PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8.

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PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8 OTTOBRE 2010 N. 170 Piermaria Sartorato-Nicoletta Torlone

IL PERCORSO SI ARTICOLA IN TRE FASI: 1) INDIVIDUAZIONE degli alunni che nella scuola primaria e secondaria presentano difficoltà significative in lettura, scrittura, calcolo e, nella scuola dell’infanzia, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche. 2) ATTIVAZIONE dei percorsi didattici mirati al recupero degli alunni in difficoltà. 3) SEGNALAZIONE dei soggetti «resistenti» all’intervento didattico I GENITORI DEVONO ESSERE COSTANTEMENTE AVVISATI E, LADDOVE E’ POSSIBILE, COINVOLTI.

I DOCENTI CHE RAVVISANO DIFFICOLTA’ NEI BAMBINI O RAGAZZI, DEVONO PER ALMENO TRE MESI EFFETTUARE UN POTENZIAMENTO NEGLI AMBITI RISULTATI POCO CONSOLIDATI. AZIONI SUCCESSIVE QUALORA IL POTENZIAMENTO RISULTI POCO EFFICACE 1) LA SCUOLA COMUNICHERA’ PER ISCRITTO AI GENITORI LE DIFFICOLTA’/POTENZIALITA’ OSSERVATE NEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO E POTENZIAMENTO 2) I GENITORI DOVRANNO RECARSI AI SERVIZI PER L’ATTIVAZIONE DEL PERCORSO DI APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO DA PARTE DEI SERVIZI SANITARI COMPETENTI 3) LA RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO AVVIENE CON L’UTILIZZO DI SCHEMI DI OSSERVAZIONE ATTUALMENTE GIA’ REALIZZATI PER L’ULTIMO ANNO DELL’INFANZIA E IL PRIMO ANNO DELLA PRIMARIA -

SI RICORDA CHE SE LE DIFFICOLTA’ EMERGONO DOPO LA CLASSE PRIMA PRIMARIA, SI DEVE ATTIVARE LA MEDESIMA PROCEDURA OPPRTUNAMENTE MODIFICATA E ADEGUATA ALLE CLASSI DI FREQUENZA SUCCESSIVE. VERRA’ ELABORATO PER L’ISTITUTO COMPRENSIVO L’ALLEGATO RIGUARDANTE LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI STUDIO PER ALUNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, RECANTE LE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DI RILEVAZIONE E ATTIVITA’ DI RECUPERO MIRATO

COSA E’ OPPORTUNO CHE L’INSEGNANTE DELL’INFANZIA E DI 1° PRIMARIA OSSERVI : SVILUPPO MOTORIO- buona coordinazione generale del movimento-attenzione verso compiti di motricità fine SVILUPPO COGNITIVO- capacità di utilizzare più oggetti nel gioco-cercare un gioco che si desidera-saper utilizzare l’imitazione differita-acquisire il gioco simbolico SVILUPPO DELLE ABILITA’ DI RELAZIONE- capacità di richiedere informazioni, esprimere emozioni, formulare domande inferibili dal contesto Fare richieste agli altri, dare avvio alla conversazione, rispettare le regole di un gioco, saper aspettare il proprio turno, regolare il proprio comportamento e interiorizzare le istruzioni in maniera opportuna.

SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO-osservare l’evoluzione della competenza pragmatica e comunicativa (gesti comunicativi, richiesta di informazioni, richiamare l’attenzione- osservazione del contesto- domandare e fare inferenze- acquisire regole di comportamento) Competenza fonetico-fonologica capacità di articolare i suoni della propria lingua, di percepire e distinguere i tratti fondamentali dei fonemi, di conoscerne le regole di abbinamento e di usarli nella corretta sequenza fonologica per formare parole. Competenza semantico-lessicale ampliamento del lessico, capacità di comprendere il significato di parole e di organizzare i significati secondo categorie concettuali. Competenza morfo-sintattica saper utilizzare gli accordi di genere e numero, i tempi verbali, l’utilizzo di articoli, preposizioni e pronomi, saper regolare la combinazione delle parole in strutture frasali, frasi organizzate e comprensibili, comprendere istruzioni date a voce e saper ascoltare un racconto in classe in relazione all’età Consapevolezza meta-fonologica capacità di identificare le componenti fonologiche e di manipolarle con intenzionalità (rime, elisioni di parole, analisi e sintesi sillabica e fonemica)

SI RICORDA CHE LE DIAGNOSI DI DISLESSIA F81.0 E DI DISORTOGRAFIA F81.1 SI EFFETTUANO A PARTIRE DAL II QUADRIMESTRE DELLA SECONDA CLASSE DI SCUOLA PRIMARIA. LE DIAGNOSI DI DISGRAFIA F 81.8 E DI DISCALCULIA F 81.2 AL TERMINE DELLA TERZA PRIMARIA La presenza dei sintomi del Disturbo Specifico di Apprendimento DSA e le sue manifestazioni, poggiano su base neurobiologica, quindi, l’azione dell’insegnante e un intervento abilitativo possono ridurre gli effetti secondari del disturbo quando diagnosticato, ma non i sintomi cardine. Riguardo alle abilità da osservare nel secondo e terzo anno dell’infanzia e dal primo al quinto anno della scuola primaria, si rimanda alla lettura del quaderno operativo presente nel sito (percorso: area riservata- Bes). Verranno predisposti, per la fruizione dei docenti, gli allegati da usarsi per le osservazioni sistematiche nel caso in cui si sospetti un DSA. Questo in ogni plesso, tenendo conto dell’ordine di grado e classe di frequenza. In ogni plesso inoltre, sarà distribuito l’ALLEGATO n.3 riguardante le Linee guida Regionali per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti DSA.