPL sono i cosiddetti green leaf volatiles (GLVs). Ad es. lo Z-3-esenale, dovrebbe avere una funzione come regolatore della difesa od avere un’attività antifungina

9 e 13 ossilipine La sintesi dei divinil eteri (DE) è ristretta ad alcune specie vegetali e le diverse isoforme di DES catalizzano la formazione di una moltitudine di prodotti I DE potrebbero avere un ruolo nelle reazioni di difesa in tubero di patata contro patogeni come la Phytophthora infestans Meno caratterizzati sono i prodotti della EAS. Tra questi il più conosciuto anche per applicazioni biotecnoloiche è l’acido vernolico (acido 12,13-epoxy-octadec-cis-9-enoic) che è presente nei semi di Crepis palaestina Questo epossido è comunque coinvolto con la sintesi di suberina e cutina anche durante le reazioni di stress

a-DOX/LDS oxylipin biosynthesis L’ a-ossidazione catalizzata dalle a-DOX porta alla formazione di un derivato instabile, (2R-idroperossido), di un acido grasso (UFA o PUFA). Questo è rapidamente convertito in un corrispondente a-idrossi acido grasso, in aldeidi a corta catena così come in acidi grassi a corta catena LDS1 (linoleato diolo sintasi) trasforma il 18:2 (acido linoleico) in ossilipine come 8R-HPODE e di-HODE

Oxylipin cross-talk La similarità strutturale tra le ossilipine delle piante e quelle fungine ha fatto avanzare l’ipotesi che questi composti svolgano un importante ruolo nel cross-talk pianta-patogeno

Ossilipine nella comunicazione cellulare Il 9(S)HPODE e il 13(S)HPODE prodotti dall’ospite svolgono un ruolo importante nel differenziamento in A. nidulans, A. flavus e A. parasiticus e Fusarium verticillioides. In particolare, il 9(S)HPODE stimola mentre il 13(S)HPODE inibisce la produzione di tossine. Inoltre il 13(S)HPODE inibisce la produzione di spore sessuali e la produzione di sclerozi I funghi tossigeni possono produrre acido jasmonico per impedire l’attivazione della PCD e quindi favorire la crescita biotrofica (es. F. verticillioides) L’insieme di questi dati suggerisce che le ossilipine vegetali influenzano i processi di sviluppo e il metabolismo secondario in Aspergillus probabilmente “mimando” le ossilipine fungine e viceversa I patogeni di «successo» non si fermano qui..

Ossilipine nella comunicazione cellulare l’Aspergillus e il Fusarium inducono l’espressione di una 9-LOX in linee suscettibili di mais mentre reprimono l’espressione di una 13-LOX in quelle resistenti. Questo indica che le 9-ossilipine sarebbero dei fattori di suscettibilità mentre le 13-ossilipine di resistenza La 13-LOX di arachide viene inibita quando il seme è infettato con i mutanti ppo di A. nidulans che non producono ossilipine Quindi le ossilipine fungine sono coinvolte nei cambiamenti nell’espressione dei geni LOX di pianta

Un caso di studio – interazione tra A. ochraceus e Triticum durum Ossilipine PR1 mRNA expression The wheat seeds contaminated with A. ochraceus WT produce more 9- than 13-HPODE A. ochraceus WT enhances PR1 expression in contaminated wheat seeds

I semi di grano sembrano non essere in grado di “percepire” il ceppo AoloxA ed in particolare: Non attivano la 9-LOX pathway Non up-regolano la pathogenesis-related PR1 A sua volta il ceppo AoloxA produce un ridotto quantitativo (70 volte) di OTA Recentemente è stato trovato che l’OTA induce morte cellulare in Arabidopsis thaliana, potrebbe quindi contribuire alla “virulenza” dell’A. ochraceus in grano Infatti il patogeno sembra limitarsi ad una crescita, anche se cospicua, solo superficiale, invece di penetrare (come il WT) nel germe ricco di lipidi

La percezione delle ossilipine La prima modalità di azione delle ossilipine potrebbe essere come ligandi di specifici GPCR molti dei quali sono stati recentemente clonati in A. nidulans I GPCR sono uno dei più grandi gruppi di recettori coinvolti nel riconoscimento di diversi segnali esterni e capaci di regolare differenti processi in associazione con le proteine G eterotrimeriche. In S. cerevisiae 3 GPCR sono importanti per la percezione dei feromoni e le sorgenti di carbonio e hanno un ruolo cruciale nell’accoppiamento e nella crescita ifale

La percezione delle ossilipine Le ossilipine fungine non vengono stoccate in compartimenti ma sintetizzate de novo dai C18 insaturi quando le cellule sono attivate da stimoli interni o esterni. Le ossilipine escono dalle cellule attraverso degli specifici ABC transporter e funzionano localmente a bassi livelli (concentrazioni nM) attraverso processi autocrini o paracrini (cioè segnalano nel sito di sintesi o nelle immediate vicinanze) sui recettori superficiali legati a G protein Un GPCR di mammifero (G2A) funziona come recettore per il 9-HODE L’attivazione dei GPCR porta a cambiamenti nei componenti prossimali delle receptor-mediated pathways (cioè G protein, Ras) che attivano dei componenti intermedi di signalling (es. fosfolipasi C, PkaA e PKCs) che alla fine alterano i livelli di cAMP o di ione calcio che servono come secondi messaggeri che stimolano i meccanismi di signaling alla base di molti processi cellulari

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